Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASSICS

Il forum principale di Tuttowrestling: il posto giusto per discutere di wrestling (WWE, TNA e quant’altro) insieme agli altri appassionati.
Avatar utente
Darth_Dario
Messaggi: 19290
Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
Città: Roma
Has thanked: 1671 times
Been thanked: 1693 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Darth_Dario »

Greg Valentine ha scritto:
E manco a farla apposta, tra tutti i "classici preistorici" che potevate prendere come termine di paragone, proprio Ric Flair/Steamboat è quello che più racconta la storia di due combattenti, e la racconta quasi esclusivamente sul ring con mille sfaccettature umane, e proprio (non la sto facendo apposta) con una perfetta coerenza dei particolari (basta pensare alle tre conclusioni, perfettamente coincidenti l'una con l'altra, e della coerenza e consequenzialità con il quale vengono proposti nei successivi capitoli).

La Trilogia dell' '89 è incentrata sulla competizione, non sul Flair cattivone puro e semplice, nè sullo Steamboat eroe (quella è solo limitato al primo confronto di Chi Town Rumble) che deve spodestare il campione cattivo e scorretto. Parla invece di due fieri atleti l'uno contro l'altro, in assoluta condizione di parità tra l'altro. La stessa "scorrettezza" tipica di Flair, si evolve in "intelligenza tattica", e sarà lo stesso Steamboat a riconoscerne il valore durante l'ultimo epico e emozionante confronto (Wrestlewar, da sempre lo considero il mio match preferito, nonchè l'apice della carriera di Ric Flair), che consentirà poi allo stesso di ritornare nelle file dei face, per fronteggiare il suo vecchio amico Terry Funk, in un altro epico feud che passerà alla storia.

Tre perfetti esempi di Storytelling del Wrestling Classico anni '80. E non racconto inteso come coerenza con la storyline, ma come racconto nato e risolto direttamente sul ring, narrato non con incredibili promo, ma con un wrestling puro sublime.

Difatti Taz-Douglas non è stato scelto a caso, anzi. Come ho scritto nell'introduzione, è un Classico rimaneggiato dalle mani esperte ECW, e riproposto al passo coi tempi. Apparentemente diversi, ma dal cuore uguale.

Che poi, anche se probabilmente il soggetto non sarebbe molto d'accordo, Douglas è uno che si è rifatto molto al "Nature Boy", riuscendo allo stesso tempo a reinventarne il personaggio, dal Triple Threat al suo rapporto con la cintura (ma di questo già discutemmo tempo addietro). Molto spesso si parla di esponenti della scuola "Flair" in tempi moderni, citando il HHH del 2003/2004, o il Jarrett della TNA. Sento di poter affermare abbastanza tranquillamente che hanno preso tanto da Flair, ma anche tanto dal Douglas della faida con Taz.



Avatar utente
Greg Valentine
Messaggi: 4148
Iscritto il: 23/12/2010, 10:29
Città: Taranto
Been thanked: 6 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Greg Valentine »

Darth_Dario ha scritto:
Difatti Taz-Douglas non è stato scelto a caso, anzi. Come ho scritto nell'introduzione, è un Classico rimaneggiato dalle mani esperte ECW, e riproposto al passo coi tempi. Apparentemente diversi, ma dal cuore uguale.

Che poi, anche se probabilmente il soggetto non sarebbe molto d'accordo, Douglas è uno che si è rifatto molto al "Nature Boy", riuscendo allo stesso tempo a reinventarne il personaggio, dal Triple Threat al suo rapporto con la cintura (ma di questo già discutemmo tempo addietro). Molto spesso si parla di esponenti della scuola "Flair" in tempi moderni, citando il HHH del 2003/2004, o il Jarrett della TNA. Sento di poter affermare abbastanza tranquillamente che hanno preso tanto da Flair, ma anche tanto dal Douglas della faida con Taz.
Ma nessuno sta screditando il feud Douglas/Taz, semplicemente trovo il paragone troppo forzato. Innanzittutto il feud si è intrecciato con tanti altri, la scena fu contesa più volte seppur di fondo c'era un Taz inarrestabile e un Douglas campione come suo ultimo bersaglio. Tuttavia i capitoli intermedi (quasi i livelli di un videogioco) ebbe un interesse altissimo, quasi pari al feud di fondo, sia il Bygelow (riuscirà Taz a placare la bestia?) che Sabu erano visti come i due avversari più ostici che si potessero mettere sulla strada della "Suplex Machine" (una sorta permettetemi il paragone insolito di ascesa alla Goldberg in WCW, ovvero l'inarrestabile macchina pronto ad asfaltare ogni possibile insidia sul suo cammino), quindi è l'intera storyline ad essere un gioiello, oltre che il fantastico match finale (che siccome ho in mente di valutare ad uno ad uno i match proposti dal topic, non potrò che riguardare meglio per un analisi più accurata) e ovviamente i fantastici "livelli intermedi".

Parlerei più d'intrattenimento da apice, ma la storyline mi pare proprio (proporre characters più umani e meno fumettosi non cambia) sul modello del "le sette fatiche dell'eroe di turno", spero di essermi spiegato. Probabilmente è il modo più figo con il quale sia stato narrato, ma rimane un qualcosa di meno assoluto e universale della Trilogia, che di per se rappresenta il modello classico di competizione tra due lottatori, su cui si basa sostanzialmente il wrestling (più universale perfino di un Hogan/Andrè che è già un modello classico da antipodi, legato a valori, e ad una chiave quasi fiabesca che può perdere fascino con l'andare del tempo).

Comunque promemoria per il topic:
- guardare assolutamente il Bam Bam Bygelow della ECW, i confronti con taz elencati da Dario, e i due (ne ricordo due) con Rvd (uno mi pare per il titolo TV). Visti un paio di anni fa, assolutamente consigliati.

