L’inquadratura si focalizza sul complesso di palazzi da dove servizi segreti statunitensi organizzano e controllano l’enorme rete di spie e missioni in giro per il mondo. Dopo un breve stacco, le immagini si spostano all’interno dell’edificio, e più precisamente nell’anticamera della sala riunioni principale.
Qui vediamo diversi agenti della CIA che tengono d’occhio un losco figuro. Si tratta del misterioso Mr. Mors, uno degli scherani di Akuma “Pain” Fujihara.
Mentre il tempo passa, Mors si rilassa su un divano scorrendo su alcuni giornali le pagine degli annunci funebri... A un certo punto si sentono dei rumori come di applausi provenienti dalla sala, la porta si apre, e vediamo uscire numerosi dirigenti, responsabili e agenti. In mezzo a loro spicca la figura del malefico Pain Fujihara, vestito in completo nero in cui spicca la camicia rosso sangue e diversi accessori d’oro, accompagnato a questo vertice dai suoi avvocati di fiducia Jerry Mason e Richard Griffith...
Vediamo poi quello che sembra l’incaricato CIA più importante, sul cui cartellino è scritto “Director – Adam Grey” avvicinarsi a Mr. Pain e stringergli la mano con un sorriso viscido...
GRY: Signor Fujihara, è stato un vero piacere fare affari con lei...
Il Demone ricambia la stretta con un sorrisetto.
FJH: Il piacere è stato tutto mio, Direttore Grey.
GRY: Se vuole, può restare a pranzo con noi, lei sarà sempre il benvenuto a Langley durante sua “vacanza” qui tra noi...
Mr. Pain controlla l’orologio, poi scrolla le spalle...
FJH: La ringrazio vivamente, ma ho già un appuntamento a New York e non vorrei fare troppo tardi. Le vostre autostrade tendono a intasarsi nel pomeriggio.
GRY: Come vuole, allora le auguro buon viaggio...
Dopo di che il direttore Grey se ne va, così come gli altri dirigenti. Pain Fujihara si avvicina a Mr. Mors.
FJH: E’ fatta, andiamo...
I quattro personaggi, scortati da un nugolo di agenti della CIA, attraversano una miriade di corridoi osservati dal personale stupito, infine li vediamo arrivare all’uscita dell’enorme palazzina. Qui il Painful God tira fuori una sigaretta e se l’accende soddisfatto...
MRS: Chi l’avrebbe mai detto, non mi aspettavo di uscire così facilmente da questo nido di vipere...
Mr. Pain sta per replicare, quando un agente speciale, per nulla intimorito dalla fama di Akuma, gli si rivolge bruscamente...
???: Complimenti Mr. Fujihara, è riuscito a giocare tutti ancora una volta, ma a me non la dà a bere... Sappia che non appena lei violerà gli accordi, e di questo ne sono certo, il mondo intero le balzerà nuovamente al collo, con me in prima fila. Solo che stavolta non la farà franca fuggendo via come un codardo, ma pagherà con gli interessi tutto il male che ha fatto, glielo giuro...
Pain Fujihara alza un sopracciglio, si mette i suoi occhiali da sole e sorride sarcasticamente...
FJH: Era da un bel pò che non sentivo un discorso da eroe... Un tempo conoscevo numerosi pidocchi con lo stesso insulso modo di esprimersi, e come sempre il vostro tono risulta a dir poco patetico...
Dopo di che Mr. Mors si rivolge all’agente speciale, visibilmente indignato, di cui legge il cartellino.
MRS: Agente John Smith... Certe persone sono scomparse per molto meno, glielo garantisco. Vista la sua “eroica” spavalderia di fronte al pericolo, le voglio fare un favore.
Mr. Mors tira fuori un bigliettino su cui scrive qualcosa, poi lo dà a Smith, che lo legge sospettoso...
SMT: “22/06/2041”... Che cazzo significa?!
MRS: Niente... Oppure tutto... Le consiglio di trovarsi vicino a un ospedale quel giorno, sempre se tiene alla sua pellaccia... Eh eh eh...
SMT: Non abboccherò alle vostre stronzate da prestigiatori come hanno fatto gli altri alla riunione! Ci rivedremo...
L’uomo strappa il biglietto e se ne torna dentro l’edificio mentre Fujihara lo osserva...
FJH: Non so, quell’idiota mi ricorda vagamente Simon Cena, solo che fortunatamente è meno loquace di quel marine dei poveri... Andiamo va...
