Speciale Brand Extension: il WWE Draft 2016 #15

19/07/2016. Una data che, in un modo o nell'altro, marca una vera e propria rivoluzione all'interno della WWE.


Era maggio quando la federazione di Stamford, tramite un post sul suo sito ufficiale, annunciò che da tale data SmackDown sarebbe andato in onda in diretta ogni martedì sera su USA Network e che lo show avrebbe avuto un roster separato da quello di Raw. Si tratta, probabilmente, di uno dei “terremoti” più forti degli ultimi anni in casa WWE: con una singola mossa, infatti, l'aspetto dell'intera federazione verrà profondamente modificato, sia dal punto di vista dello spettatore, sia per quanto riguarda le dinamiche “dietro le quinte”. E perché si è deciso di fare una mossa così drastica? Semplicissimo: ratings. Gli ascolti televisivi WWE sono ormai in calo costante da anni e anni. Inoltre, proprio ad inizio del 2016, SmackDown è approdato su USA Network, la stessa emittente televisiva che trasmette Raw negli USA, e gli ascolti non sono stati quelli che il Network si aspettava. L'emittente TV, quindi, ha chiesto alla WWE di far qualcosa a riguardo e Vince McMahon ha deciso di rispondere con lo spostamento di SmackDown al martedì, trasmettendo lo show in diretta ogni settimana e con una nuova Brand Extension, con la speranza che un mossa del genere possa dare nuova linfa vitale all'intera WWE.

Prima di scendere nel dettaglio della nuova Brand Extension, non possiamo non ricordare come questa mossa sia stata già tentata dalla WWE, con risultati che, riassumendo in modo forse troppo drastico, possiamo definire negativi. Abbiamo già analizzato a fondo quanto fatto dalla WWE nel 2002 e, prendendo spunto dagli errori commessi in passato, possiamo delineare i due principali obiettivi che la WWE deve avere in mente per separare RAW e SmackDown nel modo più efficace possibile:

1) I due show dovranno essere distinti, evitando di far comparire Superstars di SmackDown a Raw e viceversa e differenziando in modo più marcato possibile ogni dettaglio dei due brand;

2) I due show dovranno apparire egualmente importanti all'occhio del fan WWE. Nessuno dei due brand dovrà essere il “flagship show”: dovranno essere due brand con caratteristiche diverse che competono per accaparrarsi ascolti televisivi e spettatori ai live events.

Se il primo punto potrà essere discusso e analizzato qualche settimana dopo l'avvento della nuova Brand Extension, possiamo già analizzare quello che la WWE ha fatto per rendere effettivo il secondo punto di cui sopra, e lo faremo soffermandoci via via sugli aspetti fondamentali che caratterizzeranno la separazione dei brand di quest'anno. Come premessa, la scelta di tenere il Draft è SmackDown è stata sicuramente azzeccata visto che permette di focalizzare fin da subito l'attenzione sulla ritrovata importanza dello show.

RAW E SMACKDOWN: DUE 'FEDERAZIONI' DISTINTE

Come è fatta una “federazione di wrestling”, almeno nel modello classico a cui ci hanno abituato le grosse compagnie nord americane dalle Monday Night Wars in poi? Semplice: abbiamo il “capo” della compagnia, colui che ha sempre l'ultima parola su tutte le questioni importanti (Vince McMahon in WWE), e abbiamo colui che dirige, soprattutto come personaggio televisivo, gli show che presenta la federazione (Shane e Steph negli ultimi mesi, l'Authority prima di loro, i vari General Manager durante il vecchio split dei brand WWE). Se vogliamo rendere Raw e SmackDown due entità completamente divise, dunque, che cosa dobbiamo fare? Renderle, almeno all'apparenza, due federazioni distinte che, come tali, hanno nel loro “microcosmo” una copia in piccolo della struttura dell'intera WWE. È proprio per questo motivo che mi sento di appoggiare in pieno la scelta della federazione di Stamford che, tramite un annuncio di Vince McMahon, ha optato per nominare un Commissioner per Raw (Stephanie McMahon) e uno per SmackDown (Shane McMahon). Queste figure, che saranno a capo dei loro show, avranno dei General Manager che amministreranno i loro brand e, per scelta degli stessi Comissioner, Mick Foley sarà il General Manager di Raw e Daniel Bryan sarà il General Manager di SmackDown. Come accennavo, a priori, strutturare Raw e SmackDown in questo modo può dare la possibilità alla WWE di separare completamente i brand, giocando con le classiche dinamiche COO/General Manager senza bisogno di mischiare i roster. Analizziamo, quindi, le quattro figure che ricopriranno i ruoli di cui abbiamo appena parlato.