Avatar utente
Darth_Dario
Messaggi: 19290
Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
Città: Roma
Has thanked: 1671 times
Been thanked: 1693 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Darth_Dario »

Greg Valentine ha scritto:
Ma nessuno sta screditando il feud Douglas/Taz, semplicemente trovo il paragone troppo forzato. Innanzittutto il feud si è intrecciato con tanti altri, la scena fu contesa più volte seppur di fondo c'era un Taz inarrestabile e un Douglas campione come suo ultimo bersaglio. Tuttavia i capitoli intermedi (quasi i livelli di un videogioco) ebbe un interesse altissimo, quasi pari al feud di fondo, sia il Bygelow (riuscirà Taz a placare la bestia?) che Sabu erano visti come i due avversari più ostici che si potessero mettere sulla strada della "Suplex Machine" (una sorta permettetemi il paragone insolito di ascesa alla Goldberg in WCW, ovvero l'inarrestabile macchina pronto ad asfaltare ogni possibile insidia sul suo cammino), quindi è l'intera storyline ad essere un gioiello, oltre che il fantastico match finale (che siccome ho in mente di valutare ad uno ad uno i match proposti dal topic, non potrò che riguardare meglio per un analisi più accurata) e ovviamente i fantastici "livelli intermedi".

Parlerei più d'intrattenimento da apice, ma la storyline mi pare proprio (proporre characters più umani e meno fumettosi non cambia) sul modello del "le sette fatiche dell'eroe di turno", spero di essermi spiegato. Probabilmente è il modo più figo con il quale sia stato narrato, ma rimane un qualcosa di meno assoluto e universale della Trilogia, che di per se rappresenta il modello classico di competizione tra due lottatori, su cui si basa sostanzialmente il wrestling (più universale perfino di un Hogan/Andrè che è già un modello classico da antipodi, legato a valori, e ad una chiave quasi fiabesca che può perdere fascino con l'andare del tempo).

Comunque promemoria per il topic:
- guardare assolutamente il Bam Bam Bygelow della ECW, i confronti con taz elencati da Dario, e i due (ne ricordo due) con Rvd (uno mi pare per il titolo TV). Visti un paio di anni fa, assolutamente consigliati.

Ma infatti il paragone non l'avrei fatto manco io, ma visto che è uscito, c'ho riflettuto e ho trovato gli spunti di cui sopra. Diciamo che, come molti feud basati "sulla lotta", Taz-Douglas può essere considerato figlio della Trilogia.

Che poi, in ambito strettamente legato alla storia della ECW, il tutto assume importanza ancora maggiore, perchè fu diciamo l'ultimo "mega-feud" per il titolo che Heyman riusì a giostrare senza casini. In seguito era abbastanza scontanto che si sarebbe andati per Taz-RVD, ma con la partenza di Taz, dovette virare su Awesome, che avrebbe dovuto interrompere il regno di Van Dam. Poi Van Dam si ruppe, e si dovette rimandare, fino all'addio di Awesome, e si dovette ricominciare tutto daccapo con Rhino. Poi la ECW chiuse, e buonanotte.

Ps: perchè scrivi "Bygelow"? I match con RVD sono bellini assai, ed è divertente pure la mini faida con Spike Dudley. Carino, ma non eccelso, il match con Douglas a N2R.

Avatar utente
Greg Valentine
Messaggi: 4148
Iscritto il: 23/12/2010, 10:29
Città: Taranto
Been thanked: 6 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Greg Valentine »

Darth_Dario ha scritto:
Ma infatti il paragone non l'avrei fatto manco io, ma visto che è uscito, c'ho riflettuto e ho trovato gli spunti di cui sopra. Diciamo che, come molti feud basati "sulla lotta", Taz-Douglas può essere considerato figlio della Trilogia.

Che poi, in ambito strettamente legato alla storia della ECW, il tutto assume importanza ancora maggiore, perchè fu diciamo l'ultimo "mega-feud" per il titolo che Heyman riusì a giostrare senza casini. In seguito era abbastanza scontanto che si sarebbe andati per Taz-RVD, ma con la partenza di Taz, dovette virare su Awesome, che avrebbe dovuto interrompere il regno di Van Dam. Poi Van Dam si ruppe, e si dovette rimandare, fino all'addio di Awesome, e si dovette ricominciare tutto daccapo con Rhino. Poi la ECW chiuse, e buonanotte.

Ps: perchè scrivi "Bygelow"? I match con RVD sono bellini assai, ed è divertente pure la mini faida con Spike Dudley. Carino, ma non eccelso, il match con Douglas a N2R.
Perchè prima del tuo post, credevo si scrivesse così :blink:

Avatar utente
Darth_Dario
Messaggi: 19290
Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
Città: Roma
Has thanked: 1671 times
Been thanked: 1693 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Darth_Dario »

Gregnorante.

Avatar utente
Greg Valentine
Messaggi: 4148
Iscritto il: 23/12/2010, 10:29
Città: Taranto
Been thanked: 6 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Greg Valentine »

Darth_Dario ha scritto:Gregnorante.
25 minuti per pensare Gregnorante.

I miei complimenti.

Avatar utente
Darth_Dario
Messaggi: 19290
Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
Città: Roma
Has thanked: 1671 times
Been thanked: 1693 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Darth_Dario »

Greg Valentine ha scritto:
25 minuti per pensare Gregnorante.

I miei complimenti.

Sono stato aiutato, sennò c'avrei messo di più.

Avatar utente
Blingo
Messaggi: 14204
Iscritto il: 22/12/2010, 21:51
Has thanked: 66 times
Been thanked: 46 times

Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASSICS

Messaggio da Blingo »

SPECIAL EDITION | WRESTLING INSTANT CLASSICS #4
"DIAMONDS ARE FOREVER AND SO ARE THE 4 HORSEMEN"

THE LEGENDARY HISTORY OF WRESTLING'S ORIGINAL GANG - PART 2


Immagine
Nella prima parte di questo speciale dedicato ai Four Horsemen c'eravamo lasciati con la dipartita di pressoché tutti i membri del gruppo verso la WWF e Ric Flair che aveva intrapreso un feud completamente a se stante contro Ricky "The Dragon" Steamboat. Erano tempi bui per la stable, che sembrava non aver più possibilità di poter riemergere dall'abisso in cui alcune pessime decisioni del management l'aveva condotta, ma il concept della stable composta dagli originali magnifici 4 era ancora lontano dall'essere morto. Sebbene però il viaggio dei Four Horsemen all'interno del professional wrestling fosse lungi dall'essere finito, ciò non toglie che sia stato un viaggio assai travagliato, a partire dal ritorno in WCW di Arn Anderson... e Tully Blanchard?

