Tuttowrestling Forum

Kong Skull Island.
Bello caciarone come mi aspettavo.

Alien Covenant


Con buona pace di Frusciante e di tutti quelli che hanno osannato Prometheus, mediocre, questo è un film di fantascienza come si deve.

Fantastica la relazione tra i due androidi, del tutto simili tranne per la possibilità di David di creare, abilità sottratta a Walter e a tutti gli androidi più avanzati, direi a ragion veduta.

Effetti speciali meravigliosi, una sceneggiatura che sta in piedi al contrario del prequel, nonostante anche qui ci sia qualche momento un po' rivedibile, diciamo che l'equipaggio commette qualche ingenuità che non mi aspetterei da persone che dovrebbero avere una certa intelligenza o quantomeno un'atteggiamento diverso essendo su un pianeta sconosciuto, ma comunque si tratta di errori meno gravi e più accettabili senza dubbio.

L'ho visto senza avere aspettative dopo la delusione del primo, ora ho un buon hype per il terzo.

Continua la visione di The Orville.

Per ora nulla contro di essa.
MacFarlane ed i suoi collaboratori stanno facendo un ottimo lavoro a mescolare le classiche tematiche esplorative tipiche delle serie sci-fi con quelle sociali. E la comicità non è mai i troppo grezza.

Mother! é la fiera della casualità e della fruizione transeunte a cervello spento, passo nettamente indietro per Aronofsky che dovrebbe tornare a fare roba più psicologica e "sentita" invece che questa cafonata che riprende il suo film meno riuscito (The Fountain) e probabilmente si posiziona anche sotto di questa per il puzzo di provocazione visiva fine a se stessa (neanche così efficace, invero) che si inizia a sentire dal secondo tempo.
Rimane coerente a livello stilistico (primi piani e focus sugli occhi, fotografia opaca con uso intenso di grigio e nero) ma il simbolismo é poco presente ed usato comunque malissimo, lo script va un po' a puttane sul finale e la cosa più grave é che certe scelte aberranti sembrano quasi sminuire a livello intellettuale gli altri suoi lavori, un mezzo disastro

Non lo dà nessuno in VO quindi non l'ho visto

L'ordine delle cose
Non si sa bene cosa sia sto "ordine delle cose", parafrasando cazzino. Segre, dopo due film narrativi che rimandavano ad una autorialità radicale europea (palesi i riferimenti ad esempio ad Angelopoulos) e qualche documentario invisibile, se ne esce con questo film di narrazione sull'immigrazione, chiaramente sulla scia di tutta la robaccia uscita negli ultimi anni. Protagonista della storia non è più un rifiuto della società come nei precedenti, bensì un benestante borghese con ville responsabile dell'immigrazione che si fa i viaggi di lavoro e lo vediamo giocare alla wii in hotel di lusso. Da una parte vediamo la vita noiosa di sto borghese, dall'altra scene documentarie tipo Wiseman a spiegarci il meccanismo di controllo degli sbarchi, ecc. A un certo punto a Tripoli una tizia gli s'avvicina chiedendogli se può andare illegalmente in Finlandia e, nonostante ci siano un centinaio di altri ne*ri in sto film, la morale di sto film diventa il brutto politicaggio che non permette a UNA tizia di emigrare. Viene data la colpa al ministero, ai politici, ai mafiosi, ma soprattutto AI LIBICI, e c'è il responsabile della frontiera che non controlla le coste, e c'è il tizio che non controlla i centri, ecc. Dando per scontato che il regista ci spieghi le istituzioni per giustificarne l'esistenza e visto che non c'è alcun motivo per pensare che li stia in qualche modo criticando, sto cazzo di ordine delle cose quale minchia dovrebbe essere se l'intero film si sarebbe dovuto risolvere nella loro elusione? Boh, ma la colpa inspiegabilmente non è delle istituzioni, ma degli africani, bene. Quantomeno non c'è una scena vergognosa come quella del dottore di Lampedusa.

The Beguiled
Anonimo e noioso period drama di una one-hit wonder che non avrà mai il talento dell'ex marito (i cui film cagano tutti in testa a ogni suo, compreso l'hit*)

Our Souls at Night
Fatico a comprendere l'operazione. Se Netflix voleva raccattare i vecchi per quale motivo fare solo un film? I vecchi ancora oggi sono gli unici che affollano le sale cinematografiche e quindi sono più abituati a vedere un film in sala piuttosto che su Netflix, era veramente il caso di iniziare da qua? Ed era il caso di utilizzare proprio questo materiale? Non ho mai letto Haruf, ma mi pare abbiano ridotto all'essenziale la trama, il film è troppo veloce, passano settimane e mesi a ogni stacco di montaggio, non c'è un vero climax o alcunchè. Lo salvano le due ottime interpretazioni di Redford e la Fonda, come serie sarebbe stata ottima, ma, al solito, Netflix punta sulla medietà e il low-budget.

