A me piace soprattutto come le dice,se mi spiego.RAW_Is_Jericho ha scritto:A me buffa piace come commentatore e giornalista, però in questo caso non ha detto nulla di speciale...sicuramente ha ragione ma sono cose risapute insomma.
Federico Buffa sul calcio italiano
- christian4ever
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Per me è normale che ci siano squadre che possono spendere A e squadre che posso spendere A/2.Jolly ha scritto:
Scusami eh, facendo un analogia con l'economia, anche il modello capitalistico attualmente in sistema prevede cose come la povertà, non è un problema? E' sport, molto più che per l'economia (purtroppo) la parola competizione dovrebbe regnare sovrana.
Che competizione fai se A può spendere 100 e B 5?
Ponciponcipopopo
E' sempre stato così, e sempre lo sarà. Non mi pongo il problema.
Per fortuna non sempre spender di più=vittoria assicurata.
Senza tirar in ballo lo sport professionistico americano (basato completamente su altri concetti rispetto a la quasi totalità dei nostri sport, non solo calcio) non vedo come si potrebbe, anche in tempi piuttosto larghi, da una situazione del genere.
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Va bene Barman, non solo l'80% degli sportivi al mondo lavora sottoprestazione in orario pasti (compresi i calciatori di Serie A quando giocano a ora di cena, però no, il posticipo invece è bello e va bene), ma indiscutibilmente le partite di calcio internazionale delle 12.30 sono di livello inferiore perché sono affamati.
L'affluenza più bassa (assumiamo che sia così, senza dati alla mano) dipende da chi va allo stadio. Chi va allo stadio lo risolvi con quell'altro discorso. Che è esattamente quello che dice Buffa.
L'affluenza più bassa (assumiamo che sia così, senza dati alla mano) dipende da chi va allo stadio. Chi va allo stadio lo risolvi con quell'altro discorso. Che è esattamente quello che dice Buffa.
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Ma il calo fisico dei giocatori alle 12.30 è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra. Sono professionisti e devono esser pronti a questo.Nicolasblaze ha scritto:Va bene Barman, non solo l'80% degli sportivi al mondo lavora sottoprestazione in orario pasti (compresi i calciatori di Serie A quando giocano a ora di cena, però no, il posticipo invece è bello e va bene), ma indiscutibilmente le partite di calcio internazionale delle 12.30 sono di livello inferiore perché sono affamati.
L'affluenza più bassa (assumiamo che sia così, senza dati alla mano) dipende da chi va allo stadio. Chi va allo stadio lo risolvi con quell'altro discorso. Che è esattamente quello che dice Buffa.
Anche perché nei pochi casi in cui succede hanno una settimana per prepararsi.
Il fatto dello stadio con meno gente alle 12.30 poi non significa veramente nulla.
Allo Stadium è sempre stato pieno, 12.30, 18.00, 15.00, 20.45.
Ci sarà un motivo se lì è sempre pieno e dalle altre parti no.
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
il motivo è che la Juve ha lo stadio di proprietà. ma qui NESSUNO si è detto contro agli stadi di proprietà.ATM ha scritto: Il fatto dello stadio con meno gente alle 12.30 poi non significa veramente nulla.
Allo Stadium è sempre stato pieno, 12.30, 18.00, 15.00, 20.45.
Ci sarà un motivo se lì è sempre pieno e dalle altre parti no.
Però non possiamo ragionare prendendo ad esempio Stadium visto che in italia è una eccezione, visto che nessuna delle altre squadre italiane ha uno stadio di proprietà.
e negli altri stadi, se già normalmente c'è poca affluenza, a mezzogiorno ce ne è ancora meno.
può anche non stare ne in cielo ne in terra, e i nostri calciatori puoi anche considerarli i peggiori professionisti della storia, ma se guardi una partita a mezzogiorno in Italia(in Italia, non in Inghilterra, e di calcio, non atletica o tennis o che altro) vedresti che sono di livello infimo.Ma il calo fisico dei giocatori alle 12.30 è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra. Sono professionisti e devono esser pronti a questo.
Anche perché nei pochi casi in cui succede hanno una settimana per prepararsi.
ma lo hai mai visto Cassano alla partita a mezzogiorno? e Vucinic? ci mancava poco che scendessero in campo con le pantofole.