THE FOUR HORSEMEN REFORMATION
Members: Ric Flair, Arn Anderson, Ole Anderson, Sting
Years: 1989-1990


Nonostante Anderson abbia sempre dichiarato di aver avuto un magnifico stint in WWF, la verità è che con un figlio di appena tre anni che chiedeva continuamente del padre e la schedule massacrante che la WWF imponeva ai propri atleti, Arn semplicemente non si sentiva più pronto a rimanere in viaggio 300 giorni l'anno e rinunciare alla propria famiglia. Siccome la WCW gli aveva dato alcune garanzie a riguardo e si vociferava da tempo il ritorno dei Four Horsemen, Arn Anderson diede la propria notifica a Vince mcMahon per poter tornare in WCW. Tutti si aspettavano che lo stesso Tully Blanchard avrebbe seguito a ruota il suo compagno di tag team e difatti così sembrò essere. Tully diede a sua volta comunicazione alla WWF di voler rescindere il contratto in favore di uno che lo legava alla WCW e poter riformare gli Horsemen. Il problema si pone ad un evento in Philadelphia: Tully ammette candidamente che il giorno primo aveva fatto uso di cocaina e quando si presenta all'arena, viene sorpreso da un drug test di cui nessuno aveva fatto menzione. 11 giorni dopo, come narra lo stesso Blanchard, Ric Flair gli telefona all'una di notte e gli dice chiaramente che la WCW ha deciso di rescindere il contratto di Tully perché aveva fallito quel drug test. Su ammissione di pressoché tutti gli addetti ai lavori, quello fu uno dei gravi errori che non permise nemmeno a questa incarnazione di avere successo, perché (citando Blanchard) "puoi avere tutto il C4, la dinamite e la nitroglicerina e tutto queste genere di cose, ma nessuna di loro esploderà senza la miccia. E Tully Blanchard era la miccia che teneva insieme gli Horsemen". Siamo alla fine del 1989, Ric Flair è in feud con Terry Funk e l'intera J-Tex Corporation di Gary Hart, formata da appunto Terry Funk, Great Muta, Buzz Sawyer e The Dragonmaster. Durante un segmento televisivo di WCW World Wide Wrestling, Ric Flair chiama sul ring Gary Hart, dicendo che aveva una sorpresa per lui. Solo che, sfortunatamente per Gary e i membri della sua stable, le sorprese si rivelarono essere due... e anche belle grosse!
[youtube][/youtube]
Nel momento stesso in cui Arn e Ole entrarono sul ring per salvare Ric Flair dal pestaggio che stava subendo, l'intera arena aveva già alzato le quattro dita al cielo e stava gridando a gran voce il nome dei Four Horsemen. Il preludio era stato un successo e la leggendaria stable si cimentava per la prima volta nei panni dei face (contrapposti alla J-Tex Corporation), ma alla federazione (di cui fui l'idea di riformare gli Horsemen, come ci tiene a precisare Arn) rimane ancora un gran problema: trovare il quarto uomo della nuova formazione. Si arriva quindi a Starrcade 1989, che vide svolgersi il famoso Iron Man Tournament valevole per una title shot tra il World Heavyweight Champion Ric Flair, Lex Luger, Great Muta e Sting, con la seguente stipulazione: se Flair fosse riuscito a vincere il torneo, nessuno degli altri partecipanti avrebbe potuto chiedergli una title shot. Era un classico round robin tournament che prevedeva la distribuzione dei punti nel seguente modo: 20 punti per una vittoria per pinfall o submission, 15 per una vittoria per countout, 10 per una vittoria per squalifica, 5 se il match finiva in parità per aver raggiunto il time-limit e, ovviamente, 0 in caso di sconfitta. Sul finire del torneo, Lex Luger è in vantaggio sui suoi avversari, ma Ric Flair (25 punti) e Sting (20 punti) devono ancora affrontarsi nel Main Event della serata [visualizzabile dal minuto 11:52 del primo video].
[youtube][/youtube]

[youtube][/youtube]

[youtube][/youtube]
Ric Flair, Arn Anderson e Ole Anderson si mostrano molto sportivi e si congratulano per la vittoria con Sting, sancendo di fatto l'ingresso dello Stinger nei Four Horsemen. In realtà, però. Sting rimane sempre un single competitor e gli Horsemen lo assecondano, tenendolo tra le proprie fila per un semplice motivo: difendere il World Heavyweight Championship di Ric Flair. Ma lo spirito competitivo di Sting viene fuori di lì a poco e nel febbraio del 1990 decide di sfidare Ric Flair per il World Heavyweight Championship. Siamo a Clash of Champions X e Ole Anderson, insieme al resto degli Horsemen, intima a Sting di non firmare il contratto, perché corrisponderebbe a firmare la sua condanna a morte e la sua uscita definitiva degli Horsemen. Durante quel segmento, Ric Flair ed il resto degli Horsemen attaccano Sting, infortunandolo e rimuovendo un nuovo ostacolo, almeno momentaneamente, sulla strada di Flair
[youtube][/youtube]
Con la dipartita di Sting però, nonostante i Four Horsemen siano riusciti ad allontanare un inevitabile pericolo per il titolo di Ric Flair, torna a palesarsi il problema che vi era prima dell'avvento di Sting nella stable: l'assenza di un quarto uomo. E con Lex Luger che, nel frattempo, aveva preso il posto di Sting come number one contender il tempo stringeva sempre più per Flair e i suoi compagni di stable. Fortunatamente per loro, una vecchia conoscenza degli Horsemen accorre in aiuto della stable.

