Per i tantissimi amanti dello sport (al di fuori del wrestling e del calcio!) che vogliono parlare e discutere di motori, tennis, sci, golf e tutti gli altri sport!
KanyeWest ha scritto:
Il Kawhi attuale é uno dei primi dieci giocatori della lega, mente Love farebbe fatica ad entrare tra i primi 40.
É fantabasket allo stato puro, anche perché non avrebbe senso per SA prendere Love quando possono arrivare a Gasol o Aldridge e, allo stesso tempo, tenere Kawhi (magari con un contratto in forte rialzo i prossimi anni).
Leonard é uno dei pochissimi che il max se lo merita, rimane a San Antonio al 100% perché Buford non é scemo e, avendolo voluto con Pop, é il primo a conoscere le qualità del giocatore, se c'è una cosa su cui giocherei la casa é la sua permanenza in Texas...
Love non difende una sega, nel sistema Pop non ce lo vedo. E anche lui verrà rifirmato, magari con la PO, Cleveland non può permettersi di perderlo anche perché non avrebbero lo spazio per prendere un altro big..
Leonard tra i primi dieci e' forse un po troppo, e cmq c'e' grossa differenza tra essere uno del sistema e essere la punta del punta del sistema dove potrebbe mostrare lacune, Leonard firmera al massimo salariale , si parla di maxare thompson, e impossibile che lui accetti un dollaro in meno rispetto al max.
Love e una sega in difesa ma offensivamente se coinvolto e una macchina, una stagione non eccelsa non puo rovesciare il suo status.
Il futuro di San Antonio passa dalla prossima stagione, da Duncan a Ginobili a su chi punteranno per il futuro, a mio modesto parere se dovessero per questioni di cap scegliere uno tra Leonard, LMA e Gasol, non e cosi scontata la scelta
Lebron dopo queste Finals poteva dire pure che caca sui santi e piscia sulla bibbia.
Pareva un uomo in missione. Comunque sono contento per i Warriors, sono la dimostrazione di come sia anacronistico fare progetti come quello dei Cavs.
Speriamo l'anno prossimo di avere più competizione però.
Ainge fai il miracolo
Come sapete, arrivo sempre ultimo.
E vado controcorrente (dicendo cose senza senso e prolisso fino all'eccesso, perdonatemi).
A me queste Finals non sono dispiaciute. Certo, sono state meno emozionanti (escludendo le prime due gare agli OT), e forse il tasso tecnico è stato minore di quanto preventivato.
Ma dal punto di vista tattico è stata una grande partita a scacchi tra due grandi allenatori.
Kerr sarà anche sotto Popovich quanto a genialità (Kanye docet), ma è proprio un gradino minuscolo. E Blatt ha dimostrato che anche in questa parte di oceano, quanto a IQ cestistico, non difettiamo.
La mia storia
(non sono così tecnico da dare giudizi approfonditi, parlo come poco più che appassionato, eh...)
Cleveland ha perso la serie in gara 1. Potrà sembrare strano, ma quel pessimo overtime ha permesso ai Warriors di vincere una partita che non meritavano, ed ha dato il tempo a Kerr di fare le scelte giuste. Come avevo predetto, Steve ha analizzato e posto rimedio ai problemi delle prime tre gare, annichilendo poi dei derelitti Cavs. Se Cleveland fosse arrivata sul 3-0, sarebbe stata molto difficile per i Warriors (ovviamente).
Dubs che invece hanno svoltato in gara 3. O meglio, nel terzo quarto, quando Curry ha alzato lo sguardo sul segnapunti e ha visto -17 (o giù di lì). L'inerzia della serie è cambiata in quel momento, con Steph tornato MVP e il resto della squadra che ha ripreso confidenza col canestro. Il resto è stato solo garbage time.
Più e meno.
Un grosso più al sistema di Kerr, non sarà raffinato, sinergico e orologiaio come quello degli Spurs, ma compensa alla grande con età e talento. Kerr ha soprattutto la grande capacità di affinare e rischiare pure parecchio per risolvere i rebus che le partite gli pongono davanti. E consideriamo che il roster dei Dubs è tutto forché completo (chi ha pensato a Bogut abbassi la mano).
Altro più a Igoudala: sorpresa (lato GS) della serie, ha fatto l'impossibile per limitare il Prescelto. Che ha fatto quasi 40 di media, quindi pensiamo a quanti ne avrebbe messi senza di lui. Il premio MVP è meritato (quasi quanto quello a Kawaii), anche perché, francamente, Curry ha in parte deluso (ma d'altra parte le aspettative erano molto elevate).
