Paolo Di Canio non è più l'allenatore dello Swindon Town. Dopo un periodo di mneditazione, alla fine si è giunti all'epilogo di questa storia travagliata che vede come protagonista il tecnico italiano.
Qualche tempo fa, Di Canio in un comunicato ufficiale aveva fatto sapere di essere in una fase di valutazione del futuro e che stava considerando l'ipotesi di lasciare il club.
Ora l'ipotesi si è concretizzata con un ulteriore comunicato in cui l'ex bad boy del calcio nostrano spiega le sue ragioni. "E' con grande rammarico che mi trovo a dover fare questa ulteriore dichiarazione stampa - scrive - Martedì scorso, il 12 febbraio, ho formalmente confermato le mie dimissioni come Responsabile del Club Swindon Town Football con effetto immediato".
Di Canio lascia dopo essere stato protagonista di una grande dichiarazione d'amore al club: durante il mercato di gennaio, infatti, si era reso disponibile a pagare di tasca sua i giocatori dallo stipendio più oneroso e che la dirigenza voleva cedere per poter fare cassa e alleggerire la pressione economica che stava subendo il club. Non è stato così. "Nella mia precedente dichiarazione alla stampa, il 1 ° febbraio scorso, ho detto che stavo prendendo in considerazione il mio futuro, la mia posizione con il club era diventata insostenibile, dopo aver scoperto che Matt Ritchie era stato venduto senza il mio consenso - prosegue infatti Di Canio - Come avevo detto in precedenza, c'è stata una serie di promesse non mantenute da parte del club nel corso del tempo in cui sono stato Manager. Nonostante questi problemi, io ho fatto tutto ciò che mi è stato chiesto e anche di più, con la realizzazione della promozione lo scorso anno come campioni e in gara in questa stagione per la promozione in Championship e di essere a soli 3 punti dal primo posto un anno prima del previsto".
L'amarezza di Di Canio traspare nel resto del comunicato, dove racconta di non aver voluto ratificare prima le dimissioni per rispetto nei confronti della proprietà, che stava trattando la cessione del club: non volendo creare turbative, si è anche incontrato in seguito con i nuovi proprietari del club, proponendo una soluzione interinale fino alla fine della stagione, per poi rivalutare le condizioni. Tuttavia la proposta non è stata approvata dalla Lega, perciò il tecnico si è visto costretto a lasciare.
"Auguro il meglio ai tifosi, ai giocatori e al mio staff tecnico per il futuro", conclude.