NO FLAIR, NO HORSEMEN
Members: Ric Flair, Arn Anderson, Barry Windham, Sid Vicious, Ole Anderson (manager)
Years: 1990-1991


Siamo nel maggior del 1990 e Ric Flair affronta Lex Luger con in palio il World Heavyweight Championship. Sting, infortunato, è all'angolo di Lex Luger per impedire che gli Horsemen intervengano e facciano più danni di quanti ne abbiano già fatti in passato. Nonostante questo estremo tentativo, Sting non può nulla contro l'attacco a sorpresa, alle sue spalle, di Barry Windham, che dopo aver lasciato la WWF ritorna in WCW per unirsi allo storico gruppo che lo aveva lanciato nell'élite di questa disciplina. Tutti avevano gli occhi puntati sui Four Horsemen, proprio perché erano ritornati all'essenza, al nucleo che li aveva resi grandi (eccezion fatta per Tully Blanchard), ma il management della WCW aveva altri piani per la stable e quei piani prevedevano l'ingresso nei Four Horsemen di Sid Vicious. Inutile mentire, tutti erano entusiasti perch Sid aveva il look ed il fisico giusto per sfondare, era esattamente ciò che Barry Windham fu nel suo primo ingresso nella leggendaria stable (sebbene non si sfruttò mai a dovere il suo essere "naturally gifted") con una sola differenza: Sid Vicious non aveva nemmeno un'unghia del talento di Barry e, anzi, a quel tempo era totalmente inadatto all'élite costituita dagli Horsemen, proprio perché non aveva lo stesso talento degli altri membri. Con Ole ritirato in seguito ad una sconfitta insieme ad Arn in un tag team match contro gli Steiner Brothers e diventato il manager a tempo pieno degli Horsemen ed un Sid Vicious sempre più inadatto al ruolo, le fondamenta della nuova formazione degli Horsemen cominciano a vacillare pericolosamente, fino a quando non si aggiunge l'ennesima catastrofe: Ric Flair vuole mettere mano al suo contratto. Era un periodo assai difficile per il creative team della WCW, tant'è che Flair (l'uomo di punta, il World Heavyweight Champion per eccellenza) cominciò ad essere sfruttato malissimo. Il punto forse più basso della carriera del Nature Boy è rappresentato da una bizzarra idea che, secondo quanto racconta Flair, venne partorita dalla mente di Ole e messa in scena alla fine del 1990. Sting veniva da una serie di confronti stupendi contro Ric Flair stesso ed era finalmente riuscito a conquistare il World Heavyweight Championship a The Great American Bash 1990, grazie all'aiuto di Paul Orndorff, El Gigante e Junkyard Dog, che tengono a bada i membri degli Horsemen. Subito dopo questo evento, Ric Flair e Arn Anderson si concentrano sul tentativo di conquistare i titoli di coppia, mentre Sting difende il suo titolo mondiale dall'assalto di Sid Vicious e da una nuova presenza, un messaggero che tenta in tutti i modi di destabilizzare il campione e farlo perdere: Black Scorpion. I due si affrontano in più di un'occasione (in particolare a Clash of the Champions XII), anche se Black Scorpion si rivela essere solo un messaggero (uno dei quattro, a dire il vero) del reale Black Scorpion.
[youtube][/youtube]
Questo porta Sting ad affrontare tale Black Scorpion a Starrcade 1990, mettendo in palio il suo World Heavyweight Championship, ma ad una precisa condizione: se Black Scorpion avesse fallito nella conquista del titolo, allora si sarebbe dovuto smascherare e mostrare al mondo chi fosse.
[youtube][/youtube]
Sting riesce a mantenere il titolo mondiale intorno alla sua vita e, grazie all'aiuto degli Steiner Brothers, riesce anche a mascherare Black Scorpion che si rivela essere nientemeno che Ric Flair in persona. Il Nature Boy lo definisce un momento imbarazzante in una carriera e in un feud che non aveva certamente bisogno di questi trucchetti per risultare piacevole e lineare da seguire. Questo, insieme ad altri attriti creativi che nacquero tra Flair, il management WCW e in particolare l'odiato Jim Heird, portano Flair all'esasperazione e alla richiesta di rescindere il contratto con la compagnia. A questo punto nascono dei veri e propri attriti anche con Barry Windham, che era prossimo a vincere il World Heavyweight Championship. Flair, infatti, sostiene che la cintura fosse sua perché aveva pagato un deposito preventivo di $25.000 e non gli era mai stato restituito. Così Ric Flair semplicemente si limita a chiamare Vince McMahon e a dirgli che era pronto a debuttare in WWF... con il World Heavyweight Championship alla vita.
[youtube][/youtube]
Barry Windham la prende molto sul personale e per diverso tempo non rivolge la parola a Ric Flair, mentre in WCW chiaramente gli Horsemen vengono accantonati perché privi della loro essenza, di colui che più di tutti li rappresentava. Flair nel mentre ebbe uno stint deludente in WWF perché, a detta di J.J. Dillon, Vince McMahon era solito mettere molta enfasi in ciò che erano le sue creazioni e semplicemente Ric Flair non lo era. A questo punto, con Hulk Hogan che aveva lasciato, "Macho Man" Randy Savage in procinto di andarsene, così come The Ultimate Warrior, Vince prese l'unica decisione che a lui parve plausibile, ossia puntare forte sui suoi giovani, Bret Hart e Shawn Michaels in primis. Ric Flair decide quindi di rispettare il suo ultimo impegno con la WWF e di tornare conseguentemente in WCW. Nella stessa WCW che appena sente Flair avvicinarsi, fa assaporare ai fan il ritorno degli Horsemen a lungo... salvo deluderli con quella che probabilmente risulterà la più debole formazione della storia della stable.

THE THREE HORSEMEN
Members: Ric Flair, Arn Anderson, "Pretty" Paul Roma, Ole Anderson (adviser, one night only)
Years: 1993


Arriviamo quindi a WCW Slamboree 1993. Ric Flair, nel suo segmento d'intervista "A Flair for the Gold" ("I was tearing down VIP Lounges before you were born" - cit.), ribadisce che quella notte, come aveva già promesso, avrebbe riportato alla luce i leggendari Four Horsemen. Tutti era in trepidazione per sapere chi fosse il quarto membro (in realtà il terzo, dato che Ole partecipò a questa reunion one night only) della stable: si parla di Tully Blanchard, ma ancora una volta non riesce ad avere un accordo con la WCW e quindi il mistero si infittisce. Il misterioso membro viene svelato a Slamboree, quando Flair introduce tra le fila degli Horsemen nientemeno che... "Pretty" Paul Roma, il "job guy" della WWF come lo definisce Triple H.
[youtube][/youtube]
Ovviamente il risultato è un fiasco: gli Horsemen perdono completamente senso, non essendo più un gruppo elitario di campioni con talento, classe e capaci di poter competere ad alti livelli, ma solo un trampolino di lancio per atleti completamente inadatti al ruolo e poi accantonati nel giro di pochi mesi. A decretare però la fine di questa ennesima reincarnazione è un tragico incidente. Nell'ottobre del 1993, Sid e Arn Anderson cominciano a litigare in un hotel durante un tour in Inghilterra ed entrambi finiscono in ospedale. Arn Anderson, durante lo scontro, subisce addirittura ben venti ferite da pugnalamento. Di lì a poco gli Horsemen spariranno nuovamente dal panorama del wrestling, con la dipartita di Paul Roma che, durante una puntata di WCW Saturday Night in un tag team match contro William Regal e Paul Orndorff, tradisce il suo compagno Erik Watts (il sostituto ufficiale di Arn Anderson tra le fila degli Horsemen) e si allea a Paul Orndorff, formando il tag team conosciuto come Pretty Wonderful.
[youtube][/youtube]