Un più enorme, invece, proprio a Lebron. Serie mostruosa del figliol prodigo, in una Cleveland dal nulla più totale (forse pure peggiore di prima della Decision). Ha patito non tanto la difesa di Igoudala e dei Warriors, quanto i ben oltre 40 minuti di media giocati. E non ha più 20 anni. Spiace vederlo quasi in lacrime uscire sconfitto dal suo campo, spiace perché senza quell'attaccamento morboso alla sua città avrebbe vinto almeno altri 5 anelli. Ma da oggi non è scorretto chiamarlo "The Looser One".
Meno invece a Curry, nonostante delle ottime prestazioni. L'MVP della serie regolare ha fatto bene ma non ha stupito, e da un campione ci si aspetta questo e altro. Si salva perché nei momenti difficili ha tirato fuori le palle, o meglio, le ha messe dentro. Al suo primo viaggio alle Finals, comunque, non ha sfigurato. E cosa importante, ha portato un anello a casa.
Un grossissimo, ovvissimo, meritatissimo meno al supporting cast dei Cavs. Ovvero a chiunque oltre a James a vestire la canotta di Cleveland. JR da fattore determinante si è dimostrato aleatorio e a tratti dannoso, Mozgov è stato annientato dai piccoletti e dalla tattica di Kerr, Thompson è l'unico che si salva ma è stato sottoutilizzato. Vero che i 4/5 del quintetto titolare erano fuori per infortunio, ma con un James così anche una squadra mediocre avrebbe fatto meglio. Hanno resistito solo grazie all'ottima difesa messa sul parquet da Blatt.
Sorprese
Ovviamente Igoudala, con medie in attacco altissime e una difesa da incorniciare contro il migliore del mondo. Strano solo vedere nelle stat un 40% da tre ed il 36% dai liberi. Fortuna non sono stato un fattore determinante, altrimenti si sarebbe tagliato le mani.
Altra ovvietà, Dellavedova. Un giocatore limitato, sia quanto a fisico che a tecnica, ma dal cuore grosso così. Tolto l'exploit di gara 3, è stato poco produttivo in attacco, ma la difesa a oltranza su Curry gli varrà un'ottima carriera da specialista difensivo. Non so quanto spazio troverà in quintetto base (Irving, Dellavedova, James, Love, Mozgov come lo vedete?), ma si merita lo spazio che si è guadagnato. Senza di lui non so quanto sarebbero andati avanti questi Cavs, soprattutto nel resto dei PO.
Sorpresa, negativa stavolta, è stato Klay Thompson. Il suo talento è stato oscurato dal sacrificio necessario a difendere su James. Ha sempre sofferto e si è caricato di falli, non potendo al contempo essere disponibile in transizione. Ma ha faticato anche nel tiro da tre, dove ha chiuso con appena il 30%. Però è anche grazie a lui che i cambi su James e gli altri hanno funzionato.
I coach
Poche critiche ad entrambi, davvero. Blatt ha scontato gli evidenti limiti di un roster mediocre e falcidiato dagli infortuni pesanti dei titolari. Ha risposto alle mosse di Kerr, ma semplicemente non aveva a disposizione il materiale umano per giocare la small-ball totale dei Warriors. E' tornato sui suoi passi, ributtando nella mischia Timoty e chiedendo raddoppi quasi costanti su Curry. Sappiamo come è andata a finire.
Kerr, come già detto, si merita tutto quel che ha guadagnato. La squadra non ha girato bene come in RS e nel resto dei PO, non si sono visti switch efficaci e il martellamento dal perimetro semplicemente non c'è stato. Ma è più merito di Blatt che demerito suo e dei suoi giocatori. Ha però avuto il coraggio di non intestardirsi su quel metodo di gioco (che evidenemente non pagava) e tornare ad una pallacanestro più tradizionale (se così si può dire) con Curry più portatore di palla e passatore, meno blocchi e tanta, tanta difesa. Alla fine ha vinto, quindi ha avuto ragione lui.
Gioia e disperazione
Spiace per James, nonostante io sia un semi-hater (il che è tutto un dire). La favola di Cleveland, del figliol prodigo e tutto il resto delle puttanate era bellissima, ma il progetto tecnico era in parte carente. E sono stati sfigati, ovviamente.
Tristezza, per loro, ma ci può essere un unico vincitore nello sport (mica stiamo parlando delle elezioni, eh...). E questi sono i Warriors: hanno sostanzialmente dominato tutto l'anno, con una pallacanestro diversa (non dico rivoluzionaria, eh...), giocatori forse un po' inattesi e un allenatore al primo anno da head coach. Hanno vinto la stagione regolare, dominato ai PO e quasi stravinto alle Finals, Curry ha vinto l'MVP (e la gara da tre punti all'ASG, vabbé), Igoudala l'MVP delle Finals, Myers l'Executive of the Year. In pratica TUTTO. E sarà dura, per gli altri, visto che hanno ancora ampi margini di miglioramento (ancora con stò Bogut? E basta!) e l'esperienza accumulata li farà crescere ancora di più.
