Sempre stato favorevole a dargli tempo, spero che Leonardo lo faccia crescere nel modo giusto!Lionheart84 ha scritto:Da Inter Channel, Edoardo Caldara parla a ruota libera di Coutinho e della sua prestazione contro il Palermo: "Il ragazzo deve crescere, è indubbio, giocare ad alti livelli al primo anno in Serie A è difficile per tutti, figuriamoci per un 18enne. Coutinho già fà parte del Brasile di Menezes, e all'Inter viene indicato come il trequartista del futuro, la società ci punta. In allenamento si impegna molto e i compagni poi lo adorano", conclude Caldara.
Cela facciamo a dargli tempo? No perchè da quanto leggo molti di voi lo manderebbero via, salvo poi pentirsene magari tra qualche anno.
Per dire a 18 anni messi faceva panchina a deco
edit mrhhh: c'è la nagatassa
[Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
- MaxUnknown
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Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
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Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
Coutinho è una merda infame pippa che deve essere cacciata al più presto.
(cit mezzo forum a fine primo tempo della partita col Palermo)
Dategli tempo
(cit mezzo forum a fine primo tempo della partita col Palermo)
Dategli tempo
Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
la situazione dei tifosi con coutinho mi sembra molto simile a quella dei tifosi della roma al primo anno con menez.
molti lo volevano via già a luglio 2009, mentre ora sono i primi a fargli pippe a due mani.
questi giocatori così estrosi bisogna saperli attendere e bisogna non fargli sentire troppe pressioni addosso.
molti lo volevano via già a luglio 2009, mentre ora sono i primi a fargli pippe a due mani.
questi giocatori così estrosi bisogna saperli attendere e bisogna non fargli sentire troppe pressioni addosso.
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Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
J. Cesar: “Resto fino al 2014. Se devo lasciare, parlerò con Moratti”
Il portierone nerazzurro si è aperto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando del suo infortunio, del passato e del futuro
Fonte: Gazzetta dello Sport
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Julio Cesar ha parlato a tutto tondo, dal recupero dall’infortunio, del grande rientro domenica scorsa con il rigore parato e le parole rassicurative a Thiago Motta, autore del fallo da rigore su Kasami. Ha parlato di Benitez, l’arrivo di Pazzini e soprattutto del futuro, che sino al 2014 sarà nerazzurro, nonostante la possibile presenza di Viviano. Tre mesi di assenza fanno male: “Sì. Prima ti arrabbi, poi pensi e ti chiedi come è successo e di chi è la colpa. Capisci poi che capita a tutti ed è capitato anche a me”. La sensazione più brutta: “La noia di fare terapia ed esercizio, allenamento differenziato e senza pallone. Io non sono abituato ad annoiarmi. Domenica, ad esempio, ho detto ai ragazzi ‘Non fatemi brutti scherzi oggi. Sono rientrato in fretta per sostituire Castellazzi infortunato. In questi casi capitano cose strane’. Ma domenica avevo voglia di giocare. Solo quello, una voglia matta”.
Non è un caso che in 16 gare senza di lui, solo due volte la porta è rimasta immacolata: “Se si prende gol non è sempre colpa del portiere. Però quando manchi da tanto tempo hai una grande voglia, te la senti dentro”. Le parole a Thiago Motta, prima del rigore parato: “Me lo sentivo, del resto sono cavoli miei”. Studio o istinto: “Per il portiere l’istinto è fondamentale, non solo per i rigori”. Come giudicava le sue prestazioni, prima dello stop: “Non ero contento. Prendevo gol del cavolo e non ero in pace con me stesso”.
Cosa non ha funzionato con Benitez: “Io ce l’ho messa tutta, anche perché sarebbe stato controproducente per me. I gol li prendevo io, non Benitez”. Meglio le parole dure di Mou o la tranquillità di Leonardo? “Con Mourinho andò tutto bene. Con Leo parliamo tanto. Siamo stati compagni nel Flamengo, quando lui tornò in Brasile, a fine carriera. Poi ci siamo trovati in Italia e lui era contento che io fossi riuscito a dimostrare quello che sono”. Esiste l’amicizia allenatore-giocatore? “Di certo so che ho più responsabilità. Una cosa è il lavoro, un’altra l’amicizia. Però se ti responsabilizzi per far vincere un amico è sempre bello”.
Per vincere è meglio fare un gol in più o prenderne uno in meno: “Con me si sfonda una porta aperta. Se un attaccante vive per il gol, io vivo per evitarli. Inter-Palermo è stata bella, ma non per me che ho preso due gol”. Meglio un 6 in pagella senza prendere gol oppure un 8 con due gol al passivo: “Un 8 senza gol subiti. Lo so, questo succede”. La difesa alata necessita di tempo: “Anche con Benitez lo era. C’è bisogno di tempo e concentrazione”.
