WWE Planet #840

Sì, sì, calmi, lo so. Questo non è il TW-Risponde ma lo so, avete un sacco di domande. Solo che non ho le risposte. Non so proprio darvele. Come voi, non riesco a capire perché vengano fatte certe cose o prese certe decisioni nelle storyline. E no, non so nemmeno quale sarà il futuro di NXT. Va bene, se volete ci provo, ma la risposte, probabilmente, nemmeno ci sono. Andiamo con “ordine”.


Partiamo dalla prima domanda, forse un po' di tutti: per quale diavolo di motivo Seth Rollins e Braun Strowman sono i Raw Tag Team Champions? La risposta più logica è: feticismo. Probabilmente è così. Di sicuro non perché fosse interessante vederli insieme, visto che nessuno ci ha pensato fino a lunedì, di certo non perché fosse logico, perché è chiaramente assurdo. Dunque si tratta solo di quello, di feticismo. Da sempre in WWE si ha una passione inspiegabile verso il Campione del Mondo/Campione di Coppia, una storia riportata in auge più volte di quanto oggettivamente ce ne fosse bisogno e mai efficace: che sia con un amico al fianco o con il proprio disfunzionale partner/sfidante, semplicemente non c'è mai stato bisogno di una proposta del genere che però, ciclicamente, viene riproposta. L'unico comune denominatore, poi, oltre alla sostanziale inconsistenza della storyline, è spesso stato il momento: questa versione del bicampione ha sempre coinciso con un periodo terribilmente negativo della divisione Tag Team e questa volta non fa eccezione. E la vittoria da parte di Rollins e Strowman dei Titoli di Coppia dà il via ad una girandola di domande che si allarga in ordine sparso. Perché è successo? Che bisogno c'era di dare i Titoli a loro che poi a Clash Of Champions si sfideranno? Significa che combatteranno due incontri? Li perderanno prima? Ma poi con quale autorità Seth Rollins decide sia il proprio prossimo sfidante che di diventare lui stesso uno sfidante ai Titoli di Coppia? Pare abbia chiesto e ottenuto il match, ma da chi dal momento che non è chiaro chi prenda le decisioni a Raw? È Shane McMahon? O lo fa solo per i match di Kevin Owens? Se sì, chi decide gli altri? Se no, perché il cattivissimo e scorretto Shane O'Mac – che costringe Owens a lottare in condizioni proibitive da settimane – dovrebbe invece accontentare uno come Rollins su una cosa del genere? Per quale motivo 16 Superstar si dannano l'anima in un torneo che non ha un premio finale, ma nessuno protesta perché Strowman ottiene una title shot immotivata? E che bisogno c'era di interrompere il regno di Karl Anderson e Luke Gallows? Perché delegittimare gli O.C. al posto di provare a dargli il meritato status che, negli anni, nei vari revival del Bullet Club, non hanno mai ottenuto? Perché non fargli imbastire una faida contro un tag team del roster anziché far fare loro solo gli sgherri di bassa lega di Styles? A proposito di Revival, perché non hanno mai provato a vincere di nuovo i Raw Tag Team Championship? Perché invece vanno all'assalto dei Titoli dell'altro roster? E perché, pur facendolo, continuano a farlo anche a Raw? Parlando di coppie, invece: quando e come Baron Corbin e Drew McIntyre sono ritornati amici? Perché tra Elias e lo scozzese, Shane dovrebbe continuare a scegliere Elias come braccio armato, che l'ha quasi sempre deluso? Ma soprattutto: davvero fanno viaggiare gli Street Profits in giro per le arene solo per fare dei segmenti completamente inutili? Insomma una marea di interrogativi, oltretutto la maggior parte gravanti su quello che dovrebbe essere il punto d'interesse maggiore dello show, ossia lo Universal Championship. Un continuo viaggio alla ricerca di motivi mai spiegati, che distraggono da una storia che non c'è. Spendendo anche una parola di rammarico per chi si aspettava che la vittoria su Lesnar a SummerSlam significasse un nuovo inizio per il Beast Slayer con la Cintura alla vita. Davvero l'idea è di nuovo farlo navigare a vista senza aggiungere un etto al suo non-personaggio? Con qualche credibilità il suo avversario è Strowman, dopo mesi passati a far nulla in giro per lo show e senza nemmeno un turn heel che lo possa rendere vagamente d'appeal? Un fuoco di fila di domande, tutte giustificate, ma probabilmente nessuna risposta che valga la pena di essere ascoltata.

Poi ci sono altre domande, quelle altre domande. Che è altrettanto ragionevole e molto più interessante porsi, con una che le racchiude tutte: cosa succederà ad NXT? Prima dell'annuncio, è plausibile che molti fan si siano chiesti cosa sarebbe successo a Cole, Gargano e compagnia bella. Proiettandosi ai mesi successivi, già ci si interrogava se avremmo visto ancora l'Undisputed Era protagonista ai War Games, al completo, in tre, con o senza Titoli in palio; o se, magari, anche quell'incontro avrebbe visto una prima volta declinata al femminile, magari con una contaminazione UK. Invece la decisione della compagnia di rendere NXT uno show live su USA Network cambia le prospettive. Tutti i dubbi su War Games e futuro delle storyline erano in realtà domande indirette sul quando sarebbe arrivata, per questo o per quella Superstar, la chiamata nel main roster. Ora la domanda è: funzionerà ancora così? Lo show giallonero resterà il terreno di sviluppo della federazione di Stamford o si trasformerà in un nuovo roster, simile all'esperimento, fallimentare, della ECW nel 2006? Un quesito a cui fa quasi paura rispondere. Trasformare NXT in un vero e proprio brand permetterebbe a tanti lottatori, in primis quelli attualmente di prima fascia, di mantenere la propria dimensione ed evitare di andare incontro a quel destino che ha coinvolto la maggior parte degli NXT: ossia l'anonimato e talvolta l'inutilizzo nel main roster, intuppando ulteriormente dei parchi lottatori già oltre il saturo. Dall'altra, però, la mutazione in roster alla pari degli altri due rischierebbe di snaturare il prodotto, facendo di NXT una cosa troppo simile (e magari persino interlacciata) a Raw e SDL per riuscire a rimanere quell'isola felice che è adesso. C'è di nuovo da non sapere cosa sperare, oltre a quella consapevolezza che difficilmente andrà a finire bene per NXT. Il tutto al soldo di una guerra che, nell'epoca di internet, non avrà mai una rilevanza reale ma rischia solo di essere un'arma a doppio taglio. Ma questa è decisamente un'altra storia.

Daniele La Spina
Daniele La Spina
Una mattina ho visto The Undertaker lanciare Brock Lesnar contro la scenografia dello stage. Difficile non rimanere incollato. Per Tuttowrestling: SmackDown reporter, co-redattore del WWE Planet, co-presentatore del TW2Night!. Altrove telecronista di volley, calcio, pallacanestro, pallavolo e motori.
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