S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

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UnicaFede
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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

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L'obiettivo di De Laurentiis: "Napoli stile Barcellona"
28.12.2010 21:42 di Redazione Tutto Napoli.net articolo letto 717 volte
Fonte: Corriere dello Sport

© foto di Alberto Fornasari
Un Napoli «in stile Barcellona». E' quello che spera di costruire nel prossimo futuro Aurelio De Laurentiis, presidente del club azzurro, che ha parlato in un'intervista che andrà in onda questa sera alle 23.30 su Sky Sport 1 HD.

Che voto darebbe al suo Napoli?
«Non posso dare dei voti. Credo che nel Napoli funzioni la formula di una società che è vicina ai calciatori e al proprio allenatore con grande rispetto e democraticità. Con il nostro allenatore abbiamo fatto un programma. Avevo un contratto di due anni con Mazzarri ma mi sono trovato talmente bene dopo alcuni mesi di lavoro con lui che, pur avendo ancora un altro anno di contratto, gli ho proposto di prolungarlo per altri due anni per farne diventare in tutto quattro, in modo tale da poter creare insieme qualcosa di importante. Ho sempre detto che il mio secondo quinquennio sarà quello della creazione del vero Napoli, un Napoli in stile Barcellona dove si parte da talenti molto giovani. Quando mi domandano se punto allo Scudetto o alla Champions rispondo sempre che punto soltanto a migliorare la squadra, poi si vedrà. Dove si arriverà, si arriverà. Nel calcio si vuole tutto e subito. Io, invece, voglio costruire qualcosa di duraturo. Credo che non si debba pretendere da questo Napoli che vinca tutto e subito, anche perché non mi va di sfasciare il giocattolo».

Perché Mazzarri è l’allenatore giusto?
«Nel mio primo anno in Serie A, pregai Pierpaolo Marino di contattarlo. Poi ci fu un misunderstanding, mi arrivò una richiesta che poi nel tempo ho verificato non essere veritiera. Io l’ho giudicata esagerata e ho pensato per un attimo che quell’allenatore volesse venire da noi solo per soldi, cosa che non era vera o forse in quel momento era affezionato alla Sampdoria e non si sarebbe mosso. Non sono andato a fondo in questa storia. Sta di fatto che io sono rimasto con Edoardo Reja. Con Donadoni, purtroppo, non è andata come sarebbe dovuta andare e il resto è storia. Abbiamo cambiato un po’ tutto quanto nel Napoli: l’organizzazione, finalmente è arrivato Mazzarri, ho un Direttore Sportivo, ho organizzato il reparto della ricerca su tutti i territori esteri dei nuovi giocatori, tutta la parte del settore giovanile e continuiamo ad organizzare sempre di più. E’ arrivato il nuovo Direttore Generale e voglio ancora vedere cosa si può fare per migliorarlo questo Napoli. E’ chiaro che mirerei non a sfasciare tutto ma a cambiare tutto perché vedo che tutti si lamentano, o meglio nessuno vorrebbe farlo, di fatto si lamentano ma le reazioni sono leggere. Tutti i club si lamentano perché i conti non tornano, il mercato è in continua trasformazione, lo stadio reale sta sempre più lasciando il passo a quello virtuale. Penso che il mondo del calcio sia estremamente vecchio».

Cavani è tra gli acquisti più fortunati della sua gestione?
«Ho avuto la fortuna di trovare Cavani a 23 anni. Di solito si aveva in passato l’abitudine a prendere giocatori già formati, di 25-26 anni che potessero dare il massimo. Oggi la tendenza è quella di prendere giocatori di 18-19-20 anni. Bisogna stare attenti, perché questa tendenza sta abituando a definire subito un giocatore un campionissimo, ma perché uno sia un campione bisogna testarne non soltanto le qualità fisiche e di gioco, ma anche il suo carattere, la sua cultura, la compatibilità con il tipo di location, di allenatore e con gli altri componenti della squadra».

