La crisi delle milanesi
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Re: La crisi delle milanesi
Te continui ad esaltare il tuo giocattolino ( è anche a questo che mi riferisco quando vi definisco provinciali, e mo chiama Talpone pure, che si diverte a continuare a storpiare volutamente il senso di quel discorso) ma guardacaso voi siete emersi ora che le milanesi sono in decadenza. Voi come il Napoli prima.
Poi certo non metto in dubbio che sia stato fatto un ottimo lavoro a livello dirigenziale e di calciomercato, ma la storia dice che finchè c'erano Milan ed Inter voi entravate in Champions una volta ogni 5 anni.
E' questo che intendo con "per caso", non è reato ammettere che abbiate approfittato della caduta delle milanesi, è semplicemente onestà intellettuale.
Come è intellettualmente onesto dire che la Juventus possa fare il bello ed il cattivo tempo in Italia ma che puntare oltre ai quarti di Champions sia da poveri illusi.
Poi certo non metto in dubbio che sia stato fatto un ottimo lavoro a livello dirigenziale e di calciomercato, ma la storia dice che finchè c'erano Milan ed Inter voi entravate in Champions una volta ogni 5 anni.
E' questo che intendo con "per caso", non è reato ammettere che abbiate approfittato della caduta delle milanesi, è semplicemente onestà intellettuale.
Come è intellettualmente onesto dire che la Juventus possa fare il bello ed il cattivo tempo in Italia ma che puntare oltre ai quarti di Champions sia da poveri illusi.
Re: La crisi delle milanesi
I problemi dell'Inter non nascono ora,ma nell'estate del 2010. Dopo la vittoria della champions avresti dovuto rifondare,vendere chi voleva andare via( i Milito,i Maicon) e rinunciare ai vecchi ormai sazi di vittorie(i Cambiasso,i Lucio,gli Zanetti). E non venitemi a dire che sono la storia e che è un bene che sono rimasti..saró sempre grato per le gioie che mi hanno regalato ma nel 2010 sarebbero dovuti partire tutti..è mancata la programmazione in favore della gratitudine.. E nel calcio la gratitudine non deve mai esistere. Il problema è sempre stato uno.. Massimo Moratti..per carità presidente veramente innamorato dell'Inter,ma troppo sentimentale,troppo legato ai giocatori,uno che si adagiava troppo sugli allori. Se l'Inter ha fatto questa fine beh il 70% della colpa è dell'ex presidente che per anni ha pagato stipendi milionari a giocatori inutili(i Recoba).Jolly ha scritto:Ausilio invece mi sembra molto scarso.
Dodò 9 milioni, con due spicci che hai da spendere, è un errore clamoroso, l'avesse fatto Branca avreste voluto la testa.
Ha preso tutta gente che non sposta niente, l'unico acquisto decente è stato Osvaldo (lol).
Io vorrei altro, sinceramente, all'inter servirebbe uno veramente bravo, un conoscitore di calcio.
Infatti secondo me Mancini è stato preso anche per quello.
Perché Ausilio è un coglione.
- Santino's fan
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Re: La crisi delle milanesi
Beh però in quel momento storico quei giocatori erano praticamente il top in Europa, e venderli solo un mese dopo aver vinto tutto sarebbe stato un azzardo ed un salto nel vuoto.
Non è questione di gratitudine o meno, ma ci vuole un coraggio molto elevato per privarsi di elementi del genere, anche perchè effettivamente un calo di stimoli e di prestazioni così netto comunque non era facile da immaginare.
Col senno di poi sarebbe stato giusto, ma ripeto, io di privarmi in un sol colpo del miglior portiere (julio Cesar), del miglior terzino destro (Maicon), di uno tra i migliori centrali in circolazione (Lucio), di un centrocampista come Cambiasso che ha dato il suo contributo dignitoso fino alla fine della sua avventura, di un centravanti spietato ed elegante come Milito, non avrei avuto il coraggio.
Perchè si passerebbe da un estremo all'altro, dalla troppa gratitudine alla scarsa riconoscenza.
