US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
Re: US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
Come cazzo s'è rimesso a giocare Djokovic, semmai.Christian ha scritto:Come cazzo sta sprecando il set Murray.
Sta finalmente attaccando ogni palla possibile. Non c'è seconda di Murray in cui non abbia i piedi dentro al campo, rischia maggiormente e prende la rete con molta più frequenza. E finalmente ha lasciato perdere quell'orrendo slice che lo ha accompagnato per tutta la partita.
Ed il livello di gioco è tornato a livelli eccelsi, finalmente.
Re: US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
E Murray vince anche il secondo 7-5.
Non mi faccio illusione perchè è ancora lunga e con Nole non si sa mai.
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Re: US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
Sembrava passata la fase "Oddio, che cagarella!" da quella finale di Wimbledon persa, ma per netta superiorità di Federer ed invece nulla da fare, per il momento almeno. È vero che Djokovic ha alzato terribilmente il livello e sta riprendendo terreno dopo i troppi errori concessi nel primo set e mezzo, ma Murray si sta letteralmente sciogliendo come pudding al sole, perlomeno stando a guardare la gestualità dopo ogni punto.Y2J Paguro ha scritto:Come la va a perdere Murray....
Lendl sta meditando il suicidio.
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Re: US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
A quel livello peró, e con i mezzi di cui è dotato, non puoi buttarti giù così facilmente; perdere un set, anche malamente, con Djokovic ci sta, ma dopo devi riiniziare a pedalare e non imprecare o fare lo sconfitto.
Mi fa pena poverino.
Mi fa pena poverino.
Re: US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
D'altro canto però, come non sottolineare la grande capacità di Nole di rimettersi in partita. Cioè, quest'ultimo turno di servizio, anche con una chiamata evitabile del Chair Umpire, salvato con due servizi immensi come se stesse giocando con 2 set di vantaggio e 40-0 al servizio... c'è tanto di Nole in questa rimonta, più di quanto non abbia fatto (in negativo) lo stato d'animo di Murray.Y2J Paguro ha scritto:A quel livello pero, e con i mezzi di cui è dotato, non puoi buttarti giù così facilmente; perdere un set, anche malamente, con Djokovic, ma dopo devi riiniziare a pedalare e non imprecare o fare lo sconfitto.
Mi fa pena poverino
EDIT: Kim ha rimesso il pudding in frigorifero. L'avrà minacciato di non dargliela stasera, perché adesso è un break avanti nel quinto set.
Re: US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
NOW OR NEVER.
Djokovic che chiama il Medical Time Out. Il pubblico che lo fischia in maniera ridicola. Nole che risponde con un ironico applauso e i pollici alzati come a dire "Bravi, vorrei vedere voi a giocare 5 ore a questi livelli". DRAMA.
Djokovic che chiama il Medical Time Out. Il pubblico che lo fischia in maniera ridicola. Nole che risponde con un ironico applauso e i pollici alzati come a dire "Bravi, vorrei vedere voi a giocare 5 ore a questi livelli". DRAMA.
Re: US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
Ci sono voluti 76 anni per interrompere una maledizione che pareva non poter aver fine. Una maledizione che per certi versi sembrava sul punto di ripetersi ancora una volta questa sera quando Novak Djokovic era sul punto di compiere la storia del tennis in un recupero da due set di svantaggio che non si ripeteva dal 1949 nella leggendaria vittoria di Pancho Gonzales. Ed invece Andy Murray smentisce tutti, interrompe la maledizione, impara dal maestro Lendl e vince al quinto tentativo in finale, dimostrandosi un giocatore in grado di poter vincere più di uno Slam in carriera. Onore a Novak Djokovic, che si è dimostrato nuovamente il miglior giocatore Hard Court del circuito ATP, ma stasera deve necessariamente essere la serata di Andy Murray.
Per la prima volta dal 2003 i quattro Grand Slam dell'anno sono stati vinti da quattro giocatori diversi.
E che finale immensa.

79 anni fa agli US National Championship del 1933 il britannico Fred Perry, testa di serie numero 3, batteva la testa di serie numero 2 e vincitore degli Australian Open dello stesso anno Jack Crawford, andando a vincere il primo Slam della sua carriera tennistica.
