METAL

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The Bleeding
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Re: METAL

Messaggio da The Bleeding »

Avantard ha scritto:
Questa sinceramente non l'ho afferrata.
Ti cito qualche concerto a cui ho preso parte: nel 2011 sono andato a vedere Megadeth e Slayer a Roma e mi sono divertito un casino perché sono due band che apprezzo molto.
Un anno dopo, in estate, ho visto il concerto più bello della mia vita: The Cure, sempre a Roma.
L'anno successivo invece i Rammstein, sempre Rock in Roma.
Tutti bei concerti, tutta roba diversa fra loro.

A pensarci, attualmente ascolto più Daft Punk che altro. Random Access Memories è un disco parecchio divertente e orecchiabile, e si fottano i puristi: lo scopo di quel duo è sperimentare nuove sonorità, e ci sono riusciti bene.
E se mai venissero di nuovo in Italia, penso sarei il primo ad essere lì.

Che significa non avere le idee chiare in testa?
E' tutta musica.



EDIT: rispondendo un attimo all'autore del thread, beh sì c'era un topic con lo stesso nome ma ormai è vecchio. Meglio usare questo nuovo, anche perché nel precedente c'è quasi tutta gente che non scrive più(fortunatamente).
Idee non chiare in riferimento all'ambito metal, prendendo in esame gli atteggiamenti dei metallari. Da esterni credo sia del tutto normale spaziare tra generi senza troppe distinzioni.
L'appartenente alla sotto-cultura spalatore di merda a prescindere è esattamente fastidioso come il fanboy sfegatato dei Manowar (metteteci qualsiasi altro gruppo più o meno famoso, il risultato non cambia), a sua volta rompiballe come il tuttologo metallaro che riesce a far finta di avere la testa per spaziare fuori dei paletti.
Quelle persone sono solo confuse, tendono a far emergere un aspetto (quello della mentalità aperta) falso. Non mi riferivo a voi, penso abbastanza maturi da non etichettarvi.

Per il resto, il metal è anche divertimento e aggregazione. Ritrovarsi a far casino nel mosh pit durante Hammer Smashed Face dei CC, oppure scapocciare durante Raining Blood degli Slayer. Non solo ottusità, gare a chi ce l'ha più lungo o dimostrare la propria purezza sparlando della cult band di turno.
Ultima modifica di The Bleeding il 17/08/2014, 13:43, modificato 1 volta in totale.



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SaintJust
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Re: METAL

Messaggio da SaintJust »

Avantard ha scritto:
A pensarci, attualmente ascolto più Daft Punk che altro. Random Access Memories è un disco parecchio divertente e orecchiabile, e si fottano i puristi: lo scopo di quel duo è sperimentare nuove sonorità, e ci sono riusciti bene.

Che significa non avere le idee chiare in testa?
Mah, ho sempre pensato che lo scopo principale del duo sia quello di far ballare e farsi ascoltare, più che creare nuove sonorità (che, mica è un obbligo).

Non è questione di avere "idee chiare in testa", come sostenevano gli utenti prima.
E' una questione, più che altro, culturale. Insomma, chi fa i mix di più esperienze ha le idee ben chiare su quello che sta facendo alle volte e si crea una sorta di supremazia culturale (io direi sociale) più che deleteria nella fruizione musicale. Ma, questo è un discorso piuttosto complesso e si andrebbe OT (e non sto attaccando né te né Saimas).

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Delphi
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Re: METAL

Messaggio da Delphi »

SaintJust ha scritto:
Con povertà fisica intendo diverse cose, ma si potrebbe riassumere in una constatazione:

A livello sonoro, il Metal propone un ventaglio di sonorità abbastanza limitato. Un vero trattamento elettroacustico dello strumento non esiste o è poco espanso. E con ciò, frega un cazzo di coloro che si masturbano sui delay o sulle marche di chitarra, perché il suono non presenta significative differenza da un contesto all'altro. Ricordiamoci che pur sempre è musica commerciale e la gente "deve ricordarsela" ai concerti. Il Rock ha dato molto di più, in questo senso. Insomma, te ascoltando un brano dei, che ne so, Obscura, non rimarrai mai colpito dai suoni fisici quanto, se ne rimani certo colpito, da altro.