[youtube][/youtube]
ANDERSON VS. FLAIR
Members: Ric Flair, Arn Anderson, Brian Pillman, Chris Benoit, Steve "Mongo" McMichael, Jeff Jarrett, Curt Hennig
Years: 1995-1997


Ric Flair e Arn Anderson sono ancora una coppia unita in WCW, con il secondo a fare da Enforcer al primo. Nel 1995 era nata un'insolita alleanza tra Ric Flair e Vader per poter tormentare i nuovi eroi della WCW, Hulk Hogan e Randy Savage. Questa partnership ha però breve vita, quando Vader viene sconfitto in uno Steel Cage Match contro Hulk Hogan a WCW Bash at the Beach 1995. Flair va su tutte le furie e comincia ad inveire su Vader, che ovviamente non accetta le accuse e prova ad attaccare Flair, salvo poi essere fermato tempestivamente dal fedele Arn Anderson. Questo porta ad un Handicap Match a WCW Clash of the Champions XXXI, vinto però da Vader dopo aver schienato Arn Anderson.
[youtube][/youtube]
Ric Flair se la prende con l'amico di sempre, Arn Anderson, per la sconfitta subita e questo pare essere la fine definitiva dell'amicizia tra i due. Per gli appassionati è l'occasione di assistere ad un Dream Match che mai avevano pensato potessero vedere, perché finalmente dopo settimane e mesi passati a stuzzicarsi, con Anderson che non aiutava più Flair nel momento del bisogno, a WCW Fall Brawl 1995 Ric Flair vs. Arn Anderson (tra le critiche dei due, che lo ritennero un feud frettoloso e appena abbozzato) viene ufficializzato. Alla fine del match, fa la sua comparsa sull'apron ring nientemeno che Brian Pillman, che interviene a favore di Arn Anderson, permettendogli di vincere la sfida.
[youtube][/youtube]
A questo punto Ric Flair ha bisogno di un alleato per poter fronteggiare Arn Anderson e Brian Pillman (che nel frattempo viene presentato da Arn Anderson come membro di quelli che saranno in futuro i nuovi Four Horsemen) e chi meglio in questo ruolo se non il suo arci-nemico, Sting? Ovviamente Sting è titubante, sa di non potersi fidare di Flair e in più di un'occasione rifiuta l'offerta del Nature Boy fino ad arrivare ad una puntata di WCW Pro 1995, quando Flair riesce finalmente nel tentativo di convincere il suo storico nemico ad allearsi con lui One Night Only.
[youtube][/youtube]

[youtube][/youtube]
A questo punto è fatta: Sting e Flair di nuovo insieme dopo anni di scontri. I due avrebbero affrontato Brian Pillman e Arn Anderson a WCW Halloween Havoc 1995. Il solo problema è che Sting aveva avuto ragione sin dall'inizio. Verso la fine dell'incontro uno sfinito Sting si dirige verso Flair per poter avere il tag dal suo compagno di coppia e ci riesce: il pubblico esplode letteralmente in un boato, con Ric Flair che esegue il suo classico Flair's Strut... salvo poi colpire in pieno viso Sting, tradendolo ed unendosi ad Arn Anderson e Brian Pillman in quella che sarà la nuova incarnazione dei Four Horsemen.
[youtube][/youtube]
Subito dopo fu Chris Benoit ad unirsi al gruppo. I Four Horsemen sembravano finalmente aver ritrovato una linfa, essendo composta da lottatori di talento, futuribili o con esperienza da vendere. Come afferma Arn Anderson stesso, Chris Benoit era il perfetto sostituto di Ole Anderson: talentuoso e "tutto business", niente fronzoli. I problemi però tornano a palesarsi di fronte alla stable subito dopo, quando Brian Pillman lascia la WCW per approdare in ECW (e successivamente in WWF) e i Four Horsemen sono costretti (su suggerimento di Arn e Flair) ad ingaggiare Steve "Mongo" McMichael come quarto membro della stable. Tutto ciò avviene a WCW The Great American Bash 1996, durante un Tag Team Grudge Match che vedeva Ric Flair e Arn Anderson contrapposti a Steve McMichael ed il suo compagno di coppia Paul Greene. Ad un certo punto, Debra (moglie di McMichaels) si dirige verso il marito con una valigetta (consegnatale da Miss Elizabeth, una delle vallette dei Four Horsemen) contenente una t-shirt della leggendaria stable e dei soldi. Dopo averci pensato per un po', Steve richiude la valigetta e colpisce il suo compagno di coppia, sancendo di fatto la sua alleanza con i Four Horsemen.
[youtube][/youtube]

