Voi borghesi che banalizzate il cinema
- Jolly
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Voglio un giudizio secco.
C'ho troppa fotta, ditemi subito se è un filmissimo o è meglio aspettare.
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- Giant92
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Io ci sarei andato oggi a vederlo, ma il maltempo assurdo nella zona di CT è stato molto convincente nel farmi rimandare la visione a settimana prossima.
- Jolly
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Bella, sta arrivando il flame del secolo quindi.
Corro a vederlo così scelgo da che parte stare.
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Fottuti bastardi che mi hanno fatto andare al cinema pensando al flop.
Madonna che roba ho visto,filmone.
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Colosso per ora è altissimo il voto per imdb perché appena uscita dalla sala la gente mette 10 random salvo poi cambiare il voto nei giorni seguenti a mente fredda, Avengers aveva 9 appena uscì eh (tanto per dirne uno random).
Io l'ho finito di vedere, e ci sarebbero tantissime cose da dire... Per ora, mi limito a sottolineare che
-NON è 2001, cioè non ha veramente niente di 2001, forse quei 2-3 secondi di ovattato silenzio in alcune scene nell'universo potrebbero rimandare al capolavoro di Kubrick i meno attenti (ma non è così)
-bisogna concentrarsi più sulla trama che su una morale inesistente nelle opere di Nolan (in quanto amorale, cioè proprio non gliene frega un cazzo giustamente), ma alla fine se ci si pensa bene tutto torna anche senza consultare internet per ulteriori spiegazioni
-va visto solo per la performance di Mackenzie Foy e ovviamente di un McConaughey intensissimo
detto questo, a me è piaciuto moltissimo, ma va visto nel contesto-Nolan ed infatti ho trovato tantissime similitudini con Inception, forse pure troppe.
Io l'ho finito di vedere, e ci sarebbero tantissime cose da dire... Per ora, mi limito a sottolineare che
-NON è 2001, cioè non ha veramente niente di 2001, forse quei 2-3 secondi di ovattato silenzio in alcune scene nell'universo potrebbero rimandare al capolavoro di Kubrick i meno attenti (ma non è così)
-bisogna concentrarsi più sulla trama che su una morale inesistente nelle opere di Nolan (in quanto amorale, cioè proprio non gliene frega un cazzo giustamente), ma alla fine se ci si pensa bene tutto torna anche senza consultare internet per ulteriori spiegazioni
-va visto solo per la performance di Mackenzie Foy e ovviamente di un McConaughey intensissimo
detto questo, a me è piaciuto moltissimo, ma va visto nel contesto-Nolan ed infatti ho trovato tantissime similitudini con Inception, forse pure troppe.
- manud(x)20
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Nolan è tornato. Anzi, rinato.
Forse Capolavoro...era dal 2009 che non mi emozionavo così al cinema...
Chi non ha capito le analogie con 2001 perché si aspettava di vedere scimmie e monoliti, si merita YORIK.
P.s. : forum di merda, ho fatto bene ad andarmene... :'(
P.s. 2 : date un oscar a McCoso. Stavolta sul serio però.
Forse Capolavoro...era dal 2009 che non mi emozionavo così al cinema...
Chi non ha capito le analogie con 2001 perché si aspettava di vedere scimmie e monoliti, si merita YORIK.
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Permettimi di dissentire solo su una cosa.manud(x)20 ha scritto:Nolan è tornato. Anzi, rinato.
Forse Capolavoro...era dal 2009 che non mi emozionavo così al cinema...
Chi non ha capito le analogie con 2001 perché si aspettava di vedere scimmie e monoloti, si merita YORIK.
P.s. : forum di merda, ho fatto bene ad andarmene... :'(
P.s. 2 : date un oscar a McCoso. Stavolta sul serio però.
Io sarò tardo ma non ho visto tutte queste analogie eh, più che altro é un Inception 2.0 (con gli stessi buchi ahimè di script a cui però si interpone la stessa volontà ferrea di suscitare emozioni presenti sia in Inception che in Prestige) che sviluppa la diatriba fisica-metafisica in ottica fantascientifica.
2001 era un film con una forte morale, qui la morale non mi pare fortissima (e se c'è é chiaramente il caravaggesco "amor omnia vincit", il fatto che la Terra potrebbe esaurire le risorse io l'ho visto più come mero strumento narrativo), magari ha qualcosa di 2001 nelle scene nello spazio (ma come tutti i film di fantascienza moderni eh), ma non penso sia il punto fondamentale, ecco.
