Hackett ha sostenuto il suo provino con i Knicks e la voce che gira è "it was great"
Quante possibilità gli date di strappare un contratto oltre oceano?
***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
Intanto Gigione va a prendere bei soldi e fare il protagonista in Turchia
Hackett ha sostenuto il suo provino con i Knicks e la voce che gira è "it was great"
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Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
Summer League @ NY
Il mio recap dei poveri
Top Drafted
KAT: in questa SL si è dimostrato meritare la prima scelta. Partito un po' sulle gambe nella prima gara "al piano di sopra", si è poi ripreso ed ha giocato bene, non solo nel ruolo di rifinitore ma anche in fatto di assistenze. Devo dire che avevo sottovalutato il suo IQ, senza voler offendere nessuno per certi tratti mi ricorda Duncan con 20 anni di meno. Certamente soffrirà un po' gli avversari più pesanti nella prima parte di stagione, ma in un quintetto con Wiggins, Lavine e Rubio, fossi tifoso di Minnie, mi ci segherei sopra.
Okafor: quello che mi ha deluso di più (ed a quanto pare non solo a me). Inconsistente in attacco proprio dove dovrebbe dominare (nel pitturato e poco più), è sembrato impreciso, lento ed impacciato. Clarkson lo ha umiliato in più di un occasione e si è ripreso (nei numeri) solo nel finale grazie più che altro a errori della difesa e situazioni fortuite. Certamente il contesto non aiuta, Phila fa schifo con i titolari, figurarsi con gente sottopagata. Diciamo che non rimpiango la scelta al draft, nonostante la controparte non abbia mostrato granché (vedi sotto).
Porzingis: un grande acquisto per NY, checché se ne dica. A peso specifico sembra leggerino, ma non si è lasciato intimidire nemmeno da un Gattuso-de-noiartri come Tarick Black (uno che i coppini sulla nuca non glieli puoi dare perché sua madre s'è dimenticato di fargli il collo). Si muove molto bene ed è super efficiente sotto canestro, ma non disdegna tiri in fade-away, un misto tra Pau e Dirk, per rimanere in tema europeo. Non so quanto spazio troverà ai Knicks, ma si merita la possibilità di far rimangiare tutti i fischi ricevuti dai tifosi newyorkesi.
Capitolo Lakers
Abbiamo fatto abbastanza schifo, con due nette sconfitte e una vittoria senza eccessivi meriti. Certo non è possibile giudicare una squadra in un contesto del genere, ma la mentalità vincente non si è vista. Val la pena, dunque, vedere come si sono comportati i singoli, partendo dai nuovi arrivi dal draft.
Russell: inutile sottolineare che tutti gli occhi erano puntati su di lui. E ha deluso. Certo, ha fatto vedere lampi della classe mostrata in NCAA, ma molte, molte incertezze. Di certo non sembra la guida illuminata che tutti i tifosi gialloviola si aspettavano. Non è una stroncatura, ma è un dato di fatto. In penetrazione non ha mai finalizzato (MAI), deve ricalibrare il tiro dai 7,25 e metabolizzare i 6 secondi in meno su cronometro dell'azione. E soprattutto limitare i TO: contro i Knicks ha perso tante palle quanti punti ha fatto. Meglio dalla media, dove il suo floater è sembrato efficace, ed anche il ball-handling è sembrato abbastanza sicuro (anche se non fenomenale). Ha bisogno di una dote che non vendono al 7-eleven: la confidenza. Per lo meno di ha provato.
Nance Jr: mi ha sorpreso. In attacco non è un fattore (i punti arrivano da rimbalzi e qualche rimorchio), ma è sembrato molto attivo sotto i tabelloni, forse un po' troppo propenso all'anticipo ed alla stoppata, lasciando spazi troppo larghi perfino per le limitate capacità di questi roster. Se trovasse la sua dimensione, potrebbe essere un buon role-player dalla panchina.
Brown (Anthony): giudizio positivo, viste le aspettative. Nella prima gara contro Minnesota, è stata una spina nel fianco all'attacco avversario, tenuto conto delle sue caratteristiche fisiche. Un po' meno sugli scudi nelle altre due partite, mi aspetto di vederlo passare un po' di tempo in D-League.