[youtube][/youtube]
Questo ovviamente porta all'ingresso nella stable anche della moglie di Mongo, Debra McMichael, dando vita al famoso angle in cui viene verbalmente attaccata da Woman (l'altra valletta di Chris Benoit e dei Four Horsemen). Questo porta ovviamente a degli evidenti attriti tra Benoit e McMichael, che permetteranno (insieme al chaos creatosi nel breve feud tra i Four Horsemen e l'nWo) ad un altro personaggio della WCW di poter prendere piede: Jeff Jarrett. Double J infatti stava facendo di tutto per provare ad impressionare Ric Flair e convincerlo che lui era un membro adatto per entrare a far parte dei Four Horsemen. Così Flair decise che per entrare a far parte della stable, avrebbe dovuto sconfiggere proprio Chris Benoit e Steve McMichael e per riuscirsi approfitta degli attriti che si erano creati tra i due membri e le rispettive vallette. L'ingresso di Jarrett però non convince affatto i Four Horsemen. Ric Flair e Arn Anderson erano soliti scegliere i membri della stable, ma per quanto riguarda Double J era stato il management della WCW a prendere la decisione, creando ulteriori attriti con Ric Flair (ma di questo parleremo tra poco). On-screen invece, Double J era osteggiato da Steve McMichael a causa delle eccessive attenzioni che Jarrett dava alla moglie. Dopo qualche settimana a punzecchiarsi, Flair ne ha abbastanza e decide di dare l'opportunità a Jarrett di lasciare la stable senza subire il trattamento che i Four Horsemen erano soliti riservare ai membri non più graditi. JJ continuerà il suo feud con McMichael per il WCW United States Championship, ma questa breve parentesi negli Horsemen non costituì un problema per il gruppo. Il vero problema si palesa nel marzo del 1997, quando Arn Anderson, a causa dei ripetuti infortuni subiti nel corso degli anni, annuncia il suo ritiro dalle competizioni. Arn Anderson, The Enforcer, aveva dato sempre tutto per il business e i Four Horsemen, continuando a lottare anche quando non era in condizione di farlo. Solo che questa volta gli costa caro: un infortunio grave al collo lo costringe a doversi ritirare e a dare l'emozionante discorso d'addio dell'agosto 1997. Nel mentre, i Four Horsemen decidono di proporre a Curt Hennig di diventare parte dei Four Horsemen. Mr. Perfect era assai indeciso se accettare o meno la proposta, fino a quando non è Arn Anderson durante lo stesso discorso di ritiro a proporre ad Hennig di prendere il suo posto nei Four Horsemen.
[youtube][/youtube]

[youtube][/youtube]
Anche questa partnership, però, non dura a lungo: durante la rinnovata rivalità tra i Four Horsemen e l'nWo, infatti, Curt Hennig tradisce gli Horsemen nel corso dei War Games di WCW Fall Brawl 1997, unendosi formalmente al New World Order. In questo particolare periodo, la sensazione nel backstage è che l'obiettivo del management WCW fosse ridicolizzare Anderson e Flair, in modo da favorire l'ascesa dell'nWo, tant'è che successivamente al ritiro di Arn Anderson, il New World Order mette in scena una parodia del suo discorso d'addio che persino Eric Bischoff ritratta, al punto di confessare che se potesse tornare indietro non ripeterebbe un errore simile, non in quel periodo particolare della carriera e della vita di Arn Anderson. A questo punto gli attriti tra Flair e Bischoff cominciano a diventare insostenibili, al punto che il secondo rimuove dai programmi televisivi il primo quando questi decide di prendersi un po' di tempo libero senza avvertire preventivamente che non avrebbe partecipato ad una puntata di Nitro, arrivando a giurare che avrebbe distrutto Ric Flair e la sua famiglia. Ric Flair decide quindi di non continuare a prendere parte ai programmi televisivi della WCW, venendo comunque pagato (per contratto), ed Eric Bischoff decide di rispondere a sua volta facendo causa al Nature Boy, asserendo che gli avrebbe fatto spendere legalmente più soldi di quanti ne guadagnasse con la WCW stessa. Ovviamente i Four Horsemen vengono nuovamente accantonati in quella che sembra davvero essere la fine definitiva della loro storia. Fino a quando Ric Flair non capisce che il business gli manca più di quanto pensasse...

THE END OF A LEGACY
Members: Ric Flair, Dean Malenko, Chris Benoit, Steve "Mongo" McMichael, Arn Anderson (manager)
Associated: David Flair, J.J. Dillon, Charles Robinson (personal referee)
Years: 1998-1999


"We want Flair! We want Flair! We want Flair!". Era questo il coro più diffuso nelle arene della WCW, mentre McMichael, Benoit e Malenko continuavano ad incitare Anderson a riportare in vita i Four Horsemen per contrastare l'nWo, Eric Bischoff e vendicare ciò che avevano fatto a Ric Flair. Anderson si rifiuta più di una volta però, a causa anche dell'infortunio che lo ha costretto definitivamente al ritiro.
[youtube][/youtube]
I cori per Ric Flair però si fanno sempre più insistenti, così come le persuasioni dei vecchi e dei nuovi amici di Arn Anderson. Siamo a Greenville, South Carolina, il luogo dove i Four Horsemen originali nacquero, ed è tempo di riformare il vecchio gruppo. JJ Dillon si presenta sul ring e chiama sul ring Arn Anderson, che comincia a chiamare uno ad uno tutti gli altri membri dei Four Horsemen... fino all'incredibile ed emozionante ritorno di Ric Flair che subito promette guerra ad Eric Bischoff [purtroppo la seconda parte del video si trova solo tagliata perché rimossa dalla WWE].
[youtube][/youtube]

[youtube][/youtube]

[youtube][/youtube]
I Four Horsemen cominciano a feudare contro il New World Order ed Eric Bischoff fino agli inizi del 1999, quando avvenne il loro heel turn. Da quel momento in poi è una spirale verso il basso, in cui si perdono pezzi e ne vengono aggiunti altri: Mongo abbandona il wrestling; David Flair viene associato agli Horsemen dopo essergli stato assegnato d'ufficio il WCW United States Championship dal padre, diventato una figura d'autorità in WCW; Charles Robinson diventa l'arbitro ufficiale della stable; Chris Benoit e Dean Malenko abbandonano la WCW per i contrasti avuti con il booker Kevin Sullivan. Era la fine. I Four Horsemen vengono per sempre accantonati. Come però ci tiene ad sottolineare Arn Anderson, i Four Horsemen hanno finito di respirare wrestling in modo specularmente contrario rispetto a come erano nati: ognuno per la loro strada, non più uniti. Unità: era questa la parola chiave per poter descirvere i Four Horsemen, non certamente stable, gruppo, gang... tutte parole che sono entrate nel vocabolario del wrestling grazie agli Horsemen e che gli Horsemen contemporaneamente rappresentavano e superavano: non erano quattro individui singoli, erano una vera e proprio unità. Un gruppo elitario di atleti di prima classe, di performer straordinari che per anni hanno dominato la scena e hanno offerto al mondo forse il wrestling più bello, di classe che l'uomo abbia mai avuto l'onere di poter vedere. Un gruppo che ha avuto ripercussioni impressionanti sul mondo televisivo del wrestling, tanto che secondo molti addetti ai lavori non ci sarebbero stati nWo o DeGeneration X senza i Four Horsemen ad aprire loro la strada. Così come non ci sarebbero state Evolution e Fortune, due stable che si ispirano in maniera netta e chiara ai Four Horsemen, riprendendone le caratteristiche fondamentali: essere élite nel proprio campo. Perché non importava chi tu fossi, l'importante essere al top, i migliori del mondo. Migliori del mondo uniti sotto l'egida dell'amicizia, della passione, della voglia di superare se stessi. Brillare per qualità ed essere un'unità indistruttibile, esattamente come dei preziosi diamanti. Perché è questo quello che furono Ric Flair, Arn Anderson, Ole Anderson, Tully Blanchard, Barry Windham e JJ Dillon in particolare... o forse dovrei correggermi e dire che questo è quello che furono, sono e saranno, nell'immortalità della loro leggenda.
"Diamonds are forever and so are The Four Horsemen"