P.s.: e comunque una settimana per prepararsi mica tanto, specie se parliamo delle big, quante volte giocano in settimana....
Comunque il succo del mio discorso iniziale(lo riscrivo visto che è l'unica cosa che non è stata citata) è che nella situazione di crisi che vive il nostro calcio, credo che il "piegarci" ai comodi degli asiatici(perchè la partita alle 12:30 lo ha detto Buffa stesso la si fa a quell'ora perchè gli asiatici la possano vedere, e perchè la partita a Pechino la si fa a Pechino perchè gli asiatici possano andare a vederla allo stadio) perchè gli asiatici offrono più soldi non sia un modo per migliorare la situazione del nostro calcio, porterebbe solo un po' più soldi.
se poi come già ho scritto credete che il bene del calcio sia essere al 100% un business allora concordo che è giusto fare la partita a Pechino e giocare agli orari degli asiatici.
- AndreaBronx
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Allora chiariamo un concetto :
Il discorso di giocare un big match alle 12:30 non è una questione di vita o di morte . Non è che se giochi Milan-Juve a quest'orario i cinesi impazziscono e ti regalano 1 trilione di euro .
Semplicemente il problema di fondo è che nel momento in cui la Lega,organizzazione super partes che dovrebbe essere promotrice di interessi collettivi , decide di aprirsi al mercato asiatico tramite partite alle 12 e alcune finali di supercoppa a Pechino dovrebbe portare fino in fondo questo progetto e non farsi schiacciare dagli interessi egoistici di giocatori e top club .
La cina è la nuova frontiera dell'economia , anche gli statunitensi stanno venendo a patti con loro e noi siamo talmente ottusi da non farlo ???
Scempi come quello della supercoppa italiana tra Lazio e Juventus sono deleteri per il calcio nostrano e danno agli asiatici un immagine di inaffidabilità e confusione .
Partite come Chievo-Bologna alle 12:30 con 3 tiri in porta e 1000 persone allo stadio , non attirano il pubblico cinese anzi lo allontanano dal prodotto .
Un club che si permette di non presenziare alla cerimonia di premiazione della super coppa italiana in terra cinese e non viene neanche minimamente penalizzato che immagine può dare di noi all'estero??
Questo per dire che nel momento in cui si decide una cosa và portata a termine nel miglior modo possibile e non raffazzonata alla ben e meglio per accontentare un pò tutti , ma poi alla fine sempre gli stessi...
Se la Juventus,il Milan,l'Inter o chi che sia possono avere sempre l'ultima parola , il calcio italiano non potrà mai evolversi come movimento calcistico come quello Tedesco . Magari ci saranno exploit momentanei come l'Inter del triplete ma senza una Lega organizzata il sistema calcistico italiano ,e con esso top ,medi e piccoli club crolleranno a picco nel giro di pochi anni .
Ci sarebbero miliardi di altre cose di cui parlare come il salary cup ,come le partite a natale , come le comproprietà ,come i problemi fiscali ma dovrei passarci tutto il pomeriggio probabilmente ...
Il discorso di giocare un big match alle 12:30 non è una questione di vita o di morte . Non è che se giochi Milan-Juve a quest'orario i cinesi impazziscono e ti regalano 1 trilione di euro .
Semplicemente il problema di fondo è che nel momento in cui la Lega,organizzazione super partes che dovrebbe essere promotrice di interessi collettivi , decide di aprirsi al mercato asiatico tramite partite alle 12 e alcune finali di supercoppa a Pechino dovrebbe portare fino in fondo questo progetto e non farsi schiacciare dagli interessi egoistici di giocatori e top club .
La cina è la nuova frontiera dell'economia , anche gli statunitensi stanno venendo a patti con loro e noi siamo talmente ottusi da non farlo ???
Scempi come quello della supercoppa italiana tra Lazio e Juventus sono deleteri per il calcio nostrano e danno agli asiatici un immagine di inaffidabilità e confusione .
Partite come Chievo-Bologna alle 12:30 con 3 tiri in porta e 1000 persone allo stadio , non attirano il pubblico cinese anzi lo allontanano dal prodotto .
