WWE Vintage Critic #5 – WrestleMania 3

Gorilla Monsoon è con Mary Hart e Bob Uecker che si chiedono dove sia andato Jesse Ventura. Monsoon sa dov’è. Ventura ha chiesto di essere annunciato in pompa magna in quanto sarà nell’angolo di uno dei team a tre.


Six-man Tag Team Match

The British Bulldogs (Davey Boy Smith & Dynamite Kid) & Tito Santana vs. [The Hart Foundation (Bret “Hitman” Hart & Jim “The Anvil” Neidhart) & “Dangerous” Danny Davis] (con Jimmy Hart)

VC: I Bulldogs e Santana sono i face. Con loro c’è il bulldog di Davey Boy Smith, Matilda. La Hart Foundation e Danny Davis sono gli heel. Davey Boy è il cognato di Bret Hart e Jim Neidhart. Danny Davis era originariamente un arbitro. Secondo la storyline, fu poi sospeso come arbitro in quanto sempre favorevole agli heel. Così decise di salire sul ring come lottatore.

Anche qui vediamo un promo pre-match degli heel. Prima di iniziare, i British Bulldogs incitano il cane ad attaccare Jimmy Hart. Jim Neidhart e Davey Boy Smith sono coloro che vanno a segno con mosse potenti, mentre Tito Santana, Bret Hart e Dynamite Kid puntano sulla loro agilità e tecnica. Per la maggior parte del match, Danny Davis non partecipa attivamente al match, visto che ufficialmente non è un lottatore. Entra solo per infierire sull’avversario di turno quando è a terra. Gli heel provocano sempre i face di fuori, causando la distrazione dell’arbitro e quindi attaccando il malcapitato di turno in modo scorretto. In questo match Bret Hart effettua il suo bump contro il paletto a pieno petto, cosa che vedremo molte altre volte negli anni a venire.

Danny Davis si prende di coraggio quando Dynamite Kid è a terra, ma questi riesce a dare il cambio a Tito Santana, con il pubblico che impazzisce, visto che fu proprio Danny Davis a causare la perdita del titolo intercontinentale di Santana grazie al suo arbitraggio favorevole a Randy Savage. Dopo avergliele suonate di santa ragione, dà il cambio a Davey Boy Smith che gli rifila quello che oggi conosciamo come Tombstone Piledriver, seguito poi dal suo brevettato Delayed Vertical Suplex e anche dalla sua Finisher, il Running Powerslam. Notevole come un non-wrestler si prenda tutti questi bump. Dopodiché scoppia il caos, con tutti i lottatori che si attaccano a vicenda. In questa confusione, Danny Davis afferra il megafono di Jimmy Hart e colpisce Davey Boy, il che basta a chiudere il match.

Vincitori per schienamento: Hart Foundation & Danny Davis (8:52 minuti)

VC: *** Un buon match con ritmo veloce. La storia del match era incentrata su Danny Davis ed è stata portata avanti benissimo, e allo stesso tempo abbiamo avuto un assaggio delle abilità degli altri cinque uomini. Jim Neidhart era quello potente, Bret era il maestro di tecnica che agiva con rapidità, sistema e agilità. Per i face, era Davey Boy quello potente, Dynamite e Santana erano quelli agili. Qualche minuto in più avrebbe sicuramente aiutato a rendere questo match un gran match.

Successivamente, “Mean” Gene Okerlund intervista lo sfidante nel main event, André The Giant, che è insieme al suo manager Bobby “The Brain” Heenan. Heenan promette una vittoria del gigante.

Single Match

Koko B. Ware vs. “The Natural” Butch Reed (con Slick)

VC: Koko è il face che porta sempre il suo pappagallo con sé. E questo è bastato ad introdurlo nella Hall of Fame. Reed è l’heel.

Koko mette a segno alcuni colpi veloci, accompagnati da un Dropkick. Benché sia lui a prevalere per larga parte del match, bastano pochi pugni a metterlo in difficoltà. Anche questo però è di breve durata e Koko mette a segno un Backdrop prima e un Dropkick poi. Koko si lancia con un Running Crossbody che va a segno, ma Reed riesce a ribaltare lo schienamento e gli basta pure per vincere.

