Stan ha scritto:Ecco, Delphi nel frattempo ha scritto proprio quello. Ho amici stranieri, quindi gli stranieri sono bravi.
Compatibile non vuol dire simili Aaron Kirk. Io non sono simile a un musulmano ma sono compatibile con lui, poiché lo rispetto. Chi non condanna i terroristi non è compatibile con me.
Delphi, non ci vuole un genio di antropologia per quello che sto dicendo, cerca di capirmi e non partire per i tuoi viaggi mentali. Gli italiani sono tra loro più compatibili che con groenlandesi, russi, mongoli, etiopi, peruviani e così via... Cosa c'è di incompresibile in questo?
Ma se hai detto che gli Stati sorgono per separare persone compatibili? Come fai ad essere compatibile con un musulmano?
Ultima frase: :bombaatomica: io per esempio vado spesso a concerti Metal con miei amici latinoamericani (Ecuadoriani, Peruviani, Venezuelani, Salvadoregni), mentre molti italiani truzzoni non li cago manco di striscio perché non ho nulla in comune con loro. Dirai che è una cagata, ma il fatto è che ci sono così tante dimensioni per poter definire se qualcuno è "compatibile" o meno con un altro. Religione, politica, filosofia di vita, passioni varie, stili di vita, storie comuni... io ho più in comune con operaio marocchino/ecuadoriano/albanese che con un leghista italiano, ligure, mio coetaneo. Poi forse non ti rendi conto che i "popoli" spesso sono solo delle costruzioni, e che al loro interno siano in molti casi decisamente eterogenei. Noi antropologi ci scervelliamo specialmente su questo, tanto che sono molti gli studiosi che preferiscono non usare il termine "etnia" perché tende ad una cristallizzazione eccessiva di un popolo. Questo discorso è valido soprattutto oggi al tempo della globalizzazione e di una diaspora globale.