POLITICA ESTERA
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Re: POLITICA ESTERA
Semplicemente i Dem negli Usa stanno trovando il modo di far sentire i giovani rappresentati in politica, da noi il "nuovo che avanza" del PD parla di come i videogiochi siano il demonio.
- Hard Is Ono
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Re: POLITICA ESTERA
Delphi ha scritto:Lo penso anch'io. Si registra una grande ondata di deputate donne, con addirittura omosessuali, musulmane, native americane, rifugiate e provenienti da minoranze etniche. Quando persino l'America sotto Trump sembra più avanti dell'Italia del 2018.
L'America sotto Trump É più avanti dell'Italia. Dal punto di vista del fermento sociale.
Ovviamente non perchè c'è Trump.
Ma perchè in questi dieci anni gli USA hanno conosciuto i vari movimenti di Occupy Wall Street, Black Lives Matter, il movimento delle donne contro Trump, gli scioperi degli operai automotive, quelli dell'industria alimentare ecc ecc ecc.
Trump è stato anche il sottoprodotto della reazione a tutto ciò.
E anche il risultato del fallimento di Obama e del partito democratico.
Il più grande spreco degli ultimi anni è stato Sanders, che da bravo socialdem qual è, al momento di costruire una vera alternativa (cioè spaccare col Partito Democratico forte dei suoi 13 Milioni di voti e fare un partito di vera sinistra), si è cacato in mano ed è rientrato nei ranghi.
- Delphi
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Re: POLITICA ESTERA
Cortez ha lavorato per la campagna elettorale di Sanders alle primarie io non ho ancora perso del tutto le speranze in Bernie.
- Hard Is Ono
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Re: POLITICA ESTERA
Per me il momentum se l'è bruciato.
Negli USA uno dei problemi all'ordine del giorno è la costruzione di una sinistra alternativa al partito democratico.
Lui partiva da una base d'asta di 13 milioni di voti, non bruscolini insomma.
Vediamo Ocasio-Cortez che fa, sicuramente rappresenta una parte dei dem meno liberal, ma non mi pare abbia nelle corde l'impostazione corretta del problema.
Negli USA uno dei problemi all'ordine del giorno è la costruzione di una sinistra alternativa al partito democratico.
Lui partiva da una base d'asta di 13 milioni di voti, non bruscolini insomma.
Vediamo Ocasio-Cortez che fa, sicuramente rappresenta una parte dei dem meno liberal, ma non mi pare abbia nelle corde l'impostazione corretta del problema.
Re: POLITICA ESTERA
Fantapolitica.Hard Is Ono ha scritto:Il più grande spreco degli ultimi anni è stato Sanders, che da bravo socialdem qual è, al momento di costruire una vera alternativa (cioè spaccare col Partito Democratico forte dei suoi 13 Milioni di voti e fare un partito di vera sinistra), si è cacato in mano ed è rientrato nei ranghi.
- Hard Is Ono
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Re: POLITICA ESTERA
D'accordo con GGG, in America c'è una cultura bipartitica troppo radicata, i 13 milioni di voti sarebbero confluiti comunque nel partito democratico.Hard Is Ono ha scritto:
Bah.
In più scindersi perché si è perso le primarie è abbastanza da perdenti.
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Re: POLITICA ESTERA
Non mi metto neanche ad elencare quanti partiti sono nati da scissioni da altri partiti con una cultura radicata.Moxicity ha scritto:
D'accordo con GGG, in America c'è una cultura bipartitica troppo radicata, i 13 milioni di voti sarebbero confluiti comunque nel partito democratico.
In più scindersi perché si è perso le primarie è abbastanza da perdenti.
Il punto è politico.
Si vuole dare una svolta progressista negli USA?
Si deve rompere col partito democratico.
Ci si accontenta del Partito Democratico?
E allora ci si beccano tutte le conseguenze negative, elezione di Trump contro Clinton compresa.
Per fortuna che negli USA qualcuno con la testa sulle spalle che lavora per la costruzione di un partito alternativo al PD c'è.
Re: POLITICA ESTERA
Viva le utopie.Hard Is Ono ha scritto:Non mi metto neanche ad elencare quanti partiti sono nati da scissioni da altri partiti con una cultura radicata.
Il punto è politico.
Si vuole dare una svolta progressista negli USA?
Si deve rompere col partito democratico.
Ci si accontenta del Partito Democratico?
E allora ci si beccano tutte le conseguenze negative, elezione di Trump contro Clinton compresa.
Per fortuna che negli USA qualcuno con la testa sulle spalle che lavora per la costruzione di un partito alternativo al PD c'è.
Se ti dividi dal Partito Democratico, Trump vince uguale (per quel che vale prendendo pure la maggioranza dei voti, al contrario di quanto avvenuto) e lasci la strada libera ai repubblicani da qui a chissà quanti anni (altro che Obama e Clinton ). Per capirlo basta avere qualche conoscenza sulle leggi elettorali degli USA, oltre che un po' di logica.