Non è questione di gratitudine o meno, ma ci vuole un coraggio molto elevato per privarsi di elementi del genere, anche perchè effettivamente un calo di stimoli e di prestazioni così netto comunque non era facile da immaginare.
Col senno di poi sarebbe stato giusto, ma ripeto, io di privarmi in un sol colpo del miglior portiere (julio Cesar), del miglior terzino destro (Maicon), di uno tra i migliori centrali in circolazione (Lucio), di un centrocampista come Cambiasso che ha dato il suo contributo dignitoso fino alla fine della sua avventura, di un centravanti spietato ed elegante come Milito, non avrei avuto il coraggio.
Perchè si passerebbe da un estremo all'altro, dalla troppa gratitudine alla scarsa riconoscenza.
- Corilo1
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Re: La crisi delle milanesi
Si parlava del FPF, ed è veramente una roba devastante.
Puoi spendere solo in base al tuo fatturato, ma se io sono una piccola/media squadra, oppure una grande "decaduta", come faccio ad aumentare gli introiti dai diritti tv, il merchandising, lo stadio etc. se non posso investire nel calciomercato? Se non posso aumentare gli ingaggi dei giocatori migliori, magari avendo un passivo che potrebbe essere recuperato negli anni successivi attraverso i risultati sportivi e i maggiori introiti derivati dall'appeal dei grandi giocatori, come faccio a competere con le altre big?
Fate conto che le multe da 20 milioni l'anno sarebbero molto pesanti per una qualunque squadra italiana, compresa la Juve, ma date al PSG e al City fanno sorridere. Gli sceicchi ce li hanno come spiccioli, 20 milioni sono una goccia nel mare.
L'unica cosa decente è il blocco del monte ingaggi che non può salire, ma anche in quel caso spendono cosi tanto di ingaggi che possono comunque fare una squadra ultracompetitiva senza sforare di un solo euro.
Poi la restrizione delle rose fino a 21 giocatori, secondo me, è ridicola.
Nelle grandi squadre, specialmente dagli ottavi in poi, giocano sempre gli stessi 13/14 giocatori......una pena del genere alla Juve non ci permetterebbe di far giocare i Padoin, i Romulo, i Giovinco.....amen.
Puoi spendere solo in base al tuo fatturato, ma se io sono una piccola/media squadra, oppure una grande "decaduta", come faccio ad aumentare gli introiti dai diritti tv, il merchandising, lo stadio etc. se non posso investire nel calciomercato? Se non posso aumentare gli ingaggi dei giocatori migliori, magari avendo un passivo che potrebbe essere recuperato negli anni successivi attraverso i risultati sportivi e i maggiori introiti derivati dall'appeal dei grandi giocatori, come faccio a competere con le altre big?
Fate conto che le multe da 20 milioni l'anno sarebbero molto pesanti per una qualunque squadra italiana, compresa la Juve, ma date al PSG e al City fanno sorridere. Gli sceicchi ce li hanno come spiccioli, 20 milioni sono una goccia nel mare.
L'unica cosa decente è il blocco del monte ingaggi che non può salire, ma anche in quel caso spendono cosi tanto di ingaggi che possono comunque fare una squadra ultracompetitiva senza sforare di un solo euro.
Poi la restrizione delle rose fino a 21 giocatori, secondo me, è ridicola.
Nelle grandi squadre, specialmente dagli ottavi in poi, giocano sempre gli stessi 13/14 giocatori......una pena del genere alla Juve non ci permetterebbe di far giocare i Padoin, i Romulo, i Giovinco.....amen.
- Mds32
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Re: La crisi delle milanesi
Concordo nel dire che parlare a posteriori è semplice.
Già mi vedo Moratti che vende tutti nel 2010,li sostituisce con giocatori che non vincono niente comunque (anche se nella stagione 2010-2011 qualcosa abbiamo vinto) e tutti ad attaccarlo e criticarlo per aver smembrato una squadra che solo qualche mese prima aveva vinto tutto.
Per me ha fatto benissimo a tenerli,ha sbagliato a rinnovare aumentando gli stipendi e ha sbagliato in seguito quando Julio Cesar è stato pagato per rescindere,Snejider è stato svenduto alla grande e così via.