Arrivati al parcheggio, il gruppo si divide, con Akuma che stringe la mano e saluta gli avvocati Mason e Griffith.
FJH: Molto bene signori, ci aggiorniamo a domani allora.
MSN: D’accordo, sempre al vostro servizio Mr. Fujihara.
GRF: Arrivederci, Mr. Fujihara.
Dopo di che Pain Fujihara e Alastair Mors arrivano alla loro Mercedes nera, presidiata da Daijiro Tanaka.
Una volta in macchina, Mors si rivolge al Demone.
MRS: Mio signore, dovete proprio spiegarmi come avete convinto gli americani a fare un accordo con voi. Non lo credevo possibile...
Fujihara fa un ghigno.
FJH: Certo, andiamo a mangiare qualcosa e ti racconterò tutto quanto... Eh eh eh... Parti pure, Tanaka.
E con l’auto che parte alla volta di Washington, le immagini sfumano via...
Vediamo infatti un unico tavolo apparecchiato per due persone, ovvero Akuma “Pain” Fujihara e Mr. Mors.
Mentre mangia, il Demone sta finendo il suo discorso sulla riunione di Langley...
FJH: ...E così, dopo ore a elencare i danni che avrei combinato in questi anni, sono passati alla somma degli anni di prigione che mi sarebbero spettati... Una cifra astronomica naturalmente...
MRS: Ma lei ha fatto un’offerta che non potevano rifiutare, dico bene?
FJH: Esatto... In cambio dell’immunità e della piena libertà di azione per tutto il tempo che resterò qui in giro, ho “solennemente” promesso che non ucciderò nessuno, inoltre ho garantito la restituzione di quel robottino a cui tenevano tanto e che avevamo rubato su Marte dopo la partenza... Certo, è stato un pò duro convincere i miei clown dello Space Psycho Circus a privarsi della loro automobilina radiocomandata...
Mr. Mors aggrotta la fronte...
MRS: Ma come, tutto qua? Si sono accontentati una vaga promessa e di un cazzo di arnese per analizzare le rocce di un pianeta morto...
FJH: Ovviamente no... Dentro quel macinino troveranno anche una barra di Elektrum puro al 100%... Lo analizzeranno, ci lavoreranno per 50 anni, e poi a occhio e croce entro un secolo o due vareranno la loro prima nave interstellare... Cosa non si fa per il progresso...
Il Demone sorseggia un bicchierino di Sake, poi conclude...
FJH: E per la conoscenza... Ho fornito loro anche un elenco degli avvenimenti politici di rilievo per i prossimi 25 anni. Mentre prendevano appunti, dalle facce sembravano dei bambini a Disneyland...
MRS: E siete sicuro che rispetteranno i patti?
FJH: Ovvio che si, dopotutto il Direttore Adam Grey è un demone abbastanza affidabile... Eh eh eh...
Mr. Mors scoppia a ridere e si versa il sake...
MRS: E voi invece? Rispetterete l’accordo?
FJH: A modo mio ovviamente... A modo mio...
Il Painful God si stiracchia, poi cambia argomento...
FJH: Parlami invece di quello che hai detto all’eroico Agente Smith...
MRS: Niente di che, l’ho solo messo in guardia da un attacco di cuore che avrebbe avuto in futuro...
Mr. Pain fa un sorrisetto...
FJH: Ah si?
MRS: Solo che mentivo sulla tempistica... Non "22/06/2041", ma "22/06/2014", ho invertito le ultime cifre, è morto un’ora fa, infarto fulminante... Eh eh eh...
Pain Fujihara scoppia a ridere sguaiatamente.
FJH: Ah ah ah ah ah... Evidentemente aveva preso troppo "a cuore" la nostra situazione... Troppo divertente... Sentivo proprio la mancanza di queste piccole avventure...
MRS: Un’ultima cosa... Non sarà stato troppo avventato a dare l’Elektrum agli americani?
A quel punto un malefico sorriso si stampa sul volto di Akuma “Pain” Fujihara...
FJH: Stai tranquillo... Loro hanno l’Elektrum perchè Io ho deciso che era giunto il momento di darglielo. Fa tutto parte del Disegno...
Dopo di che il Demone e Mors si alzano dal tavolo.
FJH: E ora andiamo a New York, è tempo di fare una bella rimpatriata...
Infine, lasciati diecimila dollari sul tavolo, i due loschi figuri se ne vanno via, e le immagini sfumano nuovamente...
