La carne provoca il cancro?

[MassiveMolecule]

Stronzate pretestuose, insensate e fasulle, oltre che scritte in maniera cosi di parte da essere ridicole.

Esempio: raggruppare insieme gli onnivori e i carnivori. Che e' idiota perché se esistono due termini, un motivo c'e', e già quelli fanno abbastanza fatica inquadrare il mondo.

Già carnivoro vuol dir poco. La iena è carnivora in maniera diversa da un leopardo che è carnivoro in modo diverso da un delfino. e mi limito ai mammiferi.

Erbivori, anche, vuol dire tutto e niente, eppure disonestamente si mettono insieme erbivoria, frugivoria e granivoria. una mucca è un erbivori ruminante. un gorilla è frugivoro. un passero è granivoro. ora se vuoi mettermi insieme queste categorie e tirarci fuori qualcosa di sensato di certo non lo fai nel tentativo di dimostrare che l'uomo è erbivoro.

Fare certi accostamenti con l'anatomia comparata poi è veramente nonsense. Il panda viene da un intero ordine che si chiama carnivora, ed è ancora inadatto alla sua dieta. Eppure è un erbivoro.

Perché poi? Il genere homo è onnivoro da mezzo milione di anni, non c'è minima ombra di dubbio di ciò. E anche se l'uomo fosse erbivoro non renderebbe automaticamente giusto essere veg piu di quanto essere omni rende automaticamente giusto mangiar carne.

Ciò che è non ha rilevanza su ciò che deve moralmente essere. is-ought problem, c'ha quasi 300 anni. altrimenti l'infanticidio, in quanto naturale, sarebbe giusto, e bere latte criminale.

solo le menti deboli possono essere persuase da roba simile, e la cosa triste è che lo sanno, e per questo ci provano con metodi da cultisti

[Armageddon]

Ho sempre sentito che la carne rossa è un cibo tumorale (non sono sicuro che il termine sia corretto).

[TheRated[R]Superstar]

Ho sempre sentito che la carne rossa è un cibo tumorale (non sono sicuro che il termine sia corretto).

Ne abbiamo parlato qualche pagina dietro, se vuoi leggerti qualcosa ci sono anche dati approfonditi, è un argomento interessante.

Grazie MM per la risposta esaustiva, anche se avevo il sospetto fosse un articolo improntato più sul fanatismo che su dati veri. La cultura veg ormai punta decisamente sull'autocelebrazione che su argomenti sensati.

[xbob]

MM io direi che l'uomo non è onnivoro ma Carnivoro/frugivoro,ma non certamente granivoro

(il panda è l'esempio della fine che sta facendo l'essere umano,per come la vedo io: sta applicando una dieta non adatta al suo organismo,pertanto piano piano sta "morendo" )

[MassiveMolecule]

MM io direi che l'uomo non è onnivoro ma Carnivoro/frugivoro,ma non certamente granivoro

(il panda è l'esempio della fine che sta facendo l'essere umano,per come la vedo io: sta applicando una dieta non adatta al suo organismo,pertanto piano piano sta "morendo" )

Grande bob, 4 cazzate in 2 righe.

Per definizione, onnivoro è un animale che mangia sia carne che prodotti vegetali, quindi "Carnivoro/frugivoro" (tipo, che so, lo scimpanzé), è un sinonimo di onnivoro.

Non solo, siccome di ipercarnivori (animali che hanno una dieta >80% composta da carne) ce ne sono comunque pochi (il gatto, il lamantino, i serpenti, i delfini), a volte si usa il termine carnivoro per descrivere animali come l'orso, semplicemente perché mangia più prodotti animali che vegetali (anche se si potrebbe benissimo definirlo onnivoro). Spezzare ulteriormente non ha alcun senso.

L'uomo non è decisamente granivoro perché per definizione, un granivoro è un animale che ha come alimento principale (>80) o esclusivo semi. Non credo che esista nessuna persona al mondo che pensi sul serio che l'uomo possa essere granivoro.

quello che intendevi dire da farmacista che si beve le mode del momento, almeno dall'esempio del panda, è che l'uomo "non è fatto per digerire il glutine" e balle varie, che sono puttanate quasi al pari di quelle dei vegani. Come siamo mammiferi strani perché ci siamo evoluti per digerire il latte da adulti dopo che abbiamo inventato l'allevamento, così siamo mammiferi strani perché possiamo digerire il glutine dopo aver inventato l'agricultura.