Come si può migliorare la situazione degli stadi in Italia?
«C’è tanta gente che per una questione anagrafica, di disponibilità temporale, di costi non si può più permettere di andare allo stadio. Anche Napoli, che era la roccaforte dello spettatore calcistico sugli spalti, sta cominciando a perdere spettatori perché ovviamente è più comodo e meno costoso stare in pantofole a casa a vedere la partita con un amico o con i propri familiari. E’ chiaro che i nostri stadi non contribuiscono a favorire l’amore per venire allo stadio perché sono obsoleti e non all’altezza, però l’evoluzione dello stadio virtuale porterà anche paesi come la Germania e l’Inghilterra, dove gli stadi sono concepiti con criteri modernissimi, a perdere degli spettatori. Bisogna perciò convivere con un’idea diversa: creare uno stadio molto spettacolarizzato dove si vive l’evento in un altro modo, stadi che abbiano pochi posti e comodi. Gli stadi da 70-80 mila persone hanno fatto il loro tempo. Se mi chiedessero come vedrei uno stadio futuro per il Napoli, lo saprei dire solo tra quattro anni, perché nel giro di quattro anni avremo le idee chiarissime. Io di progetti ne ho fatti vari, ci abbiamo lavorato moltissimo negli ultimi due anni. Napoli, però, ha altre proprietà, ha una situazione urbanistica da mettere a posto, c’è una giunta comunale che cambierà tutta nei prossimi mesi, chi arriverà non è detto che possa immediatamente fare, disporre, creare ciò che sarebbe giusto fare. Tra il progettare e il realizzare passano sempre quei mesi e quei anni in cui il mercato mondiale del calcio si modifica. Non dobbiamo sempre pensare solo al calcio italiano, dobbiamo ragionare in termini mondiali. Noi dobbiamo giocare un campionato italiano ma anche un campionato internazionale. Che senso ha fare l’Europa League e la Champions League?»

Ci sono stati degli sviluppi dopo il suo incontro con Platini?
«Platini è una persona adorabile, molto civile, è una persona per bene però ha chiaramente una sua visione che è una visione del passato perché lui è stato un grandissimo calciatore della Juventus, ma sono passati tanti anni! Noi da un lato vogliamo fare squadre con giocatori di 18-19 anni ma poi continuiamo a ragionare come si faceva negli anni 50-60. Il calcio oggi è una vera industria». Come concepirebbe una nuova competizione europea? «Cancellerei cinque nazioni (Italia, Spagna, Francia, Germania, Inghilterra) dalla Champions League e dall’Europa League e le farei partecipare ad una nuova competizione con le prime otto dei rispettivi campionati nazionali. Avremmo 5 nazioni con 40 squadre e verrebbe una competizione straordinaria, dove ci sarebbe una maggiore logica per il fair play, per gli stipendi che io trovo sempre illogici e altissimi. In America non si paga un attore 20-30 milioni di dollari se il film non fa un fatturato di 200-300 milioni di dollari. Sarebbe pura follia. Nel calcio deve essere la stessa identica cosa. Se noi ci accontentiamo delle briciole, se prestiamo i nostri giocatori per le Nazionali e qualcuno si fa male, se io presto Cavani, lui si rompe e non può giocare per otto mesi, io dovrei avere 50 milioni di indennizzo, perché c’è il danno emergente e il lucro cessante. Anche i calendari, ce li dobbiamo amministrare noi. Non vorrei che il campionato in Italia cominciasse prima del 1° ottobre. Si parla di stadi vuoti. A fine agosto, quando la gente è ancora al mare, chi va allo stadio? Il prodotto bisogna saperlo vendere, far desiderare, al di là della qualità degli stadi o meno. Noi non abbiamo gli stadi, facciamo dei calendari che sono un non-senso, ci pestiamo i piedi tra di noi e ce li facciamo pestare dagli altri. C’è S.Gennaro che ci protegge perché dovremmo essere tutti quanti fuori dal giro».

Che idea si è fatta della situazione all’Inter?
«Non è semplice vincere tutto e ripartire in quarta come se non si dovesse considerare che i giocatori devono recuperare una condizione fisica, psicologica e che c’è un cambio di allenatore. Non c’è stato il tempo, perciò prima dicevo che bisognerebbe cominciare il campionato non prima di ottobre».