Già mi vedo Moratti che vende tutti nel 2010,li sostituisce con giocatori che non vincono niente comunque (anche se nella stagione 2010-2011 qualcosa abbiamo vinto) e tutti ad attaccarlo e criticarlo per aver smembrato una squadra che solo qualche mese prima aveva vinto tutto.
Per me ha fatto benissimo a tenerli,ha sbagliato a rinnovare aumentando gli stipendi e ha sbagliato in seguito quando Julio Cesar è stato pagato per rescindere,Snejider è stato svenduto alla grande e così via.
- salettone
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Re: La crisi delle milanesi
nell'immediato ha molte più chance di risollevarsi, il milan.
per un semplice fattore, la passione presidenziale.
sarà quel che sarà, ma il Berlusca ama la squadra e la società, a volte anche sbagliando. ma se gli riprende il capriccio, lui i soldi ce li mette.
Thoir invece è un manager, non ha nessun interesse personale e affettivo con la società. il suo è stato un investimento, quindi il suo unico scopo è rientrare delle spese e possibilmente ricavarne un utile. non mi meraviglierebbe, se non appena raggiungesse l'obiettivo, mettesse di nuovo in vendita tutta la baracca.
per un semplice fattore, la passione presidenziale.
sarà quel che sarà, ma il Berlusca ama la squadra e la società, a volte anche sbagliando. ma se gli riprende il capriccio, lui i soldi ce li mette.
Thoir invece è un manager, non ha nessun interesse personale e affettivo con la società. il suo è stato un investimento, quindi il suo unico scopo è rientrare delle spese e possibilmente ricavarne un utile. non mi meraviglierebbe, se non appena raggiungesse l'obiettivo, mettesse di nuovo in vendita tutta la baracca.
- Devixe
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Re: La crisi delle milanesi
Che poi se metti io limite a 21 giocatori come fai a puntare sui giovani se non li puoi mettere nei ritagli di partite già concluse?
È ovvio che un allenatore preferisce l'usato sicuro e così non hai proprio il posto in squadra per i giovani.
Ma se poi esce fuori un'altra inter con 13 infortunati che si fa, svincoli gli infortunati?
È ovvio che un allenatore preferisce l'usato sicuro e così non hai proprio il posto in squadra per i giovani.
Ma se poi esce fuori un'altra inter con 13 infortunati che si fa, svincoli gli infortunati?
- Jolly
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Re: La crisi delle milanesi
Berlusconi non metterà mai più soldi nel milan, anzi, praticamente lo sta usando come bancomat.
Nessuna delle sue aziende produce profitti importanti, è costretto persino a chiedere delle donazioni per FI.
Di sicuro non va a dormire sotto i ponti, ma non butterà il suo patrimonio personale nel Milan.
Sopratutto perché i figli non glielo permetterebbero mai.
Nessuna delle sue aziende produce profitti importanti, è costretto persino a chiedere delle donazioni per FI.
Di sicuro non va a dormire sotto i ponti, ma non butterà il suo patrimonio personale nel Milan.
Sopratutto perché i figli non glielo permetterebbero mai.
- Giant92
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Re: La crisi delle milanesi
Secondo me non è impossibile risollevarsi nel nostro campionato, basti vedere che la Roma un anno fa con qualche acquisto azzeccato e soprattutto prendendosi un allenatore con le palle, sia risalita in modo clamoroso nelle gerarchie rispetto agli scarsi risultati degli anni prima, facendo pure tanti punti da poter vincere abbondantemente il campionato in annate differenti.
Ovviamente mi sono rotto il cazzo di collezionare tutte queste annate di ''transizione'', figuracce esemplari, e classifiche penose, dopo essere stato abituato a vincere tutto e centrare per 10 anni consecutivi la Champions, per questo la speranza di rialzarsi c'è sempre.
Ovviamente mi sono rotto il cazzo di collezionare tutte queste annate di ''transizione'', figuracce esemplari, e classifiche penose, dopo essere stato abituato a vincere tutto e centrare per 10 anni consecutivi la Champions, per questo la speranza di rialzarsi c'è sempre.
