Jolly ha scritto:Bha, come al solito bisogna vedere tutto su un piano competitivo, come se il Wrestling fosse una gara a chi c'è la più lungo.
Il Promo di Rocky è stato essenziale, ESSENZIALE, per sottolineare il promo di Punk.
Non è stato un confronto ma un duetto.
Rock ha cantato la canzone di Punk, ha sottolineato i punti giusti.
You wanna a change, you wanna a revolution, you said then when you became wwe champion, you rejected the pepole. No, no, no.No.
The Pepole Rejected You
La coerenza, l'evoluzione della storyline passa tutta da qui, dal promo superbo di Punk che si erge, anzi, si estranea dalla WWE (toglie il simbolo dal microfono) e mostra al mondo quanto tutto sia solo un enorme bugia. Come tutto sia condizionato solo dall'apparenza.
Ma Rocky lo dice forte e chiaro. No. La verità sta tutta qua, la verità sono io che alla Rumble ti metto con il culo per terra. Perché ancora non è successo niente. Perché Punk è un ingranaggio del sistema e da tale verrà schiacciato.
20 days, time's Up
Amen! E' esattamente l'impressione che mi ha dato, Punk che si libera della WWE a suo modo (simboleggiato dal togliere il logo dal microfono) ma in realtà lo fa parlando, sfondando ancora una volta la quarta parete. Lo fa all'inizio del promo spiegando il significato di Pipebomb ma, soprattutto, quando parla di Daniel Bryan, Tyson Kidd e John Cena. Punk osserva la WWE da esterno, quale si crede essere, e dice ciò che pensa. Nulla più di quello che ha fatto un anno e mezzo fa. Ho letto in altri lidi alcuni considerare l'apparizione di The Rock inutile perché breve, invece è stato proprio The Rock a dare a questo promo qualcosa in più. The Rock ha sostituito Cena nel simboleggiare la WWE e ricopre il ruolo in maniera diversa, meno buonista forse. L'unica nota stonata (sul momento) è stato quel: "Non mi importa quanti giorni lavori, sono felice che tu sia tornato..."
Non ne capivo il senso ma Punk ha messo subito le cose al loro posto con la frase successiva: "... perché ogni volta che tornerai ti prenderò a calci nel culo!"
Ovviamente la sfida era già stata lanciata a Raw 1000, tutta la costruzione successiva di Punk (criticabile o meno), e cioè le varie interazioni con Mick Foley, Vince e l'affiancarsi ad Heyman, erano rivolte a questo momento. All'incontro con The Rock. Un incontro che non ha avuto un vincitore chiaro: Punk ha portato The Rock dove voleva e lo ha insultato e assalito su dei punti chiave. The Rock dal canto suo ha però toccato un punto chiave quando risponde che Punk è diventato al tempo stesso il più grande campione e il più grande idiota della WWE. Il Punk che chiedeva rispetto è stato accontentato, d'ora in poi serve un Punk diverso, il periodo del rispetto è finito, ora si deve passare alle cose serie. Ora c'è The Rock.
Se questo promo è stato solo buono, ottimo o eccezionale, sinceramente non so dirlo. E' stato però coerente con quanto successo negli ultimi due anni e se questi due continuano così mi va più che bene.