Gli altri
Clarkson: sento sfottò e derisione, dagli altri. Per me può diventare un All Star. La realtà sta un po' in mezzo, ma in queste partite è chiaro come sia già ad un livello superiore (solo Lavine mi è sembrato sullo stesso piano). E' migliorato il ball-handling (cross-over in split, attacco al ferro, behind-the-back...ha aggiunto molto al suo arsenale), sta diventando sempre più preciso anche dalla distanza (a volte esagera, però) e non ha perso la sua buona visione di gioco (non sarà un play duro-e-puro, alla CP3 per intenderci, ma sa far girare la palla). Non soffre nei contatti e ha imparato a gestire la sua velocià in transizione. Deve ancora migliorare sul P'n'R, perché perde troppo spesso l'avversario, ma il posto da PG titolare è suo.
Randle: benino. Fisico in ottime condizioni, veloce, ottimo controllo di palla anche dal perimetro, ma inconsistente in difesa e impreciso sotto canestro. Ha bisogno di giocare, e molto, ha necessità che gli schemi creino spazi in area dove può andare in 1vs1 e fare male. Limitate le opzioni offensive (né tiro dalla media né spalle a canestro), ma su quel fisico ci si può lavorare e tirare fuori molto, visto che la mano è morbida e la meccanica di tiro già buona.
Brown (Jabari): vince anche solo per i RayBan con cui scende in campo. Swag da vendere e ottimo tiro da tre, può prendere quel posto occupato da Ellington lo scorso anno. In difesa può essere un fastidio, con la sua buona velocità di gambe, ma non mi aspetto grandi cose.
Black: ha mostrato di meritarsi il posto, con tutti i suoi limiti e peculiarità. Ha continuato sulla scia della scorsa stagione, con tanta fisicità e buoni movimenti sotto le plance, ma poco altro. Non so se l'idea di farlo giocare con PF sia sana.
Considerazioni generali e prospettive
La mia eccitazione generale è un po' scemata, ma le considerazioni restano valide: un trittico Russell-Clarkson-Randle ha le potenzialità per portare a casa 60-70 punti a partita, con il giusto apporto di un esterno valido in difesa e di un centro fisico e prestante spalle a canestro, per allargare il campo e dare profondità al gioco. Ma c'è da lavorarci su parecchio, sia sui singoli che come squadra. E quando dico parecchio, intendo che si vedranno i frutti, se va bene, verso fine stagione. Clarkson è una SG prestata al playmaking, vista la situazione del nostro roster: per carità, non sfigura, ma ho visto che con meno palle in mano e più spazio per il tiro dalla media e dalla lunga (e con isolamenti ad-hoc per le penetrazioni) può diventare un top-scorer. Russell deve limitarsi nelle penetrazioni, visto che non sarà mai né il più veloce né il più forte sul parquet. E Randell deve aspettare palla in post, non partire dalla linea da tre.
Meno chiara la situazione nell'altra parte del campo: l'unica nota positiva viene da Nance Jr, ma è troppo poco per poter sperare in una certa efficienza. Troppe distrazioni difensive, tanto da subire parziali terrificanti da chiunque (nel primo quarto contro NY eravamo a -17 o giù di lì...nel PRIMO QUARTO), poca organizzazione collettiva e poca applicazione dei singoli.
Dove ci possiamo posizionare? Difficile. Il quintetto base è Clarkson-Bryant-Kelly-Randle-Hibbert: sulla carta buone opzioni offensive e qualche certezza in difesa, ma con prospettive molto poco ambiziose. Prevedo minuti limitati a Bryant con lo spostamento di Clarkson come guardia e Russell nel ruolo che gli compete, per far accumulare minuti a tutti e tenere Kobe in salute, per quanto possibile. I 4/5 del quintetto non sono nuovi, quindi spero abbiano metabolizzato le indicazioni di Byron Scott, anche se continuo a non prestargli molta fiducia.
Vedo poco probabile una small-ball: nessuno delle guardie titolari o giù di lì ha le necessarie capacità difensive (chi per età chi per tecnica) di tenere un'ala un minimo fisica e di certo non disponiamo di un esterno che possa difendere su tre posizioni.
La panchina è molto giovane e profonda (anche troppo), ma è difficile per me valutarne il possibile apporto alla causa, se escludiamo Young (nelle scorse stagioni molto buono partendo dalla panca).
Il problema è Kupchak: deve tirare fuori dei risultati altrimenti lo silurano; questa squadra, invece, ha bisogno di tempo e tranquillità. Cose che l'ambiente di LA non può dare. Spero che non faccia l'ennesima cappellata e cerchi di dare ai giocatori ciò di cui hanno bisogno.