La videocamera mostra una Mercedes nera che procede spedita nella notte illuminata della metropoli. A un certo punto l’auto si ferma davanti al celebre Madison Square Garden.
Un finestrino si abbassa e vediamo Akuma “Pain” Fujihara fare capolino per leggere il cartellone della serata...
FJH: “Tonight: Voice of Goldman 106”... Puah, questa città non è per nulla migliorata, è rimasta uno schifo, proprio come l’anno scorso... Tanaka, andiamocene!
L’auto riparte sgommando, mentre all’interno Pain Fujihara discute con Mr. Mors.
FJH: Se non avessi avuto un appuntamento irrinunciabile, quasi quasi sarei andato al Garden a dare una bella lezione a Goldman in ricordo dei vecchi tempi...
Poi Mr. Pain apre il proprio portatile e va su youtube a cercare alcuni filmati della TWNA.
Dopo averne visti un paio, Fujihara scoppia a ridere.
FJH: Ah ah ah ah ah... Goldman the Duplex! Ogni volta mi vengono le lacrime dal ridere…
MRS: Ma lui è il solito Goldman... Solo un pò Bizzarro... Eh eh eh...
Pain Fujihara chiude il portatile soddisfatto.
FJH: Adesso mi spiego perchè le mie spie non hanno mai trovato una donna nel suo passato, o qualche interesse femminile segreto per poterlo ricattare... Evidentemente è sempre stato gay, basti ricordare tutti i tizi con cui ha sempre amato circondarsi: dalla misera TW Corporation all’inutile Diabolic Connection; da quella stable di suoi servi falliti detta Predator’s Army, a quella Family di omaccioni oliati...
Il Painful God storce la bocca...
FJH: Brrr... Non ci voglio più pensare, nella mia vita da demone e ne ho viste di ogni, ma quel che è troppo è troppo, pure per noi malvagi... Bah, contento lui... Io sono un Dio all’antica...
A un certo punto il giapponese scruta fuori dal finestrino, poi fa un cenno a Tanaka, che ha portato l’auto in mezzo a una via poco trafficata.
FJH: Ci siamo! Tanaka, accosta qui...
La Mercedes nera rallenta e parcheggia sulla strada di fronte a un locale decadente, sormontato da un’insegna mezza rotta che recita “Suicide Night Club”... Mr. Pain, Mr. Mors e Tanaka scendono dal veicolo ed entrano nel locale schivando diversi relitti umani...
All’interno vediamo una massa eterogenea di persone ballare una musica portata a volume altissimo.
Mentre bevono, Akuma e Mors discutono come se nulla fosse tra il frastuono generale, evitati accuratamente dai presenti, come se percepissero l’aura di pericolo che circonda i due... Finito il drink, Fujihara si avvia verso un corridoio in penombra che dà sul retro, seguito da Mr. Mors e Tanaka. I tre scavalcano con nonchalance gente svenuta o che si sente male, tra cui un ceffo incappucciato piegato a terra che per poco non vomita sulle scarpe del Demone, il quale per tutta risposta gli rifila un calcio nel fianco.
FJH: Sempre gli stessi stronzi in queste fogne di locali... Ehi, coglione, vai a morire altrove!
Mentre il tizio ruzzola a terra immobile, Mr. Pain e gli altri si dirigono fino a una porta laterale. Il giapponese, senza perdere un attimo la sfonda con un calcio, e vediamo dietro essa una buia scalinata che termina con una porta di metallo.
FJH: Qui continuo da solo, ci vediamo tra un pò...
Mentre Mr. Mors annuisce con un ghigno e torna indietro, Tanaka richiude la porta e si piazza fuori di guardia. Una volta sceso giù, il Demone mette mano alle tasche e tira fuori due spilloni d’acciaio, con i quali manomette la serratura della porta blindata.
Dopo di che la apre bruscamente, mandandola a sbattere... Dall’altra parte vediamo così una stanza poco illuminata; da una parte c’è una vecchio armadio semiaperto, dall’altra un tavolo di metallo pieno di oggetti di tortura e strumenti da chirurgo, alcuni dei quali macchiati di rosso... Al centro della stanza, su un letto le cui lenzuola sono sporche di sangue rappreso da poco, notiamo due figure femminili: una è sdraiata a pancia in giù, nuda e immobile, come se stesse dormendo o peggio, l’altra invece, seminuda, si gira di scatto non appena la porta si apre...