Con povertà intellettuale ci sarebbero una serie di sensate motivazioni:

A) Irritante è la struttura dei pezzi. Basati su accordi, che si ripetono senza un'apparente logica intrinseca. La divisione di lunghi brani, che a torto vengono definitivi complessi, poi non fa che aumentare l'astio per via dell'inutilità stessa della operazione (DAJE, LE SUITE). Senza parlare poi di ponti modulanti non consapevoli o semplicemente a cazzo di cane. Ricordo che questi sono commenti tecnici che, sì, vanno tenuti in considerazione visto che il Metal compone in modo accademico (ma magari fosse più accademica, alle volte) e reazionario (ops).

B) Ritmicamente è il nulla (tolgo i Meshuggah, sia chiaro). Che sia in tempi pari, dispari, sincopati o che vi siano poliritmie, sono solo un bagaglio di esperienze riversate in una musica che, per sua natura intellettuale, non permette una grande spazialità di ritmi.

C) Parlare dei contenuti con le band Metal è come voler sparare sulla croce rossa, alle volte. I testi sono il nulla. Ma proprio il nulla più assoluto: superficiali nel rifarsi ad antiche forme poetiche (l'irresponsabilità totale nei confronti del passato, vedi The Rime of Ancient Mariner che si dimentica della dizione poetica puff), filosoficamente inutili e perbenistici (il rapporto con la macchina e l'uomo, che nel concept o c'è la redenzione o c'è la distruzione del soggetto, tutto bello ed interessante), reazionari e revisionisti ( e questo tocca un po' tutti, da certa roba Folk fino a TUTTO il Prog), teologicamente acidi (tranne i Deathspell Omega, il Black Metal ci ha offerto una roba tipo Il Diavolo = Babbo Natale o ateismo = Odino), da filosofia Zen (certi testi dei Dream Theater sono da mettersi da mettersi le mani nei capelli), arbitrariamente descrittivi (con tutto il bene agli Agalloch, ma come si fa dire che le loro chitarre sono il suono della foresta?) e di denuncia sociale populista (e boh, qui ce ne sarebbe una schiera di gente Thrash o Neo Thrash), splatter senza ironia (e quindi, non più Splatter ma macellai senza ragione).... mi fermo che è meglio.


Allora, ora che ti ho fatto queste delucidazioni sul mio pensiero, credo sia opportuno dire che chi ascolta Metal non è, il più delle volte, come la sua musica. Mai mi permetterei di dire: "non capisci un cazzo perché ascolti musica di merda", anzi. Visto che non si sta pontificando su quale sia la "vera musica", ognuno può ascoltare quello che vuole all'odierno (cioè, anch'io ascolto qualcosa di Metal). Ciò che sarebbe utile sarebbero avere lucidità ed onestà intellettuale nel constatare certe ovvietà per godersi l'esperienza in modo sincero e non seguendo un'ideologia ( e le ideologie, in musica, hanno sempre fallito)... ciò significa constare anche che, in un'ottica il più ampio possibile, il Metal è un genere che ha rifiutato il dialogo intellettuale e moderno, e quindi risulta stopposo. E che il Metal si auto sostenga da solo, e ciò nell'ottica della comunicazione non è che sia proprio il massimo.
Tuttavia, credo che l'ascoltatore medio viva la sua passione in modo fisico ed emotivo, cercando una sorta di approccio quotidiano tra musica ed interiorità (il più delle volte innocente). E se una musica aiutare ad affrontare il quotidiano ben venga. E' una stata una premessa da DC solo per evitare inutili flame e riletture errate questo mio post, eh.
Ma con pochezza "fisica" ti riferisci solamente al trattamento elettroacustico dello strumento?
Non ho capito molto questa parte scusa... poi uno ascolta gli Obscura per altre motivazioni "fisiche". Oppure sono io che ho capito male.