Shane e Stephanie sono nomi “ovvi” come Commissioner di SmackDown e RAW. In particolare, mettere Shane McMahon a capo di SmackDown è un'ottima scelta: lo show blu ha bisogno di essere il più “attraente” possibile, specialmente all'inizio, dato che dovrà superare lo scoglio di essere considerato “lo show di serie B” dai fan WWE di tutto il mondo. Per lo stesso motivo, la scelta di Daniel Bryan, l'ex wrestler più popolare al mondo, come General Manager di SmackDown non può essere che apprezzata. Mick Foley come GM di RAW è, invece, un'idea piuttosto curiosa e di difficile lettura. Sarà sicuramente interessante, tuttavia, vedere come si svilupperà il rapporto fra la “Hardcore Legend” e Stephanie McMahon e un curioso accoppiamento face/heel è molto più stimolante rispetto ad avere due heel al comando di Raw, tornando ad una formazione dell'Authority che nessuno avrebbe voluto vedere.

Poco da recriminare, dunque, per quanto riguarda la gestione dei Commissioner e dei General Manager di Raw e di SmackDown da parte della WWE.

PPV MONOBRAND, RAW E SMACKDOWN IN DIRETTA: TANTE (TROPPE?) ORE DI PROGRAMMAZIONE
La WWE cambierà profondamente la sua programmazione a partire dal 19 luglio. Raw andrà in onda in diretta per tre ore di lunedì e SmackDown andrà in onda in diretta il martedì per due ore. Inoltre, ogni brand terrà un proprio PPV ogni ¾ settimane, con SummerSlam, Survivor Series, Royal Rumble e WrestleMania come unici eventi a brand unificati.

Come risultato, assisteremo ad un evento a pagamento WWE cin media ogni due settimane. Questo significa che la federazione di Stamford chiederà ai fan di guardare circa 9 ore di programmazione in tre giorni nelle settimane in cui si svolgeranno i PPV e 5 ore di programmazione in due giorni nelle settimane senza eventi a pagamento. Si tratta di un rischio molto grosso, dato che esporre i telespettatori ad un'eccessiva quantità di prodotto rischia di danneggiare, a lungo termine, gli ascolti delle varie trasmissioni, che è l'ultima cosa che la WWE vuole ottenere in questo momento. Non dimentichiamoci però che moltissimi fan americani erano disposti venti anni fa a guardare 4 ore di wrestling ogni lunedì sera (registrando Raw o Nitro) e due PPV al mese (uno WWE e uno WCW). Ma, di nuovo, per avere una speranza che lo spettatore medio guardi così tante ore di programmazione ogni settimana, è fondamentale dare l'impressione di assistere a due show completamente distinti.

LE MODALITA' DEL DRAFT
La WWE si è avvicinata alla data del Draft senza prestare particolare attenzione all'evento. Più volte a Raw si sono presentati vecchi General Manager di SmackDown che chiedevano di condurre nuovamente lo show, ma sempre con una presentazione “comedy” e senza nessuna storyline seria alle spalle.

Abbiamo dovuto attendere i giorni immediatamente precedenti al Draft per sapere le modalità di selezione dei wrestler:

– RAW effettuerà la prima scelta e, per ogni due scelte di SmackDown, RAW ne avrà tre per via della maggiore durata dello show;

– Si potranno selezionare direttamente i tag team, a meno che colui che effettua la scelta non voglia esplicitamente chiamare solo un membro di un team;

Durante il Draft sarà possibile selezionare sei atleti da NXT.

