
Sesso, suicidio, Totti, Pallotta, vi dico tutto.
"Quelle serate con il clitoride tra le dita, palpitante, mentre pensavo ai bambini sudamericani da rivendere come merce da scambio.
Ansimavo per il sesso potente, quel piacere fisico travolgente che mi spingeva ad andare avanti, plusvalenza dopo scopata, scopata dopo plusvalenza.
Un amore intossicante, come quello per le stecche.
Una'attrazione psichica per quei negroni feroci che divorano i campi da calcio, che in quei momenti in cui sei da solo a pensare alle erezioni passate, ecco che ne giungono di fresche e nuove.
Con Totti un rapporto vero, libidinoso, fatto di un onestà spregiudicatezza. Basta guardarci in faccia. Il rinnovo non lo volevo, glielo ho detto, un uomo deve sapere stare vicino all'infelicità e farsi carico della sofferenza della dialettica.
Ma mi ha stupito, davvero. Ho sbagliato, non parlavo ad un uomo ma alla manifestazione metafisica dell'Araba Fenice. Sono contento di essermi sbagliato e sono pronto a fare atto di sottomissione alla prepotenza della passione di quest'uomo impavido.
Con il presidente bastano poche parole. una stretta di mano. E' un uomo vero, sincero. Vuole vincere con questa squadra e vincerà, con me o senza.
Dopo gennaio dell'anno scorso ho pensato di voler morire. La vita è un autoproclamazione dell'esistenza stessa, ed io sentivo di essermi perso nelle mie cose.
Con Doumbia mi pareva di aver dimostrato un'inadeguatezza spastica, volevo farla finita. Poi la squadra mi ha rincuorato e sono andato avanti; non mi fermo mai"
Magari voi avere il ds che smazza la sua vita sessuale sulla gazza
