PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

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HSMA
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da HSMA »

Toccandola pianissimo, la PROGRESS ha fatto uscire il calendario del 2019. In copertina WALTER, Seven, Devlin, Banks, McKenzie, Jinny e Dennis.
Havoc l'unico non WWE



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LukeIsWrestling
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da LukeIsWrestling »

HSMA ha scritto:Toccandola pianissimo, la PROGRESS ha fatto uscire il calendario del 2019. In copertina WALTER, Seven, Devlin, Banks, McKenzie, Jinny e Dennis.
Havoc l'unico non WWE
Il problema è: sarà vero? O vogliono solo far pensare la Wwe?

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HSMA
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da HSMA »

Il calendario con loro in copertina è vero

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LukeIsWrestling
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da LukeIsWrestling »

HSMA ha scritto:Il calendario con loro in copertina è vero
Si si quello lo so. Volevo dire se sarà vero che ci sono tutti senza limitazioni della Wwe. Io spero ovviamente di sì.

Beck18
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da Beck18 »

Visto Chapter 79. Ottimo evento, molto compatto in piena linea con l'ultimo anno della promotion.

Direi match della vita tra Banks e Starr, David è come se avesse iniziato una rincorsa forsennata per conquistare l'Europa e sta mettendo in fila match su match da antologia. Ha trovato un Banks che si è ben ripreso dall'infortunio e come main event è stata la scelta migliore.

Molto divertente Anti Fun vs Tremendous, molto bene i match femminili. Non avevo grandi aspettative sul match Atlas e invece hanno alzato la cifra in maniera pazzesca. Leggermente deluso da Dennis e Haskins, mi ha stupito molto in positivo la formazione della nuova stable.

E non penso sia stata creata a caso: nessuno di quelli fa parte dell'accordo con la WWE, dunque potrebbe essere il segnale di una Progress che sta guardando ben oltre il presente, magari in modo da rinnovarsi e non trovarsi scoperta da un momento all'altro.

Voto generale allo show: 8
Top: Trevis Banks vs David Starr

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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da Rob Van DAMN! »

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Ho molta paura di cosa diranno.


Ah, e a Chapter 81 Banks - Dragunov.

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HSMA
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da HSMA »

Rob Van DAMN! ha scritto: Ho molta paura di cosa diranno.


Ah, e a Chapter 81 Banks - Dragunov.
La butto lì: ultimo match di Bate e Dunne ad Unboxing, Seven rimane anche l'anno prossimo.

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DG97
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da DG97 »

Intanto ho visto finalmente Chapter 78. Probabilmente davvero il miglior chapter dell’anno; a parte il femminile, comunque guardabile, gli altri cinque match sono stati davvero ottimi, più Seven vs Gibson che è un gran angle con Trent che compie la sua redemption riuscendo anche a fare meglio dei famosi sei secondi con Riddle. Per il MOTN per me se la giocano Starr vs Dragunov (nonostante il non finale) e WALTER vs Haskins, due match diversi ma entrambi di livello molto alto. Bailey vs Dennis è un signor opener e Devlin vs Ridgeway è un lusso per la metà card. Infine molto bene anche Aussie vs CTK.
Per il futuro si vedrà, dico solo che mi piace la gestione di Banks dal suo ritorno e che sarebbe la cosa che più mi dispiacerebbe vedere venire stroncata dalle restrizioni.

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HSMA
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da HSMA »

Per ora le card di Chapter 80 e 81

80:
- CCK vs LAX
- Paul Robinson vs Chris Ridgeway
- Ilja Dragunov vs Tyler Bate

81:
- Ilja Dragunov vs Travis Banks
- Toni Storm vs Jordynne Grace
- CCK o LAX vs Aussie Open (o Team Whitewolf)

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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da HappyHellShow »

Mamma mia, Banks vs Starr: un quarto d'ora al fulmicotone.
Si muovono come indemoniati e tirano su un match assolutamente spettacolare: sono fortemente indeciso se nominarlo MOTY in PROGRESS perché la concorrenza non manca (WALTER vs Thatcher, WALTER vs Bate, Havoc vs Ospreay), ma questo ha il grandissimo pregio di condensare emozioni e azione in un tempo ridottissimo, riuscendo a raccontare tutto in maniera perfetta.

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HSMA
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da HSMA »

Chapter 78 probabilmente è il miglior show dell'anno.

