ryogascorpio ha scritto:
ahaha ma quale idolo politico?
Per quanto mi riguarda contano i fatti, non le persone.
E anche per Travagli, per questo lo leggo.
Se poi certe persone delinquuono di continuo e altre no, non è certo colpa di Travaglio.
il concetto di par condicio ha preso per i fondelli gli italiani per un decennio e gli effetti si notano ancora...
I fatti li distorce, o li presenta in modo da farli apparire diversi, spesso e volentieri, a seconda della sua coloritura politica, come dimostrato dall'articolo della pagina precedente. E poi, spiacente, io preferisco un giornalista "distaccato", che le opinioni non le da nel titolo dell'articolo o nella prima pagina, ma nello spazio dedicato proprio all'opinione del direttore.
Se io voglio leggermi un articolo che parla delle riforme del senato, voglio che sia neutro, distaccato, che ti parla di quello che accade, dei fatti, senza vederci espressioni come "i nostri bravi ragazzi" o coloriture varie (anche solo definire "spregevole" una legge discussa è sufficiente per farmi cambiare quotidiano).
In effetti Travaglio è il giornalista nel quale ti potresti rispecchiare di più per saccenza.