Povertà intellettuale non so esprimermi sui primi due punti, anche se alla fine non è che il resto della musica (a parte l'elettronica, su cui però sono ignorante) sia cambiata molto in quanto a strutture dei brani, scale ed accordi utilizzati. A confronto del Pop Rock che ci propongono oggi, il Metal è anni luce avanti in quanto a "complessità" tecnica e strutturale (che poi bisogna sempre fare dei distinguo: c'è Metal e Metal; non possiamo mettere sullo stesso piano Darkthrone e Iron Maiden, per citare due band opposte). Non parliamo del Punk allora.
Sul punto due: ma la ritmicità è l'unico e solo criterio per affacciarsi ad un genere musicale? No perché citi i Meshuggah, che infatti alla maggior parte della gente non piacciono proprio perché troppo contorti, complessi, e danno troppo la sensazione di "guardate quanto siamo bravi e fighi", ma con sostanza 0 (gli Slayer non sono particolarmente tecnici, eppure hanno fatto la storia del genere e piacciono per quello).
Ma poi questi due temi non vedo come siano "intellettuali".
Punto tre, su alcune cose hai ragione, però non vedo come possa essere definibile "povero di contenuti intellettuali" un genere che si affaccia su più mondi, su tematiche non convenzionali e, sì, "intellettuali" perché non parlano del solito sesso droga rock'n roll.
Se mi parli dei Manowar ti do ragione. Se mi parli dei Judas Priest ti dico che a loro fotte relativamente dei contenuti dei loro testi, dato che è altro che mettono in risalto nella loro musica. Se mi parli del Brutal Death Metal deve essere per forza splatter banale, altrimenti non sarebbe Brutal Death Metal. E poi tipo il 70% delle band se ne fotte del testo e dei contenuti. Poi lasciamo perdere i vari cliché sul Black Metal... per dire, non mi risulta che gli Ulver abbiano mai parlato di Satana.
Dire che è il nulla assoluto è da mani nei capelli, mi dispiace.
Cosa dovremmo dire del Punk allora?

Ma tu cosa ascolti? Cosa ritieni "intellettualmente" e "fisicamente" "pieno"?
Fammi qualche esempio.

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Avantard
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Re: METAL

Messaggio da Avantard »

Daje Saimas :beer:
SaintJust ha scritto:
Mah, ho sempre pensato che lo scopo principale del duo sia quello di far ballare e farsi ascoltare, più che creare nuove sonorità (che, mica è un obbligo).

Non è questione di avere "idee chiare in testa", come sostenevano gli utenti prima.
E' una questione, più che altro, culturale. Insomma, chi fa i mix di più esperienze ha le idee ben chiare su quello che sta facendo alle volte e si crea una sorta di supremazia culturale (io direi sociale) più che deleteria nella fruizione musicale. Ma, questo è un discorso piuttosto complesso e si andrebbe OT (e non sto attaccando né te né Saimas).
Guarda, cercando di semplificare il mio pensiero in merito ti dico: non mi ritengo superiore a chi ascolta solo metal, o magari a chi ascolta solo indie(molto in voga sto periodo). Dico soltanto che, se tu mi vieni vicino e mi dici che i Cure fanno schifo al cazzo e che mi devo vergognare perché prima di allora ascoltavo solo heavy metal duro e puro, beh allora sì che mi reputo superiore. Perché ho saputo allargare i miei orizzonti musicali. Perché sono uscito dallo "sfogo" metal adolescenziale e mi sono aperto ad altre realtà musicali(che mi creano lo stesso identico piacere, se non superiore).
E non sto dicendo affatto che chi a 40 anni ha ancora la stessa passione metallara che aveva a 16 anni(anche addirittura nello stile) sia coglione. A quella persona magari direi soltanto che si è persa un bel po' di bella musica durante gli anni, musica all'infuori del metal, ma poi basta così.
Se però la stessa persona, 16enne o 40enne che sia, mi continua a dire che i Cure(esempio random eh) sono merda SENZA averli mai ascoltati, oppure li conosce anche ma ci sta lontano per paura di infrangere le regole del metallaro DOC e perdere la reputazione, beh allora per me quell'individuo è un emerito COGLIONE.
E conosco di persona una miriade di persone con questi paraocchi, non è affatto un luogo comune.
Quando si dice che uno dei grossi problemi del genere Metal siano i metallari stessi(musicisti e fan), non è che abbiano tutti i torti.
E leggendo l'ultimo commento di The Bleeding, non credo sia il suo caso.

