Around the Whole World: Batigol, Gabriel Batistuta

[Santino's fan]

Grandissimo giocatore,era una bestia.
Purtroppo si è perso per strada con gli anni,e dire che è ancora relativamente giovane,non ha 35-36 anni.

[Jolly]

Ciccio Mitra

[christian4ever]

L'ho potuto ammirare poco,perchè ero ancora piccolo.Resta un grande rimpianto.

[RAW_Is_Jericho]

Per 2 3 anni è stato un ottimo giocatore, uno che faceva la differenza e con del potenziale per migliorare ancora. Le sue caratteristiche principali erano senza dubbio la forza fisica e il tiro. Peccato che sia stato solo l'ennesimo talento brasiliano ad essersi perso per strada per motivi personali, negli ultimi anni era irriconoscibile.

[DolphFF]

Mi ricordo ancora quella sassata su punizione all'esordio con la maglia dell'inter in un'amichevole estiva contro il Real Madrid (mi pare..).
L'esempio vivente di come una testa bacata possa rovinare la carriera di un possibile grande campione. L'attaccante che in prospettiva poteva fare centinaia di gol, capace di sfondare le difese da solo o di tempestarle di tiri da fuori area.

Peccato, davvero peccato

[Celticwarrior87]

E' durato tre anni.
Tanta potenza fisica,una volta che ha cominciato a frequentare Al e Ina è finito nel baratro facendo spesso figure ridicole o venendo fotografato in foto spiacevoli.
Ora pesarà 350 Kg.

[Mystogan]

Juan Sebastian Veron

Io lo so dal primo tocco se quel giorno il pallone in campo mi è amico o no. Se lo è, so che posso fare qualunque cosa, rischiare qualunque tipo di giocata. Ma se è nemico, posso anche alzare la mano e chiedere il cambio dopo dieci minuti.

Juan Sebastian Veron, figlio d'arte capace di eclissare la leggenda del padre. Centrocampista girovago dalle alterne fortune, Veron raggruppa in una sola persona le caratteristiche del mediano perfetto, abbinando all'occasione la grinta nei contrasti e l'abilità nei passaggi. Infaticabile, onnipresente, intelligente.

Nato a La Plata, figlio di Juan Ramon Veron, il più forte attaccante della storia dell'Estudiantes, proprio nella squadra del padre inizia la carriera da calciatore. Dal padre eredita il soprannome, la Bruja, in Italiano la Strega, e soprattutto il talento di cui darà sfoggio fin dai primi anni in Argentina. Con l'Estudiantes conquista fin da subito un posto da titolare e la promozione nella massima serie. L'anno dopo risponde alla chiamata del Boca Juniors, il club più titolato del Nuovo Continente. Con la maglia dei Genovesi disputa solo mezza stagione, sufficienti per guadagnarsi la Nazionale e le attenzioni dell'Europa. La Sampdoria di Eriksson, conquistato dai numeri del giovane Argentino, decide di puntare su di lui. A Genova trascorre due anni, che gli permettono di ambientarsi al meglio al calcio Italiano. Tanzi decide dunque di fare affidamento su di lui per la conquista del campionato. Il contributo del 23enne Argentino è determinante per la conquista della Coppa Uefa e della Coppa Italia, ma il Parma si ferma al secondo posto. L'estate successiva passa per 20 milioni alla Lazio, con cui vivrà le maggiori fortune.

Nella Capitale ritrova ancora Eriksson, che gli consegna le redini del centrocampo come già fece alla Sampdoria. Con Veron a guidare la squadra, la Lazio s'aggiudica in Estate la Supercoppa Uefa ai danni dello United, fino a concludere una stagione da sogno con la vittoria di Coppa Italia e Campionato. Le prestazioni dell'Argentino conquistano tutti; tra le magie ricordiamo i due calci da fermo contro Verona e Roma, rispettivamente da calcio d'angolo e su punizione, entrambe decisive per i successi dei Biancocelesti. La stagione successiva si apre con la vittoria della Supercoppa Italiana in una vittoria emozionante contro l'Inter, per poi proseguire fino a un infortunio che lo tiene fermo a lungo. Al suo ritorno Eriksson è stato esonerato dopo una serie di risultati negativi. A fine anno si trasferisce al Manchester United per la cifra record del tempo di 28 milioni di sterline. La parabola di Veron comincia da qui a girare nel verso opposto.

