Bello il post di Aaron, decisamente interessante e in larga parte condivisibile.
Qualche appunto mi permetto di farlo, però.
Il Bayern è vero che è l'esempio più fattibile (lo stesso Agnelli del resto ha sempre detto di ispirarsi ai bavaresi nella gestione della società), ma non sono d'accordo sul paragone tra il rapporto Juve-Serie A e Bayern-Bundesliga. Il Bayern cannibalizza il suo campionato e le altre, e spesso lo fa giocando non dico sporco, ma sicuramente in modo non limpidissimo. Guardando solo gli esempi più recenti, Götze stava trattando il rinnovo col BVB, il Bayern si è intromesso per far saltare tutto e l'ha preso pagando la clausola in vigore, 37M. Un'inezia, per il giocatore. Lewandowski venne contattato molto prima dei termini previsti per i giocatori in scadenza, il Bayern gli offrì subito un contratto faraonico (fuori portata per il Borussia) e lui rifiutò qualsiasi proposta di rinnovo, per svincolarsi l'anno dopo. La beffa fu che il Bayern, per prenderlo un anno prima, offrì al BVB una cifra ridicola (10M, mi pare), ed ovviamente dalle parti del Nordreno partì un sonoro "vaffanculo".
La Juve prende i giocatori dalle altre, verissimo. Ma li paga, e pure caramente. Togliamo le sceneggiate ad uso e consumo del popolino bove, ma De Laurentiis gli avrebbe portato Higuain pure in spalla, a quelle cifre. La Roma fu ben felice di cedere Pjanic, dato che servivano immediatamente liquidità per sistemare il bilancio. Ci guadagnarono tutti. Ed ogni anno, da Torino partono corposi assegni verso diversi lidi, sempre in Italia.
La mia impressione è che la Juventus sappia benissimo che distruggere le avversarie, smobilitandole e danneggiandole (come fa il Bayern) sarebbe un arma a doppio taglio, perché il bilancio a Torino dipende molto dai diritti TV, e quelli sono sicuramente legati alla competitività del campionato. E qua sta la differenza dal Bayern: i bavaresi sono indipendenti, se anche domani dimezzassero gli introiti televisivi gli cambierebbe pochissimo, quindi possono cannibalizzare tutto, passeggiare in patria e pensare solo all'Europa come obiettivo. Ed ecco allora che Marotta & co. si rinforzano, prendendo giocatori, ma al contempo lasciano una valanga di soldi in Italia.
E qua, andiamo alle altre ed allarghiamo il discorso. Il campionato di A è di vedute ristrette. La Juve è l'unica che ha programmazione. Palesi le dichiarazioni di De Laurentiis: "non abbiamo debiti con le banche, la Juve sì". Ma questa è una colossale stronzata, i debiti non sono per forza una cosa negativa se legati a un progetto. La Juve si è indebitata eccome per lo stadio, la Continassa e le infrastrutture. Ma sono investimenti, non debiti e basta. Il pappone si è intascato i soldi di Higuain, un po' li ha ributtati sul mercato, ma non ha investito niente. Tutto bruciato, di fatto. Lo Stadium è costato 200M in tutto. Parte finanziati, parte investiti dal bilancio. A Napoli avevi già metà della cifra disponibile, eppure nessuno ha voluto far niente. E De Laurentiis si lamenta perché vorrebbe che il Comune di Napoli gli regalasse lo stadio, non si sa bene perché. Ed a vantaggio dei fessi ciancia dei terreni a pochi centesimi di € di Torino (boiata smontabile in 10 secondi con google, ma perché farlo? L'obiettivo è quello). In tutto ciò, dove sta il sociale di cui parli? Io non lo vedo. Oppure, lo vedo in tutte (perché il "pensiamo a oggi e domani ci penseremo è molto all'italiana), ma non nella Juve, che ragiona in modo molto "tedesco", diciamo così.
Che poi a Torino ci sia un clima ed un ambiente diverso è vero, lo dicono tutti i giocatori che ci passano, e quello è senza dubbio frutto di decenni e decenni di vittorie.
Tornando al Napoli, centri un punto fondamentale: il Napoli si sta "juveformando". Ovvero, il Napoli sta acquisendo una mentalità da grande squadra, che ha piena consapevolezza delle proprie forze e, soprattutto, delle proprie debolezze. Nel caso specifico, la vostra debolezza si sa: la rosa è corta. Per sopravvivere, serve tirare il fiato, e portare a casa le partite "sporche", anche soffrendo, ma risparmiando quante più energie possibili. Questo cambio di mentalità è quello che vi porterà a giocarvi lo scudetto fino alla fine, a meno che non risalti fuori il classico bug del DNA del Napoli (che ha anche la Roma, tra l'altro): l'isteria. La vera prova di maturità sarà quando qualcosa vi andrà storto. Il VAR che commette un errore colossale contro di voi (ammesso che si ricordino di attaccare la spina alla macchinetta, cosa che al San Paolo mi sa che non fanno
), o anche solo che penserete l'abbia fatto. Cos'era, Udinese-Napoli di due anni fa dove avevate perso la testa? Ecco, quello è lo scoglio che prima o poi troverete.
Sul bonus, è vero: la Juve è perfettamente conscia della propria superiorità. A Firenze era palese (se ne sono accorti perfino gli storditi della RAI in cronaca, figuriamoci): primo tempo al risparmio pensando alla coppa, nel secondo spingiamo 10 minuti e segnamo, poi controlliamo. Consapevolezza da big, ed è quella cosa che iniziate a vedere nel Napoli (e che ti porta ad essere entusiasta coi tuoi amici).
Rocks ha scritto:Scherzi a parte, trovo la tua analisi quasi perfetta Aaron. Aggiungerei però un paio di punti. Prima di tutto il paragone col Bayern Monaco, pur calzante, non tiene però conto di una problematica che non si riscontra in Germania ma si nota benissimo in Italia. L'isterismo delle tifoserie di fronte a certi affari e anche le resistenze di certe squadre a cedere giocatori non tanto per la convenienza dell'affare in sé ma per non inimicarsi la curva (penso al famoso non-scambio Guarin-Vucinic, per esempio).
Non ho mai sentito nulla del genere negli affari del Bayern (magari non sono informato a sufficienza, sia chiaro).
Vidal era d'accordo col Bayern, fu il Leverkusen a mettersi di traverso e spingere per mandarlo alla Juve e non ai bavaresi (rivali nel torneo).
In generale, le tedesche non vedono di buon occhio il Bayern, e fanno il possibile per non aiutarli. Il problema è che il Bayern ha una potenza economica troppo ampia (e troppo superiore), quindi semplicemente prima si accorda coi giocatori, e poi lascia che siano loro a fare muro con le relative società.
Sui tifosi, pesano meno che da noi, ma lo zampino ce lo mettono. Vatti a rivedere l'acquisto di Neuer, con l'elenco di regole comportamentali per il "nemico" arrivato da loro.