Magistrali McConaughey (in un ruolo più complesso di DBC e che, aspettando Mockingbird, ritengo superiore anche a Fiennes in Grand Budapest Hotel) e la bambina (che poccamadó non vincerà mai l'Oscar perché quest'anno l'hanno dato a Lupita cazzosechiama, ed é un vero peccato), score di Zimmer monumentale e montaggio sonoro perfetto, peccato per le scenografie che puzzavano di già visto da chilometri di distanza (la base NASA sembra il covo di Bane e il pianeta di Damon il terzo livello di Inception), comunque ecco ha emozionato parecchio anche me, tanto che sono rimasto sulla poltroncina quei 2-3 minuti nei titoli di coda con gli occhi umidi e sono andato alla macchina senza dire una parola.
Film sicuramente immenso, non so dire se capolavoro perché bisognerà vedere l'influenza che avrà sugli altri lavori di Nolan e in genere sui kolossal dei prossimi anni, per me comunque é anche una piccola rivincita del regista che dopo DKR era stato bollato come "venduto"...
In ogni caso, ben contento di capire quali sono questi rimandi a 2001, anche se il film penso di averlo capito ed apprezzato lo stesso.
- manud(x)20
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Il messaggio è il perfetto connubio tra romanticismo, umanesimo e scienza. Nolan mon ci svela il mistero dell'universo( e grazie al cazzo) ma ci indica la più promettente delle strade. La quinta dimension, l'amore(che solo un genio come lui poteva scrivere e portare su schermo), è l'equivalente del finale di 2001.
E non sto dicendo che se la contendono a livello qualitativo, ma che affrontano il genere e lo superano nello stesso modo. Nolan guarda alla fantascienza con gli stessi occhi di Kubrick(magari non con la stessa vena artistica, ma con uguale umanità).
Il finale è allo stesso modo ambiguo e criptico a livello narrattivo e per ciò che cornerne la trama, ma è chiarissimo e pieno a livello simbolico... Nel messaggio.
In conclusione rientra nella quadrilogia dei filmoni di Nolan. Supera il freddo, ed emozionalmente serrato, quello sì, Inception, e TDKR(che perde moltissimo al di fuori della trilogia, a differenza dei prequel). Come film forse è inferiore a The Prestige e TDK. Sicuramente manca quella scrittura cristallina.
Ma cazzo questo film è la piena maturità di Nolan(altro che Django). Non è per nulla freddo o un film tutto trama, o amorale(come un Quentin)..anzi è il film più caldo nel settore mainstream da anni a questa parte.
E a livello di messaggio e significato è alla pari di Memento, se non superiore.
Ha perfettamente imparato dagli errori di Inception... Ed ha sacrificato la natura cervellotica(cmq presente) dello script per dedicarsi alla morale, quella Autentica però.
Grazie Nolan. E standing ovation per Matthew. Stavolta attore vero.
E Carlo, se non è stronzo, dovrebbe amarlo.
P.s. : altro che HER
E non sto dicendo che se la contendono a livello qualitativo, ma che affrontano il genere e lo superano nello stesso modo. Nolan guarda alla fantascienza con gli stessi occhi di Kubrick(magari non con la stessa vena artistica, ma con uguale umanità).
Il finale è allo stesso modo ambiguo e criptico a livello narrattivo e per ciò che cornerne la trama, ma è chiarissimo e pieno a livello simbolico... Nel messaggio.
In conclusione rientra nella quadrilogia dei filmoni di Nolan. Supera il freddo, ed emozionalmente serrato, quello sì, Inception, e TDKR(che perde moltissimo al di fuori della trilogia, a differenza dei prequel). Come film forse è inferiore a The Prestige e TDK. Sicuramente manca quella scrittura cristallina.
Ma cazzo questo film è la piena maturità di Nolan(altro che Django). Non è per nulla freddo o un film tutto trama, o amorale(come un Quentin)..anzi è il film più caldo nel settore mainstream da anni a questa parte.
E a livello di messaggio e significato è alla pari di Memento, se non superiore.
Ha perfettamente imparato dagli errori di Inception... Ed ha sacrificato la natura cervellotica(cmq presente) dello script per dedicarsi alla morale, quella Autentica però.
Grazie Nolan. E standing ovation per Matthew. Stavolta attore vero.
E Carlo, se non è stronzo, dovrebbe amarlo.
P.s. : altro che HER
Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Bello, davvero bello. Bravo Nolan, ora smetti di produrre "Man Of Steel" e merdate varie va anche meglio.