[youtube][/youtube]

Avatar utente
Marco Frediani
Messaggi: 10294
Iscritto il: 22/12/2010, 22:11
Città: Carrara
Has thanked: 390 times
Been thanked: 359 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Marco Frediani »

Complimenti

Avatar utente
Darth_Dario
Messaggi: 19290
Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
Città: Roma
Has thanked: 1671 times
Been thanked: 1693 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Darth_Dario »

[youtube][/youtube]

La steibòl più grande della storia con una mezza tacca di giocatore di football riciclato a wrestler scrauso? Tsé, star pauér zero.

Awesome
Messaggi: 5676
Iscritto il: 23/12/2010, 0:47
Città: Terrarossa

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Awesome »

Bellissimo come al solito!

Avatar utente
Darth_Dario
Messaggi: 19290
Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
Città: Roma
Has thanked: 1671 times
Been thanked: 1693 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Darth_Dario »

Questo topic tornerà in auge. Preparatevi per...
"The NWA Golden Boy" Ric Flair vs "The Middle-aged and Crazy" Terry Funk

Immagine

Avatar utente
Marco Frediani
Messaggi: 10294
Iscritto il: 22/12/2010, 22:11
Città: Carrara
Has thanked: 390 times
Been thanked: 359 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da Marco Frediani »

2 words
5 letters
I Quit

Avatar utente
RAW_Is_Jericho
Messaggi: 4214
Iscritto il: 24/06/2011, 0:20
Has thanked: 17 times
Been thanked: 174 times

Re: Professional Wrestling History | WRESTLING INSTANT CLASS

Messaggio da RAW_Is_Jericho »

Ottimo.

Avatar utente
Blingo
Messaggi: 14204
Iscritto il: 22/12/2010, 21:51
Has thanked: 66 times
Been thanked: 46 times

WRESTLING INSTANT CLASSICS #6: The End of Planet Jarrett

Messaggio da Blingo »

WRESTLING INSTANT CLASSICS #6
"THE END OF PLANET JARRETT"

JEFF JARRETT (C) VS. STING @ TNA BOUND FOR GLORY II | TITLE VS. CAREER MATCH


Immagine
Partiamo da questo presupposto: sin dalla sua fondazione nel lontano 2002, la TNA ha sempre ruotato intorno alla figura di Jeff Jarrett. Divenne campione del mondo NWA innumerevoli volte, dominando in lungo e in largo la TNA, tanto da arrivare addirittura a superare l'anno di vista con il suo quarto regno (se non sbaglio). Molti avevano provato ad interrompere l'egemonia del Chosen One e tutti avevano sistematicamente fallito, consolidando maggiormente la posizione del Planet Jarrett nelle gerarchie della TNA.

Questo perlomeno fino a Turning Point 2005. Era stata annunciata come la serata dove "il volto della TNA sarebbe cambiato per sempre" e questo aveva indispettito non poco Jeff Jarrett, che si considerava l'unico centro di interesse di tutta la TNA, tant'è che passò tutta la serata a tentare di capire quale fosse questo grande annuncio. Fino a quando, dopo aver difeso nuovamente con successo il titolo del mondo NWA, le luci dell'arena si spengono e quando un riflettore illumina il centro del Six Sided Ring, su di esso ci sono degli stivali neri, una giacca di pelle nera e una mazza da baseball: i tratti distintivi del leggendario ed iconico Sting. Il PPV si conclude con la voce di Sting che afferma "Sting: Final Resolution. It's gonna be Showtime!".

Nelle settimane successive ovviamente non si fa altro che parlare di Sting, con Jeff Jarrett che nel frattempo ha anche intrapreso un feud con Christian Cage, recentemente approdato alla corte dei Jarrett dopo l'addio alla WWE. "Let the Mind Games begin" e Sting viene annunciato come partner di Christian Cage a Final Resolution 2006 contro Jeff Jarrett ed il nuovo membro del Planet Jarrett Monty Brown, anche se Sting non appare mai in televisione e quindi i dubbi sulla sua presenza si fanno sentire. Con grande sorpresa di tutti, però, Sting presenzia a Final Resolution ed aiuta Christian a sconfiggere Jarrett e lanciarsi nella corsa al titolo del mondo.
[youtube][/youtube]
La settimana successiva Sting appare ad iMPACT! per salutare tutti i fans (lasciando intendere che la sua fosse in realtà una passerella One Night Only per salutare il pubblico). Emblematica la scena in cui lascia cadere la sua mazza da baseball a terra, mentre tutta la iMPACT! Zone canta "Please don't go!".
[youtube][/youtube]
Ovviamente Jeff Jarrett è entusiasta della notizia anche se Eric Young, anch'esso membro un po' più "paranoico" del Planet Jarrett è convinto che Sting non se ne sia affatto andato. Jarrett cerca di convincerlo a tutti i costi che non è affatto così e decide quindi di mandare Alex Shelley e la sua Paparazzi-Cam a indagare sulla vita privata di Sting e scoprire se si era realmente ritirato. Sting ovviamente non apprezza, soprattutto perché vengono resi pubblici video della sua vita privata, tant'è che quando scopre Alex, lo minaccia di tornare in TNA con il suo vero nome per farla pagare a Double J. Jarrett approfitta dell'occasione per dire a Sting che è pronto ad accogliere un vecchio amico della WCW a braccia aperte per scusarsi e lo farà a Destination X, in abiti civili. Non si tratta altro che di una trappola di Jarrett però, che attacca Sting (che era venuto in aiuto di Christian Cage, ammanettato e pestato dall'intero Planet Jarrett a fine PPV) grazie all'aiuto di un redivivo Scott Steiner, nuovo innesto del Planet Jarrett che ritorna a sorpresa proprio in occasione del PPV.
[youtube][/youtube]
Il dominio di Jeff Jarrett sulla TNA sembra ormai incontrastabile, grazie anche all'innesto di Scott Steiner nel team. Ma l'attacco subito da Sting fa tornare all'Icon quella fiamma e quella voglia di tornare sul ring e porre fine all'egemonia di Jarrett in TNA. Ad appoggiarlo c'è l'intero roster babyface della TNA. La soluzione è inevitabile: Sting raduna il suo esercito (Sting's Army) per fronteggiare il Planet Jarrett nel Lethal LockDown Match, dove Sting e il tuo team riescono a trionfare, dopo che Sting riesce a costringere Chris Harris a cedere alla Scorpion Deathlock.
[youtube][/youtube]
La missione però non è ancora finita, perché Jarrett era sfuggito alla "punizione" e l'obiettivo di Sting era quello di debellare per sempre il cancro Jeff Jarrett dalla TNA. Così decide di sfidare Jarrett e Steiner in un Tag Team Match a Sacrifice, con la clausola che Double J avrebbe potuto scegliere il tag team partner di Sting tra le sue proposte. Nelle settimane successive Sting propone a Jarrett partner come Luger, Bugwell, addirittura Rick Steiner, fratello di Scott Steiner ed un Jarrett frustrato rifiuta tutti cedendo infine la possibilità di scegliere il suo partner allo stesso Sting. E per la disperazione di Double J, Sting sceglie l'Undefeated Samoa Joe. Anche in quest'occasione Sting riesce a sconfiggere il suo avversario, ma Jarrett riesce nuovamente a sfuggirgli di mano, lasciando incompleta la missione dello Stinger.