Un club che si permette di non presenziare alla cerimonia di premiazione della super coppa italiana in terra cinese e non viene neanche minimamente penalizzato che immagine può dare di noi all'estero??
Questo per dire che nel momento in cui si decide una cosa và portata a termine nel miglior modo possibile e non raffazzonata alla ben e meglio per accontentare un pò tutti , ma poi alla fine sempre gli stessi...
Se la Juventus,il Milan,l'Inter o chi che sia possono avere sempre l'ultima parola , il calcio italiano non potrà mai evolversi come movimento calcistico come quello Tedesco . Magari ci saranno exploit momentanei come l'Inter del triplete ma senza una Lega organizzata il sistema calcistico italiano ,e con esso top ,medi e piccoli club crolleranno a picco nel giro di pochi anni .
Ci sarebbero miliardi di altre cose di cui parlare come il salary cup ,come le partite a natale , come le comproprietà ,come i problemi fiscali ma dovrei passarci tutto il pomeriggio probabilmente ...
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
io su questo sono d'accordo,Nicolasblaze ha scritto:Parliamo anche della qualità delle partite.
Io ci vedo una doppia problematica:
- Paura di perdere per assenza di cultura sportiva. Si gioca spesso per non perdere anziché per vincere (Juve-Milan del girone di ritorno, oltre a qualsiasi partita di una piccola).
ma permettimi di porti una domanda: tu dici(e io appunto concordo) che in Italia si è troppo legati ai risultati e ci vuole un cambio a livello di mentalità/cultura sportiva.
e secondo te per avere una mentalità meno legata al risultato, ha senso trasformare il calcio sempre più in un business?
secondo me no, perchè in un business la cosa più importante è fare soldi, e nel calcio più si vince più si fanno soldi(una squadra che vince riceve maggiori sponsorizzazioni, ha più tifosi, in caso arrivi tra le prime 3 in campionato riceve bonus legati al giocare la Champions League etc.), e in un calcio sempre più Business io mi aspetto una ricerca del risultato sempre più esasperata da parte delle società.
Secondo me quando ad esempio la lega decide di disputare la Supercoppa Italiana a Pechino, allora da anche un segnale, ovvero che è più importante fare soldi piuttosto che cercare di soddisfare il tifoso Italiano(perchè gli si nega la possibilità di vedere la partita allo stadio, e se c'è poca gente che va allo stadio e parte di chi ci va allo stadio non sa starci civilmente, di certo né invogli la gente a venirci né si impara a starci civilmente impedendo alla gente di venire alle partite), e che è più importante fare soldi rispetto al proporre un prodotto di qualità (perchè su questo almeno non potrai negare che una lunga trasferta abbassa la qualità del gioco espresso).
secondo me per avere una mentalità meno legata alla ricerca del risultato la Lega dovrebbe "mostrare" che ci sono altre cose che nel calcio valgono oltre al vincere e fare soldi, quali il cercare di soddisfare i tifosi proponendo uno spettacolo decente.
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
ma la lega calcio è un ente no profit ??? Quando i soldi mancano e il calcio italiano è in crisi si cercano anche questo tipo di soluzioni . Non credo che un laziale o uno juventino si suicideranno perchè non possono vedere la supercoppa italiana (con quello che vale poi....)The Barman ha scritto:
io su questo sono d'accordo,
ma permettimi di porti una domanda: tu dici(e io appunto concordo) che in Italia si è troppo legati ai risultati e ci vuole un cambio a livello di mentalità/cultura sportiva.
e secondo te per avere una mentalità meno legata al risultato, ha senso trasformare il calcio sempre più in un business?
secondo me no, perchè in un business la cosa più importante è fare soldi, e nel calcio più si vince più si fanno soldi(una squadra che vince riceve maggiori sponsorizzazioni, ha più tifosi, in caso arrivi tra le prime 3 in campionato riceve bonus legati al giocare la Champions League etc.), e in un calcio sempre più Business io mi aspetto una ricerca del risultato sempre più esasperata da parte delle società.