* l'hit è ovviamente le Vergini Suicide, LIT lo si caga solo per la soundtrack, Bill e il culo di Scarlett

KanyeWest ha scritto:Mother! é la fiera della casualità e della fruizione transeunte a cervello spento, passo nettamente indietro per Aronofsky che dovrebbe tornare a fare roba più psicologica e "sentita" invece che questa cafonata che riprende il suo film meno riuscito (The Fountain) e probabilmente si posiziona anche sotto di questa per il puzzo di provocazione visiva fine a se stessa (neanche così efficace, invero) che si inizia a sentire dal secondo tempo.
Rimane coerente a livello stilistico (primi piani e focus sugli occhi, fotografia opaca con uso intenso di grigio e nero) ma il simbolismo é poco presente ed usato comunque malissimo, lo script va un po' a puttane sul finale e la cosa più grave é che certe scelte aberranti sembrano quasi sminuire a livello intellettuale gli altri suoi lavori, un mezzo disastro

Più indietro di Noah la vedo difficilissimo, impossibile.

Jeff Hardy 18 ha scritto:
Più indietro di Noah la vedo difficilissimo, impossibile.

Noah con tutti i difetti che può avere presenta una dignità ed un senso di fondo completamente assente in mother!, si pensi all'accentuato ecologismo che sebbene accompagnato da un CGI grossolana é interessante in una produzione di questo tipo.
Almeno dietro c'è un'idea o una visione di insieme, non la fiera dello showoff casuale e claustrofobico per inorridire gli intellettualoidi con il tesserino a Venezia

Ah bhò non l'ho ancora visto. Ma avendo ancora nitidi i ricordi di Noah, mi sembrava impossibile superarlo.

ho visto Madre! film fuori di testa mi è piaciuto

"La Mummia" (2017).
Se il dark universe deve partire con questo film forse sarebbe meglio ci pensassero bene.
Troppe falle logiche con un Cruise che ormai in ruoli "action" sembra sempre che stia girando un "mission impossible".
Salvo Russel Crowe, in parte come non lo vedevo (a mio avviso) da anni.

Signori Si Nasce - Mario Mattioli

Altro classico di Totò e Peppino, probabilmente il migliore tra quelli visionati finora, con un intreccio molto carino e che porta ad un gran bel finale.

Babadook - Jennifer Kent

Horror psicologico molto bello ed appassionante sin da subito grazie ad una regia studiata per inquietare. Peccato che sul finale il Babadook si riveli essere effettivamente reale, togliendo un po' dall'opera al completo. In ogni caso, tra l'attrice protagonista davvero poliedrica e l'uso sapiente dell'immagine del Babadook, rimane un film da vedere.

Il Babadoock è il lutto per la morte del marito/padre. Reale come è reale la depressione.
Capito tutto mi dicono dalla regia.

Jeff Hardy 18 ha scritto:Il Babadoock è il lutto per la morte del marito/padre. Reale come è reale la depressione.
Capito tutto mi dicono dalla regia.

La metafora l'ho capita, è che ci sono alcune scene inspiegabili razionalmente, pure considerando le allucinazioni della madre; vedasi il figlio che viene trascinato su per le scale volando.

La nota credibilità di un film horror.
Non sono allucinazioni, sono reali, dato che il dolore stesso è reale, sebbene tu non sia in grado di comprenderlo in quanto non stai subendo lo stesso dolore. Rappresentazioni fisica del dolore personale del lutto.

Jeff Hardy 18 ha scritto:La nota credibilità di un film horror.
Non sono allucinazioni, sono reali, dato che il dolore stesso è reale, sebbene tu non sia in grado di comprenderlo in quanto non stai subendo lo stesso dolore. Rappresentazioni fisica del dolore personale del lutto.

Vabbe' sì, era giusto per dire che l'avrei preferito più realistico, ma va bene anche così.

Fino a che il dolore sia reale e che lei lo identifichi con la figura del Babadook ci sono, anche se pensavo che il resto fossero visioni dettate dalla disperazione.

A 'sto punto mi sa che lo rivedrò a breve.