Non ci resta che sperare in Kobe: non tanto per il suo apporto in campo, che in un modo o nell'altro ci sarà, quanto per le doti di leadership che certo non gli mancano. Questa è la sua ultima sfida, non essere più l'egoista accentratore e risolutore me creare un gruppo, trovare un nuovo leader che possa seguire le sue orme. Di questo hanno bisogno i Lakers, di questo ha bisogno LA, di questo hanno bisogno tutti i tifosi. E di questo ha bisogno soprattutto lui.
By(t)e
P.S.: per Ollo, Kanye, Mysto ecc... datemi un parere, se volete.
Il mio recap dei poveri
Top Drafted
KAT: in questa SL si è dimostrato meritare la prima scelta. Partito un po' sulle gambe nella prima gara "al piano di sopra", si è poi ripreso ed ha giocato bene, non solo nel ruolo di rifinitore ma anche in fatto di assistenze. Devo dire che avevo sottovalutato il suo IQ, senza voler offendere nessuno per certi tratti mi ricorda Duncan con 20 anni di meno. Certamente soffrirà un po' gli avversari più pesanti nella prima parte di stagione, ma in un quintetto con Wiggins, Lavine e Rubio, fossi tifoso di Minnie, mi ci segherei sopra.
Okafor: quello che mi ha deluso di più (ed a quanto pare non solo a me). Inconsistente in attacco proprio dove dovrebbe dominare (nel pitturato e poco più), è sembrato impreciso, lento ed impacciato. Clarkson lo ha umiliato in più di un occasione e si è ripreso (nei numeri) solo nel finale grazie più che altro a errori della difesa e situazioni fortuite. Certamente il contesto non aiuta, Phila fa schifo con i titolari, figurarsi con gente sottopagata. Diciamo che non rimpiango la scelta al draft, nonostante la controparte non abbia mostrato granché (vedi sotto).
Porzingis: un grande acquisto per NY, checché se ne dica. A peso specifico sembra leggerino, ma non si è lasciato intimidire nemmeno da un Gattuso-de-noiartri come Tarick Black (uno che i coppini sulla nuca non glieli puoi dare perché sua madre s'è dimenticato di fargli il collo). Si muove molto bene ed è super efficiente sotto canestro, ma non disdegna tiri in fade-away, un misto tra Pau e Dirk, per rimanere in tema europeo. Non so quanto spazio troverà ai Knicks, ma si merita la possibilità di far rimangiare tutti i fischi ricevuti dai tifosi newyorkesi.
Capitolo Lakers
Abbiamo fatto abbastanza schifo, con due nette sconfitte e una vittoria senza eccessivi meriti. Certo non è possibile giudicare una squadra in un contesto del genere, ma la mentalità vincente non si è vista. Val la pena, dunque, vedere come si sono comportati i singoli, partendo dai nuovi arrivi dal draft.
Russell: inutile sottolineare che tutti gli occhi erano puntati su di lui. E ha deluso. Certo, ha fatto vedere lampi della classe mostrata in NCAA, ma molte, molte incertezze. Di certo non sembra la guida illuminata che tutti i tifosi gialloviola si aspettavano. Non è una stroncatura, ma è un dato di fatto. In penetrazione non ha mai finalizzato (MAI), deve ricalibrare il tiro dai 7,25 e metabolizzare i 6 secondi in meno su cronometro dell'azione. E soprattutto limitare i TO: contro i Knicks ha perso tante palle quanti punti ha fatto. Meglio dalla media, dove il suo floater è sembrato efficace, ed anche il ball-handling è sembrato abbastanza sicuro (anche se non fenomenale). Ha bisogno di una dote che non vendono al 7-eleven: la confidenza. Per lo meno di ha provato.
Nance Jr: mi ha sorpreso. In attacco non è un fattore (i punti arrivano da rimbalzi e qualche rimorchio), ma è sembrato molto attivo sotto i tabelloni, forse un po' troppo propenso all'anticipo ed alla stoppata, lasciando spazi troppo larghi perfino per le limitate capacità di questi roster. Se trovasse la sua dimensione, potrebbe essere un buon role-player dalla panchina.
Brown (Anthony): giudizio positivo, viste le aspettative. Nella prima gara contro Minnesota, è stata una spina nel fianco all'attacco avversario, tenuto conto delle sue caratteristiche fisiche. Un po' meno sugli scudi nelle altre due partite, mi aspetto di vederlo passare un po' di tempo in D-League.
