E più o meno tutti e tre ti consigliamo la stessa cosa.
Se non hai intenzione di ascoltare il consiglio di chi ha un po' più di esperienza di te, che è una scelta del tutto legittima, chiariamoci, esattamente il punto del topic qual era?
Volevo sapere cosa è meglio fare e mi avete risposto ma mi aspettavo il consiglio opposto.Aaron Kirk ha scritto:Però Ned, tutto il bene, ma hai aperto un topic e ottenuto il consiglio di almeno tre persone che hanno un certo grado di esperienza in campo psicologico, soprattutto Karran.
E più o meno tutti e tre ti consigliamo la stessa cosa.
Se non hai intenzione di ascoltare il consiglio di chi ha un po' più di esperienza di te, che è una scelta del tutto legittima, chiariamoci, esattamente il punto del topic qual era?
Allora, senza addentrarmi nell'ambito delle strutture personologiche blablabla, cerco di mettertela giù semplice:Ned Flanders ha scritto:
Volevo sapere cosa è meglio fare e mi avete risposto ma mi aspettavo il consiglio opposto.
Mi state dicendo di risolvere il problema parlandone con lei, l'ho fatto più volte...non ci sente...
"Ma tu sei il mio punto di riferimento...ho paura di perderti..."
Mi sta studiando.
Certe volte mi guarda come fosse in estasi...
Poi se fosse vera la storia che fa la guardia all'associazione di mattina presto vuol dire che ha un attaccamento malsano ad essa. Quindi diventa un discorso generale.
Ma a parte questo la cosa che temo di più è compromettere il posto a cui tengo e che mi aiuta a crescere molto. E' un bel gruppo fatto dai volontari e dai ragazzi a cui facciamo compagnia.
Lei non perdonerà il mio rifiuto. Noto già che alcune screzi insignificanti con altri se li lega al dito. Figurarsi una cosa del genere...
Ho paura si rompa l'equilibrio che c'è fino ad oggi.
Tempo fa erano decisamente meglio.The Prizefighter ha scritto: Non pensavo che nella sezione Mondo potessero uscire topic così seri, soprattutto se vedi che i topic precedenti e successivi sono il Fantamorto, i tornei Disney e Utenti e il gruppo Telegram
Va bene, il colloquio di oggi pomeriggio lo annullo.Karran ha scritto: Allora, senza addentrarmi nell'ambito delle strutture personologiche blablabla, cerco di mettertela giù semplice:
1) Considera stronzate l'80% di ciò che dice. Anche riguardo ciò che tu saresti per lei, eh.
2) Si, assolutamente, una persona del genere può, se non proprio rompere gli equilibri, almeno creare disarmonia.
3) Le reazioni: una personalità del genere è molto difficile compia "atti estremi". La quasi totalità dei casi prevede al massimo "atti dinostrativi" che, per definizione, sono tesi solo a voler centralizzare l'attenzione ma che, a volte, per incoscienza, potrebbero "riuscire" pur senza l'effettiva volontà della persona. (Mettiti questa come regola: chi vuole suicidarsi NON LO DICE, e chi ci ha provato davvero NON LO RACCONTA).
Se vuoi la strada per uscire da 'sta situazione devi smettere di assecondarla, tanto direttamente quanto indirettamente.
Per "indirettamente" intendo "assecondando la sua manipolazione"; un esempio?
"Temo che, tradendo la sua fiducia, lei possa avere reazioni esagerate".
Questa affermazione è la chiara dimostrazione del tuo essere manipolato. Riflettici: mostra un Te che cerca di "regolare" comportamento ed azioni in base alle presunte emozioni di un altro.
Tu dici che parlarle non serve a nulla, e ne sono convinto anch'io, ma la strada, ALMENO PER ADESSO, è quella.
Mi spiego:
Prova a farle capire che tra voi non può esserci ciò che lei vorrebbe (prova! Non è importante che lei lo capisca/accetti ma che tu glielo dica; se poi glielo riconfermi per SMS/WhatsApp è ancora meglio; e tieniti i messaggi).
Cerca di farle capire, POI, che se lei non cambierà il suo atteggiamento verso di te sarai costretto a rivolgerti ai vostri superiori per definire questa situazione (anche lì, tieniti gli scritti).
Il tutto con educazione, mi raccomando; e assolutamente senza battute e doppi sensi.
Solo a quel punto "potrai" mettere in gioco "altri".
Per evitare guai legali, tieni sempre fuori dal discorso i suoi problemi. Il tutto deve essere focalizzato sul suo essere "opprimente" nei tuoi confronti.
Perché gli scritti?
Perché lei cercherà di manipolare gli altri/i superiori per prendersi la ragione; o cercherà di mettere te in cattiva luce. Quelli ti serviranno a spiegare il perché di suoi eventuali comportamenti futuri.
Ripeto: non farti mai uscire da bocca che il fatto che lei vada da uno psichiatra possa essere una discriminante.
