Shane McMahon intervistato da Steve Austin

Intervistato da “Stone Cold” Steve Austin durante 317 Gimmick Street, Shane McMahon ha trattato diversi argomenti, cominciando a parlare di come avesse sempre voluto entrare nel business di famiglia, tanto da stipulare un accordo con i suoi genitori in base al quale avrebbe potuto lavorare per la WWE solo se avesse ottentuto una laurea:
“Beh, [Vince] sapeva che era esattamente quello che volevo fare: per riuscirci dovevo ottenere la laurea, alla Boston University, così mi laureai in Comunicazione di Massa e Pubbliche Relazioni. Desideravo tanto mettermi in gioco, arrivare a conoscere al meglio il business e volevo essere completamente coinvolto nel mondo del wrestling professionistico”.


McMahon ha raccontato della sua gavetta, da membro della squadra addetta al ring ad arbitro e di come amasse uscire con Joey Marella e bere birra sotto gli stand:
“Ho fatto parte della squadra addetta al ring e a tutte le altre cose e poi ho cominciato ad arbitrare. Beh, l'equipaggio originale della squadra era formato da Joey Marella, Mike Chioda e Tony Chimel, loro erano “i tre”. Sì, [purtroppo, Joey Marella non è più con noi], quindi io ero il ragazzino e così, Joey e io, dato che suo padre era Gorilla Monsoon, e mio padre Vince McMahon, ce ne stavamo a bere birre sotto gli stand e a lamentarci dei nostri padri”.

Secondo Shane, suo padre, Vince, è stato un ottimo padre. “The Demon Seed” ammette di aver ricevuto punizioni corporali da bambino ma che senza di esse, senza quell'educazione così rigorosa, non sarebbe lì dove è oggi:
“Oh, senza dubbio [ho ricevuto punizioni corporali]! Vecchia scuola, sono cresciuto in stile vecchia scuola in quel modo, assolutamente vecchia scuola. Ma ascolta, se mio padre non si fosse avvicinato a me in quel modo, io probabilmente non sarei qui, ma sarei rinchiuso da qualche altra parte. Sto dicendo che ero solo un ragazzo pieno si spirito, mi conosci, sono pieno di energia, devo avere uno sbocco per quell'energia e se l'avessi usata in modo sbagliato, avrei fatto cose molto stupide”.

Parlando invece di Austin e del suo rifiuto di jobbare all'attuale WWE Universal Champion Brock Lesnar, Shane McMahon ha ricordato che l'abbandono di Austin fu “devastante” e che suo padre rimase personalmente ferito da ciò:
“[Austin era] la persona attorno alla quale tutto era stato costruito. Quindi, quando hai messo una posta così alta in gioco ed il miglior elemento della tua squadra, quello che ti fa guadagnare una barca di soldi ad un tratto dice ‘sono fuori', beh, si, è molto devastante. Ovviamente è stato così per tutti gli altri e tutti quanti ne sono rimasti scossi, quindi, si [Austin], hai deluso un sacco di gente”.

Shane ha continuato: “Vince è stato ferito professionalmente e personalmente, perché voi avevate costruito un buon rapporto. Quando avevate una discussione, riuscivate a risolverla rapidamente, ma alla fine siete arrivati alla volta in cui non siete riusciti a mettervi d'accordo e sei andato via. Così è stato un grosso colpo, anche perchè, ancora una volta, ci eravamo tutti molto impegnati per costruire Steve Austin “Stone Cold”, così, quando sei andato via, questa cosa non ha fatto sentire bene nessuno di noi”.

Riguardo il suo match brutale contro Kurt Angle a King Of The Ring del 2001:
“Era un vetro di sicurezza, sì. Arrivati al terzo suplex ho detto ‘tu, fichetta olimpica' o qualcosa del genere, ‘non posso credere che tu non riesca nemmeno a gettarmi attraverso di esso'”.

Poi ha aggiunto: “Non ho subito concussioni o nient'altro, quindi tutto sommato stavo bene. Voglio dire, stavo male, ma a Kurt è andata peggio. Kurt stava chiamando un suplex ed io ho risposto alla chiamata, ma lì c'era solo il cemento. Ad un tratto dice ‘no suplex, suplex', ed io ‘no, Kurt', poi dice 'vai, vai'. Poi mi ha fatto qualcosa e non ho avuto molta scelta. Ed io ‘va bene, suplex'. Così l'abbiamo fatto, l'ho colpito e lui 'oh mio Dio!' E Kurt si ruppe il coccige”.

15,941FansLike
2,666FollowersFollow

Ultime notizie

Ultimi Risultati

Articoli Correlati