Rocks ha scritto:No, solo Mourinho e Ancelotti possono dirsi meglio di Conte, non vedo in cosa quegli altri possano essere migliori. In base al gioco? Alle panchine d'oro? Ai successi in Italia? Ai successi internazionali? Assolutamente no, se ci basiamo sulle statistiche Conte li batte a tutti, l'anzianità di carriera è relativa e conta davvero poco. Altrimenti un Donadoni sarebbe meglio di un Montella o di un Conte e non direi proprio che lo sia. Ma da qualunque punto di vista la guardi, non puoi basare il livello di un campionato sulle milanesi ma sulle squadre più forti del campionato. Contando che la Juve di Capello non la si basa come corazzata sull'avventura europea (dove deluse moltissimo) non ha senso neanche valutare l'inter (per sua fortuna aggiungerei).
No, quel che dico io è che nel 2006/2007, campionato del record di 97 punti, l'inter ebbe vita facilissima perché non aveva rivali, il campionato era mediocre, il Milan poi non faceva testo visto che era penalizzata e si impegnava per l'europa. I fatti dicono che rispetto a oggi, c'erano solo un allenatore di livello, cioè Ancelotti e il resto era tra il buono/mediocre. Non a caso un mancini fino agli anni prima allenatore normale, senza qualità né capacità particolari, vinceva poi due scudetti consecutivi. Questo perché il campionato si era abbassato brutalmente di livello, la Juventus non era affatto la stessa e andava avanti con i rimasugli della vera Juventus. Questo campionato non è certo di livello più basso di quello, anzi credo sia più alto a livello qualitativo di squadre e allenatori. La Roma di allora e tutte quelle successive a lei in classifica avevano rose che avevano molto da invidiare a quelle attuali. Una Fiorentina oggi completa senza infortuni insidierebbe quell'Inter alla grande, per dirne una. Se una Juventus di Ferrara o Ranieri batteva quell'Inter e arrivava pure a ridosso dei primi posti, figurarsi questa. Anche per il Napoli, malgrado la difesa da sistemare, stesso discorso. Le possibilità che le attuali 4 prime in classifica avrebbero sconfitto l'inter di mancini nella corsa scudetto non sono affatto irrisorie, se pure una Roma non certo fenomenale arrivava a ridosso e quasi gli soffiava almeno uno scudetto. Ma ti ripeto, allenatori e campioni, non c'è nulla di quello di cui parli der in quel campionato se non per due squadre. La rivalutazione di quel campionato non ha senso, era scarso quanto questo se non peggio perché causato da fattori pseudo giuridici, andava avanti con i rimasugli della vecchia serie A. Inutile poi tirar fuori oggettività e obiettività per confermare una teoria che dati e nomi dicono non essere vera.
Non capisco perché avere introiti o sponsor in un campionato dovrebbe evidenziarne le difficoltà. Di certo in Italia gli investitori non scappano certo per il livello del campionato o delle rose. Altrimenti in francia manco si presenterebbero.
Parto dalla fine:
Un campionato genera appeal in primis per le prime donne che vi sono.
Se sei primo in un campionato con tante prime donne hai fatto un lavoro ben maggiore rispetto all'essere primo in un campionato "povero" e senza tante prime donne.
Un City che vince uno scudetto in un campionato dove le avversarie hanno Rooney, Suarez, Van Persie, Eto'o, Gerrard, Lampard ecc. è di per sè più "grande" di una squadra che non ha questicampioni tra le fila delle avversarie con cui si misura annualmente.
Un campionato dove chi primeggia deve tanto ad uno scarto di un altro campionato (mi riferisco a Tevez) fa già capire quanto quel campionato (in cui uno "scarto" faccia la differenza) sia mediocre rispetto al campionato stesso in cui quello "scarto" giocava.
Stesso discorso per un Napoli in cui gli "scarti" del Real (Callejon ed Higuain) hanno fatto la differenza.
O anche il Milan l'anno scorso dove uno "scarto" della premier league è stato fondamentale per arrivare in zona champions.
Detto questo, mi pare anche sciocco ripeterlo, gli investitori stranieri acquistano in primis lo starpower di un campionato e se qui investono meno è soprattutto perchè non ci sono grandi attrazioni a livello di "star di prima grandezza".
