Delphi ha scritto:Non è tanto per una questione di presidenzialismo, è che non mi sta bene che il 18% degli italiani, detto in soldoni, governi sul restante 82%.
Due punti: in primo luogo il ragionamento sulla percentuale di voto ha senso solo se assumiamo il fatto che in una democrazia parlamentare l'unica legge elettorale sensata è il proporzionale puro senza sbarramenti.
Con sbarramenti e altre storture maggioritarie, non ci sarà mai una rappresentatività complessiva dei cittadini e degli elettori.
Anche oggi, tralasciando il (legittimo) non voto, sono molti i voti che non sono rappresentati in parlamento (circa 2 milioni e mezzo). Che sarebbero non pochi parlamentari.
In secondo luogo, è il parlamento che garantisce nella democrazia parlamentare che il governo sia il più largamente rappresentativo possibile (un governo Lega+5Stelle ad esempio sarebbe rappresentativo del voto di 16 milioni e mezzo di elettori).
In conclusione, ogni legge che prevede uno sbarramento, un sistema maggioritario, una logica di governabilità è una legge autoritaria e nei fatti è più vicina ad una legge fascista (la legge acerbo dava il 66% dei parlamentari a chi, arrivato primo, avesse raggiunto il 25% dei voti) che non ad una legge democratica.