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Sonoio
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Re: METAL

Messaggio da Sonoio »

In base alle argomentazioni di SaintJust le romanze senza parole di Schubert sono il nulla: percorso armonico preconfezionato e ritrito, struttura (o, per essere più precisi, forma) "standard" e elemento ritmico completamente assente.

Che poi parlare di struttura armonica (che penso sia quello a cui ti riferisci tu con "pezzi basati su accordi, che si ripetono senza un'apparente logica intrinseca") per una musica di natura POPULAR - derivante dalla cultura afroamericana - non ha alcun senso, trattandosi per l'appunto di musica di natura modale (o al massimo neotonale, se vogliamo prendere quegli artisti leggermente più colti - nel senso musicologico del termine).

Soprattutto se consideriamo che il metal per definizione adotta la forma canzone strofa-ritornello (anche nelle forme più evolute o progressive).

Gli eventi verticali (o armonici) nella musica popular occidentale sono sempre stati di matrice modale.

A meno che tu non voglia prendere in considerazione il percorso con cui il jazz tonale ha portato avanti (e qui ci metto un lol per altri motivi) la tonalità classica. Ma sarebbe come paragonare arance e ciabatte.
Basati su accordi, che si ripetono senza un'apparente logica intrinseca
Nella storia della musica le successioni di accordi "secondo una logica intrinseca" (definizione che non ha senso in musica, ma che vado a interpretare con "secondo logiche di attrazione tonale", che è l'unica possibilità che mi viene in mente) rappresenteranno l'1 % di tutta la musica mai composta.

La musica popular è sempre stata modale (o, nel nostro secolo, neotonale, che poi è la stessa cosa), la musica colta si è emancipata da molti dei problemi relativi agli eventi musicali verticali più di cent'anni fa.
B) Ritmicamente è il nulla (tolgo i Meshuggah, sia chiaro). Che sia in tempi pari, dispari, sincopati o che vi siano poliritmie, sono solo un bagaglio di esperienze riversate in una musica che, per sua natura intellettuale, non permette una grande spazialità di ritmi.
Continuo a non capire. Quindi i corali di Bach (vabbè, tutta la musica di Bach) è poco interessante perché è ritmicamente nulla?


In definitiva trovo le tue argomentazioni molto poco precise da un punto di vista tecnico e insensate da quello concettuale.

In pratica hai detto: il metal (che per definizione è musica dal contenuto armonico modale o neotonale, prevalentemente in 4/4, suonato con batteria, basso elettrico, chitarra distorta, voce e eventualmente tastiere, dalla forma-canzone e trattante determinate tematiche),

non mi piace perché:

è una musica dal contenuto armonico modale o neotonale, prevalentemente in 4/4, suonato con batteria, basso elettrico, chitarra distorta, voce e eventualmente tastiere, dalla forma-canzone e trattante determinate tematiche



Non so se noti l'insensatezza nel tentare di rendere le tue conclusioni oggettive.

Avresti fatto prima a dire "a me il metal non piace".

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SaintJust
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Re: METAL

Messaggio da SaintJust »