UN'ESCLUSIVA DI RAW: IL RITORNO DELLA CRUISERWEIGHT DIVISION
Nella puntata di RAW immediatamente precedente al Draft, Stephanie McMahon ha annunciato che RAW ospiterà, in esclusiva per via delle tre ore di programmazione da riempire, il ritorno della divisione dei “pesi leggeri”. Si sa ancora davvero poco su come questa categoria di peso verrà gestita, anche se sembra che l'idea sia quella di mettere sotto contratto molti dei wrestler facenti parte del Cruiserweight Classic, il torneo dedicato a talenti indipendenti che pesino al massimo 205 libbre (circa 93 kilogrammi) che va in onda sul WWE Network.

I rischi di creare una divisione di peso nel 2016 sono molteplici. Da una parte, infatti, relegare TUTTI gli atleti sotto un certo peso a tale categoria metterebbe le manette a molti atleti che potrebbero invece arrivare al top della WWE. Lo stesso Finn Bálor, ad esempio, pesa meno di 205 libbre e sicuramente l'ex campione NXT non farà parte della divisione. Pertanto, la WWE sarà costretta a non usare il peso come unico metro di giudizio per decidere chi combatterà nella categoria. Con queste premesse, però, far parte dei pesi leggeri rappresenterà fin da subito un “passo indietro” per i wrestler, dato che casi come quello appena citato ci insegnano che, indipendentemente dal peso, se la federazione ti vede come main eventer sarai un main eventer. Se fai parte della divisione dei pesi leggeri, dunque, la WWE ti sta dicendo che non hai lo “status” per affrontare i “nomi principali” della federazione. Ma, allora, quale è il prestigio di una divisone dalla quale tutti i wrestler spereranno di uscire il prima possibile? Inoltre, è probabile che i pesi leggeri combattano solo fra di loro. Questo vorrà dire che, ad esempio, se Kota Ibushi farà parte della division, non lo potremo vedere in azione contro avversari come Bálor o Rollins, il che sarebbe un vero peccato.
Tutte queste problematiche sono facilmente evidenziabili dato che, mai come negli ultimi anni, la New japan Pro Wrestling (che distingue due categorie di peso) ha dovuto affrontare le conseguenze di cui sopra. Verrebbe quindi naturale, osservando un esempio così evidente, allontanarsi il più possibile da un simile concetto. La WWE ha invece deciso di andare nella direzione opposta. La speranza è comunque che il roster della Cruiserweight Division possa regalarci degli ottimi incontri e, perché no, rappresentare il trampolino di lancio per wrestler come Zack Sabre jr. che, senza una categoria di peso riservata, avrebbero avuto difficoltà a ritagliarsi il proprio spazio a Raw.

WWE DRAFT: I NUOVI ROSTER DI RAW E SMACKDOWN
Il 19 luglio arriva. Dopo settimane di discussioni e teorie da parte dei fan di tutto il mondo, i roster di Raw e SmackDown vengono finalmente divisi durante la prima puntata live dello show blu. Il main event dell'evento è un match titolato fra il campione WWE Dean Ambrose e Seth Rollins. Le prime 30 “picks” sono annunciate da Shane, Stephanie, Mick Foley e Daniel Bryan durante lo show (in vari “rounds”, un po' alla volta), mentre le restanti scelte vengono rese pubbliche da Renee Young al termine di SmackDown sul WWE Network:

Round No. 1

1. Seth Rollins – Raw
2. WWE Champion Dean Ambrose – SmackDown Live
3. WWE Women's Champion Charlotte – Raw
4. AJ Styles – SmackDown Live
5. Finn Bálor – Raw (da NXT)

Round No. 2

6. Roman Reigns – Raw
7. John Cena – SmackDown Live
8. Brock Lesnar – Raw
9. Randy Orton – SmackDown Live
10. WWE Tag Team Champions The New Day – Raw

Round No. 3

11. Sami Zayn – Raw
12. Bray Wyatt – SmackDown Live
13. Sasha Banks – Raw
14. Becky Lynch – SmackDown Live
15. Chris Jericho – Raw