L'esempio del panda poi, e "la fine che sta facendo l'uomo", sembra che sia una parodia. Quando io dicevo che il panda è "ancora inadatto" alla sua dieta, mica dicevo che non è in grado di digerire il bamboo; per dio, mangiare è più o meno l'unica cosa che fa! Intendevo dire che, pur avendo una dieta erbivora, della lista delle cazzate dei vegani non ha quasi nessuna caratteristica, perché i suoi adattamenti vengono sopra una struttura da carnivoro (esempio classico: ha bisogno di un pollice per tenere il bamboo in mano, ma le sue cinque dita sono piatte e artigliate; si è dovuto inventare il "pollice del panda" che in realtà è un osso del polso ipercresciuto per fare presa).

L'ultimo problema dei Panda è la dieta. La distruzione dell'habitat, l'essere totalmente incapaci di riprodursi, l'essersi adattati ad un mondo senza uomo. Non certo la dieta.

[Nicolasblaze]

l'essere totalmente incapaci di riprodursi

Cosa che mi fa letteralmente impazzire.

[MassiveMolecule]

Visto che mi è capitato di avere una conversazione a proposito oggi su FB, e è uscito oggi oggi uno studio che mi permette di rafforzare il concetto, rafforzo il concetto.

Abbiamo detto che l'Hazard Ratio di mangiare carne processata >50g tutti i giorni è 1.18 ?

Bene. Oggi è uscito questo studio longitudinale:

Association of Coffee Consumption With All-Cause and Cardiovascular Disease Mortality
http://www.sciencedirect.com/science/ar ... 9613005788" onclick="window.open(this.href);return false;

su 43,727 seguite per 15 anni ciascuna. Risultato ?

However, after stratification based on age, younger (<55 years old) men and women showed a significant association between high coffee consumption (>28 cups per week) and all-cause mortality after adjusting for potential confounders and fitness level (HR, 1.56; 95% CI, 1.30-1.87 for men; and HR, 2.13; 95% CI, 1.26-3.59 for women).

L'Hazard Ratio per chi è sotto i 55 anni e beve più di 28 tazze alla settimana, è 1.56, il che vuol dire bere (tanto) caffé fa tre volte più male del mangiar carne industriale TUTTI i giorni.

[DudeLove]

Risultato ?



L'Hazard Ratio per chi è sotto i 55 anni e beve più di 28 tazze alla settimana, è 1.56, il che vuol dire bere (tanto) caffé fa tre volte più male del mangiar carne industriale TUTTI i giorni.

Quindi, in sintesi, sono morto.
Sempre.

[MassiveMolecule]

Visto che le iene mi fanno passare la voglia di vivere, uppo questo topic e ci aggiungo un articolo di Bressanini sulla "dieta alcalina":

http://bressanini-lescienze.blogautore. ... -alcalina/" onclick="window.open(this.href);return false;

[TheRated[R]Superstar]

L'ho letto oggi sulla pagina "a favore della sperimentazione animale".

Che dire, penso che ieri le iene abbiano toccato il fondo dello schifo, facendo credere che un tumore può regredire mangiando verdure.

Da domani potrebbero dire che il cancro si cura bevendo acqua, visto che chi ha avuto la fortuna di guarire per forza di cose ha bevuto acqua. Evviva!!11!one!! L'acqua fa mirakoliiii

[Karran]

Avevo letto anch'io su Facebook del servizio delle iene... vabbè...

aggiungo, allora, che è assodato che le mele coaudiuvano la prevenzione del cancro al colon.
Mi aspetto un servizio shock sulla Val di Non.

Intanto, visto che si parla di mele, mi levo di torno.

[TheRated[R]Superstar]

Ma le Iene non sono nuove a questo tipo di cazzate.

Anni fa saltò fuori la storia dell"acqua miracolosa" fatta col veleno di scorpione cubano. Poi è stata la volta di Vannoni e Stamina. Infine questa storia del veganesimo. Chissà cosa si inventeranno in futuro.