Pazzini. I pensieri di Julio Cesar da avversario: “Era un rompi. Faceva guerra in area, si batteva e litigava. Alle volte io e Samuel perdevamo la pazienza”. Maicon si è trasformato: “Maicon aveva un problema serio al ginocchio. Ora sta meglio. Gioca come sa”. Che effetto fa Thiago Motta in nazionale italiana: “Sarò felice per lui, ma lo voleva nella mia nazionale”. Tra pochi giorni tornerà a giocare con la Seleçao: “Sì e ci sarà anche Coutinho. E’ fortissimo per i suoi 18 anni”.
Si parla di Viviano e Julio Cesar che potrebbe partire, magari al Manchester United: “Ci sono davvero queste squadre? Io non ho mai parlato con lo United. Rimarrò sino al 2014, anche con Viviano non cambierebbe nulla”. E se l’Inter dice che si deve parlare? “Ne parlerò col presidente. Ascolterò cosa ha da dirmi e io gli dirò la mia. E poi, qualunque cosa capiterà, ci capiremo al volo”.
Il portierone nerazzurro si è aperto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando del suo infortunio, del passato e del futuro
Fonte: Gazzetta dello Sport
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Julio Cesar ha parlato a tutto tondo, dal recupero dall’infortunio, del grande rientro domenica scorsa con il rigore parato e le parole rassicurative a Thiago Motta, autore del fallo da rigore su Kasami. Ha parlato di Benitez, l’arrivo di Pazzini e soprattutto del futuro, che sino al 2014 sarà nerazzurro, nonostante la possibile presenza di Viviano. Tre mesi di assenza fanno male: “Sì. Prima ti arrabbi, poi pensi e ti chiedi come è successo e di chi è la colpa. Capisci poi che capita a tutti ed è capitato anche a me”. La sensazione più brutta: “La noia di fare terapia ed esercizio, allenamento differenziato e senza pallone. Io non sono abituato ad annoiarmi. Domenica, ad esempio, ho detto ai ragazzi ‘Non fatemi brutti scherzi oggi. Sono rientrato in fretta per sostituire Castellazzi infortunato. In questi casi capitano cose strane’. Ma domenica avevo voglia di giocare. Solo quello, una voglia matta”.
Non è un caso che in 16 gare senza di lui, solo due volte la porta è rimasta immacolata: “Se si prende gol non è sempre colpa del portiere. Però quando manchi da tanto tempo hai una grande voglia, te la senti dentro”. Le parole a Thiago Motta, prima del rigore parato: “Me lo sentivo, del resto sono cavoli miei”. Studio o istinto: “Per il portiere l’istinto è fondamentale, non solo per i rigori”. Come giudicava le sue prestazioni, prima dello stop: “Non ero contento. Prendevo gol del cavolo e non ero in pace con me stesso”.
Cosa non ha funzionato con Benitez: “Io ce l’ho messa tutta, anche perché sarebbe stato controproducente per me. I gol li prendevo io, non Benitez”. Meglio le parole dure di Mou o la tranquillità di Leonardo? “Con Mourinho andò tutto bene. Con Leo parliamo tanto. Siamo stati compagni nel Flamengo, quando lui tornò in Brasile, a fine carriera. Poi ci siamo trovati in Italia e lui era contento che io fossi riuscito a dimostrare quello che sono”. Esiste l’amicizia allenatore-giocatore? “Di certo so che ho più responsabilità. Una cosa è il lavoro, un’altra l’amicizia. Però se ti responsabilizzi per far vincere un amico è sempre bello”.
Per vincere è meglio fare un gol in più o prenderne uno in meno: “Con me si sfonda una porta aperta. Se un attaccante vive per il gol, io vivo per evitarli. Inter-Palermo è stata bella, ma non per me che ho preso due gol”. Meglio un 6 in pagella senza prendere gol oppure un 8 con due gol al passivo: “Un 8 senza gol subiti. Lo so, questo succede”. La difesa alata necessita di tempo: “Anche con Benitez lo era. C’è bisogno di tempo e concentrazione”.
Pazzini. I pensieri di Julio Cesar da avversario: “Era un rompi. Faceva guerra in area, si batteva e litigava. Alle volte io e Samuel perdevamo la pazienza”. Maicon si è trasformato: “Maicon aveva un problema serio al ginocchio. Ora sta meglio. Gioca come sa”. Che effetto fa Thiago Motta in nazionale italiana: “Sarò felice per lui, ma lo voleva nella mia nazionale”. Tra pochi giorni tornerà a giocare con la Seleçao: “Sì e ci sarà anche Coutinho. E’ fortissimo per i suoi 18 anni”.