Round No. 4

16. United States Champion Rusev (con Lana) – Raw
17. Intercontinental Champion The Miz (con Maryse) – SmackDown Live
18. Kevin Owens – Raw
19. Baron Corbin – SmackDown Live
20. Enzo & Big Cass – Raw

Round No. 5

21. Gallows e Anderson – Raw
22. American Alpha – SmackDown Live (da NXT)
23. Big Show – Raw
24. Dolph Ziggler – SmackDown Live
25. Nia Jax – Raw (da NXT)

Round No. 6

26. Neville – Raw
27. Natalya – SmackDown Live
28. Cesaro – Raw
29. Alberto Del Rio – SmackDown Live
30. Sheamus – Raw

Round No. 7 (annunciate sul WWE Network)

31. Golden Truth – Raw
32. The Usos – SmackDown Live
33. Titus O'Neil – Raw
34. Demon Kane – SmackDown Live
35. Paige – Raw

Round No. 8 (annunciate sul WWE Network)

36. Darren Young (con Bob Backlund) – Raw
37. Kalisto – SmackDown Live
38. Sin Cara – Raw
39. Naomi – SmackDown Live
40. Jack Swagger – Raw
41. The Ascension – SmackDown Live

Round No. 9 (annunciate sul WWE Network)

42. The Dudley Boyz – Raw
43. Zack Ryder – SmackDown Live
44. Summer Rae – Raw
45. Apollo Crews – SmackDown Live
46. Mark Henry – Raw
47. Alexa Bliss – SmackDown Live (da NXT)

Round No. 10 (annunciate sul WWE Network)

48. Braun Strowman – Raw
49. Breezango – SmackDown Live
50. Bo Dallas – Raw
51. Eva Marie – SmackDown Live
52. Shining Stars – Raw
53. The Vaudevillains – SmackDown Live

Round No. 11 (annunciate sul WWE Network)

54. Alicia Fox – Raw
55. Erick Rowan – SmackDown Live
56. Dana Brooke – Raw
57. Mojo Rawley – SmackDown Live (da NXT)
58. Curtis Axel – Raw
59. Carmella – SmackDown Live (da NXT).

Andiamo, quindi, ad analizzare le scelte effettuate da Raw e da SmackDown:

Le scelte più importanti sono logiche. L'inizio del Draft è molto promettente. Stephanie, infatti, inizia scegliendo Seth Rollins che è heel e che combatterà la sera stessa in un match titolato. Come risposta, Shane non può che scegliere il campione WWE Dean Ambrose (che si confermerà come tale sconfiggendo Rollins nel main event dello show).

Raw seleziona allora Charlotte, la campionessa femminile (un ottimo modo per dare importanza alla divisione); Shane prende AJ Styles e Stephanie effettua la prima chiamata da NXT, selezionando l'ex campione Finn Bálor (un modo davvero efficace di presentare una nuova stella, scegliendo il wrestler prima di nomi quali Cena, Lesnar, Reigns etc). E anche il secondo round di scelte fila via liscio, con i nomi più importanti che vengono selezionati in modo equilibrato dai due roster. In particolare, Cena effettua il suo ritorno a SmackDown in pianta stabile per la prima volta dal 2005, mossa necessaria per dare l'impressione che i due show siano davvero alla pari.

Le chiamate da NXT. È forse questo il punto che ha lasciato più perplessi i fan del web. Ricordiamo le sei scelte effettuate direttamente da NXT: Finn Bálor, Nia Jax, gli American Alpha, Alexa Bliss, Mojo Rawley e Carmella.

