WWEonly4ever ha scritto:
No, assolutamente.
Sto seguendo la discussione e con piacere constato che la maggior parte dei post sono sensati e anche comprensibilmente critici, però non posso accettare certi consigli buttati lì superficialmente e senza un minimo di ragionamento: cosa significa "vuoi imparare le lingue? Trasferisciti all'estero così le impari!", cosa significa? Andare all'estero è un ottimo modo per perfezionare le lingue, però dopo averle imparate più o meno con cura. Inoltre un consiglio gettato al vento senza nemmeno tener conto che io, forse anche Santi, forse anche tu, come la maggior parte delle persone, non so chi ha dato questo consiglio, non dispone di mezzi economici per potersi trasferirsi da un giorno all'altro all'estero. Se con questo consiglio invece intendeva proporgli di recarsi all'estero per vivere in strada, così da poter imparare dai passanti la lingua, allora non occorre commentare.
Scusate questa intrusione, però questa risposta è stata davvero superficiale e per nulla ragionata. Al contrario, con piacere noto critiche e consigli ponderati e costruiti logicamente. Di questo sono molto felice.
Non è assolutamente vera sta cosa, perchè io lo Spagnolo l'ho imparato direttamente in Spagna, senza alcuna vera base precedente, anzi l'imparare la lingua sul posto non è un più, è nettamente superiore in efficacia.
Se uno è deciso ad imparare la lingua magari con un piccolo investimento di sacrificio, o con qualche risparmio si può fare, sempre tenendo conto di disponiblità economiche della famiglia certo.
Un conto è il non aver materialmente una determinata cifra in chiave assoluta, un conto è il risparmiare ai limoni e scialaquare alle arance.
Un buon compromesso può essere magari anche una serie di soggiorni brevi (anche due settimane possono essere importanti), in modo che uno inizi un pò al dover sapersi esprimere senza poter far affidamento alla lingua madre.
Discorso valido ovviamente se Santino è interessato ad imparare le lingue, ed è una sua ambizione principale.
Scrivo anche qua un'altra questione esterna al quote rivolgendomi direttamente a Santino.
Tu hai scritto che non puoi essere sicuro di diplomarti, dicendo di non poterlo sapere, però dato che il conseguimento del diploma dipende esclusivamente da te, in quanto i fattori "esterni" non influenzano direttamente il tuo percorso, perchè sai già che devi affrontarli. Ad esempio quando ti troverai davanti un argomento che ti mette in difficoltà, devi essere tu a vedere come saltare l'ostacolo, che può essere lo studiare di più tale argomento, trovare qualche esempio attinente, farti aiutare da qualcuno, etc., non è la difficoltà in sè a decidere se tu prenderai o no il diploma, ma il tuo approccio a tali difficoltà, e sei tu che ti conosci, quindi solo tu lo sai e lo sai, anche se inconsciamente.
Da come leggevo prima, se la tua priorità è la ricerca di un lavoro, a questo punto ti conviene fare un istituto serale, anche per la ricerca di lavoro, anche se non vai con l'idea di assunzione, prova almeno a chiedere se hano bisogno di una mano, anche se ti pagano poco o è aggratis, che ne so andare a presso ad un elettricista, in un'officina, portare le pizze col motorino, vedere se hanno bisogno di qualcuno in un cantiere, etc., se al momento non riesci a trovare un lavoro retribuito, perlomeno inizia a fare esperienza, magari da lì conoscerai qualcuno che ha poi bisogno di qualcuno da assumere veramente.
Tanto per fare l'Università eventualmente serve un diploma, non devi necesseriamente finire un Liceo, in teoria anche con un diploma da corso serale potresti poi accederci, anche se devi tener conto di un metodo di studio parecchio più difficile rispetto a quello di una scuola superiore, parlo di un eventuale interesse improvviso per lo studio in modalità Damasco ovviamente.
Morale della favola, e perdonami se sembro ripetitivo, sei conscio delle eventuali difficoltà che potresti avere, e se si sai come approcciarti ad esse? Questa è la vera domanda.