Secondo me quando ad esempio la lega decide di disputare la Supercoppa Italiana a Pechino, allora da anche un segnale, ovvero che è più importante fare soldi piuttosto che cercare di soddisfare il tifoso Italiano(perchè gli si nega la possibilità di vedere la partita allo stadio, e se c'è poca gente che va allo stadio e parte di chi ci va allo stadio non sa starci civilmente, di certo né invogli la gente a venirci né si impara a starci civilmente impedendo alla gente di venire alle partite), e che è più importante fare soldi rispetto al proporre un prodotto di qualità (perchè su questo almeno non potrai negare che una lunga trasferta abbassa la qualità del gioco espresso).
secondo me per avere una mentalità meno legata alla ricerca del risultato la Lega dovrebbe "mostrare" che ci sono altre cose che nel calcio valgono oltre al vincere e fare soldi, quali il cercare di soddisfare i tifosi proponendo uno spettacolo decente.
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
infatti mica dico che bisogna rifiutare ogni tipo di profitto, dico che secondo me la mentalità del "cercare il profitto innanzitutto" è dannosa, perchè il calcio Italiano è in crisi, ma una crisi che non è certo solo di mancanza di soldi.AndreaBronx ha scritto:
ma la lega calcio è un ente no profit ??? Quando i soldi mancano e il calcio italiano è in crisi si cercano anche questo tipo di soluzioni . Non credo che un laziale o uno juventino si suicideranno perchè non possono vedere la supercoppa italiana (con quello che vale poi....)
e secondo me non è il modo per risolvere questa crisi muovendosi con una mentalità del genere calcio=business e ricerca del profitto innanzitutto.
neanche io credo che tifosi laziali e juventini si suicideranno perchè non potranno vedere la Supercoppa Italiana, ma che centra? non penso che nessuno si suiciderebbe nemmeno se giocassimo l'intero campionato in Cina, ma questo non vuol dire che a certa gente non farebbe piacere averlo in Italia
Edit: e sinceramente, se le partite fossero più belle da vedere(e anche se magari si assistesse un po' meno a spettacoli pietosi tipo le scenate dei vari allenatori e presidenti piangine) allora ci sarebbe più gente allo stadio anche senza andare a giocare in Cina(e sì, lo so anche io che con gli stadi di proprietà ci sarebbe più gente allo stadio spettacolo o non spettacolo, ma purtroppo in Italia c'è un solo stadio di proprietà e pochissime squadre progettano nei prossimi anni di costruirne uno, quindi purtroppo all'avere stadi di proprietà ci manca tanto tanto tempo) e più gente guarderebbe la partita anche senza doverla mettere all'orario comodo per gli asiatici.
d'altronde, visto che tu stesso un paio di post fa hai giustamente scritto come il calcio tedesco sia superiore al nostro, beh i tedeschi non vanno certo a giocare le partite in Cina.....
- Nicolasblaze
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Se i soldi li dai solo a chi vince, come è adesso, crei la paura di perdere.
Come ho scritto: ad oggi in Italia retrocedere è un dramma finanziario. Questo non può esistere. Vanno cambiate le regole decise dalle grandi società, e se ne sta dibattendo da anni.
Buffa dice: assurdo che giochino Milan vs Siena se il monte ingaggi del Milan è SEDICI VOLTE quello del Siena.
E questo è già un discorso. Salary cap.
Altro discorso: la spartizione dei diritti tv è interamente sbilanciata verso 5-6 team. Questo è sbagliato, perché diminuisce la competitività della parte destra della classifica. Prendiamo sempre il Siena come esempio: la formazione di quest'anno ce la ricordiamo?
Ogni anno, lo ripeto, la Premier League incassa 480 (circa, vado a memoria) milioni di sterline dai mercati esteri, per i diritti tv. Non è solo Cina e Giappone, è tutto il mondo. La Serie A ne incassa una settantina (ancora: a memoria).
Aprire ai mercati esteri porta 400 milioni di sterline, oltre 450 milioni di euro. Anche dovendo dividerli equamente tra venti squadre, cosa che non sarebbe logica, venti milioni di euro in più a un Milan creano differenza in una sessione di mercato. Permettono qualche rischio in più. Ipotizzando una distribuzione in cui la prima prende 40 milioni (cioè un grande colpo di mercato) e l'ultima 15 (cioè nel caso del Siena mezza squadra), è un miglioramento collettivo del movimento.
Perché ci ricordiamo di anni di grande calcio italiano in Europa, da fine anni ottanta-primi novanta fino al 2003?
