WWE Planet #270

È trascorsa una settimana dalla puntata di SmackDown durante la quale Vickie Guerrero ha deciso di rendere vacante il WWE World Title a causa del comportamento irriguardoso di Undertaker. È trascorsa una settimana, ma non è intervenuto nulla (né un avvenimento né un commento) in grado di convincermi che tale scelta non sia stata assurda, come avevo scritto nell'ultimo WWE Planet, attirandomi le critiche di diversi appassionati.


È un'assurdità, perché nel wrestling abbiamo visto di tutto: da Undertaker che uccide Paul Bearer a Berzerker che con la spada tenta di trafiggere non mi ricordo più quale avversario, passando per lo stesso Undertaker che da sopra la gabbia d'acciaio scaraventa Mankind su un tavolo. Il tutto condito da crocifissioni, sepolture di wrestler vivi, utilizzo di puntine, martelli e quant'altro, senza che mai nessuno abbia osato dire qualcosa. Nella WWE è sempre stato tutto accettabile, tutto tranne, a quanto pare, la triangle choke di Undertaker. Il che, come detto, rappresenta un'assurdità.

So già, però, cosa diranno i sostenitori della scelta della WWE. Vale a dire che non ho capito nulla, che trattasi di una macchinazione di Vickie al fine di togliere il titolo ad Undertaker, di un vile complotto. Ringraziando sentitamente per la spiegazione fornitami (di cui comunque non c'era bisogno, essendo ciò ovvio anche per un bambino di cinque anni) vorrei sottolineare che la situazione non cambia di una virgola. In questo modo, infatti, si è legittimato il potere di ogni General Manager di fare ciò che vuole, dal togliere ogni cintura ad un wrestler sgradito all'assegnarla ad un altro in quanto simpatico, senza che ciò comporti la ribellione di nessuno ai piani alti della Federazione. Dal che deduco che i vari Bischoff, Regal e Long altro non siano stati se non una massa di idioti, perché per combattere i rispettivi nemici, invece di limitarsi ad indire incontri più o meno insidiosi, avrebbero potuto esercitare i propri infiniti poteri e privarli di ogni cosa, anche del loro contratto.

La WWE ha dunque legittimato l'assenza di ogni limite al potere dei General Manager, e questo è innegabile. Ed è innegabile, a mio avviso, che questa decisione sia un colpo alla credibilità ed alla veridicità del wrestling.

Tutto ciò, tra l'altro, a cosa ha portato? Semplicemente a nulla. Ho letto post entusiastici in cui si faceva riferimento all'incertezza che avrebbe ora avvolto il roster di SmackDown. In effetti, davvero una bella incertezza. Sono passati sette giorni e ci ritroviamo con un match per il World Title tra Undertaker ed Edge, ovverosia gli stessi due wrestler che si sono affrontati a Wrestlemania ed a Backlash. Caspita, davvero una grande novità. Mi domando, ma c'era bisogno di mettere su tutta questa carnevalata per giustificare l'ennesima sfida tra i due? Non sarebbe stato sufficiente (e decisamente più logico) un finale controverso nel corso del match di Backlash?

Anche perché non è che la situazione di Undertaker in questo modo sia cambiata. Se la WWE voleva evitare che venisse privato del World Title subendo una sconfitta, beh, non riuscirà comunque a raggiungere l'obiettivo, dovendo in ogni caso Undertaker perdere a Judgment day. Se invece la volontà è quella di fargli proseguire il regno, beh, allora non si capisce proprio perché per un mese Undertaker ha dovuto rinunciare alla cintura.

Insomma, più ci penso e più questa storyline mi sembra assurda e irragionevole.

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