Le piace Leonardo come allenatore?
«Lo conosco poco, mi sembra una persona estremamente educata, garbata, sufficientemente dolce e sufficientemente serio e professionale per poter usare il bastone e la carota».

Cosa si aspetta dai suoi giocatori il 6 e il 9 gennaio contro Inter e Juventus?
«I miei giocatori devono stare tranquilli, sereni, pensare partita per partita giocando al massimo della forma e seguendo le indicazioni dell’allenatore. Confido in loro, abbiamo sempre fatto bene sia con la Juventus che con l’Inter e spero di continuare a fare anche in queste due partite una bellissima figura».

F.C





o president vuost oii :D



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Iceman.88
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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

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Dela dice bene, secondo me, quando sostiene che gli stadi da 70-80mila posti hanno fatto il loro tempo, ora si preferisce costruire impianti da 40000 posti però forniti di store, ristoranti, musei e roba simile.

Però ha detto una marea di cazzate parlando della "nuova competizione europea". Togli Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Francia da Champions ed EL per formare una superlega da 40 squadre, si ok, ma poi Champions ed EL chi cazzo se le guarda? :mrgreen:

Inoltre è attualmente inconcepibile pensare di iniziare il campionato ad ottobre, con 20 squadre, la Champions e la C. Italia, bisognerebbe ridurre il numero di compagini della massima serie e di conseguenza quello della B, troppo complicato adesso.
Senza contare che non è certo solo questo il motivo per cui gli stadi italiani sono semivuoti (la gente mica ad ottobre va ancora al mare).

Poi è lodevole l'intento di seguire l'esempio del Barcellona, solo che loro i giocatori già forti a 18-19 anni mica li comprano in giro, ce li hanno già in casa.
Bisognerebbe investire di più sul settore giovanile e cmq mi sembra che in tal senso siano stati fatti progressi negli ultimi anni, almeno a Napoli, ma il problema sta a monte, nel senso che in Italia c'è troppa pressione e poca fiducia nei giovani.

Si è restii a mandarli in campo da titolari anche in partite magari meno importanti e se poi sbagliano li si sbatte subito in panchina o in prestito con la scusa che si devono fare le ossa.
Bisognerebbe osare di più, come fanno in altre nazioni.

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DiXan
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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

Messaggio da DiXan »

Iceman.88 ha scritto:Dela dice bene, secondo me, quando sostiene che gli stadi da 70-80mila posti hanno fatto il loro tempo, ora si preferisce costruire impianti da 40000 posti però forniti di store, ristoranti, musei e roba simile.

Però ha detto una marea di cazzate parlando della "nuova competizione europea". Togli Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Francia da Champions ed EL per formare una superlega da 40 squadre, si ok, ma poi Champions ed EL chi cazzo se le guarda? :mrgreen:

Inoltre è attualmente inconcepibile pensare di iniziare il campionato ad ottobre, con 20 squadre, la Champions e la C. Italia, bisognerebbe ridurre il numero di compagini della massima serie e di conseguenza quello della B, troppo complicato adesso.
Senza contare che non è certo solo questo il motivo per cui gli stadi italiani sono semivuoti (la gente mica ad ottobre va ancora al mare).

Poi è lodevole l'intento di seguire l'esempio del Barcellona, solo che loro i giocatori già forti a 18-19 anni mica li comprano in giro, ce li hanno già in casa.
Bisognerebbe investire di più sul settore giovanile e cmq mi sembra che in tal senso siano stati fatti progressi negli ultimi anni, almeno a Napoli, ma il problema sta a monte, nel senso che in Italia c'è troppa pressione e poca fiducia nei giovani.

Si è restii a mandarli in campo da titolari anche in partite magari meno importanti e se poi sbagliano li si sbatte subito in panchina o in prestito con la scusa che si devono fare le ossa.
Bisognerebbe osare di più, come fanno in altre nazioni.

vabbè grazie al cazzo che la "superlega" dovrebbe essere il trofeo importante e che degli altri se ne fotte eh.

e non ha tutti i torti. avrebbe molto più appeal senza debreceni e varie.

