Il Pirata aveva rilanciato il ciclismo italiano come nessun altro. Era un personaggio "scomodo" in un mondo così legato ai "poteri forti" com'è quello del ciclismo, soprattutto in Italia.
Scomodo perchè era troppo popolare.
Scomodo perchè era una persona che non aveva paura di andare a scontrarsi con i poteri forti {Pantani era un sindacalista del ciclismo}.
Già negli anni di Moser e Saronni si provò a denunciare il fatto che se non si passava attraverso quel dottore o quella società, le speranze di pedalare ad alti livelli erano precluse.
E Pantani aveva mosso troppo le acque. Certo i suoi errori li ha fatti, non ci piove.
Sarebbe bastato che la squadra, qualcuno, lo avesse fermato.
Sarebbe -forse- bastato che, quel giorno, alla Cima Coppi di Madonna di Campiglio, Marco fosse rimasto nel gruppo, invece di cercare la fuga solitaria per "entrare nel mito".
Perchè qualcuno già sapeva che quel giorno lo avrebbero fermato ? Perchè qualcuno già sapeva che Marco quel Giro non lo avrebbe vinto, anche se lo aveva abbondantemente ipotecato ?
Sarebbe bastato "inventare" una scusa, farlo abbandonare, e sarebbe stato comunque il vincitore morale.
Ma lo hanno stroncato.
Troppi misteri circondano la sua morte. L' albergo scassinato.
Bustine di droga introdotte da terze persone, sia nella stanza che nel corpo di Pantani stesso.
E di "Overdose" di cocaina non si muore. Nessuno è mai morto di "overdose" con la cocaina.
Pantani ha pagato per tutti. E' stato il capro espiatorio di un intero sistema. La sua popolarità faceva comodo perchè permetteva a molti altri di restare nascosti dalla sua "enorme" figura.
E' arrivata la depressione e qualcuno l' ha pure alimentata.
E poi è stato abbandonato, Marco.
Abbandonato dalla sua squadra e dai suoi compagni.
Abbandonato da quei "piani alti" del Ciclismo, che tanto hanno guadagnato, grazie alle imprese di Pantani.
Abbandonato da quella fidanzata per la quale Marco era la gallina dalle uova d ' oro.
Ma non è stato abbandonato dalla sua famiglia, ne' da quanti gli hanno voluto e ancora gli vogliono bene.
Forse la colpa è stata quella, come accade spesso in questi casi, di non essere riusciti ad esprimere tutto l' affetto e tutta la gratitudine che tanti avrebbero voluto esprimere.
Troppi misteri ancora circondano la sua scomparsa.
L' unica certezza è che oggi la cosa più giusta da fare sia quella di ricordarlo e ringraziarlo.
