Io con pateticità intendevo essere il più letterale possibile, nel senso di "pieno di pathos".Stiff Dragon ha scritto:
Questo match è stato la somma di quelli con HBK e quello con HHH l'anno scorso, il finale di WM 27 non poteva essere accettabile perché alla fine del match HHH si reggeva benissimo in piedi, ma Taker è stato dovuto portare in barella, e infatti lo stesso HHH ha detto: "You won a battle, I won the war". A WM 28 invece è Undertaker che si regge in piedi e che insieme a HBK è stato costretto a rialzare Triple H.... poi la questione della pateticità, diciamo che il dramma è stato molto accentuato, ma se ciò non avesse intaccato la qualità del match e lo storytelling ci sarebbe potuto anche stare... purtroppo per una lunga parte il match ha seguito lo stesso schema di WM 27, quello di HHH che massacra Taker con sedie, martelli e tutto ciò che gli capita, e aggiungendo a questo che gli spot migliori sono stati usati troppo presto, si ha poco più che un buon match... poi il finale con l'abbraccio è stato sì poco credibile (dopo tutte quelle sediate, martellate e soprattutto quello Sweet Chin Music), ma è stato un grande momento comunque, e se Taker non deve affrontare qualche altro big name come Cena o Sting, avrebbe dovuto chiudere lì la carriera, dopo quattro incontri con due grandi leggende, un match intensissimo e un risultato tondo, 20-0.
Questo match senza tutte queste esagerazioni sarebbe stato solo un'altra tacca per 'Taker, mentre è chiaro fin da subito che puntavo al limite massimo raggiungibile, un vetta altissima che son riusciti a conquistare in 4 anni, e con 3 Wrestler dalle carriere ventennali. Cioè, erano in una gabbia mica per niente (e già il fatto che la gabbia stessa aveva la sua musica la dice lunga).
Le altre volte che erano giunti a questi livelli è stato con i ritiri di Michaels e, sopratutto, con quello di Flair, sebbene con una narrazione molto più leggera, ma contando appunto sul peso specifico dei partecipanti, e costruendolo col giusto tempo. Un esempio negativo fu per esempio Hogan-Michaels, in cui fecero le cose molto in fretta (e in modo molto banale) e non riuscirono a portare i fan dentro il match e l'atmosfera.