Per me non è una questione di schierarsi.Delphi ha scritto: Poi nel dettaglio non conosco bene le dinamiche della politica americana, che da quel poco che so mi sembra troppo ancorata al dualismo Repubblicani-Democratici, quindi non so se schierarmi dalla parte di HIO o di GGG.
E' logico e normale che ci siano posizioni diverse, anche inconciliabili.
Quello che a me sembra però è che più si va avanti nella disintegrazione della sinistra, più si perde la capacità di ragionare al di fuori della mera contingenza.
Questo perchè la sinistra è stata storicamente la parte politica portatrice di progresso e lo ha fatto anche sull'onda concreta e materiale (e non certo utopistica) della costruzione di un'alternativa di società.
Venendo meno la sinistra, viene meno anche questo bagaglio politico, teorico ma anche di semplice bussola.
Non si deve essere un laureato per ragionare in termini di alternativa.
Basta un operaio con un minimo di coscienza di classe.
O un postino.
O un facchino.
O chissà che altra categoria.
Tutto questo sta venendo meno e uno degli effetti più deteriori che io ci vedo è esattamente l'incapacità di ragionare in termini di progetto, ma affidarsi al contingente. Senza fare i conti peraltro che negli ultimi vent'anni il contingente ha creato solo disastri.
Poi si può essere fan sfegatati del Partito Democratico, di Obama e della Ocasio-Cortez, oppure si può essere sostenitori di una via alternativa.
A ciascuno il suo.
Ma la reductio ad hitlerum in salsa utopistica è veramente non solo fastidiosa, ma anche segno della perdita di progettualità.