Delphi ha scritto:
Ma con pochezza "fisica" ti riferisci solamente al trattamento elettroacustico dello strumento?
Non ho capito molto questa parte scusa... poi uno ascolta gli Obscura per altre motivazioni "fisiche". Oppure sono io che ho capito male.
Certo che mi riferisco alle qualità timbriche di uno strumento.
Magari sono stato io poco chiaro a non specificarlo. Magari lo avevi inteso come stimolazione al ballo o al pogo (che, se bello ignorante, piace anche a me) o al supporto fisico con cui si ascolta (od al suo confezionamento commerciale).
Delphi ha scritto: Povertà intellettuale non so esprimermi sui primi due punti, anche se alla fine non è che il resto della musica (a parte l'elettronica, su cui però sono ignorante) sia cambiata molto in quanto a strutture dei brani, scale ed accordi utilizzati. A confronto del Pop Rock che ci propongono oggi, il Metal è anni luce avanti in quanto a "complessità" tecnica e strutturale (che poi bisogna sempre fare dei distinguo: c'è Metal e Metal; non possiamo mettere sullo stesso piano Darkthrone e Iron Maiden, per citare due band opposte). Non parliamo del Punk allora.
Certo che alla fine la musica ha poco da dire, ormai, armonicamente. La ricerca odierna di musicisti extracolti/colti si è spostata sulla ricerca timbrica. Dipende da che Pop Rock si parla, se parli di quello di classifica, trovo che accademicamente sia simile con il Metal come approccio compositivo. Ovvio che con Pop Rock intendiamo una stuola di musicisti più amplia, allora posso dirti che la complessità musicale (attenzione, non tecnica) raggiunta da un gruppo tipo i Faith No More/Mr Bungle o cantautrici come Bjork o senza scomodare Zappa... beh, siamo su pianeti differenti (sono stato abbastanza scorretto, visto che ho citato collettivi con dei valori aggiunti non indifferenti). E poi, permettimi di dire che non è la tecnica o la struttura che definisce un brano "complesso", bensì la coerenza con cui è portato avanti un determinato approccio o pensiero. Il Punk, fino la sbornia inglese, ha prodotto un sacco di collettivi coraggiosi e molto più progressisti (nella stessa epoca degli Iron Maiden c'era i Pop Group o i Devo, eh).
Delphi ha scritto: Sul punto due: ma la ritmicità è l'unico e solo criterio per affacciarsi ad un genere musicale? No perché citi i Meshuggah, che infatti alla maggior parte della gente non piacciono proprio perché troppo contorti, complessi, e danno troppo la sensazione di "guardate quanto siamo bravi e fighi", ma con sostanza 0 (gli Slayer non sono particolarmente tecnici, eppure hanno fatto la storia del genere e piacciono per quello).
Ma poi questi due temi non vedo come siano "intellettuali".
Può essere un criterio utile nell'approccio musicale, visto che si misura con le qualità temporali del suono (e mi fermo qua, poiché ci si perderebbe in discorsi estetici e filosofici fuori luogo).
Ma boh, anche se dicessero "quanto siamo bravi e fighi", non vedo come questo dovrebbe allontanare dalla loro musica che, nella sua primitività, è efficacissima e stimola sicuramente "l'attenzione a sé stessa" (cioè, segui solo la musica e frega un cazzo del resto). Gli Slayer piacciono anche a me, a mi pare insincero affermare la loro bellezza solo perché sono più diretti e cipiacepogareconloro. Poi oh, io penso che gli Slayer passeranno alla storia nei prossimi cent'anni come la vera band metallara e pochi cazzi, e sarà un grande oggetto di studio sociale (e non musicale)... ma qui si sta speculando.

Questi sono contenuti intellettuali perché il cervello non funziona solo nel scrivere due stronzate e cantarle. Sono queste cosa che differenziano un compositore/musicista da un dilettante (che scrive una canzone guidato dal proprio istinto senza preoccuparsi delle qualità musicali in sé).
Delphi ha scritto:Punto tre, su alcune cose hai ragione, però non vedo come possa essere definibile "povero di contenuti intellettuali" un genere che si affaccia su più mondi, su tematiche non convenzionali e, sì, "intellettuali" perché non parlano del solito sesso droga rock'n roll.
Se mi parli dei Manowar ti do ragione. Se mi parli dei Judas Priest ti dico che a loro fotte relativamente dei contenuti dei loro testi, dato che è altro che mettono in risalto nella loro musica. Se mi parli del Brutal Death Metal deve essere per forza splatter banale, altrimenti non sarebbe Brutal Death Metal. E poi tipo il 70% delle band se ne fotte del testo e dei contenuti. Poi lasciamo perdere i vari cliché sul Black Metal... per dire, non mi risulta che gli Ulver abbiano mai parlato di Satana.
Dire che è il nulla assoluto è da mani nei capelli, mi dispiace.
Cosa dovremmo dire del Punk allora?

