Josep Guardiola

Josep Guardiola ha scritto:Quello che preoccupa la gente è di avere un piatto da mettere in tavola, non di sapere se l'allenatore del Barcellona rimane o no.
Josep Guardiola ha scritto:Non abbiamo un centravanti, perché il nostro centravanti è lo spazio.
Carlo Mazzone ha scritto:Posso dire che Pep è un ragazzo di una serietà pazzesca, a volte troppa. Per raccontare un aneddoto: mi ricordo che a Brescia a un certo punto vedevo che non parlava mai e gli faccio: "Ahò, ma te vuoi stare zitto?" E lui: "Ma come, non ho detto niente!". E io: "Appunto, ti prendo in giro. Non mi dici niente? Non hai osservazioni da fare?". E lui mi diceva che era così, non contestava, apprendeva e basta.
Josep Guardiola I Sala, o più bonariamente "Pep" Guardiola, è il tecnico che ha rivoluzionato la storia recente del calcio. Ex giocatore, mediano di ruolo, Guardiola ha saputo ripetere, anzi, migliorare i numerosi trionfi da calciatore, fino a diventare, secondo opinioni diffuse, il miglior tecnico al mondo. Ma andiamo con ordine:
Nato a Santpedor (ovviamente in Catalogna) nel '71, approda nella cantera Blaugrana a 13 anni. Nel '92 si aggiudica l'oro Olimpico con la selezione Spagnola Under-21 nelle celebri Olimpiadi di Barcellona. Poco ci vuole per conquistare Cruijff, che lo impone come regista del suo Dream Team. Con il Barcelona vince tutto, a cominciare dalla Champion's League '92, contro la grande Samp dei gemelli del gol, Vialli e Mancini. Quattro titoli Nazionali consecutivi, dal '90 al '94, poi ancora altri due dopo due anni in cui si spartiscono i titoli le suadre di Madrid. Un fisico troppo fragile gli impedisce di giocarsi le carte in Nazionale nei Mondiali Francesi e Orientali, rispettivamente '98 e '02. A 30 anni, dopo 11 anni di trionfi nella sua terra, lascia il Barcellona per approdare nel Belpaese, destinazione Brescia.
La sua esperienza in Italia vive di alti e bassi. Dopo una buona stagione con la maglia delle Rondinelle, passa alla Roma, dove però non trova molti spazi. Ritorna così a Brescia, dove incontra, oltre a Roberto Baggio, Carlo Mazzone, che, a suo dire, ha ispirato la sua filosofia calcistica. Risultato positivo al Nandrolone, Guardiola viene squalificato 4 mesi. Nonostante il parere di medici esperti che scagionassero lo Spagnolo, la giustizia Italiana respinge il ricorso. Solo successivamente, nel 2007, il giocatore verrà definitivamente assolto. Altre dua annate in Qatar (dove trova campioni in declino come Batistuta e Caniggia) e una in Spagna al Dorados, Guardiola annuncia il ritiro dalle scene da calciatore. E solo l'inizio di una nuova avventura.
Pep, ottenuta la qualifica di allenatore, inizia la sua carriera in questa nuova veste nella squadra della sua città, il Barcellona. Ovviamente nella formazione giovanile. Nel suo unico anno qui riporta il Barcellona B nella Segunda Division, dopo aver vinto i Playoff. Il Barcellona dei grandi intanto si prepara a una rifondazione, dopo l'insoddisfacente terzo posto di Rijkaard. Laporta rimuove dall'incarico il tecnico Olandese e al suo posto mette proprio Guardiola, tra lo scetticismo dei più, legato all'inesperienza del tecnico Catalano. L'inizio non è dei migliori, ma ci vuole poco perchè il lavoro del nuovo allenatore faccia effetto: dopo dieci partite il Barcellona afferra la vetta della classifica per non mollarla più. Il nuovo Barcellona di Guardiola domina in Spagna aggiudicandosi prima la Copa Del Rey con un netto 4-1 al Bilbao, poi arriva anche la matematica vittoria della Liga. Per completare la magica annata dei Blaugrana, arriva pure la vittoria della Champion's League. Dopo la controversa semifinale con il Chelsea di Hiddink, il Barcellona strapazza in finale anche il Manchester United di Ferguson e Ronaldo. questo trionfo viene dedicato da Guardiola a Paolo Maldini, da poco ritirato.
La stagione successiva completa il cerchio interminabile di successi: prima la Supercoppa di Spagna vinta ai danni del Sevilla, poi la SUpercoppa Uefa, vinta contro gli Ucraini dello Shakthar. Infine, a Dicembre, il Barcellona entra nella storia vincendo il Mondiale per Club. Sei titoli su sei, record assoluto. La Liga intanto regala un avvincente scontro tra il suo Barcellona e il Real di Pellegrini, vinto dai Catalani. A suggellare il dominio Blaugrana il Clasico vinto 0-2 al Bernabèu, che chiude la carriera di Guti nella capitale e segna la fine del rapporto Real-Pellegrini. In Champion's League la corsa si ferma invece alle semifinali, in cui il Barcellona viene sconfitto 3-1 a San Siro nello scontro tra titani con l'Inter del Triplete, per poi vincere 1-0 al ritorno a Barcellona. Per Pep arriva il terzo posto nel nuovo Pallone d'Oro per allenatori, alle spalle del rivale Mourinho e del connazionale Del Bosque.
Nella stagione 2010/2011 la Liga s'infiamma per l'arrivo a Madrid di Josè Mourinho. Il primo scontro parla ancora Blaugrana, e Pep rifila una lezione di calcio al Portoghese, in un celebre 5-0 al Camp Nou. Guardiola s'appresta a ripetere i grandi successi del suo debutto, trionfando agevolmente nella Liga. La finale di Copa Del Rey però va al Real Madrid, vincente ai supplementari. La resa dei conti arriva però alle semifinali di Champion's League, dove il Barcellona s'impone al Bernabeù per 0-2 in una gara dalle mille polemiche (rivedersi gli storici
Porqué? di Mourinho nel post partita). Nella finale remake contro il Manchester United ancora una volta vince il Barcellona, con un netto 3-1 a Londra. Questa volta il Pallone d'Oro è suo, superando Ferguson e Mourinho.
Al suo quarto anno alla guida del Barcellona, Guardiola comincia ad accusare la pressione lo stress di essere sempre al centro dei riflettori. La stagione complessiva si rivela deludente: il Real si aggiudica la Lga espugnando il Camp Nou, in Champion's League il Barcellona è clamorosamente fermato dal Chelsea di Di Matteo. A salvare la stagione arriva la vittoria nella Copa Del Rey, sconfiggendo nettamente il bilbao di Bielsa. A cinque giornate dalla fine, Pep annuncia la volontà di prendersi un anno di riposo. Nel Gennaio successivo arriva la conferma: dall'anno prossimo Guardiola sar seduto sulla panchina del Bayern Monaco.
Il connubio Guardiola-Bayern sembra garanzia di successi, vedremo cosa il futuro ci riserverà.
Dite la vostra su Josep Guardiola.
Next week: El Tractor, Javier Zanetti!