C'ERANO I SOLDI.
Non giriamoci attorno.
La Lazio che vinse in Europa era una delle società più ricche al mondo. Berlusconi e Moratti gettavano soldi a non finire nelle squadre. Parma e Fiorentina potevano spendere grosse cifre.
Come ho scritto: ad oggi in Italia retrocedere è un dramma finanziario. Questo non può esistere. Vanno cambiate le regole decise dalle grandi società, e se ne sta dibattendo da anni.
Buffa dice: assurdo che giochino Milan vs Siena se il monte ingaggi del Milan è SEDICI VOLTE quello del Siena.
E questo è già un discorso. Salary cap.
Altro discorso: la spartizione dei diritti tv è interamente sbilanciata verso 5-6 team. Questo è sbagliato, perché diminuisce la competitività della parte destra della classifica. Prendiamo sempre il Siena come esempio: la formazione di quest'anno ce la ricordiamo?
Ogni anno, lo ripeto, la Premier League incassa 480 (circa, vado a memoria) milioni di sterline dai mercati esteri, per i diritti tv. Non è solo Cina e Giappone, è tutto il mondo. La Serie A ne incassa una settantina (ancora: a memoria).
Aprire ai mercati esteri porta 400 milioni di sterline, oltre 450 milioni di euro. Anche dovendo dividerli equamente tra venti squadre, cosa che non sarebbe logica, venti milioni di euro in più a un Milan creano differenza in una sessione di mercato. Permettono qualche rischio in più. Ipotizzando una distribuzione in cui la prima prende 40 milioni (cioè un grande colpo di mercato) e l'ultima 15 (cioè nel caso del Siena mezza squadra), è un miglioramento collettivo del movimento.
Perché ci ricordiamo di anni di grande calcio italiano in Europa, da fine anni ottanta-primi novanta fino al 2003?
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
sul fatto che sarebbe una buonissima cosa un salary cap sono d'accordo, così come sono d'accordo sul fatto che la spartizione dei diritti tv andrebbe fatta in modo più equo, penso che migliorerebbero il calcio.
(ma di certo con questo non si vincerebbe di più a livello europeo, anzi... basti guardare la Spagna e il suo campionato "a due squadre". e comunque questa non è una questione di avere più soldi, è una questione di gestirli meglio)
sul fatto che più soldi uguale miglior calcio non condivido, il City e il PSG sono due circhi e non due squadre di calcio, mentre il Borussia Dortmund non è certo tra le potenze economiche del calcio europeo, eppure ha ottenuto risultati e bel gioco.
più soldi porta più facilmente alle vittorie questo sì, ma non a un più bel calcio.
e comunque non sempre più soldi = vittorie: Moratti ha gettato soldi a non finire nell'Inter lo hai scritto tu stesso, e i risultati?
se tutto il punto del discorso è rendiamo il calcio italiano competitivo in europa allora può starci di renderlo un business in tutto e per tutto.
se il discorso è miglioriamo la qualità del calcio italiano allora il discorso è ben diverso(il che non vuol dire che bisogna sputare sui soldi o cazzate simili, e benvengano modi di far più soldi come gli stadi di proprietà o un miglior uso del marketing, purchè non si cada in un "i soldi prima di tutto"), e buffonate come l'andare a giocare la Supercoppa Italiana in Cina risparmiamocele.
e se davvero si migliorasse la qualità del nostro calcio allora poi tornerebbero le persone negli stadi e ci sarebbe più gente a seguirlo in tv e dall'estero pagherebbero caro per poter vedere il nostro calcio anzichè essere noi che ci riduciamo a far vedere le nostre migliori partite agli orari che fanno comodo agli altri o a giocare nostre partite nei loro stadi.