Vincitore per schienamento: “The Natural” Butch Reed (3:39 minuti)

VC: * Breve e indolore. Equilibrato, ma qual’era lo scopo del match?

Butch Reed festeggia con il manager Slick, ma Koko lo attacca furiosamente. Slick colpisce quindi Koko con un bastone, ma arriva Tito Santana! Tito strappa la camicia a Slick. Poi un Double Dropkick dei face contro Reed. Tito e Koko si stringono la mano. Jesse Ventura chiama Tito “Chico Santana”, come sempre.

Successivamente, vediamo un riepilogo della faida che ha portato al prossimo match. Poi risuona “Pomp and Circumstance” e il campione intercontinentale Randy Savage si fa strada verso il ring insieme a Miss Elizabeth. Dopodiché vediamo uno dei promo più memorabili della storia di WrestleMania nonché della carriera di Ricky Steamboat. Ve lo riporto qui nella sua forma integrale, perché vale assolutamente la pena vederlo.

Traduzione in italiano per chi non è bravo con l’inglese: “La mia ultima opportunità. Randy Savage, il giorno è finalmente arrivato! I minuti. I secondi. Abbiamo raggiunto il nostro momento. Una volta che io e te saliremo sul ring, ci scontreremo come due titani, ma ci sarà un solo vincitore. Un vincitore, Savage. Questo drago sputa fuoco! Questo drago ti brucerà la schiena! Io me ne andrò con la cintura da campione e raggiungerò nuovi orizzonti!”

In realtà era un semplice promo standard come se ne vedeva tanti, ma è l’intensità che rende più di tutte qui. Secondo me, Steamboat ha detto bene dicendo “we have reached our moment”. Sapevano entrambi che sarebbero passati alla storia.

Nella versione originale, Ricky Steamboat usa “Sirius” di Alan Parsons Project come musica d’ingresso. Questo è (ovviamente) modificato nella versione del WWE Network. Steamboat arriva insieme a George “The Animal” Steele.

WWF Intercontinental Championship Match

“Macho Man” Randy Savage © (conMiss Elizabeth) vs. Ricky “The Dragon” Steamboat (con George “The Animal” Steele)

VC: Randy Savage è teoricamente l’heel, ma è anche acclamato dal pubblico. Steamboat è il face. Per questo match sarà un piacere adoperare il play-by-play.

Lockup all’inizio, Steamboat con un Armdrag, quindi Savage scende dal ring, ma solo per mettere in salvo Elizabeth dalle grinfie di Steele, che è ancora innamorato di lei. Una serie di Armdrag segue sul ring da parte di Steamboat, poi un Double Hand Choke Toss. Savage fugge di nuovo dal ring, ma Steamboat inizia immediatamente l’inseguimento. Savage prende il controllo con un Double Axe Handle Blow contro la testa di Steamboat. Guillotine Chokehold contro la corda, poi Savage continua ad attaccare Ricky nell’angolo. Si lancia, ma Steamboat schiva. Steamboat inizia ad attaccare il braccio del suo avversario. Ma Savage si ribella con un Back Elbow. “Right in the kisser”, come dice Gorilla Monsoon. Savage getta Steamboat fuori dal ring. Poi impedisce al suo avversario di tornare sul ring. Alla fine, tuttavia, lo tira su per i capelli e gli rifila un Guillotine Elbow sulla corda. Mentre l’arbitro sta discutendo con Elizabeth, Savage attacca Steamboat, che è appoggiato nelle corde. Poi lo tira di nuovo su e lo lancia all’interno del ring con uno Snapmare. Ancora Elbow Smashes, poi un tentato schienamento. Kneedrop di Savage e riprova, ma sempre solo per un conto di 2. Savage lancia Steamboat contro… NO, Reversal di Steamboat e Savage finisce con la faccia contro il paletto del ring. Steamboat ingarbuglia Savage nelle corde e lo prende a calci. Segue una serie di Reversal, poi un Crossbody di Ricky per un conto di 2. Bellissimo Armdrag contro Savage e poi uno Shoulderblock. Savage evita lo schienamento, per cui Steamboat ritenta uno Shoulderblock, ma non basta ancora a schienare Savage.

