Il Wall Street Journal, che già aveva fatto luce sullo scandalo che ha coinvolto Vince McMahon il mese scorso, ha pubblicato un altro articolo con ulteriori dettagli sulla condotta del Chairman e CEO della WWE, al momento autosospeso dai suoi incarichi. Come ricorderete, il 15 giugno Joe Palazzolo e Ted Mann del Journal riportarono l’indagine allora in corso da parte del Board of Directors della WWE.
Le indagini riguardavano la condotta promiscua di Vince McMahon, che stando alle accuse avrebbe risarcito una sua ex dipendente con 3 milioni di dollari per non divulgare una relazione extraconiugale avuta con lei. Le indagini riguardavano anche colui che da anni è il braccio destro di Vince McMahon, ovvero John Laurinaitis. Tutto questo portò McMahon ad autosospendersi dai suoi incarichi in WWE. Tuttavia, non gli ha impedito di apparire diverse volte on screen durante Raw e SmackDown.
Se il primo articolo scritto dal Journal era a carattere più generale, quello scritto da Joe Flint nell’edizione di oggi, 8 luglio, scende molto più nel dettaglio. Secondo l’articolo ci sarebbero almeno quattro donne che sarebbero state pagate una somma totale di 12 milioni di dollari da Vince McMahon per convincerle a tenere la bocca chiusa riguardo alla condotta promiscua del Chairman.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, due circostanze riportate nell’articolo suggeriscono che la narrativa che gli episodi a carattere sessuale tra McMahon e queste donne fosse consensuale sia falsa:
“Gli accordi precedentemente passati sotto silenzio includono un risarcimento di 7.5 milioni di dollari a una ex wrestler secondo la quale il signor McMahon l’aveva costretta a praticare del sesso orale, per poi degradarla e infine rifiutare di rinnovarle il contratto nel 2005 dopo che lei aveva resistito ad ulteriori incontri a carattere sessuale, secondo alcune fonti a conoscenza della vicenda. Secondo le fonti, la wrestler e il suo avvocato contattarono il signor McMahon nel 2018 e negoziarono il suddetto pagamento in cambio del suo silenzio.”
“Un altro accordo precedentemente ignoto riguarda una dipendente della WWE che presentò alla compagnia diverse foto di nudo non richieste del signor McMahon. Secondo coloro che sono a conoscenza dell’accordo di non divulgazione stipulato dalla dipendente nel 2008, la donna accusò McMahon di averle inviato quelle foto e di averla inoltre molestata sul posto di lavoro. Secondo queste persone, il signor McMahon acconsentì a pagarla circa un milione di dollari.”
Infine, l’altro accordo di non divulgazione scoperto dal Journal riguarda una “ex responsabile che aveva lavorato per dieci anni al servizio del signor McMahon prima che questi presumibilmente iniziasse una relazione sessuale con lei”. La donna è stata apparentemente “pagata un milione di dollari per tenere la bocca chiusa al riguardo”.
Non è chiaro se tutti questi accordi siano venuti alla luce in quanto parte dell’attuale indagine intrapresa dal Board of Directors della WWE. Un portavoce del Board of Directors ha declinato di richiesta di commenti da parte del Wall Street Journal. Non è chiaro, altresì, se le recenti accuse di uno stupro avvenuto negli anni ’80 da parte di McMahon, recentemente tornate a galla, siano anch’esse sotto esame da parte del Board of Directors.
L’articolo di oggi riporta che secondo alcuni ex dipendenti della WWE “le relazioni del signor McMahon nella compagnia erano note a tutti”.
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