Ryback ha rilasciato di recente un'intervista al Miami Herald. Eccone degli estratti:
Sul coro Goldberg: Non me lo aspettavo. Sono in giro con la WWE dalla fine di dicembre scorso, ma non ho debuttato fino a dopo Wrestlemania e non avevo mai ricevuto cori come quello. È cominciato tutto quando ho debuttato in tv, penso per lo stile dei miei match o per la barba. Penso sia per il mio stile intenso e per la striscia di vittorie. Non mi ha mai infastidito neanche un po', perché sono un fan di wrestling da tutta la vita. Diventiamo molto leali verso quelli che vediamo in tv prima di noi.
Ci sono molte persone che sono molto leali verso Bill Goldberg e a ragione. È solo giusto che facciano paragoni col nuovo talento emergente. Non che io fossi necessariamente un talento completamente nuovo, ma la gente farà comunque dei paragoni. È solo una di quelle cose. So di essere totalmente diverso da lui. Sono un personaggio diverso e diverso in tante altre cose. Ci è voluto del tempo perché la gente lo notasse.
Se avete notato, i cori Goldberg sono diminuiti incredibilmente, se non spariti definitivamente. Ogni tanto potreste sentire in tv o in Pay-Per-View qualcuno che lo fa partire, ma viene subito sovrastato dal Feed me more. Se fossi salito sul ring ogni sera e avessi eseguito la Spear e il Jackhammer e avessi imitato i suoi movimenti, allora sì, forse starebbero continuando. Ma sono ancora in molti a detestare Ryback. Li capisco, ma non gli interesso lo stesso. Ci vuole tempo per farsi una fan base e avere la lealtà della gente.
Sul match cancellato contro CM Punk:
È un peccato. Credo che sarò il campione WWE per molti anni a venire un pilastro della WWE. Quindi, questo significa solo ritardare l'inevitabile. Tendo a concentrarmi sulle cose positive. Quando dovrò distruggere CM Punk, voglio che sia in forma. So che arriverà quel momento, ma per adesso prendo la prima cosa positiva e cioè mangiarmi The Shield e dare quei tre la loro prima sconfitta nel loro primo match in Pay-Per-View, quindi sono molto eccitato a riguardo.
