In queste ore è stata resa pubblica la disputa della WWE accusata pubblicamente da un tag team indipendente di sfruttare un loro motto registrato e di violare il copyright.
WWE accusata di violazione di copyright
Vik Dalishus e Hale Collins sono i componenti di una stable del circuito indipendente di wrestling con una lunga carriera alle spalle. Sin dal 2006 i due usano come nome del loro tag team “The Now”, nome registrato e protetto dallo sfruttamento altrui.
Da qualche tempo la WWE ha però iniziato a sfruttare questo stesso nome per riferirsi all’attuale United States Champion Austin Theory.
Vik Dalishus e Hale Collins in questo periodo hanno fatto pervenire due lettere ufficiali alla WWE dove chiedevano alla compagnia di interrompere l’utilizzo improprio del loro marchio registrato.
Nonostante la WWE avrebbe scoperto che lo sfruttamento del motto “The Now” la porti a violare il copyright però non ha cessato il suo sfruttamento.
In un primo momento il colosso del wrestling entertainment sembrava aver accolto e assecondato la richiesta dei due lottatori indipendenti. Ma così poi non è stato e Austin Theory ha continuato ad essere nominato con il soprannome di “The Now”.
Riguardo la faccendo il lottatore Vik Dalishus ha commentato:
Abbiamo inviato due lettere con l’invito a desistere alla WWE e Austin Theory continua a essere chiamato “The Now” da Corey Graves nei commenti, e poi il nostro logo è usato sugli INDUMENTI INDOSSATI sul ring da Theory e crea confusione nel mercato. È piuttosto semplice.
Il lottatore indipendente, sulla sua accusa mossa alla WWE di violare il copyright, ha poi aggiunto:
La mia reazione iniziale è stata di shock, a causa del fatto che l’abbiamo protetto da copyright dal 2006, e ci sono molte persone in WWE che conoscono me e Hale, conoscono i nostri nomi e sanno che lo possediamo… Il nostro prossimo passo è una causa per contraffazione del marchio confusione del mercato.
Non è la prima volta che un colosso del pro wrestling deve affrontare questo tipo di combutte legali. Di recente la AEW e il suo lottatore Luchasaurus sono stati protagonisti di una simile accusa da parte di una compagnia produttrice di maschere.
In caso di sviluppi sulla vicenda terremo aggiornate le pagine di TuttoWrestling.com.