Savage riesce a lanciare Steamboat tra le corde, poi si lancia con un Knee Attack contro la schiena dello sfidante. Macho Man butta Ricky di nuovo fuori dal ring, che però rientra alla Shawn Michaels. Gli americani chiamano questa mossa “Skin the cat”. Savage lo vede e lo lancia fuori definitivamente con una Clothesline. George Steele vorrebbe aiutarlo, ma si contiene. Savage si lancia addosso a Ricky con un altro Knee Attack che scaraventa Steamboat oltre la barriera! Probabilmente spera in una vittoria per countout, ma Steele afferra Steamboat e lo riporta sul ring. Savage lo butta di nuovo fuori e sale sulla terza corda. Anche se segnala la sua mossa finale, salta giù “solo” con un Double Axe Handle Smash contro il suo avversario, che rimane stordito a bordoring. Savage aspetta un po’, quindi riporta Steamboat di nuovo sul ring e ripete l’azione, questa volta sul ring. Poi un Running Elbow Smash. Randy tira su Steamboat ed esegue un Guillotine Bulldog, con lui stesso che si lancia fuori dal ring oltre la corda, mentre Steamboat finisce con il collo sulla stessa. Altro nearfall per Savage. Atomic Drop, ma quel dannato del suo avversario si ostina a non stare giù. Savage con un Vertical Suplex, ma ancora The Dragon non sta giù. La disperazione di Savage gli si legge in faccia. Steamboat improvvisamente si riprende. I fan impazziscono (anche se va detto che sono molto rumorosi durante l’intero match, tifando entrambi i wrestler). Savage mantiene il controllo con un Eye Rake e mette a segno un Gutwrench Suplex. Altro nearfall. Ho smesso di contare quante volte hanno tentato di schienarsi a vicenda, ma fa parte del match, perché la storia tratta di questo: vogliono vincere a tutti i costi. Savage prova un altro Atomic Drop, ma Steamboat se ne libera con un salto mortale all’indietro. Chop e pugni di Steamboat, poi Irish Whip, ma Savage si difende con un calcio in faccia allo sfidante! Si lancia di nuovo, ma Back Body Drop di Ricky e Savage atterra a bordoring! Jesse Ventura chiede quindi una squalifica immediata per Steamboat. Non siamo in AWA, bello!

Steamboat riporta Savage sul ring e salta giù dalla terza corda con un colpo di karate. Tenta lo schienamento, ma Savage mette la gamba sulla corda. Dave Hebner lo vede e interrompe il conteggio. Irish Whip di Steamboat, seguito da un Chop. Altro nearfall, quindi altri Chop da parte dello sfidante. Ricky lancia Savage fuori dal ring. Ma Savage torna immediatamente. Sunset Flip per l’ennesimo conto di 2. Steamboat ne prova almeno altri cinque o sei, ma Macho Man continua a liberarsene. Steamboat manda Savage contro l’angolo tramite Slingshot Suplex. Tenta poi un altro Leverage Pin, che Savage riesce a ribaltare, culminando però comunque in un nearfall. Steamboat continua ad attaccare il campione a suon di pugni, ma Savage schianta Ricky con la spalla contro il ringpost. Irish Whip viene ribaltato più volte da entrambi, con Steamboat che finisce per schiantarsi contro Dave Hebner! Savage mette Steamboat al tappeto con una Clothesline. Savage sale sulla terza corda e sotto gli applausi assordanti del pubblico (stiamo ancora parlando dell’heel, eh?) si lancia: Flying Elbow Drop! Jesse Ventura conta lo schienamento al commento, ma Dave Hebner è privo di sensi. Randy lo scuote, poi prende la ringgong dal timekeeper. Ma arriva George Steele che gliela toglie. Savage quindi attacca Steele e si riprende la ringgong. Sale di nuovo sulla terza corda, ma George Steele arriva di nuovo e lo lancia giù dal paletto! Dave Hebner si riprende. Savage tira su Steamboat. Steamboat lo sorprende con uno Small Package. 1, 2, 3!