Ma tu cosa ascolti? Cosa ritieni "intellettualmente" e "fisicamente" "pieno"?
Fammi qualche esempio
Perché, caro Delphi, quantità non è sinonimo di qualità. Non è che se hai scopato 100 fighe, allora sei automaticamente un grande scopatore, detto in modo rozzo. E, stessa cosa, non è che evita il discorso "Sex, Drugs and Rock N Roll", allora sei intellettualmente sveglio.

Chioso solo sullo Splatters: lo splatters nasce come genere ironico, ma mi pare che i Brutallari lo abbiano preso un po' seriamente.
Chioso n. 2: Mi son dimenticato dei testi astrologici :facepalm2:

Ma se il 70% si sforzasse di scrivere bella musica, boh... fregherebbe anche a me un cazzo dei testi. Ma, quando la musica è mediocre, ti rimane come spunto riflessivo solo il testo eh. Gli Ulver sono nella categoria dei revionisti o dei "ricercatori" di atmosfere (Kveldssanger dovrebbe essere folk con le chitarre zanzarose o strapulite? Molto credibile e specialmente folklorisitico; o Bergtatt che parla dei Troll e degli abitanti cattivi della foresta senza che la musica ti dia, quantomeno, un'immagine pittorica nella mente) più che Belzebù = Padre Pio.
E una Mongoloid dei Devo vale un migliaio di discografie intere dei Metallari, eh.

Senza sfociare nell'essere tacciato cose di cui non sono (snob o post-racial-chic), posso dirti che il mio approccio con Bjork o i Dead Can Dance mi ha sempre stimolato. Senza parlare poi dei Deathspell Omega, Meshuggah, certe cose degli Isis e dei Neurosis, Mr. Bungle/Faith No More, Sunn O))) ecc...

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Re: METAL

Messaggio da Sonoio »

Senza parlare poi di ponti modulanti non consapevoli o semplicemente a cazzo di cane
Questa frase mi era sfuggita.
E mi da la conferma che hai le idee molto confuse sul concetto di armonia.

Il concetto "ponte modulante" ha senso solo all'interna di una musica tonale (che risponde cioè alle logiche di attrazione tonale nate nel 1600 e portate avanti per i seguenti 3 secoli fino a Wagner),

come puoi applicarlo per fare critica di una musica popular, modale o neotonale che sia?

Certo che alla fine la musica ha poco da dire, ormai, armonicamente. La ricerca odierna di musicisti extracolti/colti si è spostata sulla ricerca timbrica.
La ricerca colta sul timbro è vecchia di quasi un secolo.

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Re: METAL

Messaggio da The Bleeding »

SaintJust ha scritto:Chioso solo sullo Splatters: lo splatters nasce come genere ironico, ma mi pare che i Brutallari lo abbiano preso un po' seriamente.
Mi permetto solo di interferire su questo aspetto, ti posso assicurare che nel caso del brutal (preso ad ampio raggio con derivati tipo slam death, goregrind etc.) l'approccio è tutto tranne che serioso (a parte casi abbastanza rari).

A casissimo (come gli Spasm ce ne sono a iosa).
" onclick="window.open(this.href);return false;

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Re: METAL

Messaggio da SaintJust »

@Sonoio:
Possiamo continuare la discussione, magari in forma più libera, via MP o con altre piattaforme. Ci tengo :)

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Re: METAL

Messaggio da team bring it »

ultimamente Dragonforce,Sabaton,Edguy,Hammerfall,Epica
in passato Metallica,Iron Maiden,Morbid Angel,Deicide,Carcass,Pantera,Sepoltura...

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Re: METAL

Messaggio da Delphi »

Ma generalmente la fai troppo complicata, e condanni un genere per canoni troppo eccessivi (ma anche soggettivi, certe volte) per qualcosa che alla fine ha il solo intento di essere musica che diverta e, in un certo senso, popolare.