Ed alla fine è giusto che tornino nello stato dorato con un anello da par suo a fargli compagnia.
andthebad ha scritto:Come sapete, arrivo sempre ultimo.
E vado controcorrente (dicendo cose senza senso e prolisso fino all'eccesso, perdonatemi).
A me queste Finals non sono dispiaciute. Certo, sono state meno emozionanti (escludendo le prime due gare agli OT), e forse il tasso tecnico è stato minore di quanto preventivato.
Ma dal punto di vista tattico è stata una grande partita a scacchi tra due grandi allenatori.
Kerr sarà anche sotto Popovich quanto a genialità (Kanye docet), ma è proprio un gradino minuscolo. E Blatt ha dimostrato che anche in questa parte di oceano, quanto a IQ cestistico, non difettiamo.
La mia storia
(non sono così tecnico da dare giudizi approfonditi, parlo come poco più che appassionato, eh...)
Cleveland ha perso la serie in gara 1. Potrà sembrare strano, ma quel pessimo overtime ha permesso ai Warriors di vincere una partita che non meritavano, ed ha dato il tempo a Kerr di fare le scelte giuste. Come avevo predetto, Steve ha analizzato e posto rimedio ai problemi delle prime tre gare, annichilendo poi dei derelitti Cavs. Se Cleveland fosse arrivata sul 3-0, sarebbe stata molto difficile per i Warriors (ovviamente).
Dubs che invece hanno svoltato in gara 3. O meglio, nel terzo quarto, quando Curry ha alzato lo sguardo sul segnapunti e ha visto -17 (o giù di lì). L'inerzia della serie è cambiata in quel momento, con Steph tornato MVP e il resto della squadra che ha ripreso confidenza col canestro. Il resto è stato solo garbage time.
Più e meno.
Un grosso più al sistema di Kerr, non sarà raffinato, sinergico e orologiaio come quello degli Spurs, ma compensa alla grande con età e talento. Kerr ha soprattutto la grande capacità di affinare e rischiare pure parecchio per risolvere i rebus che le partite gli pongono davanti. E consideriamo che il roster dei Dubs è tutto forché completo (chi ha pensato a Bogut abbassi la mano).
Altro più a Igoudala: sorpresa (lato GS) della serie, ha fatto l'impossibile per limitare il Prescelto. Che ha fatto quasi 40 di media, quindi pensiamo a quanti ne avrebbe messi senza di lui. Il premio MVP è meritato (quasi quanto quello a Kawaii), anche perché, francamente, Curry ha in parte deluso (ma d'altra parte le aspettative erano molto elevate).
Un più enorme, invece, proprio a Lebron. Serie mostruosa del figliol prodigo, in una Cleveland dal nulla più totale (forse pure peggiore di prima della Decision). Ha patito non tanto la difesa di Igoudala e dei Warriors, quanto i ben oltre 40 minuti di media giocati. E non ha più 20 anni. Spiace vederlo quasi in lacrime uscire sconfitto dal suo campo, spiace perché senza quell'attaccamento morboso alla sua città avrebbe vinto almeno altri 5 anelli. Ma da oggi non è scorretto chiamarlo "The Looser One".
Meno invece a Curry, nonostante delle ottime prestazioni. L'MVP della serie regolare ha fatto bene ma non ha stupito, e da un campione ci si aspetta questo e altro. Si salva perché nei momenti difficili ha tirato fuori le palle, o meglio, le ha messe dentro. Al suo primo viaggio alle Finals, comunque, non ha sfigurato. E cosa importante, ha portato un anello a casa.
Un grossissimo, ovvissimo, meritatissimo meno al supporting cast dei Cavs. Ovvero a chiunque oltre a James a vestire la canotta di Cleveland. JR da fattore determinante si è dimostrato aleatorio e a tratti dannoso, Mozgov è stato annientato dai piccoletti e dalla tattica di Kerr, Thompson è l'unico che si salva ma è stato sottoutilizzato. Vero che i 4/5 del quintetto titolare erano fuori per infortunio, ma con un James così anche una squadra mediocre avrebbe fatto meglio. Hanno resistito solo grazie all'ottima difesa messa sul parquet da Blatt.
Sorprese
Ovviamente Igoudala, con medie in attacco altissime e una difesa da incorniciare contro il migliore del mondo. Strano solo vedere nelle stat un 40% da tre ed il 36% dai liberi. Fortuna non sono stato un fattore determinante, altrimenti si sarebbe tagliato le mani.