A Manchester il suo rendimento non giustifica la spesa: il difficile adattamento al più veloce gioco della Premier, la pressione e un infortunio che conclude la sua stagione sono le concause del fallimento. Ferguson si arrende dopo averlo difeso a lungo, così dopo due stagioni non soddisfacenti parte per il Chelsea di Ranieri. L'inizio di stagione è ottimo, ma ancora infortuni lo limitano a sole 15 apparizioni stagionali. La sua esperienza Inglese viene bollata dal Times tra i 50 flop del calciomercato Inglese. Per il rilancio viene mandato in prestito in Italia, all'Inter. Con i Nerazzurri disputa due stagioni di buon livello, vincendo due Coppe Italia e uno Scudetto a tavolino.

A 31 anni, esprime la volontà di tornare in patria, dove lo accoglie l'Estudiantes in prestito. Qui contribuisce alla vittoria dell'Apertura 2006, 23 anni dopo l'ultimo successo. Con la squadra della sua città ritrova l'entusiasmo dei tempi migliori, e nonostante alcuni infortuni penalizzanti trascorre altre cinque annate di gran livello. Nel 2009 trascina l'Estudiantes in finale di Copa Libertadores, il massimo trofeo Sudamericano, che il padre vinse ben tre volte con la maglia dell'Estudiantes negli ultimi anni '60. Prima della finale afferma di scambiare volentieri tutti i suoi successi per una vittoria della Libertadores. La prima finale finisce 0-0, nella seconda giocatasi a Belo Horizonte 'Estudiantes s'aggiudica la vittoria per 2-1, conquistando i trofeo. Veron viene eletto miglior giocatore della competizione. Dopo aver vinto un'altra Apertura, annuncia il ritiro nel 2011, ma l'appello di tifosi e compagni lo convincono a restare per disputare un ultimo campionato. Al suo ritiro, viene nominato DS dell'Estudiantes, legando così per ancora tanti anni il suo destino con il club con cui ha iniziato e finito il suo sogno.

Giocate degne di un calciatore inossidabile come lui, così a 33 anni piega l'Argentina al suo talento:

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Dite la vostra su Veron!

Next week: Legend Time, il Cigno di Utrecht, Marco Van Basten!

[Rocks]

L'ho apprezzato tantissimo quando giocava nella Lazio.
Una bestia di giocatore, potente ma con un piede capace di giocate da favola.
Non mi è piaciuto granchè nel suo periodo allo United invece.

[DolphFF]

Salto Veron, che pur essendo stato un ottimo giocatore, non mi ha mai fatto impazzire (tengo le lodi per il prossimo giocatore)

[Celticwarrior87]

La strega
C'ho le lacrime agli occhi.

Prima che uscissero fuori Xavi e Pirlo lui era il playmaker numero uno al mondo.
Lancio d'esterno collo di 60 metri,visione di gioco ampissima e una bordata della madonna,fuoriclasse assoluto,oltre ad essere un personaggio fuori dal campo.

Con il Feyenoord e contro l'Udinese le sue più belle prodezze con la maglia biancoceleste.

Impazzivo per lui...c'ho la sua maglia autografata e un paio di foto in sua compagnia.

Comunque ha fatto bene ovunque è stato forse solo a Manchester non ha trovato continuità di rendimento.

Dolph non capisci un cazzo :smurf: :smurf:

[DolphFF]

Dolph non capisci un cazzo :smurf: :smurf:

Assolutamente vero.
Comunque è uno di quei giocatori di cui riconosco l'indubbia qualità, ma che a pelle non mi ha mai fatto perdere la testa. Di sicuro non è scarso eh

[3:16]

Mai piaciuto.

[Celticwarrior87]

Mai piaciuto.

Anche tu non capisci un cazzo.

Però in fondo vi capisco,chi tra i 15 e i 18 l'ha visto solo alla fine.

[christian4ever]

Anche tu non capisci un cazzo.

Però in fondo vi capisco,chi tra i 15 e i 18 l'ha visto solo alla fine.

Sul profilo di Dolph c'è scritto 30.

[Santino's fan]

A me invece piaceva,e l'ho seguito poco