Il roster WWE si è sentito abbandonato da McMahon

Con il passare dei giorni continuano a venire fuori ulteriori dettagli sui numerosi problemi che il roster della WWE ha dovuto affrontare nel viaggio di ritorno dall'Arabia Saudita.


Come precedentemente riportato, il roster è molto scontento di come sono andate le cose. I problemi tra Vince McMahon e il Principe della Corona Saudita erano già noti alla crew dal giorno di Crown Jewel mentre lo show era in corso.

Nell'ultimo Wrestling Observer Radio con Bryan Alvarez, Dave Meltzer ha fornito alcuni altri dettagli sulla situazione e ha parlato di come i wrestler si siano sentiti abbandonati dal loro capo. Meltzer ha anche parlato del comunicato rilasciato dalla WWE che affermava che alcuni wrestler si erano sentiti “obbligati moralmente” a prenotare un proprio charter che avrebbe permesso loro di arrivare puntuali a SmackDown. Ci sono stati tuttavia dei problemi che hanno impedito al volo di arrivare in tempo negli Stati Uniti. È venuto fuori che i wrestler che si sarebbero sentiti apparentemente costretti a prenotare il charter fossero i nomi principali che erano in programma a Friday Night SmackDown.

Riguardo a quella parte del comunicato della WWE, Meltzer ha affermato “Avete presente il comunicato che dice che i talenti si siano sentiti 'obbligati moralmente' ad andare a SmackDown al punto da prenotare un proprio volo? In pratica vi stanno dicendo che questi talenti leali hanno preso un charter di loro spontanea volontà. Cosa che so per certo essere una str***ata totale”.

Sabato sera diversi wrestler si sono lamentati sui social media riguardo al comunicato della WWE. Bryan Alvarez ha chiosato, “[La dirigenza WWE] ha praticamente seppellito chiunque altro fosse bloccato in Arabia Saudita e non poteva andare via. Questo è quello che hanno fatto. Se fossi stato su quell'aereo e avessi visto quel comunicato avrei detto 'E quindi io sarei una persona poco leale perché non posso prenotare un volo charter?' Perché è questo ciò che emerge dal comunicato”.

Secondo l'ultimo resoconto trimestrale delle entrate della WWE, al 30 settembre la compagnia non sarebbe stata pagata dal governo saudita per Super Showdown. Super Showdown si è tenuto il 7 giugno ed è lo show in cui si è disputato Undertaker vs Goldberg.

Nella conferenza tra gli investitori WWE di giovedì mattina, il co-presidente e direttore della WWE George Barrios non ha risposto a domande specifiche riguardanti l'ultimo show in Arabia Saudita, che era stato escluso dal resoconto delle entrate. Barrios ha affermato che la compagnia aveva ricevuto un pagamento di 60 milioni di dollari dopo il 30 settembre. Barrios ha dichiarato: “In particolare dopo il termine del trimestre abbiamo ricevuto un pagamento di 60 milioni di dollari per un credito in essere che avrebbe comportato una crescita del flusso di cassa su base annua e un flusso di cassa gratuito positivo nel periodo se questo fosse stato ricevuto nel corso del trimestre.”

Meltzer ha evidenziato che c'erano state discussioni riguardo al denaro dovuto dall'Arabia Saudita. Crown Jewel avrebbe dovuto andare in onda live in Arabia Saudita, come sempre avvenuto in passato. Lo show non è però andato in onda immediatamente e i wrestler allo show erano consapevoli che ci fosse questa sorta di contenzioso tra Vince McMahon e il governo saudita e che McMahon non avrebbe permesso al paese di avere il feed dell'evento. A quanto pare le cose si sono aggiustate in corso d'opera e alla fine lo show è andato in onda circa quaranta minuti dopo. Alcune persone sui social media hanno affermato che lo show è andato in onda due ore dopo.

Meltzer ha aggiunto, “Molti talenti erano a conoscenza di questa cosa. A molti talenti era stato detto che alla compagnia era dovuto del denaro ma poi ai talenti è stato detto 'oh, abbiamo un problema tecnico sull'aereo'”. Ha poi continuato, “Non sto provando a dire che nessuno credesse alla storia perché so che una persona ha creduto alla storia e ha detto lei stessa che ci fossero dei problemi tecnici sull'aereo. Quasi tutti gli altri hanno invece detto che non avevano mai creduto alla storia. Gli è stata raccontata quella storia ma hanno detto che sul posto c'era la polizia militare”.

La gente stava contestando le ragioni per cui ci volessero ventiquattro ore per uscire dal paese e perché non fossero state fatte prenotazioni per tutti per lasciare il paese su un volo commerciale. Meltzer ha affermato che c'era un secondo volo che avrebbe dovuto decollare alle 20 e che era stato ritardato. Poi avrebbero dovuto decollare il giorno successivo alle 3.30 del mattino e che anche quel volo aveva subito un ritardo di un'ora e mezza. La maggior parte del roster è arrivata negli Stati Uniti il sabato mattina.

Come riportato precedentemente, Vince McMahon e il suo staff avevano già lasciato il paese su un aereo privato prima che venissero fuori i problemi che il resto dei talenti ha avuto con il volo. Brock Lesnar e Paul Heyman hanno lasciato il paese sul jet privato di Lesnar insieme con Hulk Hogan, Jimmy Hart e Ric Flair. A quanto pare anche Tyson Fury è andato via su un jet privato mentre Cain Velasquez è rimasto bloccato in Arabia Saudita con la maggior parte dei talenti.

Secondo quanto sembra sempre più certo con il passare delle ore, moltissime Superstar sarebbero scontente dell'operato di Vince McMahon e non avrebbero più fiducia in lui. Tutti sono esausti dal viaggio in Arabia Saudita e quel che è peggio è che tra qualche giorno dovranno rimettersi in viaggio per il tour europeo.

Continuate a restare aggiornati sulla nostra newsboard, dove vi continueremo a postare aggiornamenti sulla vicenda e sulle sue conseguenze, che potrebbero anche portare a un deterioramento dei rapporti tra la WWE e l'Arabia Saudita.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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