Va rivisto comunque, troppa roba per una sola visione. Fatto sta che mi ha totalmente sorpreso il rapporto che ha creato tra Cooper e la figlia (Jessica Chastain gran topa) considerando che l'ho sempre visto come un regista freddo e distaccato a riguardo delle relazioni interpersonali.
Però ha un difetto pesante, ed è lo spazio. Non ho mai provato il senso di mistero ed inquietudine che ti dà, chessò, Gravity. Cioè non state andando a far la spesa all'Eurospin di fianco casa, state facendo un cazzo di viaggio interstellare. Peccato, perché secondo me azzoppa abbastanza la qualità generale (che rimane comunque alta). Senza scomodare 2001, anche il solo Gravity dà una sensazione molto maggiore; anche vero che i due film difficilmente sono avvicinabili visto che si prefiggono obiettivi diversi, però cazzo vai nel bel mezzo dell'Universo.
Il personaggio dell'altro figlio boh, cosa cazzo vuole?
Con lo spiegone si trattiene, nonostante sia ovviamente presente, però lascia spazio anche ad una propria visione ed interpretazione. Finale anche affrettato mi sa, anche se grazie a Dio niente trottole stavolta.
Davvero bello comunque, sul podio con Memento e The Prestige. Sarà ovviamente o esaltato senza domani, oppure preso a sassate, perché va così.
Va rivisto comunque, troppa roba per una sola visione. Fatto sta che mi ha totalmente sorpreso il rapporto che ha creato tra Cooper e la figlia (Jessica Chastain gran topa) considerando che l'ho sempre visto come un regista freddo e distaccato a riguardo delle relazioni interpersonali.
Però ha un difetto pesante, ed è lo spazio. Non ho mai provato il senso di mistero ed inquietudine che ti dà, chessò, Gravity. Cioè non state andando a far la spesa all'Eurospin di fianco casa, state facendo un cazzo di viaggio interstellare. Peccato, perché secondo me azzoppa abbastanza la qualità generale (che rimane comunque alta). Senza scomodare 2001, anche il solo Gravity dà una sensazione molto maggiore; anche vero che i due film difficilmente sono avvicinabili visto che si prefiggono obiettivi diversi, però cazzo vai nel bel mezzo dell'Universo.
Il personaggio dell'altro figlio boh, cosa cazzo vuole?
Con lo spiegone si trattiene, nonostante sia ovviamente presente, però lascia spazio anche ad una propria visione ed interpretazione. Finale anche affrettato mi sa, anche se grazie a Dio niente trottole stavolta.
Davvero bello comunque, sul podio con Memento e The Prestige. Sarà ovviamente o esaltato senza domani, oppure preso a sassate, perché va così.
- Colosso
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Recensione da Film TV:
"Muo. Nell’antico greco: tengo la bocca chiusa. Taccio. Dal verbo muein derivano tante parole diverse: da lì arrivano ovviamente muto e mutismo. Forse anche muggire e mugolare. Ma di certo anche mistico e mistero. I Mystes eleusini erano infatti gli iniziati al sacro: coloro che - essendosi affacciati sul baratro dell’ignoto - non ne possono parlare, non per consegna o divieto, ma semplicemente perché le parole non possono esprimere il mistero che hanno contemplato: la bocca è chiusa, le parole perdono di senso. In Interstellar questa antica radice che oggi genera così tante parole comuni è parola chiave e forse Christopher Nolan non lo sa nemmeno. Anzi, come un mistico che trasgredisce la regola, Nolan ci prova: a mostrare l’impossibile, violando la consegna del silenzio, e raccontando nel proprio linguaggio - il cinema, le immagini - il mistero del tempo.
È chiaro ed evidente che, quando si allontana da Batman, Nolan è ossessionato dal mistero del tempo. Dalla “vera magia” di Tesla in The Prestige, al paradosso del tempo del sogno in Inception, dal tempo umano, soggettivo e della memoria in Memento, al tempo elastico della scienza da Einstein in poi: il tempo relativo, quello in cui, muovendosi più veloci della luce, tutto tras-corre a un ritmo diverso. E il tempo si fa poroso, incomprensibile, paradossale.