[Silent]

Nella mia totale ed immensa ignoranza, mi sento chiamato in causa nel discorso.

Non sono né vegetariano né vegano, ma recenti problemi di salute (principalmente una feroce ipertrigliceridemia) mi hanno portato a rivedere completamente sia la mia cultura e le mie abitudini alimentari, che le mie certezze granitiche sulla medicina occidentale (e, considerando la mia laurea in infermieristica, potete intuire le difficoltà). L'apertura mentale di mia moglie (figlia di medico omeopata, ovvero un bel personaggio SIA laureato in medicina, SIA plurispecializzato in varie branche di medicina alternativa) e il suo entusiasmo nel supportarmi mi hanno molto aiutato.

Ho attuato un regime filosofico-alimentare che non si ispira a nessuna dieta, a nessun guru dell'alimentazione, a nessun paradigma del life coaching.
Quando qualcuno mi chiede informazioni al riguardo, mi piace sintetizzare le mie idee con la definizione "alimentazione consapevole".

Non ho più né l'età, né il tempo (né, lo dico francamente, la predisposizione mentale) di un lodevole MM per approfondire in modo scientifico i dati, ma nonostante questo mi piace approfondire, accedere alla pluralità dell'informazione. E, dove non arrivano le informazioni, completare con il bagaglio di esperienze e buon senso accumulate in trent'anni di vita... che non mi assicurano di essere nel giusto, ma sono più di quanto si proponga di fare il 99% della popolazione mondiale.

Sinceramente: ormai mantengo uno stile di vita praticamente vegano (dico "praticamente perché in realtà NON sono vegano: se una volta ogni tanto al ristorante ho voglia di una bistecca, o se voglio bere un frappè, o mangiare la pasta all'uovo non me li faccio mancare), e da quando ho iniziato (a parte un periodo iniziale fatto di scorregge fotoniche (immagino che dovessi farmi un po' di enzimi e ripulirmi da un sacco di merda) STO MEGLIO. Niente più pesantezza, niente abbiocco postprandiale; mi sento più energico, reattivo agli stimoli; rendo meglio sul lavoro e nella vita quotidiana. E non è un effetto placebo, come dicevo prima sono infermiere, certi meccanismi li so individuare.

E allora, qual'è il trucco?
Nessuno.
Come detto, non seguo diete. Semplicemente, applico una combinazione di conoscenze e buon senso.
Evitare i carboidrati a cena.
Preferire i cereali (e derivati) integrali, e variarli senza stagnare sul solito frumento.
Abbondare con l'olio crudo e azzerare l'olio cotto.
Evitare, per quanto possibile, di combinare proteine e carboidrati nello stesso pasto.
Evitare carne e derivati animali (ragazzi, da quando ho sostituito il latte con il "latte" di riso ho trovato il paradiso, e non sono manco intollerante).
Abbondare coi fottuti legumi, che terrorizzano la gente (prot) solo perché non li sa usare.
Limitare alcolici, bevande gasate e superalcolici.
E poi, la soia, ragazzi, la soia. Che figata.
Cose così, adesso manco mi vengono in mente tutte.

Ah, parte fondamentale del tutto, è lasciarsi andare ogni tanto. Sabato scorso mi sono scassato di messicano e vodkalemon. Fanculo, ogni tanto ci vuole.

Il resto è fatto tutto dalle etichette. Leggete sempre le fottute etichette prima di comprare qualcosa, vi si aprirà un mondo. Rinunciare al glutammato monosodico che infilano ormai in ogni cosa mi sta facendo riscoprire il mio senso del gusto, una vera e propria "disintossicazione", adesso anche un'arancia mi sembra un pasto da re.

E consideriamo che sono dimagrito mangiando camionate di roba. 12 chili in 4 mesi non mi sembrano pochi, per uno che non è a dieta

Questa riscoperta dell'alimentazione mi sta anche cambiando a livello di organizzazione mentale, ma adesso non ho tempo di parlarvene. E poi vi ho già annoiato abbastanza

[Lord.Panzai.]

Nella mia totale ed immensa ignoranza, mi sento chiamato in causa nel discorso.