Tieni presente un'altra cosa: una donna del genere ha un atteggiamento perennemente seduttivo nei confronti degli uomini (esiste quello che viene definito "fascino dell'anoressica; rientra sempre tra le dinamiche di manipolazione): è facile che qualcuno nel tuo gruppo di lavoro ci caschi.
Può tanto focalizzare l'attenzione su qualcun altro quanto renderti una sua ossessione.Ned Flanders ha scritto:
Va bene, il colloquio di oggi pomeriggio lo annullo.
Tanto si sono già accorti che non sono più sereno come prima e se conosco un po' il presidente a un certo punto mi vorrà parlare lui per sapere come sto.
Per quanto riguarda lei...riproverò a dirle che non sono interessato.
Comunque lo vedo anch'io che non è sincera quando mi parla (nonostante lei la pretenda da me "dobbiamo essere sinceri tra noi due") ma non potete immaginare voglia che ho di avere qualche riscontro oggettivo...
Certe volte mi fissa e mi pare quasi di sentire gli ingranaggi del suo cervello che pensano "Cosa gli dico adesso?"...non è spontanea...mi dà una brutta sensazione proprio a pelle...
Posso fare una domanda ingenua?
Non c'è la speranza che si possa stufare di me o magari si fissa con un altro e così mi lascia perdere?
Deve per forza finire con un conflitto?
A me sembra pazzesco che siano bastati quei 2 minuti in cui l'ho aiutata a legare i palloncini alla festa per farla partire alla carica in questo modo....manco abbiamo parlato...ci siamo solo presentati e stretti la mano...
Non me ne capacito.
Non è questione di palle ma di mindset.pingumen96 ha scritto:Ned, tira fuori le palle finché sei in tempo. E a sto punto darei ascolto soprattutto a Karran.
Sì, è un incoraggiamento più che altro.Karran ha scritto: Non è questione di palle ma di mindset.
...e poi suona meglio di "Tira fuori il mindset finchè sei in tempo".pingumen96 ha scritto: Sì, è un incoraggiamento più che altro.
Non confondere. Non ha "perdonato" nulla, visto che non c'è nulla da perdonare; ed il fatto che tu abbia usato questo termine è alquanto indicativo della tua situazione emotiva.Ned Flanders ha scritto:Peggio di quel che credevo...
Ieri ho provato a rifare l'ennesimo discorso "non sono interessato, rimaniamo amici eccetera eccetera..."
Solito risultato.
Stamattina siccome ormai ho capito che il suo ragionamento è una poltiglia confusa di amicizia, amore e chissà cos'altro...ho scelto di uscire da questo terreno.
Ho scritto un messaggio in cui le dicevo che per quanto mi riguarda la nostra amicizia è finita, non abbiamo un rapporto privilegiato e di cercarsi un altro punto di riferimento perchè il suo modo di fare è ambiguo e non mi fido.
Un messagio educato, chiaro e preciso.
All'inizio ha negato, che per lei sono solo un'amico. Da come scriveva pareva parecchio arrabbiata (scriveva in modo molto confuso) tanto che voleva dire tutto in associazione, indire una riunione...
Che è innocente, che non ha colpe...
Mi ha scritto persino addio...
Il pomeriggio l'ho incontrata per fare attività con gli altri e non mi ha rivolto una parola (l'ho finalmente allontanata, pensavo io).
NO.
Alla fine dell'attività mi prende da parte e mi fa: "Non dobbiamo litigare, non voglio perderti, sei importante per me, sei il mio punto di riferimento, capisci?"
Cioè pur di starmi incollata ha perdonato tutto. Ed è tutto come prima.
Nemmeno farla irritare serve a cambiare la situazione...
Primo tentativo di manipolazione: minaccia.Ned Flanders ha scritto: Da come scriveva pareva parecchio arrabbiata (scriveva in modo molto confuso) tanto che voleva dire tutto in associazione, indire una riunione...
Secondo tentativo di manipolazione (forse alla luce del l'impossibilità di attuazione del primo, o dell'averne soppesato l'inefficacia): pietasNed Flanders ha scritto: Alla fine dell'attività mi prende da parte e mi fa: "Non dobbiamo litigare, non voglio perderti, sei importante per me, sei il mio punto di riferimento, capisci?"
Non ho sensi di colpa, l'ho accusata di tenere con me un rapporto ambiguo e lo penso davvero.Karran ha scritto: Secondo tentativo di manipolazione (forse alla luce del l'impossibilità di attuazione del primo, o dell'averne soppesato l'inefficacia): pietas
Qui è chiaro come la manipolazione vada a cercare falle nel tuo assetto affettivo attraverso una messa in mostra di un sé fragile e bisognoso di protezione.
Leva emotiva: senso di colpa
Cosa, esattamente, avrebbe "perdonato"?
Probabilmente sta "solo" cercando di esorcizzare l'angoscia della solitudine e dell'abbandono.