Si tratta di Lady Follia, un tempo una delle donne più fedeli di Akuma “Pain” Fujihara, lasciata indietro dal Demone quando lasciò questo mondo... Il Demone la osserva con il suo tipico sguardo allucinato...
FJH: Tesoro, eccomi qua... La mia cara Follia, sapevo di trovarti in un posto del genere, le abitudini sono troppo dure a morire, eh...
La donna stringe gli occhi e osserva sospettosamente il giapponese...
FLA: Guarda guarda chi si vede... Il Dio del Dolore è tornato a casa a quanto pare... Cosa ti porta qui tra noi comuni mortali? E’ così noioso girovagare nello spazio?!... Ohhh, oppure per caso ti sei stufato di quella ragazzina frigida che ti sei portato dietro dopo che ti ha messo il guinzaglio?!...
Il Painful God chiude la porta dietro di sè e getta la giacca sul tavolo...
FJH: Niente di quello che credi... Sono qui per sistemare i conti rimasti in sospeso, tutti quanti...
Vediamo il Demone sguainare i suoi spilloni d’acciao mentre un ghigno assassino si disegna sul suo viso martoriato di cicatrici... Lady Follia strappa due spilloni dal corpo della ragazza immobile e li punta verso Mr. Pain, mentre il sangue sgocciola sul letto...
FLA: Non aspettavo altro da quando te ne sei andato, Dio del Dolore... Avanti, fatti sotto...
FJH: E sia...
E mentre i due scattano armati l’uno verso l’altro, le immagini sfumano improvvisamente…
Il membro della Painful Tolerance si guarda attorno interessato, quando a un certo punto nota una figura misteriosa che lo sta fissando a lungo, nascosta tra la folla...
Mr. Mors aggrotta lo sguardo, poi scivola letteralmente in mezzo al caos, a caccia del tizio incappucciato... A un certo punto nota un tale che si sta mischiando alla gente che balla al centro della sala, tentando di mimetizzarsi. Dopo qualche secondo il tipo viene avvolto improvvisamente nella stretta d’acciaio delle braccia di Mr. Mors finendo così piegato verso terra tra le convulsioni...
MRS: E tu chi cazzo sei, eh?! Mi stai spiando?!
Il tizio cerca di rispondere flebilmente, nel frattempo Mors gli toglie il cappuccio, rivelando solo un ragazzo sotto l’effetto di qualche cocktail di stupefacenti...
Tizio: Qu-qualche dolla... Dammi...
Mr. Mors lo getta a terra come fosse un rifiuto, poi se ne torna al bar scuotendo il capo...
MRS: Fanculo...
...Proprio mentre vediamo un altro tipo incappucciato che lo osserva da lontano e poi lascia il locale.
Si tratta di un uomo irriconoscibile al buio, che vediamo piegarsi e sistemare quello che sembra un radiorilevatore dietro il parafango della ruota posteriore destra del veicolo. Dopo di che il tizio si allontana rapidamente, svanendo in un vicolo a pochi passi...
Il Demone ha delle macchie di sangue sul viso e sulle mani, ma non se ne cura minimamente, anzi sghignazza divertito...
FJH: E così hai acchiappato un pezzente guardone, eh!
MRS: Già, un misero drogato che oltretutto tra diciannove giorni morirà di overdose... Non so, il mio sesto senso mi aveva messo in allarme...
Per un attimo Mr. Pain si guarda attorno e annusa l’aria, poi scrolla le spalle...
FJH: E’ un bene essere sempre vigili Mr. Mors. I giusti come noi sono sempre circondati da nemici invidiosi, non sai mai quando possono colpire...
Poi Fujihara, Tanaka e Mr. Mors salgono sulla Mercedes nera. Tuttavia, mentre il veicolo si allontana ad alta velocità, la videocamera si spinge verso il vicolo buio là vicino, dove vediamo un osservatore seminascosto nell’ombra, probabilmente lo stesso tizio che ha messo un segnalatore all’auto del Demone.
Questi tiene in mano uno straccio sudicio, che una volta inquadrato si rivela essere una felpa con una gora giallastra di vomito, e una bottiglietta mezzo vuoto con un liquido dal colore simile alla chiazza... Dopo aver buttato a terra l’indumento e il sacchetto, l’uomo misterioso tira fuori un cellulare con cui controlla il buon funzionamento del radiorilevatore, infine si allontana soddisfatto nell’oscura notte di New York City... E il collegamento stacca definitivamente...