Non sono né vegetariano né vegano, ma recenti problemi di salute (principalmente una feroce ipertrigliceridemia) mi hanno portato a rivedere completamente sia la mia cultura e le mie abitudini alimentari, che le mie certezze granitiche sulla medicina occidentale (e, considerando la mia laurea in infermieristica, potete intuire le difficoltà). L'apertura mentale di mia moglie (figlia di medico omeopata, ovvero un bel personaggio SIA laureato in medicina, SIA plurispecializzato in varie branche di medicina alternativa) e il suo entusiasmo nel supportarmi mi hanno molto aiutato.

Ho attuato un regime filosofico-alimentare che non si ispira a nessuna dieta, a nessun guru dell'alimentazione, a nessun paradigma del life coaching.
Quando qualcuno mi chiede informazioni al riguardo, mi piace sintetizzare le mie idee con la definizione "alimentazione consapevole".

Non ho più né l'età, né il tempo (né, lo dico francamente, la predisposizione mentale) di un lodevole MM per approfondire in modo scientifico i dati, ma nonostante questo mi piace approfondire, accedere alla pluralità dell'informazione. E, dove non arrivano le informazioni, completare con il bagaglio di esperienze e buon senso accumulate in trent'anni di vita... che non mi assicurano di essere nel giusto, ma sono più di quanto si proponga di fare il 99% della popolazione mondiale.

Sinceramente: ormai mantengo uno stile di vita praticamente vegano (dico "praticamente perché in realtà NON sono vegano: se una volta ogni tanto al ristorante ho voglia di una bistecca, o se voglio bere un frappè, o mangiare la pasta all'uovo non me li faccio mancare), e da quando ho iniziato (a parte un periodo iniziale fatto di scorregge fotoniche (immagino che dovessi farmi un po' di enzimi e ripulirmi da un sacco di merda) STO MEGLIO. Niente più pesantezza, niente abbiocco postprandiale; mi sento più energico, reattivo agli stimoli; rendo meglio sul lavoro e nella vita quotidiana. E non è un effetto placebo, come dicevo prima sono infermiere, certi meccanismi li so individuare.

E allora, qual'è il trucco?
Nessuno.
Come detto, non seguo diete. Semplicemente, applico una combinazione di conoscenze e buon senso.
Evitare i carboidrati a cena.
Preferire i cereali (e derivati) integrali, e variarli senza stagnare sul solito frumento.
Abbondare con l'olio crudo e azzerare l'olio cotto.
Evitare, per quanto possibile, di combinare proteine e carboidrati nello stesso pasto.
Evitare carne e derivati animali (ragazzi, da quando ho sostituito il latte con il "latte" di riso ho trovato il paradiso, e non sono manco intollerante).
Abbondare coi fottuti legumi, che terrorizzano la gente (prot) solo perché non li sa usare.
Limitare alcolici, bevande gasate e superalcolici.
E poi, la soia, ragazzi, la soia. Che figata.
Cose così, adesso manco mi vengono in mente tutte.

Ah, parte fondamentale del tutto, è lasciarsi andare ogni tanto. Sabato scorso mi sono scassato di messicano e vodkalemon. Fanculo, ogni tanto ci vuole.

Il resto è fatto tutto dalle etichette. Leggete sempre le fottute etichette prima di comprare qualcosa, vi si aprirà un mondo. Rinunciare al glutammato monosodico che infilano ormai in ogni cosa mi sta facendo riscoprire il mio senso del gusto, una vera e propria "disintossicazione", adesso anche un'arancia mi sembra un pasto da re.

E consideriamo che sono dimagrito mangiando camionate di roba. 12 chili in 4 mesi non mi sembrano pochi, per uno che non è a dieta

Questa riscoperta dell'alimentazione mi sta anche cambiando a livello di organizzazione mentale, ma adesso non ho tempo di parlarvene. E poi vi ho già annoiato abbastanza

"e ma i vegani mangiano erba"

ditelo a me che mi sono pappato un doppio hamburgher di seitan,formaggio veg,zucchine, melanzane grigliate e hummus per pranzo

[Silent]

Dillo a me che l'altra sera mi sono inventato da zero un burrito di soia e verdure che era la fine del mondo. Puttana miseria, me ne è avanzato un po' e il giorno dopo mi ci sono condito pure la pasta. Settimana prossima me ne faccio un bordello e lo metto in freezer