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straight edge savior
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da straight edge savior »

Confermo i pareri positivi per Chapter 78, anche il pubblico di Manchester, che era da parecchio che non ci tornavano, meglio di quanto ricordassi.

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HSMA
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da HSMA »

WALTER vs Irie a Chapter 81.
Primo jappo in un chapter, secondo jappo in generale in PROGRESS (dopo Tanizaki)

Beck18
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da Beck18 »

El Ligero ha punzecchiato Drew Parker su Twitter. Credo faranno un New Blood vs Originals a breve

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HSMA
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Re: PROGRESS Wrestling 2018 *Topic ufficiale*

Messaggio da HSMA »

Scusate per la lunghezza, ma a sto giro me lo sentivo nelle ossa.

PROGRESS Wrestling Chapter 78 24 Hour Progress People

Canadian Stampede, WrestleMania X-seven, Money in the Bank 2011. Ci sono serate in cui essere fan di wrestling è più bello, ci sono serate in cui tutto sembra andare nel verso giusto, ci sono serate in cui gli dei del
ring guardano giù e decidono che è il momento di rivelarsi.
L'11 novembre del 2018 non è una di quelle serate semplicemente perchè la magia comincia alle tre del pomeriggio.
Siamo all'O2 Ritz di Manchester, nella seconda casa della federazione, lontana dalle eccentricità dell'Electric Ballroom e del quartiere che lo ospita e più vicina alla concretezza e durezza della Warehouse City. Qui, dove hanno suonato dai Beatles agli Arctic Monkeys, la PROGRESS ha deciso di lasciare un segno indelebile e di farlo senza alcune delle stelle più luminose della sua breve storia. Sì perchè non ingannino le assenze, tra gli altri, del miglior flyer del panorama, dell'erede della tradizione di World of Sports, del campione più rappresentativo della federazione e di quei due ragazzini terribili che sono diventati i due volti della WWE nel Regno Unito; qui si è fatta la storia.
Già l'opener urla PROGRESS a tutto volume. Hai un marzialista canadese al debutto che potrebbe andare contro un milione di wrestler simili a lui ed invece si ritrova contro un gallese con cui ha veramente poco da spartire. Però il tutto funziona perchè Bailey è amato da subito, mentre Dennis prosegue per una strada che è solo sua, sempre al limite tra l'arroganza e la consapevolezza di essere nel giusto. Questo si traduce in un pubblico che, se da una parte riconosce gli ideali, dall'altra biasima i modi e quindi è sempre incerto se sostenere o meno il personaggio. In tutto ciò, l'azione rimane di livello elevato soprattutto grazie alle capacità di striking dei due, con i calci elegantemente mortali di Bailey e le gomitate rozze di Dennis, e ad un'incertezza palpabile nei minuti finali.
Si passa poi a quello che è l'unico punto debole della card, Isla Dawn vs Lana Austin. Sia chiaro, non è una roba brutta, anzi, si mantiene sugli standard della categoria quando manca Toni Storm, semplicemente non è a livello del resto. Giusto comunque l'aver dato una chance a queste due bellissime ragazze, hanno ottimi margini di crescita e meritano lo spazio che si stanno prendendo.
Fast forward a Jordan Devlin vs Chris Ridgeway. Le premesse sono che adoro Ridgeway e adoro ancora di più Devlin; la conseguenza è che ho adorato l'incontro. Due ragazzi giovani, affamati, in rampa di lancio, tanto simili fisicamente quanto diversi nello stile, che confermano come anche la parte inferiore del roster PROGRESS abbia un livello stratosferico. Il tratto comune più evidente è l'eleganza, ereditata dagli insegnamenti di Devitt in un caso e dal rigore marziale nell'altro; il risultato è uno scontro veloce, dinamico, duro, incerto, pieno di ribaltamenti di fronte e di colpi di scena. Tutto questo in dieci minuti.
E, come nei migliori thriller, appena finisce la scarica di adrenalina e pensi di poterti rilassare, ecco la zampata del grande narratore. Fuori a mo' di gatekeeper Robinson per far passare Ridgeway da special attraction a membro del roster a tutti gli effetti. Anche qua, il finale inatteso che trasforma un'esibizione quasi fine a se stessa in tassello narrativo per il futuro.