Vincere dove ci sono "meno star" (e non parlo solo della serie A post calciopoli, il discorso può partire, e mi tengo breve, dal 2000 in poi) è meno "titanico" che farlo "dove tali star ci sono".
Per questo ho citato la Juventus di Capello (e potrei citare pure quella di Lippi) oltre al Milan di Ancelotti o alle Inter di Mourinho e Mancini.
Il livello del campionato si è abbassato sempre più, e non c'entra che tu parli di quei campionati cercando di far credere che il livello medio delle squadre di quei campionati fosse inferiore all'attuale perchè non è vero, non lo dico io, lo dicono più o meno tutti quanti quelli che sanno osservare e capire lo sport.
L'Inter post calciopoli poteva perdere contro la Juventus perchè il divario tra quell'Inter e quella Juventus (che come valori assoluti per me è superiore all'attuale) era minore rispetto al divario tra questa Juventus e questa Inter.
Le squadre "di primafascia" all'epoca potevano incappare in scivoloni contro le medio-piccole, scivoloni che quest'anno sono più rari (parlando di Roma e Juventus) perchè il divario tra grandi e piccole attualmene è maggiore rispetto a quello che c'era prima.
Una Sampdoria qualche anno fa poteva schierare Cassano e Pazzini, adesso Lopez ed Eder.
Il che non significa che squadre con meno prime donne ma più coesione di squadra non possano ottenere talvolta risultati migliori ma vincere da operaio non ti da il fascino del "vincere da nobile".
Tanto è vero che credo che negli anni la Juventus di questo triennio non sarà annoverata tra le Juventus più forti della storia.
Vinci 3 scudetti di fila contro l'Inter di Mou o il Milan di Sacchi (per dire) e vedi se non entri di diritto nella storia della Juventus più grande di sempre.
"Il valore di un guerriero è dato dalla forza degli avversari che sconfigge"...se poi per te la Roma di Garcia ed il Napoli di Benny sono corazzate temute in europa e nel mondo come manco il Milan di Ancelotti o l'Inter di Mourinho allora hai ragione a goderti queste vittorie più di quanto ti sei goduto le vittorie di Juventus per me ben più forti di questa, che ti devo dire.
E credere che 3 scudetti di fila ATTUALMENTE valgano più di 2 vinti 10 anni fa (e il discorso vale anche per samoano padano

) mi pare troppo esagerato.
Io non mi sognerei mai di dire che lo scudetto di Allegri valga più di quello di Ancelotti (ti cito un esempio a me vicino) perchè il Milan di Allegri non ha trovato avversarie forti quanto quel Milan di Ancelotti.
I capitali stranieri (inteso non come investitori che costruiscano stadi e rilevino squadre, intendiamoci, parlo di sponsor e acquisto dei diritti tv della serie A) perdono interesse per la A in primis perchè è ormai un campionato più scarso rispetto ai soliti noti.
E, mi ripeto, meno star=livello più basso.
A prescindere se poi un ottimo collettivo di operai possa mettere in difficoltà un dream team di star.
PS: Samoano, il Milan di 2 anni fa come valori assoluti era superiore alla Juventus, non è che si debba ancora discutere di questo (senza tutti gli infortuni e le stronzate di Galliani credo che si sarebbe chiuso in testa il campionato), è un dato assodato.
E quello scudetto (il primo di Conte) proprio per questo motivo vale più di questi ultimi 2 nonostante non ci siano stati record di punti ma solo di imbattibilità.
Quel Milan (sulla carta eh, poi in pratica ti si rompre Nesta, Silva si spacca e Ibra salta gare decisive ed allora puoi perdere anche contro il Poggibonsi, non serve la Juventus

) è stato di gran lunga l'avversario più ostico per la Juventus di Conte.
E di conseguenza quello scudetto "vale" più dei successivi 2, lo sai tu e lo sapete tutti voi juventini.
Negarlo è un fatto di "prostituzione intellettuale"
PS: Ora ho letto il suo intervento, concordo con Colosso che ha espresso praticamente i miei stessi concetti.