Gli altri
Clarkson: sento sfottò e derisione, dagli altri. Per me può diventare un All Star. La realtà sta un po' in mezzo, ma in queste partite è chiaro come sia già ad un livello superiore (solo Lavine mi è sembrato sullo stesso piano). E' migliorato il ball-handling (cross-over in split, attacco al ferro, behind-the-back...ha aggiunto molto al suo arsenale), sta diventando sempre più preciso anche dalla distanza (a volte esagera, però) e non ha perso la sua buona visione di gioco (non sarà un play duro-e-puro, alla CP3 per intenderci, ma sa far girare la palla). Non soffre nei contatti e ha imparato a gestire la sua velocià in transizione. Deve ancora migliorare sul P'n'R, perché perde troppo spesso l'avversario, ma il posto da PG titolare è suo.
Randle: benino. Fisico in ottime condizioni, veloce, ottimo controllo di palla anche dal perimetro, ma inconsistente in difesa e impreciso sotto canestro. Ha bisogno di giocare, e molto, ha necessità che gli schemi creino spazi in area dove può andare in 1vs1 e fare male. Limitate le opzioni offensive (né tiro dalla media né spalle a canestro), ma su quel fisico ci si può lavorare e tirare fuori molto, visto che la mano è morbida e la meccanica di tiro già buona.
Brown (Jabari): vince anche solo per i RayBan con cui scende in campo. Swag da vendere e ottimo tiro da tre, può prendere quel posto occupato da Ellington lo scorso anno. In difesa può essere un fastidio, con la sua buona velocità di gambe, ma non mi aspetto grandi cose.
Black: ha mostrato di meritarsi il posto, con tutti i suoi limiti e peculiarità. Ha continuato sulla scia della scorsa stagione, con tanta fisicità e buoni movimenti sotto le plance, ma poco altro. Non so se l'idea di farlo giocare con PF sia sana.
Considerazioni generali e prospettive
La mia eccitazione generale è un po' scemata, ma le considerazioni restano valide: un trittico Russell-Clarkson-Randle ha le potenzialità per portare a casa 60-70 punti a partita, con il giusto apporto di un esterno valido in difesa e di un centro fisico e prestante spalle a canestro, per allargare il campo e dare profondità al gioco. Ma c'è da lavorarci su parecchio, sia sui singoli che come squadra. E quando dico parecchio, intendo che si vedranno i frutti, se va bene, verso fine stagione. Clarkson è una SG prestata al playmaking, vista la situazione del nostro roster: per carità, non sfigura, ma ho visto che con meno palle in mano e più spazio per il tiro dalla media e dalla lunga (e con isolamenti ad-hoc per le penetrazioni) può diventare un top-scorer. Russell deve limitarsi nelle penetrazioni, visto che non sarà mai né il più veloce né il più forte sul parquet. E Randell deve aspettare palla in post, non partire dalla linea da tre.
Meno chiara la situazione nell'altra parte del campo: l'unica nota positiva viene da Nance Jr, ma è troppo poco per poter sperare in una certa efficienza. Troppe distrazioni difensive, tanto da subire parziali terrificanti da chiunque (nel primo quarto contro NY eravamo a -17 o giù di lì...nel PRIMO QUARTO), poca organizzazione collettiva e poca applicazione dei singoli.
Dove ci possiamo posizionare? Difficile. Il quintetto base è Clarkson-Bryant-Kelly-Randle-Hibbert: sulla carta buone opzioni offensive e qualche certezza in difesa, ma con prospettive molto poco ambiziose. Prevedo minuti limitati a Bryant con lo spostamento di Clarkson come guardia e Russell nel ruolo che gli compete, per far accumulare minuti a tutti e tenere Kobe in salute, per quanto possibile. I 4/5 del quintetto non sono nuovi, quindi spero abbiano metabolizzato le indicazioni di Byron Scott, anche se continuo a non prestargli molta fiducia.
Vedo poco probabile una small-ball: nessuno delle guardie titolari o giù di lì ha le necessarie capacità difensive (chi per età chi per tecnica) di tenere un'ala un minimo fisica e di certo non disponiamo di un esterno che possa difendere su tre posizioni.
La panchina è molto giovane e profonda (anche troppo), ma è difficile per me valutarne il possibile apporto alla causa, se escludiamo Young (nelle scorse stagioni molto buono partendo dalla panca).
Il problema è Kupchak: deve tirare fuori dei risultati altrimenti lo silurano; questa squadra, invece, ha bisogno di tempo e tranquillità. Cose che l'ambiente di LA non può dare. Spero che non faccia l'ennesima cappellata e cerchi di dare ai giocatori ciò di cui hanno bisogno.
