Devixe ha scritto:Il secondo punto è una boiata dal punto di vista sociologico di dimensioni bibliche
E antropologico.
Ma io capisco e condivido (in parte) il pensiero di Pasolini a proposito dei mass media, ma qua si sta affrontando la questione da un altro punto di vista, e si stanno allargando di troppo le prospettive.
Io mi chiedo semplicemente: se voglio sapere quanti morti ci sono stati in un attentato a Tunisi, come cazzo faccio a saperlo? Qui un La Repubblica qualunque può venirmi incontro, ma anche il più futile TG4. E per quello non mi serve studiare.
Questo è il livello base dell'informazione che esigo, ed esigo solo questo da un telegiornale/quotidiano/giornale radio/web quotidiano.
Discorso diverso è se ti vedi tutte le porcate che ci sono in televisione tipo la D'Urso o la Vita In Diretta, che ti lobotomizzano e ti inculcano un tipo di cultura di basso livello, distorcendo informazioni, e fornendoti una versione stereotipata, oltre che sbagliata, della realtà (per esempio la vicenda degli zingari pagati per dire di rubare, o i musulmani pagati per dire di essere per la jihad).
Ma questo discorso vale in generale per i media, e per il tipo di modello culturale che cercano di imporci (sostanzialmente un modello dedito al consumismo più schietto).
Credo che nessuno qui, all'interno almeno di questo topic, sia a quei livelli, e lo spero. Si può sperare che uno di fronte ad un servizio di Quarto Grado in cui fanno vedere che i negri sono cattivi si faccia una risata. Oppure si può sperare che uno di fronte ad un articolo de La Repubblica sia consapevole di quali simpatie politiche (chiamiamole così) abbia il quotidiano in questione (ma questo, come ho già detto, è inevitabile: l'informazione, anzi, la comunicazione sarà sempre filtrata). Non parliamo di quando si legge "ATTENZIONE! DIBBA SVELA IL SEGRETO DELLE SCIE CHIMICHE! CLICCATE QUI!".
Guarda, la mia principale fonte di informazione attualmente è il programma serale di Vittorio Zucconi su Radio Capital, lo ascolto quasi tutte le sere a cena, ed è innegabile che sia un programma parziale; tuttavia, l'informazione mi sembra buona (anche perché viene dato spazio a chiunque).
Poi su Pasolini e i contadini, ho sempre trovato (ma non solo io) la sua visione di questo gruppo sociale troppo cristallizzata e fuori contesto, ma è un altro discorso.