Saimas ha scritto:
Guarda, se c'è una cosa che non mi piace è vedere l'incapacità di reagire della gente. Dichiarare che a 22 anni non si sappia fare niente è la scoperta dell'acqua calda visto che moltissimi ragazzi sono nella tua stessa situazione. Anzi, direi la stragrande maggioranza visto che nessuno nasce "imparato" e 22 anni è ancora un'età utile per iniziare ad imparare qualcosa.
Sinceramente non è che ho atteso sotto un albero di pero che mi arrivasse tutto questo, ci sono colleghi che hanno 40-50 anni e non hanno fatto un passo avanti nel loro lavoro. Io ho semplicemente avuto la faccia tosta di provare, provare e provare. Facendo moltissimi errori, moltissime cazzate ma adesso i frutti sono arrivati.
Non per controtesi, poichè approvo in toto quel che dici, ma al fine di elencare le problematiche del caso (non quello specifico di Depeche boy, che non conosco, quanto più una riflessione introspettiva che penso possa essere almeno minimamente estesa alla generalità dei casi):
lo spettro dell'instabilità economica ha portato a non sbilanciarsi, poichè gli errori finiscono per essere pagati a caro prezzo. Spesso le passioni, che sono quelle che dovrebbero muovere l'individuo, devono essere accantonate perchè difficilmente portano su di una strada redditizia, magari per via del momento storico; a volte il quesito che ci si pone, e pare ridicolo solo a pensarci, è quali siano effettivamente le nostre passioni. C'è il senso di colpa verso la fonte (i genitori) che mantiene progetti di cui nemmeno si è convinti. Ci vuole carattere, come dici, per fare gli errori di cui parli; con tutta la buona volontà del caso, è impresa non impossibile ma ardua reinventare se stessi, specie quando la stima nei propri mezzi (interazione sociale ed efficienza intellettuale su tutte) è scarsa.
Integro, per completezza, quel che avrei scritto sul nuovo topic di A Lad Insane (non me ne voglia): la mia ambizione è reinventare me stesso. Il mio modo di fare, di pensare, di comportarmi, di controllare i miei stati d'animo. Mi mangio le mani ogni volta che ripenso a situazioni del passato in cui ho fallito ed invece avrei potuto ottenere di più, perchè con il senno di poi ci si accorge che le difficoltà non erano così insormontabili come mi parevano ai tempi. Purtroppo un cervello bacato nella fase adolescenziale fa più danni di quel che si pensi. Ho letto da qualche parte che avere ventiquattro anni è la nuova adolescenza, spero di non fallire questa volta.
EDIT: che imbarazzo, sono una checca.