“Che cos'è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più” Diceva così Sant’Agostino. E probabilmente quando uscirete dalla visione di Interstellar vi sentirete un po’ come il teologo d’Ippona. Saprete cosa avete visto ma se vorrete spiegarlo e raccontarlo… be’ non sarà affatto facile. Perché in Interstellar c’è davvero un po’ di tutto. Ci sono innanzitutto tre ore quasi di film che si vogliono sorrette da un lucido impianto scientifico (tutto l’impianto teorico si basa sul lavoro del fisico teorico Kip Thorne, che poi è anche produttore esecutivo del film): wormholes che permettono di piegare lo spazio-tempo, onde gravitazionali e buchi neri. Roba da far girare la testa. Ma c’è anche una riflessione sulla paternità (per Nolan, a leggere le sue dichiarazioni, il centro sarebbe proprio quello), c’è la catastrofe planetaria imminente che agita i nostri sogni e la nostra attualità, c’è la fantascienza più classica, quella delle astronavi e dei robot, ci sono l’avventura e l’esplorazione, ci sono grandezze e miserie umane, c’è una dichiarazione di fede finanche stucchevole nella “forza dell’amore”, c’è la fede nella scienza, positiva e progressiva, ci sono dilemmi etici non irrilevanti (quando parliamo di salvezza dell’umanità, di cosa parliamo davvero? Della salvezza dell’umanità dei nostri affetti o della salvezza del genere umano? E cosa è giusto preferire? Il noi o il tutti? Cosa si può sacrificare e cosa no?). E tutto questo è colmo - anzi stracolmo - di riferimenti a tanto cinema che è stato: quello di genere in primis. Inutile provarsi qui a citare tutti i richiami che vengono alla mente: da Star Trek e Star Wars a 2001 e a Incontri ravvicinati. Ci sono miti americani irriducibili: la conquista e la scoperta, ovviamente, l’eroe solitario e salvifico, il genio che è sempre l’individuo che sa e osa spingersi oltre.
Eppure, in tutto questo - che è tanto e forse troppo - non c’è stile. Non c’è un segno forte che renda il film un’opera da ricordare. Intendiamoci: il minimo sindacale - che per una produzione così accurata e costosa e professionale è altissimo - è sicuramente raggiunto. Il film si fa vedere, non c’è noia, ci sono alcune scene magnifiche (gli tsunami vi lasceranno a bocca aperta), c’è un McConaughey eccellente e credibile e una meravigliosa attrice ragazzina, Mackenzie Foy. Che un film del genere sia “tecnicamente” ben fatto è quasi scontato e, paradossalmente, quasi irrilevante.
Ma nonostante i plausi che stanno arrivando un po’ da tutto il mondo (il film sta uscendo in contemporanea ovunque), i voti altissimi che vedete in giro e che vedrete anche qui, l’avere violato la consegna del silenzio di fronte al mistero, rende il mistero alla fine poco affascinante e confuso. E fa sembrare che tutto questo sia una trovata, una bella trovata (tra l’altro e senza per nulla voler rovinare la visione, proprio le trovate dei finali - che sono più di uno - sono quelle meno efficaci e francamente anche un po’ ridicole). E appare così che tutta questa scienza meravigliosa fallisca proprio quando ha successo: spiegare, o ancor di più, mostrare il paradosso del tempo non appare una vittoria. Lo spettacolo, insomma, è assicurato. L’arte invece è lontana. Anni luce."
"Muo. Nell’antico greco: tengo la bocca chiusa. Taccio. Dal verbo muein derivano tante parole diverse: da lì arrivano ovviamente muto e mutismo. Forse anche muggire e mugolare. Ma di certo anche mistico e mistero. I Mystes eleusini erano infatti gli iniziati al sacro: coloro che - essendosi affacciati sul baratro dell’ignoto - non ne possono parlare, non per consegna o divieto, ma semplicemente perché le parole non possono esprimere il mistero che hanno contemplato: la bocca è chiusa, le parole perdono di senso. In Interstellar questa antica radice che oggi genera così tante parole comuni è parola chiave e forse Christopher Nolan non lo sa nemmeno. Anzi, come un mistico che trasgredisce la regola, Nolan ci prova: a mostrare l’impossibile, violando la consegna del silenzio, e raccontando nel proprio linguaggio - il cinema, le immagini - il mistero del tempo.
È chiaro ed evidente che, quando si allontana da Batman, Nolan è ossessionato dal mistero del tempo. Dalla “vera magia” di Tesla in The Prestige, al paradosso del tempo del sogno in Inception, dal tempo umano, soggettivo e della memoria in Memento, al tempo elastico della scienza da Einstein in poi: il tempo relativo, quello in cui, muovendosi più veloci della luce, tutto tras-corre a un ritmo diverso. E il tempo si fa poroso, incomprensibile, paradossale.
