L’Avvocato della WWE parla dei suoi inizi con la Federazione

Il Pittsburgh Post-Gazette ha pubblicato un’intervista con Jerry McDevitt, uno dei principali legali della WWE. McDevitt ha parlato di come ha iniziato a rappresentare la WWE e della sua relazione con Vince McMahon, oltre a far presente che a 72 anni, è ormai prossima la sua pensione.


L’inizio della sua relazione con la WWE:

“Quella notte, ho ricevuto una chiamata dall’avvocato che all’epoca rappresentava la WWE – presumo che probabilmente si rammarichi ancora di avermi chiamato, visto che ho finito per rubargli il cliente. Mi chiese se avrei rappresentato Jim Neidhart. Dissi che l’avrei fatto, e quello fu l’inizio di tutta la relazione.

Non sapevo molto di wrestling in quel momento. Quello che ricordo era che Jim Neidhart era di circa 1,85 metri e un solido blocco di granito da 125 chili. Il suo soprannome “The Anvil” derivava dal fatto che deteneva il record mondiale nel lanciare un’incudine più lontano di qualsiasi altro essere umano. Aveva un pizzetto tipo ZZ Top, un taglio di capelli spaventoso.

Era una delle persone dall’aspetto più spaventoso che avessi mai visto in vita mia. E quando è entrato nel mio ufficio era pietrificato dal fatto di dover chiamare questo tizio di nome Vince. Era spaventato a morte dall’idea di chiamare Vince. E ho pensato tra me e me ‘se questo ragazzo ha paura di Vince. Mi chiedo chi sia Vince.’

Una delle cose di cui ‘The Anvil’ era preoccupato era che l’essere accusato di questo crimine potesse impedirgli di apparire in questa cosa chiamata Wrestlemania. Ho detto ‘Che diavolo è Wrestlemania?’

Mi disse: ‘Beh, lo faremo quest’anno alla Pontiac Silver Dome. Ci sarà Hulk Hogan contro Andre the Giant come match principale, ed è già esaurito con 90.000 biglietti’. Risposi: ‘Cosa? 90.000 biglietti per assistere a uno spettacolo di wrestling!’. È stato allora che ho iniziato a farmi un’idea della grandezza di questa cosa”.

Il rappresentare la WWE durante gli scandali degli anni ’90:

“Ho rappresentato Hulk Hogan nella prima indagine. Poi ho rappresentato l’azienda quando sono stati accusati penalmente nel distretto orientale di New York nei primi anni ’90, ed è proprio qui che il rapporto si è cementato, perché hanno attraversato 18 mesi di un un calvario diverso da qualsiasi cosa avessi mai visto, era una vera caccia alle streghe.

Sono stati assolti da tutte le accuse senza nemmeno chiamare un testimone. Dopodiché, la mia relazione con Vince e Linda McMahon è diventata quasi familiare.

Da allora, io e la mia azienda abbiamo fatto di tutto per loro. Non soltanto dei contenziosi. Facciamo il piano immobiliare di Vince. Facciamo le sue dichiarazioni dei redditi. Gestiamo un sacco di lavoro che lui ci affida sulla fiducia. Abbiamo creato un dispositivo di pianificazione successoria per lui e la sua famiglia.

Le vicende che ho dovuto seguire per lui spaziano su ogni argomento immaginabile: dal rivendicare la diffamazione di qualcuno al dover difendersi da accuse di diffamazione, alla violazione del copyright, alla violazione del marchio, al contenzioso con USA Network per lasciare quella rete e spostare altrove la nostra programmazione, fino all’aiutare Vince per organizzare la Xtreme Football League (XFL), non una ma due volte.

La WWE nei successivi 30 anni è diventata una parte così importante del DNA del mio studio legale”.

Il futuro e la pensione imminente

“La WWE è un cliente importante, ma ho altri clienti. Avrò 72 anni tra breve, quindi ho cercato di rifiutarne un po’ mentre sto andando in pensione. Ma a causa della mia lunga relazione con la WWE, continuo a rappresentarli, anche se continuo a dire a Vince che voglio ritirarmi”.

Andrea De Angelis
Andrea De Angelis
Appassionato di Wrestling da diversi anni, tra i suoi preferiti Undertaker, The Rock e Kurt Angle. Cura la sezione notizie del sito
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