Indubbiamente l’argomento calda di questa settimana è stato l’abbandono da parte di Sasha Banks e Naomi della settimanale puntata di Raw e le successive conseguenze. Una situazione che rileva il caos all’interno della federazione di Stanford.
Che la situazione dei titoli di coppia femminili non fosse rosa e fiori era già chiarissimo prima di
WrestleMania dove non si è fatto altro che creare team a caso pur di dare il gettone di presenza a quante più atlete possibili. Basti pensare che per ricordarmi chi fossero le campionesse prima delle attuali (o forse a questo punto sarebbe meglio dire ex campionesse) sono dovuto andare a controllare su Wikipedia.
È stato quindi ingenuo da parte delle due atlete pensare di poter risolvere un problema cronico sin dalla nascita della divisione. E allo stesso tempo è stato poco corretto da parte della WWE fare queste promesse, se è così che è andata la situazione.
C’è però da dire che non è un comportamento consono a un dipendente, per quanto frustrato possa esso essere. Anche altri wrestler in passato hanno avuto diverbi con la dirigenza della WWE per quanto riguardava la loro gestione e i loro piani ma non per questo hanno abbandonato l’arena a show in corso.
Basti pensare aglli FTR o a Moxley che, pur abbandonando la compagnia di Stanford hanno comunque rispettato il loro contratto fino alla fine, mentre in questo caso ci troviamo di fronte a due atlete con un contratto ancora lungo, almeno per quanto riguarda Sasha, che hanno deciso di fare il bello e il cattivo tempo mettendo in mezzo anche le altre atlete del roster con cui si sarebbero dovute sfidare in quel di Raw.
A non passarsela assolutamente male invece lato uomini è proprio il marito di Naomi e il resto della stable di cui fa parte. Finalmente la Bloodline è in possesso di tutti i titoli maggiori del main roster (e chissà che nei piani non rientrasse proprio la stessa Naomi).
Una situazione da cui adesso è però difficile uscirne fuori. Di fatto sono stati resi gli Usos e Reigns i wrestler più dominanti del roster e né nella categoria di coppia né in quella dei singoli sembra esserci qualcuno in grado di imporsi e strappare i titoli dalla vita dei componenti della Bloodline.
Sia nel caso delle donne che in quello che sembra essere un vicolo cieco per la divisione maschile sembra esserci un problema di visione, che sia questa di lungo o breve termine. Sono infatti due facce della stessa medaglia: entrambe le situazioni vedono i protagonisti coinvolti con titoli alla vita e senza una direzione. C’è chi a cui questa situazione va bene e c’è chi invece ha preferito pestare i piedi, forse in un modo fin troppo eccessivo e plateale
