I componenti dell'Undisputed Era sono stati intervistati da Sam Roberts dopo aver assistito al ritorno in azione di Bobby Fish. Ad Adam Cole è stato chiesto se si aspettava che la dirigenza avrebbe unito i quattro atleti insieme in una stable dopo il loro arrivo a NXT e ha risposto che la cosa li ha lasciati molto sorpresi.
“No, non ci aspettavamo che ci avrebbero dato l'opportunità di lavorare insieme in un unico gruppo. Quando siamo stati messi sotto contratto ho pensato che fosse fantastico lavorare tutti nello stesso posto. Ma l'ultima cosa che mi aspettavo è che si formasse questa stable. E' pazzesco!”
Poche settimane fa la WWE ha rilasciato un elenco con la top ten delle migliori fazioni della storia e, sebbene molti non concordino con i nomi inseriti, i componenti dell'Undisputed Era si sono dimostrati entusiasti della cosa.
“Sono molto fiducioso nel lavoro di questo gruppo e su dove possiamo arrivare insieme. Per me è solo questione di tempo prima che si possa conquistare altri posti in quella stessa lista. Vedere il nostro gruppo al suo interno è stato fantastico, ma più di tutto ci motiva a fare sempre meglio e a voler scalare altre posizioni.”
Sempre Cole ha poi parlato di come la loro mentalità di squadra li spinga a migliorare sempre di più e a non sedersi sugli allori per quanto hanno già fatto.
“E' forse la parte più strana di questo lavoro, soprattutto qui a NXT. Succedono molte cose straordinarie e tu potresti tranquillamente sederti e goderti il momento, commentando semplicemente quanto tutto sia fantastico. E invece devi avere una mentalità in cui sei sempre un passo avanti, proiettandoti su quale possa essere il prossimo obiettivo. Migliorarsi nella lista delle stable più dominanti è un esempio a riguardo.”
Roderick Strong ha aggiunto che non possono permettersi di sedersi sugli allori nella compagnia.
“Questa è la cosa migliore del far parte di un gruppo. Sento che per il fatto che eravamo insieme prima e lo siamo anche qui ora, nessuno di noi si era posto un preciso obiettivo. E questo è grandioso perchè ora ne possiamo parlare fino allo sfinimento, ma poi troviamo su cosa concentrarci e ci chiediamo cosa verrà dopo. In questo modo non restiamo seduti sugli allori su quello che abbiamo già fatto e penso che sia questo a renderci così bravi come lo siamo adesso.”
