Chris Jericho parla del suo feud con Kevin Owens

Chris Jericho è stato recentemente intervistato da “Busted Open Radio” riguardo al suo recente stint in WWE. Riportiamo le parti più interessanti dell'intervista.


Sei passato direttamente dal ring WWE al tornare al lavoro con i Fozzy.

Non sarebbe dovuta andare così. Il mio stint doveva finire a WrestleMania, il giorno dopo a Raw per la precisione. Ma verso Dicembre mi chiama Vince McMahon e mi dice che che aveva avuto questa grande idea. Penso ora di poterla riferire. L'idea originale era di lottare a WrestleMania contro Kevin Owens per lo Universal Title, che avrei conquistato e poi perso contro Brock Lesnar a Sacramento durante il successivo PPV, che era in programma per il 30 di Aprile. Quindi, saputo di questo programma non mi potevo certo rifiutare. Poi sappiamo tutti come è andata: il “Fattore Goldberg” ha fatto cambiare idea a Vince, ma ormai ero già stato precettato per un altro mese.
Quindi ho lavorato un altro mese con Owens, ma i miei piani non erano certo quelli di terminare con la WWE il martedì ed andare direttamente in sala prove il mercoledì. Non è così che pensi debba funzionare. Quando sei un lavoratore indipendente, o come lo vogliamo chiamare, non hai un piano pensionistico, non hai una data stabilita nella quale ritirarti, cerchi di trarre vantaggio dalle occasioni che ti si presentano. E lo Stupido Idiota Jericho, o quello che era, e la Lista di Jericho sono divenuti due grandi successi. E quindi volevo che la storia avesse un finale compiuto, e così è stato. E lo stesso vale per i Fozzy, volevo che fossimo assolutamente pronti per il tour. Perciò ho cercato di prendere i vantaggi da entrambe le cose.

Come è iniziata l'intera storyline con Kevin Owens?

Mi ricordo che stavamo registrando dei tapings a Londra dopo WrestleMania dello scorso anno, credo fosse Aprile (comunque penso che si possa trovare in Google) ed io e Kevin siamo finiti casualmente in un tag team. Dopo aver vinto il match celebriamo con le solite esultanze di circostanza, ma sulla via degli spogliatoi Kevin mi salta letteralmente al collo per abbracciarmi. Mi ricordo di aver pensato che grande ragazzone fosse. Continuava a saltare e festeggiare urlando cose come “Siamo i più grandi! Siamo i più grandi!”. E poi a gridare “Tu sei la capra!” ed io a rispondere “E tu sei l'asino!”. “Sì sì, tu sei la capra ed io sono l'asino!” [Negli USA questo gioco di parole tra capra ed asino sta ad indicare due che sono migliori amici].
Fu un siparietto divertente e Vince lo trovò spassoso.
Mi sono trovato a pensare che questo ragazzone avesse qualcosa di speciale. Era divertente, sarcastico e pungente. Proprio come me. Mi ricordo di essere andato a parlare con Vince prima di SummerSlam per dirgli che avrei voluto combattere con Nakamura a WrestleMania. Avevo lavorato con lui in Giappone e pensavo fosse un grande. Volevo introdurlo io al mondo. Però due settimane dopo ho riflettuto che avrei voluto invece combattere con Owens, le basi erano già state poste. Credo che l'inizio di tutto fu a SummerSlam contro Enzo e Cass. Ecco come tutto è nato. Lo capisci subito quando c'è chimica con qualcuno, come la cosa si costruisca e migliora. Mi ha fatto tornare alla mente quando ho lavorato con The Rock o Shawn Michaels. O anche Edge. Riconosci subito quando c'è chimica e quando sei nel business da così tanto tempo come me, quando scorgi una luce in una bottiglia tu vuoi espanderla questa luce e trarne tutti i vantaggi possibili.

Roberto Johnny Bresso
Roberto Johnny Bresso
Appassionato di calcio, golf, musica e sottoculture, seguo il wrestling dagli anni '80. Sull'argomento ho pubblicato il libro "Storie dalla terza corda".
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