79 anni dopo agli US Open Championships del 2012 il britannico Andy Murray, testa di serie numero 3, affrontava la testa di serie numero 2 e vincitore degli Australian Open dello stesso anno Novak Djokovic, andando a vincere il primo Slam della sua carriera tennistica.
79 anni dopo agli US Open Championships del 2012 il britannico Andy Murray, testa di serie numero 3, affrontava la testa di serie numero 2 e vincitore degli Australian Open dello stesso anno Novak Djokovic, andando a vincere il primo Slam della sua carriera tennistica.
Per la prima volta dal 2003 i quattro Grand Slam dell'anno sono stati vinti da quattro giocatori diversi.
E che finale immensa.

Re: US Open Championships 2012 | IT MUST BE LOVE.
Ce l'ha fatta. Dopo una maratona, dopo continui colpi di scena, dopo eterni e meravigliosi scambi.
Il match ha avuto 5 sfaccettature, 5 quanti i set.
Primo set colmo di break e controbreak che dimostrano come i due finalisti non riuscissero a prendere le misure dei loro colpi e terminato al tie-break nel quale Andy ha rischiato tante volte di sprecare tutti i set point per colpa di troppi errori gratuiti.
Secondo set iniziato con un Murray dominante su un Djokovic annichilito; ma bastano pochi games perchè i due aggettivi si scambino le posizioni. Si arriva al 5 pari e quando meno te l'aspetti non è il britannico bensì il serbo a calare nei colpi decisivi, perdendo quell'aggressività "rischiosa" che ha avuto nei games precedenti.
Terzo set dominato da Nole, il quale trova un ottimo equilibrio di colpi e si lascia ammirare in alcune volèe stilisticamente perfette. Al contrario Andy è mentalmente contratto e tutto ciò si riflette nella mancanza di braccio e gambe nei tanti colpi fermatisi a rete.
Quarto set infinito grazie a scambi eterni: simbolo di tutto ciò è lo scambio eclatante sul 40-40 (vantaggio Nole).
Quinto ed ultimo set. Djokovic è stanco e Murray può finalmente approfittarne. Ha vinto finalmente uno Slam e, a vedere l'esultanza e la premiazione, non credo abbia ancora realizzato a pieno ciò che ha appena fatto. C'è un motivo per quella parola sottolineata una riga sopra: è un peccato che fosse solo l'ultimo set; avrei voluto vedere ancora tanti colpi da questi due grandi campioni.
Il match ha avuto 5 sfaccettature, 5 quanti i set.
Primo set colmo di break e controbreak che dimostrano come i due finalisti non riuscissero a prendere le misure dei loro colpi e terminato al tie-break nel quale Andy ha rischiato tante volte di sprecare tutti i set point per colpa di troppi errori gratuiti.
Secondo set iniziato con un Murray dominante su un Djokovic annichilito; ma bastano pochi games perchè i due aggettivi si scambino le posizioni. Si arriva al 5 pari e quando meno te l'aspetti non è il britannico bensì il serbo a calare nei colpi decisivi, perdendo quell'aggressività "rischiosa" che ha avuto nei games precedenti.
Terzo set dominato da Nole, il quale trova un ottimo equilibrio di colpi e si lascia ammirare in alcune volèe stilisticamente perfette. Al contrario Andy è mentalmente contratto e tutto ciò si riflette nella mancanza di braccio e gambe nei tanti colpi fermatisi a rete.
Quarto set infinito grazie a scambi eterni: simbolo di tutto ciò è lo scambio eclatante sul 40-40 (vantaggio Nole).
Quinto ed ultimo set. Djokovic è stanco e Murray può finalmente approfittarne. Ha vinto finalmente uno Slam e, a vedere l'esultanza e la premiazione, non credo abbia ancora realizzato a pieno ciò che ha appena fatto. C'è un motivo per quella parola sottolineata una riga sopra: è un peccato che fosse solo l'ultimo set; avrei voluto vedere ancora tanti colpi da questi due grandi campioni.