Si parla di Viviano e Julio Cesar che potrebbe partire, magari al Manchester United: “Ci sono davvero queste squadre? Io non ho mai parlato con lo United. Rimarrò sino al 2014, anche con Viviano non cambierebbe nulla”. E se l’Inter dice che si deve parlare? “Ne parlerò col presidente. Ascolterò cosa ha da dirmi e io gli dirò la mia. E poi, qualunque cosa capiterà, ci capiremo al volo”.
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Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
Verso Bari: 22 convocati, c'è anche Sneijder!
Fonte: inter.it
Sono 22 i nerazzurri scelti dal tecnico Leonardo per la trasferta di domani contro il Bari, posticipo della 23^ giornata di Serie A in programma allo stadio 'San Nicola', ore 20.45. Di seguito la lista dei convocati:
Portieri: 1 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni, 92 Alberto Gallinetta.
Difensori: 4 Javier Zanetti, 13 Maicon, 15 Andrea Ranocchia, 23 Marco Materazzi, 26 Cristian Chivu, 36 Simone Benedetti, 55 Yuto Nagatomo, 57 Felice Natalino.
Centrocampisti: 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 14 Houssine Kharja, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Philppe Coutinho, 48 Lorenzo Crisetig.
Attaccanti: 7 Giampaolo Pazzini, 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev.
Fonte: inter.it
Sono 22 i nerazzurri scelti dal tecnico Leonardo per la trasferta di domani contro il Bari, posticipo della 23^ giornata di Serie A in programma allo stadio 'San Nicola', ore 20.45. Di seguito la lista dei convocati:
Portieri: 1 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni, 92 Alberto Gallinetta.
Difensori: 4 Javier Zanetti, 13 Maicon, 15 Andrea Ranocchia, 23 Marco Materazzi, 26 Cristian Chivu, 36 Simone Benedetti, 55 Yuto Nagatomo, 57 Felice Natalino.
Centrocampisti: 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 14 Houssine Kharja, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Philppe Coutinho, 48 Lorenzo Crisetig.
Attaccanti: 7 Giampaolo Pazzini, 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev.
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Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
Basta che non giochi Pandev,mi va bene qualunque formazione 

Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
Si diceva un suo possibile impiego come trequartista, ma non penso proprio.NLK ha scritto:Basta che non giochi Pandev,mi va bene qualunque formazione
Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
Come trequartista abbiamo Wes,fuori dalle palle il nano senza capelliMr.HHH ha scritto: Si diceva un suo possibile impiego come trequartista, ma non penso proprio.

Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
Col Bari parte dalla panchina, secondo me.NLK ha scritto: Come trequartista abbiamo Wes,fuori dalle palle il nano senza capelli
Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
Si alla fine è una scelta intelligente,a Bari non DOVREBBE essere difficile anche senza di lui,conserviamolo per la Riomma.Mr.HHH ha scritto: Col Bari parte dalla panchina, secondo me.
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Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
ma sono ridicolibellick ha scritto:

vi prego, mettiamo su una manica "l'unico triplete italiano" e "mai stati in B"

- Dejan Stankovic
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Re: [Inter Topic] "I Bauscia Nerazzurri"
Suazo in partenza, adesso si fa avanti il Gremio
Sondaggi anche dalla Russia, dal Messico e dagli Stati Uniti
Durante l'ultimo giorno di mercato si era fatta l'ipotesi di un clamoroso ritorno al Cagliari per David Suazo, invece alla fine l'attaccante honduregno è rimasto all'Inter. Tuttavia la società nerazzurra ha ancora la possibilità di cedere il giocatore in altri paesi dove il mercato è tuttora aperto. Secondo quanto riporta infatti l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, si sono registrati ultimamente dei sondaggi dalla Russia, dal Messico, dagli Stati Uniti e dal Brasile, dove si sarebbe fatto avanti con insistenza il Gremio.
Sondaggi anche dalla Russia, dal Messico e dagli Stati Uniti
Durante l'ultimo giorno di mercato si era fatta l'ipotesi di un clamoroso ritorno al Cagliari per David Suazo, invece alla fine l'attaccante honduregno è rimasto all'Inter. Tuttavia la società nerazzurra ha ancora la possibilità di cedere il giocatore in altri paesi dove il mercato è tuttora aperto. Secondo quanto riporta infatti l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, si sono registrati ultimamente dei sondaggi dalla Russia, dal Messico, dagli Stati Uniti e dal Brasile, dove si sarebbe fatto avanti con insistenza il Gremio.