Se sul “demone” e su Jordan & Gable nessuno ha avuto niente da ridire, gli altri nomi hanno suscitato diversi dubbi nelle menti degli spettatori che, magari, si aspettavano l'arrivo di Samoa Joe o di Nakamura e, con ancor più sicurezza alla vigilia, di Bayley. Tralasciamo, per il momento, la discussione riguardante quest'ultimo nome e concentriamoci sulle mancate promozioni di Joe e Nakamura. Premettiamo che stiamo parlando di due wrestler che sono, senza dubbio, nella top 5 dell'intera WWE. Eppure, penso che non averli promossi sia stato giusto. Paradossale? Forse. Il fatto è che la WWE ha già iniziato la costruzione di SummerSlam. Da come sono impostate le storylines attuali della federazione, sembra piuttosto scontato che si arrivi alla disputa del PPV più importante dell'estate con i match di cartello rappresentati da AJ Styles vs. Cena, Charlotte vs. Sasha Banks e un match che coinvolga almeno due terzi dello Shield. Inoltre, è già stato annunciato Randy Orton vs. Brock Lesnar. E questi sono i main event dello show. E ci sono wrestler come Finn, Owens, Zayn, Neville, Cesaro, Rusev, Apollo Crews, gli American Alpha e Bray Wyatt che NECESSITANO di un buon programma in vista di SummerSlam. Siamo davvero sicuri, allora, di voler chiamare Nakamura e Joe in una situazione del genere? Non è meglio aspettare il momento giusto e far debuttare questi veri e propri fenomeni nel momento in cui ci sia la possibilità di lanciarli subito al top? La storia recente ci ha già insegnato come sia dannoso far arrivare stelle di NXT nel main roster solo perché “è il periodo dell'anno in cui di solito avvengono le promozioni”. Basti vedere il destino di Neville, di Crews, di Corbin, dei Vaudevillains etc. Quanto hanno guadagnato, invece, wrestler come Owens o Zayn debuttando solo quando c'era un programma serio per loro e non “a caso”? Davvero avremmo preferito vedere Joe vagare nel mid/uppercarding per 3 o 4 mesi con conseguente perdita di inerzia e in attesa del programma giusto?
Riassumendo: penso che sia preferibile vedere Joe fra un anno nel main roster ma con la gestione giusta piuttosto che fra un giorno ma senza nessun progetto a lui dedicato. Voi mi direte: “Ma vederlo fra un giorno E con dei progetti seri, era impossibile?”. Impossibile no. Ma, come detto, se vogliamo il famigerato “booking logico” per SummerSlam i match da fare sono quelli già citati ed è molto meglio pensare a gestire adeguatamente i tanti nomi già presenti e che hanno tanto potenziale, per dedicarsi, poi, ai nuovi “big” di NXT a tempo debito. Perché, parliamoci chiaro, se dietro alla chiamata di un Mojo non c'è nessun piano particolare, non penso che nessuno si arrabbi. Tutto questo, con l'aggiunta fondamentale del fatto che NXT ha bisogno di nomi importanti per portare pubblico ai live events, mi fa comprendere la scelta della WWE anche se, da fan, sarei spinto a volere tutto e subito.

Come accennavo, invece, il discorso è diverso per Bayley.

La ragazza, nonostante sia ancora nei feud principali di NXT, ha chiaramente ormai da tempo finito il suo ciclo nel “roster giallo” WWE. Inoltre, è uno dei talenti femminili migliori della compagnia e la profondità del roster femminile WWE non è lontanamente paragonabile a quella del roster maschile. In parole povere, c'è davvero bisogno di Bayley. Poco altro da dire: la speranza è che il debutto della ex campionessa di NXT sia rimandato solo di qualche giorno e che Bayley arrivi in soccorso di Sasha in quel di Battleground. Se ciò non dovesse accadere, la WWE avrebbe commesso un grosso errore.

Due vittime illustri: la categoria femminile e quella di coppia. Arriva qui, a mio modo di vedere, la debolezza più evidente della nuova Brand Extension. La WWE ha deciso di dividere i tag team e le ragazze. Il problema è che nessuna delle due categorie aveva la profondità necessaria per potersi permettere una scissione. Il risultato è che ogni brand ha 2/3 rappresentati validi per ognuna delle due categorie citate. E, dato che sembra davvero improbabile avere una divisione senza il rispettivo titolo, ci si aspetta che questi 2/3 contendenti lottino per una cintura che, inevitabilmente, perderà immediatamente ogni tipo di valore.

