WWE Planet #999 – Top e Flop 2022

Bentornati a un nuovo numero del WWE Planet, l’ultimo per questo 2022. E come ogni editoriale di fine anno che si rispetti anche noi vogliamo proporvi una top e flop della WWE nel 2022! (in ordine completamente sparso)


Flop 5

1 La Royal Rumble maschile.
Apriamo questa flop cinque con la prima delusione dell’anno, vale a dire la Royal Rumble dedicata agli uomini. Una rissa reale che per buona parte della sua durata non è riuscita a emozionare in alcun modo il pubblico, prima di un finale che oserei definire disastroso. Tra Lesnar entrato come trentesimo e la sua scontata vittoria e un cinquantenne che ha deciso di prendersi i riflettori come un novello Kevin Nash, sono lontani i finali emozionanti come la Rumble del 2007. Ma sono sembrati lontanissimi ricordi anche le Royal Rumble più recenti che almeno sono state in grado di offrire qualcosa.

2 La divisione femminile.
Ci sono stati così tanti problemi nella divisione femminile quest’anno che sceglierne solo un paio sarebbe stato riduttivo. Tra una Belair che non riesce a imporsi come paladina del pubblico, una divisione di coppia che è quel che (non) è e una Rousey che è ridotta a una delle tante, la gestione di quest’anno è stata un tirare a campare, in attesa di non si sa bene cosa.

3 L’incasso di Austin Theory.
Abbiamo visto incassi del Money in the Bank brutti nel corso degli anni, ma forse solo il mancato incasso di Damien Sandow è al livello dell’incasso di quest’anno. Perché sprecare un’opportunità per il titolo mondiale per tentare di vincere un titolo secondario? E di contorno non aiuta la gestione dello stesso Theory che si è trovato nel corso dell’anno in un roller coaster gestionale che non ne ha aiutato la crescita.

4 I titoli in ostaggio.
Parlando di gestione quella che probabilmente si è rivelata la più scellerata dell’anno è quella dei due titoli mondiali. Titoli mondiali in ostaggio di un campione che appare sporadicamente negli show della federazione e che è da parecchio tempo che non ha più niente da dire. Il tutto privando di un regno titolato chi ha portato avanti la baracca e si meriterebbe di tornare sulla cresta dell’onda. (Qualcuno ha detto McIntyre?)

5 Il ritiro di Vince McMahon.
Indubbiamente la notizia più importante per la WWE è la fine della gestione targata Vince McMahon. Nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere il chairman della WWE farsi da parte e lasciare il tutto nelle mani della figlia e del genero. Un addio che forse ha avuto degli effetti positivi all’interno della compagnia, ma che avrebbe meritato un epilogo migliore.

Top 5

1 La WWE torna in Europa.
Tra le note migliori di questo 2022 all’interno della sezione Special Event c’è senza dubbio il ritorno della WWE nel Regno Unito. E come ogni volta in cui il pubblico europeo è presente come pubblico all’interno degli show WWE l’atmosfera è stata incandescente, aumentando non di poco il livello dello show.

2 Roman Reigns vs Brock Lesnar a SummerSlam 2022
Tra i match che verranno maggiormente ricordati di quest’anno vi è indubbiamente un match che abbiamo già visto un triliardo di volte, ma che almeno a questo giro ha saputo regalarci qualcosa di interessante. Un match di alto livello e che ha come ciliegina sulla torta un Lesnar a bordo di un trattore che ribalta un ring di wresling. Sicuramente una scena che verrà ricordata negli anni.

3 Il ritorno di Cody Rhodes.
È stato un anno pieno di ritorni, di livello o meno (un saluto a Karrion Kross) ma a farla da padrone è stato indubbiamente il ritorno di Cody Rhodes in WWE. Un ritorno di cui si vociferava da tempo ma che ha saputo comunque emozionare i fan. Purtroppo l’infortunio ha portato Cody a una sosta ai box troppo presto, ma il 2023 sarà indubbiamente il suo anno.

4 L’introduzione di Undertaker nella Hall of Fame.
Per una volta quello che probabilmente è stato il più grande personaggio della WWE ha lasciato spazio all’uomo Mark Calaway. Un’introduzione che ha forse offuscato gli altri introdotti ma che meritava tutto il tempo e l’attenzione che ha ricevuto come degno ringraziamento alla sua carriera.

5 L’ultimo match di Stone Cold
Il tutto è iniziato a puzzare nel momento in cui il confronto tra Owens e Austin è stato annunciato come main event della prima serata di WrestleMania. Ma fino a quando il timekeeper non ha suonato la campanella nessuno ci ha realmente creduto. Abbiamo assistito all’ultimo match di Stone Cold Steve Austin, un vero match, per quello che è stato uno dei volti della storia della WWE e che non poteva avere epilogo migliore.

Per questa settimana, anzi per quest’anno è tutto, l’appuntamento è all’anno nuovo con il MILLESIMO(!) numero del WWE Planet.

Davide Procopio
Davide Procopio
Scrive per TuttoWrestling dal 2016. Laureato in sociologia dei processi culturali e comunicativi, analizza criticamente i vari tipi di media presenti nel mondo, wrestling compreso.
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