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Iceman.88
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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

Messaggio da Iceman.88 »

DiXan ha scritto:

vabbè grazie al cazzo che la "superlega" dovrebbe essere il trofeo importante e che degli altri se ne fotte eh.

e non ha tutti i torti. avrebbe molto più appeal senza debreceni e varie.
Si ma a quel punto non la puoi chiamare più Champions League.

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DiXan
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Messaggio da DiXan »

Iceman.88 ha scritto:
Si ma a quel punto non la puoi chiamare più Champions League.

ma a quel punto fotte a nessuno anche che esista.

Scoundrel
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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

Messaggio da Scoundrel »

UnicaFede ha scritto:

è anche il mio pensiero.

Rispondendo all'altro tuo post Kharja a centrocampo con Mazzarri non ce lo vedo,sbugiarderebbe il suo credo tattico che non dimentichiamo ha compromesso un investimento alquanto oneroso come Cigarini.

Ripeto lo vedo come alternativa in attacco se Dumitru parte Cavani-Lucarelli Hamsik-Sosa Lavezzi-Kharja

Per Giugno ci vuole un altro difensore oltre Fernandez,un centrocampista di quantità e qualità e un attaccante di prospettiva.

Lo spessore dei giocatori dipende dal risultato di quest'anno.


Ah contentissimo delle parole di Bigon che sputtana D.L.
neanche io,se è per questo,vedo bene Kharja nel centrocampo di Mazzarri,ma ancora meno in attacco.

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Iceman.88
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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

Messaggio da Iceman.88 »

DiXan ha scritto:

ma a quel punto fotte a nessuno anche che esista.
Quindi tanto varrebbe eliminarla del tutto.

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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

Messaggio da DiXan »

Iceman.88 ha scritto:
Quindi tanto varrebbe eliminarla del tutto.

si ma non è questo il punto eh.

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Messaggio da DiXan »

A volte ritornano. Forse. E' solo un'indiscrezione ma pare che nelle ultime ore si stia pensando all'ex azzurro Daniele Portanova come possibile rinforzo del mercato di gennaio. Il calciatore in forza al Bologna ha già vestito la maglia del Napoli in serie B nella stagione 2003/04 collezionando 31 presenze. L'arcigno difensore sarebbe più che propenso al trasferimento per lo splendido ricordo che ha della città e per il fatto che ha sposato una napoletana.



come sostituto di cannavaro in modo da non vedere cribari lo prenderei subito. poi credo possa giocare pure sul centro-dx. non è mancino.

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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

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Certo certo,D.L dice bene sugli stadi da 40.000 posti.

Se vogliamo la guerra civile a Napoli dice benissimo :D

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Messaggio da DiXan »

UnicaFede ha scritto:Certo certo,D.L dice bene sugli stadi da 40.000 posti.

Se vogliamo la guerra civile a Napoli dice benissimo :D


o' pallon' è business...

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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

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DiXan ha scritto:


o' pallon' è business...
Embè,il business non si può fare con uno stadio da 20.000 posti in piu'?

60.000 spettatori è il minimo per una piazza come Napoli.

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Messaggio da DiXan »

UnicaFede ha scritto:
Embè,il business non si può fare con uno stadio da 20.000 posti in piu'?

60.000 spettatori è il minimo per una piazza come Napoli.


e che ne so io. mica mi piacerebbe lo stadio più piccolo era una considerazione.

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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

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iniziano le buone notizie europee.



Il Villarreal CF perde il centrocampista Marcos Senna per i sedicesimi di finale di UEFA Europa League contro l'SSC Napoli a causa di uno strappo agli adduttori. Il 34enne ex nazionale spagnolo si era infortunato durante la sfida di Coppa del Rey contro il Valencia CF e dovrebbe rimanere fuori causa per circa dieci settimana. Il tecnico Juan Carlos Garrido dovrà ora cercare un'alternativa per le sfide del 17 e 24 febbraio contro il Napoli.

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Michael Kane
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Re: S.S.C Napoli 1926-La Nostra Unica Fede-

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Quarantamila posti sono oggettivamente pochini

Comunque mi va bene anche uno stadio di diecimila posti,basta che tolgono quella merda di pista d'atletica

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