Non ci resta che sperare in Kobe: non tanto per il suo apporto in campo, che in un modo o nell'altro ci sarà, quanto per le doti di leadership che certo non gli mancano. Questa è la sua ultima sfida, non essere più l'egoista accentratore e risolutore me creare un gruppo, trovare un nuovo leader che possa seguire le sue orme. Di questo hanno bisogno i Lakers, di questo ha bisogno LA, di questo hanno bisogno tutti i tifosi. E di questo ha bisogno soprattutto lui.
By(t)e
P.S.: per Ollo, Kanye, Mysto ecc... datemi un parere, se volete.
Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
Intanto a Portland son cazzi
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By(t)e
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By(t)e
Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
Jordan Clarkson e D'Angelo Russell lavoreranno con Steve Nash. La cosa era da me auspicata e mi sembra una gran bella notizia. Se Nash rimane nell'orbita Lakers, ne hanno tutti da guadagnare.
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Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
Spiace deluderti, and, ma non ho seguito granché la Summer League perché sono partito per le ferie. Ho letto giusto qualche resoconto sui nuovi talenti e su Becky Hammon che ha guidato (e sta guidando) gli speroni durante la competizione.andthebad ha scritto:P.S.: per Ollo, Kanye, Mysto ecc... datemi un parere, se volete.
Spiace per Hackett che non approda nel nuovo continente, anche se me l'aspettavo.
Dubbioso sul Mago a Brooklyn, in questo momento i Nets mi sembrano la squadra peggiore da accettare per un qualunque giocatore.
Bel colpo Clips con Josh Smith, l'anno prossimo sarà una western molto più competitiva, ai vertici.
Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
Lawon in clinica a disintossicarsi. Non li capisco questi americani, basta vedere i comportamenti ridicoli (soprattutto in NFL) quando trovano uno a doparsi. Se però ti beccano che hai bevuto due bicchieri, manca poco ti danno l'ergastolo.
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Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
E Lawson, oltre che in clinica, finisce a Houston, in cambio di Papanikolao, Prigioni, Dorsey e Johnson.
Per Houston è un gran colpo dove serviva, in cabina di regia. Toglierà ad Harden tanti compiti per cui non è portato, come dimostrato nelle ultime finali di conference.
Se avessero trattenuto Josh Smith...
Per Houston è un gran colpo dove serviva, in cabina di regia. Toglierà ad Harden tanti compiti per cui non è portato, come dimostrato nelle ultime finali di conference.
Se avessero trattenuto Josh Smith...
Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
La nostra miglior partita è stata contro Dallas.
Al di là di Jordan Clarkson (sono curioso di vedere come giocherà con Kobe...entrambi sono abituati a tenere la palla in mano), Randle è stato finalmente produttivo. Ha mostrato una discreta propensione al jumper, sul quale probabilmente ha lavorato nella scorsa stagione, sia da fermo che in step-back. Sta tentando allargare il raggio fino ai 7.25, ma la traiettoria è un po' bassa ed i risultati scarsi. Tira discrete mattonate
Anche Russell non è andato male: se il tiro da tre ancora latita, è riuscito a portare buone penetrazioni e distribuire assist in numero sufficiente. Non ricordo il numero di palle perse, ma sembravano nettamente minori rispetto alle prime uscite.
Nella partita di consolazione contro Utah, ci siamo un po' ridimensionati, colpa soprattutto dell'apporto nullo della panchina (il primo punto credo sia arrivato a metà terzo quarto...). A metà partita, però, Russell ha messo 5 jumper dalla media di fila, suscitando l'entusiasmo dei fan di Las Vegas. Ancora qualche palla persa di troppo, ma anche diversi assist. Randle un po' impreciso dalla distanza e troppo sicuro del proprio ball handling in penetrazione.
Come alcuni di voi sanno bene, io non ci capisco un ca@@o e normalmente non ci azzecco. E soprattutto parlo da fan un po' hater. Insomma, se esiste un difetto, io ce l'ho. Però veder giocare questi tre semi-rookie è come guardare Angelina Jolie in "Hackers": sai che è carina, ma non hai la certezza di quanto sarà figa.
Ecco, io mi sento così, un po' eccitato ed un po' gasato, cercando di tenere i piedi per terra. Questi due sembrano Oliver Hutton e Tom Becker (questa è per chi è nato negli anni 80): giocano insieme da ieri l'altro e si cercano (e trovano) come se non avessero fatto altro da sempre.