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Re: La crisi delle milanesi
Sì ma la Roma, come la Juventus prima di lei, è tornata a competere perché non ha smesso di investire.
Solo investendo puoi competere.
Le milanesi pensano di tornare a vincere con i parametri zero ed i prestiti.
Così non fanno altro che peggiorare, non a caso tutte e due sono più scarse dell'anno scorso.
Solo investendo puoi competere.
Le milanesi pensano di tornare a vincere con i parametri zero ed i prestiti.
Così non fanno altro che peggiorare, non a caso tutte e due sono più scarse dell'anno scorso.
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Re: La crisi delle milanesi
Ma su questo non ci piove, era sottinteso che per risalire bisogna assolutamente investire, ma soprattutto investire bene, non comprando Dodò e compagnia.Jolly ha scritto:Sì ma la Roma, come la Juventus prima di lei, è tornata a competere perché non ha smesso di investire.
Solo investendo puoi competere.
Le milanesi pensano di tornare a vincere con i parametri zero ed i prestiti.
Così non fanno altro che peggiorare, non a caso tutte e due sono più scarse dell'anno scorso.
Re: La crisi delle milanesi
La squadra Moratti la smembrata affidandola a Benitez e tenendo quei giocatori scarichi che volevano lasciare. Ti ricordo la dichiarazione di Milito alla fine delle finale col Bayern in cui affermó che voleva partire..io,sinceramente,fossi stato Moratti avrei accettato quei trenta-quaranta milioni per un giocatore all'epoca già trentenne..lo stesso discorso vale per Maicon,il terzino più forte al mondo all'epoca,venduto per soli QUATTRO milioni l'anno dopo. Questi sono errori che paghi,guardiamo in faccia alla realtà,L' Inter da quattro anni non ha un programma,mi sembra di vedere di nuovo L'Inter pre-calciopoli..disorganizzata in tutti i sensi,dalla società fino allo spogliatoioMds32 ha scritto:Concordo nel dire che parlare a posteriori è semplice.
Già mi vedo Moratti che vende tutti nel 2010,li sostituisce con giocatori che non vincono niente comunque (anche se nella stagione 2010-2011 qualcosa abbiamo vinto) e tutti ad attaccarlo e criticarlo per aver smembrato una squadra che solo qualche mese prima aveva vinto tutto.
Per me ha fatto benissimo a tenerli,ha sbagliato a rinnovare aumentando gli stipendi e ha sbagliato in seguito quando Julio Cesar è stato pagato per rescindere,Snejider è stato svenduto alla grande e così via.
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Re: La crisi delle milanesi
mi sembra di rivedere l'inter, punto.LS Punk ha scritto:La squadra Moratti la smembrata affidandola a Benitez e tenendo quei giocatori scarichi che volevano lasciare. Ti ricordo la dichiarazione di Milito alla fine delle finale col Bayern in cui affermó che voleva partire..io,sinceramente,fossi stato Moratti avrei accettato quei trenta-quaranta milioni per un giocatore all'epoca già trentenne..lo stesso discorso vale per Maicon,il terzino più forte al mondo all'epoca,venduto per soli QUATTRO milioni l'anno dopo. Questi sono errori che paghi,guardiamo in faccia alla realtà,L' Inter da quattro anni non ha un programma,mi sembra di vedere di nuovo L'Inter pre-calciopoli..disorganizzata in tutti i sensi,dalla società fino allo spogliatoio
dacché ho memoria, tolto il quadriennio 2006-2010, l'inter è sempre stata così: disorganizzazione, programmazione scarsa o assente, presidente-papà dal cuore grande grande, e zeru tituli come unica certezza.
sul post triplete, io sono sempre stato fautore del "vendere tutti e subito", e lo dissi più volte anche nell'immediato. i cicli sono fatti per finire, capire quando è giunto quel momento non è irriconoscenza, è buon senso.