Vincitore per schienamento AND NEEEEEEEEW WWF Intercontinental Champion: Ricky “The Dragon” Steamboat (14:35 minuti)

VC: ***** Che cannonata! Lo sapevo già prima, ma è sempre bello rivederlo. Dal promo pre-match di Steamboat fino alla fine, è stato semplicemente fantastico su tutti i punti di vista. L’intensità, l’energia, le acrobazie. Ogni segmento del match si basa l’uno sull’altro. Segue una logica, racconta una storia. Questi due uomini hanno alzato l’asticella questa sera. Ma c’era da aspettarselo! Erano i due migliori wrestler del momento, senza se e senza ma. Sì, anche Bret Hart e i British Bulldogs erano grandissimi, ma non erano ancora al massimo delle loro rispettive forme. Savage e Steamboat invece sì. C’è un motivo per il quale questo match è considerato uno dei migliori match di tutti i tempi. Forse in confronto diretto con match da 5 stelle dei tempi moderni (tipo AJ Styles vs. Shinsuke Nakamura a NJPW) potrebbe essere considerato meno bello – FORSE! Io penso che, ancora oggi, questo match regga il confronto con tanti altri classici. Un match da 5 stelle non deve necessariamente essere un match carico di mosse spettacolari o di mat wrestling, sangue che scorre a fiumi e quant’altro. Un match da 5 stelle deve darti la sensazione di aver appena visto il match più bello della tua vita. Ed è quello che ho provato, vedendo questo match. Anche qui va lodata la capacità interpretativa di Savage, che riesce a rendere la disperazione per non riuscire a schienare Steamboat. Tutto il match è stato condotto con il solo obiettivo di schienare l’avversario e niente di più. Ma è stato eseguito in maniera magistrale. Un altro fattore molto importante – ancora una volta – i fan! Erano totalmente fuori di testa, qualsiasi cosa accadeva. Anche questo aiuta immensamente, perfino quando si guarda un match brutto, e ve ne siete accorti insieme a me nei primi show.

Ricky festeggia la vittoria insieme a George Steele. Jesse Ventura definisce un “aborto spontaneo” quello che è appena accaduto perché Savage aveva già vinto il match se l’arbitro non fosse stato privo di conoscenza. Savage se ne va frustrato.

VC: Questa vittoria serviva a consacrare Steamboat, ma il regno titolato fu di breve durata poiché chiese un periodo di riposo per stare con la sua famiglia. Perse il titolo contro Honky Tonk Man, dando il via ad un regno titolato di quest’ultimo che durò più di un anno. Dopo essere tornato, Steamboat non tornò mai più ai livelli di stasera e lasciò la WWF poco dopo.

“Mean” Gene Okerlund è con Jake Roberts e il suo guest manager – la leggenda dell’heavy metal Alice Cooper. Roberts è sicuro che vincerà. Cooper dice che terrà d’occhio Jimmy Hart.

Singles Match

Jake “The Snake” Roberts (con Alice Cooper) vs. The Honky Tonk Man (con Jimmy Hart)

VC: Roberts è il face, Honky Tonk Man è l’heel. HTM è la versione discount di Elvis Presley che attacca sempre i suoi avversari con la sua chitarra, Peggy Sue.

Tipico match che segue il canovaccio visto e rivisto dell’heel spavaldo ma codardo, per poi avere la meglio dopo aver approfittato di un errore dell’avversario. Roberts cerca il DDT, ma HTM prende il controllo con alcune mosse da caduta, tipo Fist Drop, Kneedrop, Double Axe Handle e compagnia bella. Roberts riesce ad avere la meglio poco dopo e con i suoi attacchi mette in ridicolo l’avversario, che rimbalza sulle corde pugno per pugno. Anche questa volta è il manager a fare la differenza, dal momento che Jake Roberts sta per mettere a segno il suo DDT, ma Jimmy Hart lo afferra per la gamba, spingendo Alice Cooper a venire in aiuto. Questo basta a distrarre Roberts, tanto da permettere a HTM di andare a segno con il ROLLUP DELLA MORTE e afferrando le corde, cosa che l’arbitro – come al solito – non vede.

Vincitore per schienamento: The Honky Tonk Man (7:04 minuti)

VC: ** Il minutaggio era ragionevole e il match andava bene come “cooler” dopo il fantastico match precedente. La prima fase è stata piuttosto lenta e un po ‘noiosa, ma alla fine è migliorata. Tutto sommato, un match da weekly e non di più.