A questi si aggiunge un Randle dalle ampie possibilità individuali: ha un fisico possente e veloce, mani piuttosto morbide per il ruolo e affinando un po' la tecnica può diventare un giocatore completo.
Questi tre sono chiaramente il futuro. Il presente, invece, è Hibbert, Bass, Kobe e Williams. Non perché saranno i titolari, ma perché rappresentano il piano B: resta da capire, infatti, cosa passa per la testa di Coach Scott. Mitch nelle infinite vie della demenza ha reperito i migliori free agency rimasti dopo che la festa era finita, prendendo buoni giocatori ma senza alcun progetto tecnico che riuscisse a comporli in un qualche modo.
Sembra quasi che vogliano mettere gente decente attorno a Kobe e vedere quel che succede, lasciando spazio variabile ai giovani panchinari quel tanto che basta per fargli fare esperienza. Sembra l'ennesima stagione di transizione, ma con aspettative molto elevate per il 2017.
Ma l'altro scenario è che questi imberbi si rivelino dei fenomeni e conquistino lo spazio a loro precluso fin da subito. E allora, davvero, non saprei cosa aspettarmi.
By(t)e
Al di là di Jordan Clarkson (sono curioso di vedere come giocherà con Kobe...entrambi sono abituati a tenere la palla in mano), Randle è stato finalmente produttivo. Ha mostrato una discreta propensione al jumper, sul quale probabilmente ha lavorato nella scorsa stagione, sia da fermo che in step-back. Sta tentando allargare il raggio fino ai 7.25, ma la traiettoria è un po' bassa ed i risultati scarsi. Tira discrete mattonate
Anche Russell non è andato male: se il tiro da tre ancora latita, è riuscito a portare buone penetrazioni e distribuire assist in numero sufficiente. Non ricordo il numero di palle perse, ma sembravano nettamente minori rispetto alle prime uscite.
Nella partita di consolazione contro Utah, ci siamo un po' ridimensionati, colpa soprattutto dell'apporto nullo della panchina (il primo punto credo sia arrivato a metà terzo quarto...). A metà partita, però, Russell ha messo 5 jumper dalla media di fila, suscitando l'entusiasmo dei fan di Las Vegas. Ancora qualche palla persa di troppo, ma anche diversi assist. Randle un po' impreciso dalla distanza e troppo sicuro del proprio ball handling in penetrazione.
Come alcuni di voi sanno bene, io non ci capisco un ca@@o e normalmente non ci azzecco. E soprattutto parlo da fan un po' hater. Insomma, se esiste un difetto, io ce l'ho. Però veder giocare questi tre semi-rookie è come guardare Angelina Jolie in "Hackers": sai che è carina, ma non hai la certezza di quanto sarà figa.
Ecco, io mi sento così, un po' eccitato ed un po' gasato, cercando di tenere i piedi per terra. Questi due sembrano Oliver Hutton e Tom Becker (questa è per chi è nato negli anni 80): giocano insieme da ieri l'altro e si cercano (e trovano) come se non avessero fatto altro da sempre.
A questi si aggiunge un Randle dalle ampie possibilità individuali: ha un fisico possente e veloce, mani piuttosto morbide per il ruolo e affinando un po' la tecnica può diventare un giocatore completo.
Questi tre sono chiaramente il futuro. Il presente, invece, è Hibbert, Bass, Kobe e Williams. Non perché saranno i titolari, ma perché rappresentano il piano B: resta da capire, infatti, cosa passa per la testa di Coach Scott. Mitch nelle infinite vie della demenza ha reperito i migliori free agency rimasti dopo che la festa era finita, prendendo buoni giocatori ma senza alcun progetto tecnico che riuscisse a comporli in un qualche modo.
Sembra quasi che vogliano mettere gente decente attorno a Kobe e vedere quel che succede, lasciando spazio variabile ai giovani panchinari quel tanto che basta per fargli fare esperienza. Sembra l'ennesima stagione di transizione, ma con aspettative molto elevate per il 2017.
Ma l'altro scenario è che questi imberbi si rivelino dei fenomeni e conquistino lo spazio a loro precluso fin da subito. E allora, davvero, non saprei cosa aspettarmi.
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Re: ***NBA Season 2015-2016*** - Official Topic.
In NBA sì, a parte il rinnovo del Gallo non ci sono novità rilevantiandthebad ha scritto:Tutti in vacanza?
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