Alla pari dei Revival, anche Luke Gallows e Karl Anderson hanno rifiutato un'offerta di rinnovo contrattuale da parte della WWE. Questa è la notizia riportata oggi dalla Wrestling Observer Newsletter che parla di voci, sì, ma molto vicine alla conferma sull'accaduto che in generale corroborano le ipotesi che i due siano scontenti e in uscita.
Secondo l'Observer, i due del Club avrebbero rifiutato un rinnovo molto simile, per cifre e durata, a quello rigettato dai Revival la settimana scorsa. Per Dash Wilder e Scott Dawson si parlava di 500 mila dollari ciascuno per 5 anni e sembra che la proposta fatta a Gallows ed Anderson non sia tanto lontana.
La differenza sarebbe nell'urgenza che la WWE avrebbe di chiudere con quest'ultimi: Gallows ed Anderson sono in scadenza. I loro contratti termineranno in autunno, tra agosto e settembre, dunque la federazione di Stamford starebbe provando ad affrettare i tempi per evitare che i due vadano alla concorrenza, AEW in primis. La WWE è inoltre spaventata dal fatto che se può vantare una certa misura di paternità sul successo dei Revival – nati in seno alla WWE durante il periodo ad NXT – non può dire lo stesso di Gallows & Anderson. I due facevano coppia già prima di arrivare alla corte dei McMahon, erano membri del Bullet Club, ora mutuato in parte nell'Elite (con cui quindi sono probabilmente in buoni rapporti), e hanno già un nome di alta risonanza al di fuori della compagnia. Insomma la cosa porterebbe ad un sicuro migliore utilizzo altrove o perlomeno a un forte impatto e a una grande richiesta nella scena extra-WWE.
Come nella situazione relativa ai Revivavl, però, la WWE sembra aver abbandonato i tentativi di invogliare Gallows ed Anderson a restare con un push. Come visto anche con Dawson e Wilder – che di recente hanno perso i Raw Tag Team Championship, perdendo anche la rivincita e uscendo sostanzialmente di scena al ribasso – i wrestler considerati in partenza non riceveranno piani o push significativi a meno che non firmino un rinnovo, fino anche a sparire dalle scene.