“Che cos'è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più” Diceva così Sant’Agostino. E probabilmente quando uscirete dalla visione di Interstellar vi sentirete un po’ come il teologo d’Ippona. Saprete cosa avete visto ma se vorrete spiegarlo e raccontarlo… be’ non sarà affatto facile. Perché in Interstellar c’è davvero un po’ di tutto. Ci sono innanzitutto tre ore quasi di film che si vogliono sorrette da un lucido impianto scientifico (tutto l’impianto teorico si basa sul lavoro del fisico teorico Kip Thorne, che poi è anche produttore esecutivo del film): wormholes che permettono di piegare lo spazio-tempo, onde gravitazionali e buchi neri. Roba da far girare la testa. Ma c’è anche una riflessione sulla paternità (per Nolan, a leggere le sue dichiarazioni, il centro sarebbe proprio quello), c’è la catastrofe planetaria imminente che agita i nostri sogni e la nostra attualità, c’è la fantascienza più classica, quella delle astronavi e dei robot, ci sono l’avventura e l’esplorazione, ci sono grandezze e miserie umane, c’è una dichiarazione di fede finanche stucchevole nella “forza dell’amore”, c’è la fede nella scienza, positiva e progressiva, ci sono dilemmi etici non irrilevanti (quando parliamo di salvezza dell’umanità, di cosa parliamo davvero? Della salvezza dell’umanità dei nostri affetti o della salvezza del genere umano? E cosa è giusto preferire? Il noi o il tutti? Cosa si può sacrificare e cosa no?). E tutto questo è colmo - anzi stracolmo - di riferimenti a tanto cinema che è stato: quello di genere in primis. Inutile provarsi qui a citare tutti i richiami che vengono alla mente: da Star Trek e Star Wars a 2001 e a Incontri ravvicinati. Ci sono miti americani irriducibili: la conquista e la scoperta, ovviamente, l’eroe solitario e salvifico, il genio che è sempre l’individuo che sa e osa spingersi oltre.
Eppure, in tutto questo - che è tanto e forse troppo - non c’è stile. Non c’è un segno forte che renda il film un’opera da ricordare. Intendiamoci: il minimo sindacale - che per una produzione così accurata e costosa e professionale è altissimo - è sicuramente raggiunto. Il film si fa vedere, non c’è noia, ci sono alcune scene magnifiche (gli tsunami vi lasceranno a bocca aperta), c’è un McConaughey eccellente e credibile e una meravigliosa attrice ragazzina, Mackenzie Foy. Che un film del genere sia “tecnicamente” ben fatto è quasi scontato e, paradossalmente, quasi irrilevante.
Ma nonostante i plausi che stanno arrivando un po’ da tutto il mondo (il film sta uscendo in contemporanea ovunque), i voti altissimi che vedete in giro e che vedrete anche qui, l’avere violato la consegna del silenzio di fronte al mistero, rende il mistero alla fine poco affascinante e confuso. E fa sembrare che tutto questo sia una trovata, una bella trovata (tra l’altro e senza per nulla voler rovinare la visione, proprio le trovate dei finali - che sono più di uno - sono quelle meno efficaci e francamente anche un po’ ridicole). E appare così che tutta questa scienza meravigliosa fallisca proprio quando ha successo: spiegare, o ancor di più, mostrare il paradosso del tempo non appare una vittoria. Lo spettacolo, insomma, è assicurato. L’arte invece è lontana. Anni luce."
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
Beh a sto punto... Fanculo l'arte :')
P.s.: per curiosità, tu hai mai visto qualcosa di Nolan o hai solo letto recensioni? Attendo con ansia un TUO parere. Certo che tra miliardi di recensioni tu becchi sempre quelle più credibili, con assoluta imparzialità da parte tua, direi.
P.s.: per curiosità, tu hai mai visto qualcosa di Nolan o hai solo letto recensioni? Attendo con ansia un TUO parere. Certo che tra miliardi di recensioni tu becchi sempre quelle più credibili, con assoluta imparzialità da parte tua, direi.
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Re: La nuova speranza del cinema ***Pre, Live & Post Affogo*
É una macchietta che dopo aver visto TDK odierà a prescindere per partito preso, se c'è un'opinione di cui veramente non me ne frega un cazzo penso sia la sua.manud(x)20 ha scritto:Beh a sto punto... Fanculo l'arte :')
P.s.: per curiosità, tu hai mai visto qualcosa di Nolan o hai solo letto recensioni? Attendo con ansia un TUO parere. Certo che tra miliardi di recensioni tu becchi sempre quelle più credibili, con assoluta imparzialità da parte tua, direi.
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