Inoltre non stai considerando un aspetto importante della politica americana e cioè le primarie: se la base di un partito vuole una svolta verso sinistra o verso destra la si denota alle primarie. È esattamente ciò che è successo e sta succedendo con il Partito Repubblicano, Trump ha vinto le primarie e in seguito altri candidati senatori/deputati con idee più destrorse hanno vinto le primarie sconfiggendo gente meno radicale che faceva parte dell'establishment.
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Re: POLITICA ESTERA
La parola utopia andrebbe bandita dall'uso comune, visto gli utilizzi sconsiderati che se ne fanno.
Un po' come qui a Roma dove si usa utopia anche per la questione del trasporto pubblico locale.
E intanto, mentre ogni risposta minimamente seria viene bollata come utopia, l'alternativa rimane tra la privatizzazione selvaggia o la continuità della malagestione ATAC e Comune e a prenderlo nel culo sono sempre i soliti.
Finiremo a considerare utopia anche fare due pasti al giorno e non lo vivremo come un problema perchè, sant'iddio, mangiare due volte? Utopia.
Negli USA il problema è molto più ampio, perchè parla di dinamiche reali tutt'altro che utopistiche (e sono quelle che ho citato sopra: scioperi del settore automotive, scioperi del settore alimentare, movimenti occupy, movimenti delle donne, movimenti antiTrump, black lives matter ecc ecc) che hanno bisogno (o avrebbero avuto bisogno) di una rappresentanza politica all'altezza dei problemi che ponevano.
Il Partito Democratico non può essere quella rappresentanza politica.
Quindi chi come Sanders si pone il problema della rappresentanza di quelle istanze, deve porsi il problema della costruzione di un partito autonomo di quegli interessi.
Poi si può anche derubricare questo problema ad utopia.
Però non smetterà di riproporsi.
"I fatti hanno la testa dura".
Un po' come qui a Roma dove si usa utopia anche per la questione del trasporto pubblico locale.
E intanto, mentre ogni risposta minimamente seria viene bollata come utopia, l'alternativa rimane tra la privatizzazione selvaggia o la continuità della malagestione ATAC e Comune e a prenderlo nel culo sono sempre i soliti.
Finiremo a considerare utopia anche fare due pasti al giorno e non lo vivremo come un problema perchè, sant'iddio, mangiare due volte? Utopia.
Negli USA il problema è molto più ampio, perchè parla di dinamiche reali tutt'altro che utopistiche (e sono quelle che ho citato sopra: scioperi del settore automotive, scioperi del settore alimentare, movimenti occupy, movimenti delle donne, movimenti antiTrump, black lives matter ecc ecc) che hanno bisogno (o avrebbero avuto bisogno) di una rappresentanza politica all'altezza dei problemi che ponevano.
Il Partito Democratico non può essere quella rappresentanza politica.
Quindi chi come Sanders si pone il problema della rappresentanza di quelle istanze, deve porsi il problema della costruzione di un partito autonomo di quegli interessi.
Poi si può anche derubricare questo problema ad utopia.
Però non smetterà di riproporsi.
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Re: POLITICA ESTERA
Te ne svelo un'altro.GGG ha scritto:Ti svelo un segreto: per risolvere certi problemi devi vincere le elezioni.
Questo non è più vero da almeno cent'anni.
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Re: POLITICA ESTERA
E io un altro ancora. UN ALTRO. UN ALTRO!!Hard Is Ono ha scritto:
Te ne svelo un'altro.
Questo non è più vero da almeno cent'anni.
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Re: POLITICA ESTERA
Sono un vero ignorantone.Ankie ha scritto: E io un altro ancora. UN ALTRO. UN ALTRO!!
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Re: POLITICA ESTERA
E' spuntato fuori
Comunque la mia idea è sempre la stessa: Roma non è stata costruita in un giorno. Non esistono vere utopie, solo non è mai facile realizzarle, né realizzarle esattamente come le si sono immaginate. E' giusto partire da qualche parte, anche se nel piccolo, ma è da qui che bisogna inevitabilmente partire se si vuole proporre qualcosa di rivoluzionario e nuovo (vedi il 5 Stelle cosa è diventato partendo sostanzialmente dal nulla).
Poi nel dettaglio non conosco bene le dinamiche della politica americana, che da quel poco che so mi sembra troppo ancorata al dualismo Repubblicani-Democratici, quindi non so se schierarmi dalla parte di HIO o di GGG.
Comunque la mia idea è sempre la stessa: Roma non è stata costruita in un giorno. Non esistono vere utopie, solo non è mai facile realizzarle, né realizzarle esattamente come le si sono immaginate. E' giusto partire da qualche parte, anche se nel piccolo, ma è da qui che bisogna inevitabilmente partire se si vuole proporre qualcosa di rivoluzionario e nuovo (vedi il 5 Stelle cosa è diventato partendo sostanzialmente dal nulla).
Poi nel dettaglio non conosco bene le dinamiche della politica americana, che da quel poco che so mi sembra troppo ancorata al dualismo Repubblicani-Democratici, quindi non so se schierarmi dalla parte di HIO o di GGG.