Alle porte della TNA però c'è Slammiversary ed il King of the Mountain Match valevole per l'NWA World Heavyweight Championship. Il campione in carica altri non è che Christian Cage, che Sting aveva aiutato nel suo feud contro Jarrett e che aveva strappato il titolo proprio a quest'ultimo ad Against All Odds, qualche mese prima di Slammiversary. Al KOTM prendono parte anche Jarrett e Sting e questo comincia a creare le prime tensioni tra Sting e Cage, che considera l'Icona come una minaccia al suo regno di campione del mondo, anche se Sting lo assicura in più di un'occasione che il suo unico obiettivo è estirpare il cancro Jarrett dalla TNA, impedendogli la scalata al titolo mondiale. Nel tentativo di farlo, però, Sting si trova a dover portare la cintura sulla cima della scala e trionfare, fino a quando non interviene Cage a fermarlo e chiedere spiegazioni. Mentre i due litigano sulle scale, un apparentemente distratto e barcollante Earl Hebner si appoggia alla scala e fa cadere i due contendenti, permettendo a Double J di trionfare e diventare campione del mondo dei pesi massimi ancora una volta, tra le proteste della iMPACT! Zone che lanciano ogni tipo di spazzatura sul ring contro lo Screwjob appena avvenuto per mano di JJ (un momento che è entrato definitivamente nella storia come l'emblema di Jeff Jarrett).
[youtube][/youtube]
A questo punto Sting tenta di convincere Cage a mettere da parte le loro divergenze, perché ora che Jarrett è tornato campione del mondo NWA avevano altri problemi da risolvere. Decidono quindi di unire le forze per affrontare Steiner e Jarrett ad iMPACT! in un match di coppia, che però non risolve il "problema Jarrett", ora che quest'ultimo domina nuovamente la TNA. A Victory Road viene quindi deciso di istituire un match valevole per il Number One Contendership al titolo mondiale e Sting e Cage si trovano nuovamente l'uno contro l'altro. Nonostante l'intervento provvidenziale di Jarrett, per tentare di impedire allo Stinger di vincere, The Icon ne esce vincitore e diventa il nuovo Number One Contendere al titolo del mondo ad Hard Justice. Dopo aver promesso a Sting che gli avrebbe coperto le spalle però, Christian Cage prima occorre in aiuto dello Stinger e poi lo tradisce colpendono con la classica chitarra di JJ in testa e permettendo al Chosen One di rimanere ancora una volta, contro ogni pronostico, l'NWA Heavyweight Champion of the World.
[youtube][/youtube]
Mentre Cage dichiara che il suo gesto è del tutto indipendente da Jarrett e che ha fatto tutto ciò perché si sentiva tradito da Sting, The Icon continua a concentrarsi sulla sua missione di debellare il cancro Jarrett dalla TNA e chiede un rematch a Double J per Bound For Glory. Jeff Jarrett accetta, ma ad una sola condizione: avrebbe messo in palio il suo NWA World Heavyweight Championship e avrebbe concesso il match a Sting solo se, in cambio, lo Stinger avrebbe messo in palio la sua carriera. Sting accetta e per un certo periodo si allontana dalla TNA per preparsi al meglio alla battaglia. Il ritorno dell'icona a BFG viene hypato di settimana in settimana da una serie di video criptici, che lasciano intendere come Sting avesse perso la sua via nel tentare di sconfiggere Jarrett, ma avesse trovato il suo destino ("I lost my way, Jeff. But I found my destiny") e di come JJ dovesse avere molta paura del nuovo Sting ("Be afraid, Jeff. Be very afraid!"). E finalmente arriva il giorno della sfida finale, con l'aggiunta del debuttante Kurt Angle come Special Guest Enforcer del match, per impedire ogni tipo di scorrettezza a Double J. Quando risuona la musica di Sting è un vero boato: nuovo facepaint, si presenta completamente a petto nudo per mostrare il risultato delle settimane di allenamento che precedevano Bound For Glory. Il match è un capolavoro dello storytelling, un concentrato puro di emozioni che rende giustizia a LA storyline per eccellenza in TNA. E dopo 10 mesi di scontri ed agonia, 10 mesi di attesa spasmodica e di hype (e questo che non traspare dalle parole, mentre seguendola ci si immedesima proprio e non si vede l'ora che queste due icone si sfidino nel palcoscenico più grande per la TNA), Sting sconfigge Jeff Jarrett, torna sul tetto del mondo e debella definitivamente il cancro JJ dalla TNA.
[youtube][/youtube]

Rispondi