La prima metà si chiude con Ilja Dragunov vs David Starr. L'elogio della follia. Questo non è un match di wrestling, è una battaglia tra gladiatori, una guerra senza frontiere, un massacro all'insegna della resistenza sovrumana, dell'intensità assurda e dell'agonismo esasperato. Se a tutto questo aggiungiamo ritmo e incertezza, il mix è imperdibile. Quello che colpisce di più è che non ci sono ricompense nè premi: i due vogliono vincere per la voglia di vincere. Il non finale l'ho trovato semplicemente perfetto. Primo giustifica un eventuale rematch (magari al SSS16...), secondo manda over Banks come top heel della compagnia, terzo incoraggia ulteriori incroci tra i tre (e Starr vs Banks a One Big Neck è stato esaltante). Infine manda avanti il tema della follia. Alla follia agonistica dei due contendenti si contrappone la follia rabbiosa del neozelandese, una furia cieca che lo porta addirittura ad attaccare gli incolpevoli ragazzi del ring crew. Il tutto sull'onda lunga della sconfitta di Mid-week Matters.
Dopo una prima parte così ricca sembrerebbe impossibile fare meglio, giusto? Giusto un cazzo.
Sì, perchè se tutta la prima parte ha visto quattro match con nulla in palio, la seconda ci riserva le tre sfide titolate.
Dopo la pausa è il momento dell'unico tag team match della serata, la sfida tra gli Aussie Open e i Calamari Thatch Kings. Qua il pregresso c'è visto che durante le Thunderbastard Series la strana coppia Brookes-Thatcher aveva sconfitto gli australiani a These Violent Delights. Beh, che dire? Un altro incontro superlativo. I CTK si confermano maestri della tattica e della tecnica, bersagliando la gamba di Fletcher (il più salterino dei campioni) e il braccio di Davis (il powerhouse, l'hard hitter). In questo semplice canovaccio psicologico i quattro inseriscono sapientemente tutto quello che va ad arricchire la contesa: reversal d'effetto, falsi finali credibili e una serie di sequenze magnifiche (guardatevi quella che inizia con Thatcher sulle spalle di Brookes di una difficoltà assurda). Anche qua il finale è interessante perché lascia aperte le porte per un rematch e va a stravolgere le gerarchie di entrambi i team, lasciando più domande che risposte.
Penultimo match, l'Atlas Open Challenge di Trent Seven, raccolta da Zack Gibson. Qua, per l'ennesima volta, la genialità dell'evento. Vieni da un incontro carico di tensione e di psicologia e di sicuro anche il successivo sarà così, serve un modo per alleggerire l'atmosfera, ma che rimanga comunque memorabile. Ed ecco che, per colmare una lacuna dello show, abbiamo un'accesa sfida verbale. I due sono strepitosi perchè si contrappongono alla perfezione: da una parte lo scherzoso "Banter" Seven e dall'altra il super serio Gibson offrono uno scontro divertente, tagliente, che tocca punti personali al limite dello shoot. Tra l'altro va a richiamare i passati scontri tra British Strong Style e Grizzled Young Veterans, strizzando un occhio anche all'implosione dell'Origin. Poi, va beh, il "match" è geniale e il pop al conteggio di tre è assordante, segno che anche il pubblico di Manchester ha gradito la sorpresa.
E alla fine WALTER vs Haskins. Una rincorsa di due anni, partita dallo spettro di non poter più tornare sul ring e arrivata all'ostacolo finale, il più grosso e temibile di tutti. Chi conosce l'austriaco sa che annata assurda ha fatto e in questo caso non è da meno. Prosegue il suo dominio incontrastato, ma la resistenza è sempre crescente e anche qua, come con Sabre, una sua sconfitta non sarebbe stata così assurda. Sì perchè WALTER mette la tecnica, mette la cattiveria, mette la violenza, ma Haskins getta il cuore oltre l'ostacolo e con la sua tenacia sfiora il premio massimo. Poi va detto che la sua capacità di suscitare empatia è al limite dell'inspiegabile: prima ho parlato del pop alla vittoria di Seven, ecco qua è stato superato ad un kick-out! Assurdo. Nel complesso, un capolavoro di match per chiudere un capolavoro d'evento.
Dieci paesi da tre continenti rappresentati, più di mille fan, tre menti, una PROGRESS. Un evento strepitoso, di livello altissimo, vario, ma con un'identità ricercata e ben precisa.
Per questo ed altro 24 Hour Progress People è il miglior evento del 2018.

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