Altra ovvietà, Dellavedova. Un giocatore limitato, sia quanto a fisico che a tecnica, ma dal cuore grosso così. Tolto l'exploit di gara 3, è stato poco produttivo in attacco, ma la difesa a oltranza su Curry gli varrà un'ottima carriera da specialista difensivo. Non so quanto spazio troverà in quintetto base (Irving, Dellavedova, James, Love, Mozgov come lo vedete?), ma si merita lo spazio che si è guadagnato. Senza di lui non so quanto sarebbero andati avanti questi Cavs, soprattutto nel resto dei PO.
Sorpresa, negativa stavolta, è stato Klay Thompson. Il suo talento è stato oscurato dal sacrificio necessario a difendere su James. Ha sempre sofferto e si è caricato di falli, non potendo al contempo essere disponibile in transizione. Ma ha faticato anche nel tiro da tre, dove ha chiuso con appena il 30%. Però è anche grazie a lui che i cambi su James e gli altri hanno funzionato.
I coach
Poche critiche ad entrambi, davvero. Blatt ha scontato gli evidenti limiti di un roster mediocre e falcidiato dagli infortuni pesanti dei titolari. Ha risposto alle mosse di Kerr, ma semplicemente non aveva a disposizione il materiale umano per giocare la small-ball totale dei Warriors. E' tornato sui suoi passi, ributtando nella mischia Timoty e chiedendo raddoppi quasi costanti su Curry. Sappiamo come è andata a finire.
Kerr, come già detto, si merita tutto quel che ha guadagnato. La squadra non ha girato bene come in RS e nel resto dei PO, non si sono visti switch efficaci e il martellamento dal perimetro semplicemente non c'è stato. Ma è più merito di Blatt che demerito suo e dei suoi giocatori. Ha però avuto il coraggio di non intestardirsi su quel metodo di gioco (che evidenemente non pagava) e tornare ad una pallacanestro più tradizionale (se così si può dire) con Curry più portatore di palla e passatore, meno blocchi e tanta, tanta difesa. Alla fine ha vinto, quindi ha avuto ragione lui.
Gioia e disperazione
Spiace per James, nonostante io sia un semi-hater (il che è tutto un dire). La favola di Cleveland, del figliol prodigo e tutto il resto delle puttanate era bellissima, ma il progetto tecnico era in parte carente. E sono stati sfigati, ovviamente.
Tristezza, per loro, ma ci può essere un unico vincitore nello sport (mica stiamo parlando delle elezioni, eh...). E questi sono i Warriors: hanno sostanzialmente dominato tutto l'anno, con una pallacanestro diversa (non dico rivoluzionaria, eh...), giocatori forse un po' inattesi e un allenatore al primo anno da head coach. Hanno vinto la stagione regolare, dominato ai PO e quasi stravinto alle Finals, Curry ha vinto l'MVP (e la gara da tre punti all'ASG, vabbé), Igoudala l'MVP delle Finals, Myers l'Executive of the Year. In pratica TUTTO. E sarà dura, per gli altri, visto che hanno ancora ampi margini di miglioramento (ancora con stò Bogut? E basta!) e l'esperienza accumulata li farà crescere ancora di più.
Ed alla fine è giusto che tornino nello stato dorato con un anello da par suo a fargli compagnia.
By(t)e
Buon post, condivido la prima parte, il resto un po' meno.
Blatt non ha fatto questa grande serie, non tanto perché non sia capace (lel), ma perché con questo roster non poteva fare diversamente che dar palla a LeBron in isolamento e vedere cosa succedeva...
Poi non aveva neanche un roster adatto a un coach "europeo", gli avessero dato una squadra tipo Portland sana per me sarebbe emerso ancora di più come grande coach.
E sul prossimo anno boh, non sono sicuro che possano dominare: l'Ovest è estremamente competitivo, e mentre le quattro migliori squadre (più chiaramente Cleveland) hanno avuto infortuni seri durante l'anno, a loro non è mai successo niente, nè una botta al polpaccio per Thompson, nè un'influenza per Curry, e una cosa così non ti ricapiterà mai...
Bogut ha giocato male le Finals ma senza di lui non sarebbe mai arrivato il seed #1 ad Ovest, tenere Lee in campo non so quanto sarebbe stato produttivo.
Se i Clippers riescono a prendere Pierce, rifirmare Barnes e un cambio di Griffin e, soprattutto, a rimanere sani, per me già tutto questo strapotere nella Pacific potrebbe non esserci, figuriamoci se San Antonio "risparmia" sul rinnovo di Kawhi per prendersi un Aldridge.
Poi magari mi sbaglio eh...