(ma di certo con questo non si vincerebbe di più a livello europeo, anzi... basti guardare la Spagna e il suo campionato "a due squadre". e comunque questa non è una questione di avere più soldi, è una questione di gestirli meglio)
sul fatto che più soldi uguale miglior calcio non condivido, il City e il PSG sono due circhi e non due squadre di calcio, mentre il Borussia Dortmund non è certo tra le potenze economiche del calcio europeo, eppure ha ottenuto risultati e bel gioco.
più soldi porta più facilmente alle vittorie questo sì, ma non a un più bel calcio.
e comunque non sempre più soldi = vittorie: Moratti ha gettato soldi a non finire nell'Inter lo hai scritto tu stesso, e i risultati?
se tutto il punto del discorso è rendiamo il calcio italiano competitivo in europa allora può starci di renderlo un business in tutto e per tutto.
se il discorso è miglioriamo la qualità del calcio italiano allora il discorso è ben diverso(il che non vuol dire che bisogna sputare sui soldi o cazzate simili, e benvengano modi di far più soldi come gli stadi di proprietà o un miglior uso del marketing, purchè non si cada in un "i soldi prima di tutto"), e buffonate come l'andare a giocare la Supercoppa Italiana in Cina risparmiamocele.
e se davvero si migliorasse la qualità del nostro calcio allora poi tornerebbero le persone negli stadi e ci sarebbe più gente a seguirlo in tv e dall'estero pagherebbero caro per poter vedere il nostro calcio anzichè essere noi che ci riduciamo a far vedere le nostre migliori partite agli orari che fanno comodo agli altri o a giocare nostre partite nei loro stadi.
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Per Blaze:
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Il "campionato a due squadre" in Spagna però produce prestazioni europee di livello oltre a Real e Barca. Cioè, noi vediamo due soggetti (ipertutelati da banche, governo etc: modello da non seguire) che sono immensamente superiori, ma il resto è di livello sinceramente alto.
Vabbè, Moratti non vinse e c'è anche stato un lungo (e contestabile) processo al riguardo, diciamo che forse uno scudettino in più ce l'aveva (97-98). Ed è chiaro che servono progetti tattici di spessore, e l'Inter (per restare sul caso specifico) del post-Mourinho non vincerebbe neanche con Messi in squadra perché manca una direzione a partire dalla società...
Però un progetto tattico lo puoi fare con Giaccherini, Constant e Castaignos - oppure con giocatori di livello.
Sì, direi che far tornare il calcio italiano competitivo in Europa sia un obiettivo condiviso. Ma, se vogliamo soffermarci sulla sola Serie A, io direi che ad un numero di squadre (Bologna, Cagliari, Chievo...ci siamo capiti) va tolta la paura di perdere. Quindi bisogna dar loro un certo grado di sicurezza economica slegata dal risultato. A Serie A e B, oltretutto, perché altrimenti ti trovi i casi come quello del Siena in questi giorni, e allora capisci perché scatenacciano nove mesi se poi una retrocessione può significare il fallimento.
Vabbè, Moratti non vinse e c'è anche stato un lungo (e contestabile) processo al riguardo, diciamo che forse uno scudettino in più ce l'aveva (97-98). Ed è chiaro che servono progetti tattici di spessore, e l'Inter (per restare sul caso specifico) del post-Mourinho non vincerebbe neanche con Messi in squadra perché manca una direzione a partire dalla società...
Però un progetto tattico lo puoi fare con Giaccherini, Constant e Castaignos - oppure con giocatori di livello.
Sì, direi che far tornare il calcio italiano competitivo in Europa sia un obiettivo condiviso. Ma, se vogliamo soffermarci sulla sola Serie A, io direi che ad un numero di squadre (Bologna, Cagliari, Chievo...ci siamo capiti) va tolta la paura di perdere. Quindi bisogna dar loro un certo grado di sicurezza economica slegata dal risultato. A Serie A e B, oltretutto, perché altrimenti ti trovi i casi come quello del Siena in questi giorni, e allora capisci perché scatenacciano nove mesi se poi una retrocessione può significare il fallimento.
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Non conosco le cifre in Italia,però in Inghilterra chi viene promosso incassa circa 100/150 milioni di sterline.
Cifre impressionanti come quelle dei diritti televisivi(60 milioni a squadra).
Questo è fra i motivi per cui il Bologna non riesce a riscattare Gilardino a 4 milioni mentre il Cardiff neopromosso aveva offerto 13 milioni per Oscar Cardozo.
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Re: Federico Buffa sul calcio italiano
Cellino poco tempo fa ha dichiarato come la retrocessione sia un incubo dal punto di vista finanziario,una perdita economica enorme.