La WWE non sarebbe contenta della card di Summerslam

Con un aggiornamento che sembra quantomeno curioso, i colleghi di Wrestlevotes ci riportano che secondo una loro fonte la WWE non sarebbe contenta della costruzione della card di Summerslam. Nonostante siano proprio loro i responsabili della costruzione.


Alcuni dei match in programma potrebbero sembrare troppo simili a quelli già tenuti in altri premium live event di quest’anno, ad esempio Wrestlemania 38 o l’ultimo in ordine cronologico, Money in the Bank.

A Money in the Bank gli Usos hanno difeso i loro WWE Undisputed Tag Team Titles contro gli Street Profits. Lo stesso match avrà luogo anche a Summerslam.

Gli altri title match in programma per Summerslam includono Roman Reigns vs Brock Lesnar per l’Undisputed WWE Universal Title in un Last Man Standing match, Bianca Belair che difenderà il Raw Women’s Title dall’assalto di Becky Lynch e Liv Morgan che sarà a chiamata a difendere lo SmackDown Women’s Title dalla ex campionessa Ronda Rousey.

Di seguito la card aggiornata dell’evento:

* Roman Reigns (c) vs. Brock Lesnar in un Last Man Standing Match per l’Undisputed WWE Universal Championship

* The Usos (c) vs. The Street Profits per i WWE Undisputed Tag Team Championships con special guest referee Jeff Jarrett

* Bianca Belair (c) vs. Becky Lynch per il Raw Women’s Championship

* Liv Morgan (c) vs. Ronda Rousey per lo Smackdown Women’s Championship

* Bobby Lashley (c) vs. Theory per lo United States Championship

* Pat McAfee vs. Happy Corbin

* Seth Rollins vs. Riddle

* Logan Paul vs. The Miz

Summerslam si terrà sabato 30 luglio al Nissan Stadium di Nashville, in Tennessee.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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