Sotto l’enorme heat del pubblico, HTM è annunciato come il vincitore e se la dà a gambe. Ventura ritiene che questa vittoria passerà alla storia come un “major upset”. Roberts è incazzato e dà un segno ad Alice Cooper. Questi sale sul ring e segue lo showdown con Jimmy Hart, che è stato lasciato solo dal suo protetto e non ha modo di fuggire. Per cui accetta la sfida e invita Cooper ad attaccare. Ma poi viene afferrato da Jake Roberts. Cooper, nel frattempo, tira fuori il serpente Damien! Jimmy si dimena e calcia l’aria quasi piangendo, ma non gli basta per evitare “l’attacco” di Damien. Torna Honky Tonk Man e tira Jimmy Hart fuori dal ring, dopodiché entrambi battono in ritirata. Cooper e Roberts afferrano Damien e se ne vanno.

Howard Finkel annuncia che deve annunciare qualcosa, per cui annuncia “Mean” Gene Okerlund. (Sì, l’ho fatto apposta!) “Mean” Gene sale sul ring e annuncia il numero ufficiale di spettatori presenti: 93.173 – un nuovo record per un evento. Questo record non sarà battuto prima del 2016.

Tag Team Match

The Killer Bees (B. Brian Blair & “Jumping” Jim Brunzell) vs. The Iron Sheik & Nikolai Volkoff (con Slick)

VC: Volkoff e Sheik sono ancora gli heel. Solo che non sono più accompagnati da “Classie” Freddie Blassie, che si è nel frattempo ritirato, ma da “Reverend” Slick.

Sheik prende il microfono: “Iran number one! Russia number one! America – *sputa*!” A quanto pare, ci possono essere due numeri uno. Logico, no? Come sempre, Volkoff – questa volta con il sostegno di Slick – chiede silenzio e pretende che il pubblico si alzi per l’inno nazionale sovietico. Sotto forti fischi, inizia a cantarlo, ma per la gioia dei fan, arriva “Hacksaw” Jim Duggan di gran carriera con il suo 2×4 di legno. Ha promesso in precedenza di far sì che Volkoff non canti mai più questo inno. Prende un microfono e dice a Volkoff di capire che l’inno nazionale russo non è gradito nella “land of the free and the home of the brave”. Nel caso qualcuno non lo sappia, queste sono le parole che fanno parte del testo dell’inno nazionale degli Stati Uniti “The Star-Spangled Banner”.

Infine, arrivano anche gli avversari degli stranieri cattivoni. Gli heel li attaccano immediatamente. E finalmente parte il match. Dopo il caos iniziale, sono i face a dominare il match, dandosi il cambio ogni 15 secondi al massimo, mentre Duggan urla “HOOOOOOO” a bordoring. Gli heel decidono di adoperare lo stesso metodo, dandosi frequenti cambi a vicenda e cercando di isolare Jim Brunzell. Volkoff distrae l’arbitro, impedendogli di vedere il cambio dato da Brunzell a B. Brian Blair, per cui Brunzell è costretto a rimanere sul ring. Il pubblico lancia spazzatura sul quadrato. A questo punto, Hacksaw Jim Duggan inizia a prendersela con Volkoff, inseguendolo intorno al ring. Nel frattempo, Sheik chiude Brunzell nella sua Finisher, il Camel Clutch. Volkoff, durante la sua fuga, attraversa il ring. Duggan lo insegue, e vedendo Sheik, non resiste alla tentazione e gli spacca in testa la sua tavola di legno. Scatta la squalifica.

Vincitori per squalifica: The Iron Sheik & Nikolai Volkoff (5:44 minuti)

VC: ** ¼ Un match corto che è servito solo ad uno scopo: continuare la faida tra Duggan e Volkoff, facendo sempre affidamento sulla storia “americano contro straniero”, che funziona. Match da weekly piuttosto che da WrestleMania. Tuttavia, prestazioni solide da parte di tutti i partecipanti, attivi e non.

Jim Duggan prende di nuovo il microfono e dice: “Occhio per occhio, dente per dente – se voi non seguite le regole, non lo faremo neanche noi”. Semplice spiegazione di quello che abbiamo visto, giusto? Poi Duggan incita il pubblico a cantare “USA, USA”. In una grande arena come questa, ovviamente, è gigantesco. Vediamo poi un replay della squalifica.

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
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