la juve di lippi (esempio classico) due giorni dopo aver vinto la champions vendette vialli, ravanelli, paulo sousa, vierchowod (tutti titolari), e continuò a vincere. coi sentimenti non si fanno affari e non si vincono gli scudetti.
sul topic, entrambe le milanesi sono in punti veramente bassi: l'inter non ha un progetto serio né dal punto di vista tattico, né dirigenziale; thohir avrà ancora un po' di tempo in cui dovrà badare a sistemare il bilancio, quindi più che briciole non potranno arrivare, figurarsi investimenti o giocatori per rilanciarsi. il milan risente della crisi dell'intero gruppo di silvio, quindi iniezioni di soldi sono assolutamente vietate. probabilmente qui sono messi ancora peggio dei nerazzurri, perché tirano avanti a vecchi e parametri zero, con uno yesman in panchina (preso proprio per quello, e motivo per cui seedorf è stato cacciato) che si fa andare bene tutto.
il problema è che è una spirale quella in cui si sono infilati: meno investi, meno hai risultati; meno risultati implicano meno appeal, quindi il marchio si svaluta e con esso il patrimonio, e hai ancora meno da investire.
l'unica via d'uscita che vedo è un progetto a medio termine (diciamo 3-4 anni) sui giovani: via in blocco gli over 27-28, promuovi in prima squadra i vari primavera e giovani che hai sparsi in giro per l'italia, cercando di portarne a casa anche da altre parti. ma questa soluzione implicherebbe iniziare il campionato con l'obiettivo: arriviamo decimi. ed è infattibile, in un calcio che se non ottieni qualcosa subito grida al fallimento (in italia, poi...).
quindi sono fottute, salvo miracoli non so come possano venirne fuori.
e nel frattempo la juve farà sempre più il vuoto, perché ormai lo stadio è ripagato, è l'unica appetibile per gli sponsor e tecnicamente c'è un abisso.
l'unica che può seriamente frapporsi alla bundesliga made in italy è la roma, se riesce a tenere testa fino all'avvento dello stadio nuovo allora potremmo invece diventare una liga made in italy, con due squadre a farsi la guerra e le altre a guardare.
Re: La crisi delle milanesi
Totalmente d'accordo con te,ho anche spiegato prima che a mio modo di vedere il problema dell'Inter è Moratti,troppo innamorato dei giocatori e delle figurine. Io sono un grande interista ma ammetto che la mia squadra negli anni ha fatto cagate su cagate,siamo stati i più grandi esportatori italiani di bidoni. Non ho problemi ad ammettere che l'Inter ha avuto quel quadriennio magico solo dopo che la lega ha tolto di mezzo la Juve,ma dopo quattro anni siamo di nuovo punto e accapo,ergo è mancata quell'organizzazione,quella programmazione al futuro che ci permettesse di essere ancora protagonisti.È per questo che mi incazzo il doppio perché dopo il triplete abbiamo pensato a sederci sugli allori al posto di programmare..ed ecco i risultati.lando ha scritto:
mi sembra di rivedere l'inter, punto.
dacché ho memoria, tolto il quadriennio 2006-2010, l'inter è sempre stata così: disorganizzazione, programmazione scarsa o assente, presidente-papà dal cuore grande grande, e zeru tituli come unica certezza.
sul post triplete, io sono sempre stato fautore del "vendere tutti e subito", e lo dissi più volte anche nell'immediato. i cicli sono fatti per finire, capire quando è giunto quel momento non è irriconoscenza, è buon senso.
la juve di lippi (esempio classico) due giorni dopo aver vinto la champions vendette vialli, ravanelli, paulo sousa, vierchowod (tutti titolari), e continuò a vincere. coi sentimenti non si fanno affari e non si vincono gli scudetti.
- Jolly
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Re: La crisi delle milanesi
Bisogna vedere che intenzioni abbia Thohir.
Il Milan invece è ostaggio della sua dirigenza e fino a quando questa non cambierà in blocco, rimarrà più o meno questo o peggio.
Il Milan invece è ostaggio della sua dirigenza e fino a quando questa non cambierà in blocco, rimarrà più o meno questo o peggio.