Supponiamo, ad esempio, che venga creata una cintura di campionessa femminile di SmackDown. Ebbene, le uniche contendenti credibili per il titolo sarebbero Becky Lynch, Natalya e, volendo, Alexa Bliss o Carmella. Che senso può avere una categoria simile? E un ragionamento analogo può essere ripetuto per le ragazze di Raw (con Sasha Banks, Charlotte, Paige e, forse, Nia Jax come uniche contendenti) e per le due divisioni tag team (gli Usos e gli American Alpha a SmackDown, il New Day, Enzo & Cass e il Club a Raw). Certo, la WWE potrebbe decidere di mantenere un'unica cintura di coppia e femminile, con i campioni di categoria che compaiono sia a Raw che a SmackDown (proprio come fatto con Triple H e Jazz nel 2002). Il problema di una tale soluzione sarebbe che, fin da subito, si inizierebbero a mescolare fra di loro i roster e, per motivi già discussi più volte, ciò andrebbe assolutamente evitato.
Se fino ad un mese fa la WWE aveva nella categoria femminile e in quella di coppia due ottime occasioni per dare finalmente credibilità ed interesse a due divisioni troppo spesso trascurate, adesso, in una sola notte, si sono fatti davvero troppi passi indietro rispetto alla direzione giusta.

Il confronto fra i due roster, fra disparità e nuove opportunità. Alla fine, tutto si riassume qui: la WWE ha diviso in maniera equa i due roster? Purtroppo, non è facile rispondere. Raw, per via del maggiore numero di scelte, ha sicuramente un roster più profondo. E, se per quanto riguarda i main eventer (Rollins, Reigns, Balor, Lesnar occasionalmente per Raw e Ambrose, AJ Styles, Cena, Orton per SmackDown) la situazione è equilibrata, non si può dire altrettanto per la parte medio/alta della card , dove a Raw troviamo wrestler che garantiscono qualità come Owens, Zayn, Cesaro, Jericho, Rusev o Neville, mentre a SmackDown non andiamo molto oltre ad un Bray Wyatt con disperato bisogno di una gestione migliore e di un Del Rio che deve completamente rinnovarsi, magari con un turn.

La situazione dei titoli è in questo momento piuttosto confusa, e potremmo parlarne in modo più chiaro solo fra qualche settimana, quando probabilmente verranno annunciate eventuali creazioni di nuove cinture e/o eventuali altre soluzioni.

Dei Commissioner e dei General Manager degli show abbiamo già parlato. Sottolineo ancora una volta, comunque, come le scelte per la guida di SmackDown siano state particolarmente azzeccate.

Il Draft, come anticipato nel titolo di questo mini-paragrafo, porterà però anche tante opportunità. Se 14 anni fa Edge, Benoit o Gerrero erano riusciti ad approfittare dello spazio a loro dedicato a causa dello split dei Brand, quest'anno wrestler come Del Rio, Apollo Crews, Neville o Cesaro avranno l'opportunità di brillare. Perché Brand Extension significa meno wrestler in ogni show e, di conseguenza, più spazio per ognuno. E il successo dello split dei brand dipenderà, almeno in parte, da quanti e da quali wrestler riusciranno ad approfittare di queste occasioni.

La WWE ha fatto il grande passo. L'inerzia non è sicuramente dalla parte della federazione: i fan ottimisti sono in netta minoranza rispetto a quelli scettici. Riuscirà la WWE a far cambiare idea ai suoi fan e a darci settimanalmente due show di qualità, oltre che a numerosi PPV? Impossibile dirlo. Siamo davvero all'alba di una nuova era in WWE e, da fan di wrestling, non possiamo fare altro che sperare che le cose vadano per il meglio.

Io sono Lothar Ceccarelli e, anche a nome dell'intero staff di Tuttowrestling.com, vi ringrazio per l'attenzione e per la passione, con la speranza di avervi offerto qualche punto di discussione interessante sulla Brand Extension WWE.

Albert Wesker
Albert Wesker
Fan di wrestling dal 2005, fanatico della New Japan Pro Wrestling di cui ha parlato per anni su questo sito in "The Other Side" e grande appassionato WWE. Attuale co-redattore del WWE Planet. Wrestler preferiti? Tanahashi, Ibushi, Moxley, Rollins, Reigns (S.H.I.E.L.D!), Sasha Banks e Becky Lynch fra quelli attivi adesso, Edge e Shawn Michales gli amori storici!
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