Pop Rock da classifica accademicamente simile al Metal come approccio compositivo oddio... tenendo conto poi che di Pop Rock da classifica ce n'è uno e gli artisti si somigliano fra loro in maniera abbondante, mentre nel Metal abbiamo poli estremi completamente differenti e difficilmente paragonabili.
Oppure sono io che non capisco il tuo approccio critico e la tua prospettiva.
Fatto sta che fra un Nek o una Laura Pausini e gruppi come Agalloch o Pain of Salvation (giusto per citarne due da snob :P ) di differenza io ne vedo molta.
In cosa si differenzierebbero i Faith No More (che a me piacciono) dai Metallica? Perché "Midlife Crisis" sarebbe più complessa come composizione rispetto ad una "Call of Chtulu"? Oppure citando una band controversa, i Dream Theater ed una "Learning to Live", o una "Change of Season" (immagino che sparerai insulti a raffica nei confronti dei Dream Theather)?
Capisco Bjork o Frank Zappa, ma i Faith No More (per quanto mi piacciano e li ritenga importanti nella storia del Rock degli ultimi 30 anni) forse si discostano un po'.

Perché il solo e semplice "guardate quanto siamo bravi e fighi" non è un criterio sufficiente per rendersi interessanti e piacere. Un brano può essere storico ed amato nonostante la sua semplicità strutturale o il fatto che sia sempre la solita roba. Gli AC-DC non è che siano sta gran roba dal tuo punto di vista, eppure non mi sognerei mai di dire che siano il nulla. Va beh, non sono Metal...
Al contrario, molti non apprezzano gli ipertecnicismi dei Meshuggah o delle nuovi correnti Djent. Poi va beh in molti non sopportano neppure lo Shredding, a cominciare da Malmsteen.

Del Neo-Folk che ne pensi?
I Nest?

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Re: METAL

Messaggio da Sonoio »

Saint come preferisci, possiamo continuare qui sotto se gli altri vogliono seguire o se preferisci via pm... in ogni caso vorrei restare su tw per motivi di tempo :beer:

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Re: METAL

Messaggio da Saimas »

Bene, non ci capisco più un cazzo :beer:

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Re: METAL

Messaggio da THRASHAPOCALYPSE »

Ascoltatore e appassionato da sette anni.
Ascolto quasi tutti i sottogeneri (ad eccezione del doom) oltre a tanta altra musica come rock, punk, hardcore, blues, rap old school (che ha molti punti in comune con il metal, per quanto ne dicano i trve di sta michia) e colonne sonore.
Gruppi preferiti? Tanto per fare qualche nome (anche extra metal) direi Iron Maiden (gruppo preferito), Kiss, The Who, Slayer, Metallica, Megadeth, Pantera, Sodom, Kreator, Death, Morbid Angel, Suicidal Tendencies, Ramones, In Flames, Carcass, Motorhead, Johnny Cash, Black Sabbath, sepultura, Savatage, Gamma Ray, Helloween, Venom, Celtic Frost, Coroner, DRI, Asphyx, Scorpions, Negazione, Sabaton, Social Distortion, Children of Bodom, Wintersun, Emperor, Darkthrone e milioni altri.
Suono la chitarra in tre band: una thrash (stampo americano), una Death e una hardcore/industrial che piacerebbe al buon Pirola.

@Delphi: solo perché ascolti i Vintersorg mi sei diventato simpatico!
@SaintJust: senza creare polemiche, tu cosa ascolti? Ma soprattutto, cosa cerchi nella musica?

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Re: METAL

Messaggio da Delphi »

THRASHAPOCALYPSE ha scritto:@Delphi: solo perché ascolti i Vintersorg mi sei diventato simpatico!
:pollicealto:

A dire il vero di loro conosco bene solo Till Fjalls, solo che lo sto ascoltando in loop all'infinito da quanto mi piace, ma a breve passerò anche a quello nuovo (anche se so che non ci sarà molto di Till Fjalls).

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