Devixe ha scritto:
Per Baumann, come Delphi forse saprà, anche se pensi che quello che fai lo stai facendo tu in realtà è soprattutto un insieme di ciò che fanno gli altri.
Tu puoi allenarti a fare il calciatore 24/7 ma verrai preso solo se non c'è nessuno migliore di te. Quindi è sia merito tuo, sia demerito degli altri.
Va a culo insomma
Sapevo che sarebbe arrivata l'obiezione ed era proprio la discussione che cercavo di far iniziare.
Parto da alcuni presupposti che riguardano il settore dell'informatica (che è quello in cui cerco di inserirmi).
Chi fa parte di questo settore può costruirsi da sè, nel senso che una persona può studiare per conto suo, iniziare un progetto, allenarsi, iniziare altri progetti, migliorare le sue capacità e accrescere il suo curriculum senza spostarsi da casa sua. Per poi magari trovare un lavoro. Questo almeno in linea teorica.
Per "artefici del proprio destino" non dico che si possono migliorare le proprie skills fino a farsi assumere "per forza" da qualcuno, però si può costruire un proprio percorso personale che porti a ottenere risultati soddisfacenti, considerando il contesto in cui ci si trova, le possibilità che questo offre, le proprie passioni e le proprie possibilità, mantenendo sempre un eventuale piano B da usare quando le cose vanno male (ovvero ciò che dico nell'ultima riga).
Se c'è una cosa che ho capito in questi anni è che non c'è niente di ASSOLUTO.
Non si può e non si deve prendere una scelta pensando che questa sia la soluzione per la propria vita, bensì questa scelta e le sue conseguenze vanno prese e inserite nel proprio percorso personale, cercando di trarre il massimo non solo per quanto riguarda il settore che interessa, bensì per la vita in generale.
Esempio scemo per rendere l'idea: alcune settimane fa ho fatto alcuni giorni di manovalanza per aiutare mio padre ma l'ho presa come una possibilità per allontanarmi da sto cazzo di computer e sporcarmi un po' le mani. Arrivavo da un periodo di stanca e dopo quelle giornate ho ripreso a fare qualcosa di utile.
Steve Jobs prima di fondare la Apple con Wozniak ha fatto il game designer e prima ancora studiava calligrafia, questo per dire che tutto ciò che si fa può rivelarsi utile e che se proprio va male ci si può riciclare.