Kurt Angle: “Oggi manca molto storytelling”

Nell’ultimo episodio del suo podcast, il Kurt Angle Show, l’Eroe Olimpico ha parlato dell’evoluzione del wrestling e di come sia cambiato rispetto ai suoi tempi d’oro. Sottolineando come i fan apprezzino maggiormente la rapidità d’azione rispetto a una narrazione che guida ciò che succede nel lottato. Nel preferire “la vecchia scuola”, Angle ha comunque ammesso che il gradimento del pubblico è un fattore fondamentale nel guidare il prodotto. Tuttavia, ha auspicato un ritorno ad alcuni capisaldi della disciplina, come il selling e lo storytelling.


Il wrestling professionistico oggi è molto diverso. Si bada più all’azione, agli spot high fly, all’esecuzione di acrobazie e molto meno al selling e alla narrazione in ring. Credo che per il bene del wrestling, i lottatori di oggi dovrebbero guardare indietro e imparare come rendere questi aspetti basilari in ogni incontro. Perché questa è l’essenza di questo sport, ciò che ne fa un’arte.

Si tratta di raccontare una storia, di far sì che il face prevalga sull’heel all’inizio. Poi che quest’ultimo reagisca e lo faccia a pezzi in modo da permettere al pubblico di empatizzare e far diventare “hot” il face fino alla rimonta e alle sequenze finali. Il cattivo imbroglia e vince, o il buono riesce a ribaltare la situazione? Questo canovaccio era molto semplice da seguire, mentre ora è tutto più complicato. E non si sa più chi sia il babyface o l’heel“.

Andrea Samele
Andrea Samele
Laureato in filosofia, amante della creatività, della scrittura e del suono musicale di una chop. Appassionato di wrestling di lunga data per la capacità di creare personaggi e storyline in grado di coinvolgere gli spettatori. Per Tuttowrestling.com curo l'AEW Planet.
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